Indagato per istigazione al suicidio l’ex ragazzo della 22enne caduta dal terzo piano a Bosa.
Nicola Tanda, il 25enne di Bosa, ex ragazzo di Giada Calanchini, la ragazza deceduta lanciandosi dal terzo piano, è stato indagato per istigazione al suicidio.
Tanda era presente, nella sua abitazione, quando nella la notte tra domenica e lunedì la sua ex ragazza, la 22enne romana Giada Calanchini, è precipitata dal terzo piano della abitazione in via Ginnasio, a Bosa, dove i due avevano fatto ritorno, la sera del 23 aprile, dopo avere trascorso una serata in compagnia di altri amici. La ragazza, a causa delle ferite riportate, è morta dopo 12 ore di agonia all’ospedale San Francesco di Nuoro.
Il fatto che il ragazzo sia indagato per la Procura della Repubblica di Oristano è un atto dovuto che permette una serie di accertamenti tecnici, come i rilievi sull’immobile del 25enne, ora sotto sequestro, sui telefonini dei giovani, e anche in vista dell’autopsia sul corpo della 22enne, che verrà eseguita giovedì mattina all’ospedale San Martino di Oristano dall’anatomopatologo Roberto Demontis.
Un esame che potrà accertare se le ferite riportate dalla ragazza nella caduta da un’altezza di una decina di metri, siano compatibili con il suicidio, ipotesi che prende sempre più corpo dopo le prime indagini degli investigatori.
“Non ho alcun dubbio su quel ragazzo – aveva detto qualche giorno fa al quotidiano “Il Messaggero” il padre di Giada Calanchini -; so per certo che il ragazzo sta soffrendo quanto e come me che sono il padre. Si è trattato di un gesto plateale da parte di mia figlia che, forse, non voleva spingersi davvero a tanto; penso che la situazione le sia sfuggita di mano”.
Secondo la ricostruzione dei Carabinieri della Compagnia di Macomer, Giada aveva passato la serata insieme all’ex ragazzo e ad altri amici al “Bosa Beer Festival”, poi i due ex fidanzati sono ritornati a casa del 25enne, in via Del Ginnasio, nel centro storico di Bosa. Giada, che si era trasferita in Sardegna qualche anno fa per amore del ragazzo, sperava in una ricomposizione della relazione, di cui non avrebbe accettato la fine. Ma le cose non sarebbero poi andate per il verso giusto e a quel punto sarebbe salita sul terrazzo e si sarebbe buttata nel vuoto sotto gli occhi dell’ex fidanzato, che vanamente avrebbe tentato in tutti i modi di salvarle la vita tirandola all’indietro.
A Oristano, giovedì 28 aprile, alle 19, nella Cattedrale di Santa Maria Assunta, in occasione de “Sa Die de sa Sardigna”, l’Istar presenta “Eleonora 620, concerto di canti Mariani in memoria di Eleonora d’Arborea”. L’iniziativa è dell’Istar, Istituto Storico Arborense; dell’assessorato alla Cultura del Comune di Oristano; dell’Arcidiocesi di Oristano; e dell’assessorato regionale alla Pubblica istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport. Il concerto è del Complesso vocale di Nuoro, diretto dal Maestro Franca Floris, proposto a 620 anni dalla morte di Eleonora, e offrirà al pubblico una ricca selezione di canti mariani. Sulla morte di Eleonora d’Arborea non c’è certezza. “Di recente era in auge il 1402 – spiega Giampaolo Mele, direttore scientifico dell’Istar -. Alcuni documenti barcellonesi, però, parlano chiaro: fine maggio/23 giugno 1403. Le fonti citano, tra gli altri, Giorgio Curculeu, abitante di Stampace, che si recava ad Aristanis per consegnare alcune lettere del governatore «a la jutgessa d’Arborea e a son fill». Ma dal 23 giugno 1403 il nome della Juighissa non ricorre più nei documenti della Corona d’Aragona. Eleonora nella Carta de Logu invoca Dio e la Madonna: gloriosa Virgini Madonna santa Maria mama sua. E ordina che i bestemmiatori di Dio o Santa Maria pagassero 50 lire di multa, altrimenti «sarà conficcato un uncino nella lingua e questa sarà tagliata in modo che la perda». A 620 anni dalla morte di Eleonora l’Istar offre un concerto di canti mariani. Tra i brani: Ave virgo sanctissima e Gaudeamus, da codici trecenteschi della Cattedrale. Di certo, Sa Juighissa nella festa dell’Assunta seguiva la messa solenne celebrata dall’arcivescovo, con l’introito Gaudeamus. Una chicca: Stella cæli, cantata dalle clarisse portoghesi contro la peste, nel Trecento. Oltre a fulgidi brani polifonici, anche due perle sarde: il Rosario di Ghilarza e di Orgosolo”. “L’Istar – ricorda il direttore Mele – unisce ricerca scientifica e divulgazione. Sono in programmazione l’edizione critica dei Procesos contra los Arborea (gli ultimi due volumi su Eleonora e Brancaleone), un concorso internazionale di poesia Eleonora in rima sarda, e l’inaugurazione dell’anno scolastico 2023-2024 presso la statua della Giudicessa”.
La “Giornata mondiale dedicata ai morti sul lavoro e alle vittime dell’amianto” sarà celebrata anche a Oristano, su iniziativa del Comune di Oristano e dell’Associazione regionale ex esposti amianto. Venerdì 28 aprile, alle 9.30, il sindaco Massimiliano Sanna e il presidente dall’Associazione Area Giampaolo Lilliu commemoreranno le vittime dell’amianto, i valori della tutela e della prevenzione sanitaria e ambientale e i diritti degli ex esposti amianto nel corso di una cerimonia, che si terrà nella rotonda di via Petri, nei pressi della Prefettura.
La compagnia teatrale Kainothomia delle ombre Aps, diretta da Carlo Sechi, porterà in scena, venerdì 28 aprile, alle 20, presso il Museo Diocesano Arborense, il primo di una serie di incontri con artisti che sono nati o comunque operano o hanno operato a Oristano. Il titolo della rassegna è “Ombre di artista” e si inizierà con la presentazione di Filippo Martinez, artista poliedrico e complesso. Martinez è, infatti, regista, pittore, scrittore, sceneggiatore, autore teatrale televisivo e radiofonico, pubblicitario, ex docente di Storia dell’Arte, nonchè inventore di grandi eventi (dai raduni mondiali di Zorro al premio “Tiberio Murgia”, dal Carnevale dell’Elefante di Cagliari ai simposi degli Accademici Perduti del Giudicato d’Arborea), ed è attualmente titolare della cattedra di Regalità Individuale presso la fluttuante Università di Aristan, della quale è anche rettore. Filippo Martinez è stato anche editore e direttore artistico di periodici, televisioni e radio. A condurre la serata sarà una persona che conosce l’artista dalla nascita: Filippo Martinez Jr, suo nipote, e attore della compagnia Kainothomia delle ombre. Con lui interverranno, in rigoroso ordine alfabetico, Giuliana Marcias, Fiorella Nibionni, Carlo Sechi, Salvatore Sechi, Annalisa Torchia ed Elisa Zuncheddu. Il tema dell’incontro della serata prenderà spunto dal titolo di un libro dell’artista “Altrove è l’unico posto possibile”. L’ingresso è libero.
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