Presentato il programma della Sartiglia al Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica.
Il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica si è riunito, questa mattina, in Prefettura, a Oristano, per illustrare il programma di massima della Sartiglia 2023, prevista per il 19 e 21 febbraio prossimi.
La macchina organizzativa è partita e ormai si lavora a tempo pieno.
Alla riunione, presieduta dal prefetto, erano presenti il questore, i comandanti provinciali dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e dei Vigili del Fuoco, il sindaco di Oristano, i presidenti del Comitato Sartiglia e della Pro Loco di Oristano, il dirigente della Polizia Stradale, il comandante della Polizia Municipale e i rappresentanti della Asl di Oristano e dell’Azienda Emergenza 118.
“L’entusiasmo è alle stelle e c’è tanta voglia di riscatto dopo anni difficili – ha commentato il prefetto Stelo al termine della riunione -. Sarà una edizione con un programma ricco di iniziative ed un nutrito corollario di appuntamenti musicali, gastronomici e culturali che, oltre a rappresentare una grande festa di comunità attrarrà, come nelle edizioni pre-covid, numerosi turisti richiamati dai miti della tradizione di uno dei più bei carnevali d’Italia.
Auguro buon lavoro a tutti coloro che sono chiamati a lavorare all’organizzazione della manifestazione – ha concluso il prefetto – perché possa svolgersi in maniera festosa, ma in una cornice di garanzie di massima sicurezza per tutti”.
E’ tra le corse di cavalli più antiche, spericolate e spettacolari dell’isola, e dopo due anni di stop per il Covid, “Sa Carrela ‘e Nanti” torna a Santu Lussurgiu con importanti novità e con una voglia di ripartire più forte che mai. Si inizia il 12 febbraio con la tipica “prima domenica” in cui si svolgeranno le prove generali della manifestazione. Le corse ufficiali con i cavalieri vestiti in abiti tradizionali e in maschera avranno luogo, invece, tra il 19 e il 21 febbraio, con la chiusura martedì grasso. “Sarà il grande ritorno dopo due anni di stop – ha detto il sindaco di Santu Lussurgiu, Diego Loi -, e finalmente riabbracciamo la normalità. A brevissimo avremo una riunione in Prefettura per definire i dettagli organizzativi. Non mi risulta che quest’anno ci saranno prescrizioni particolari dopo l’ultimo biennio di rinunce e faremo di tutto perché Sa Carrela ‘e Nanti torni nel suo massimo splendore”. Gli ultimi due anni sono stati caratterizzati da edizioni speciali. Nel 2022 l’evento si è celebrato in estate, nella frazione di San Leonardo di Siete Fuentes, con “Parezas de Sa Carrela’ e Nanti”. Nel 2021, invece, la manifestazione è divenuta virtuale. Un’edizione “futuristica” che ha guardato al passato, in una veste del tutto moderna, dal titolo Memoriae. Le tradizioni equestri come quella di Santu Lussurgiu sono molto antiche; hanno avuto origine nel tardo Medioevo per poi svilupparsi ai tempi dei Giudici di Arborea e dei vicerè spagnoli che puntarono sull’allevamento di razze speciali per le corse. Sa Carrela ‘e Nanti, letteralmente “la strada di davanti”, si riferisce alla storica via principale del paese (via Roma), tratto nel tempo divenuto caratteristico e imprescindibile della manifestazione, tanto da identificarne il nome. La via di 350 metri è divisa in zone. La prima, s’iscappadorzu, è quella in cui si presentano i cavalieri che a coppie di due, e spesso con maschere diverse per i diversi giorni, sfrecciano a tutta velocità fino a Santu Ienzu, punto di arrivo alla fine del paese, per poi tornare da “sa carrela ‘e segusu” (la strada di dietro) e ripercorrere nuovamente la via, fino a mezz’ora prima del tramonto.
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