Approvati dal consiglio comunale di Oristano Piano economico-finanziario e tariffe Tari.
Il consiglio comunale di Oristano ha approvato il Piano economico finanziario e le tariffe Tari 2023.
Le due delibere sono state presentate in aula dal sindaco, Massimiliano Sanna, e votate all’unanimità dei presenti (i consiglieri di minoranza non hanno partecipato alla votazione).
“La Tari è una tassa istituita per coprire il costo del servizio di gestione dei rifiuti urbani – ha spiegato il sindaco Sanna -. Il Piano economico finanziario del 2023 prevede un costo complessivo 5 milioni 782 mila euro, in aumento rispetto all’anno scorso a causa dell’aumento dei costi di energia e trasporti, che hanno inciso per più di 400 mila euro.
Il Pef, però, è rimasto inalterato grazie al superamento dell’80% della raccolta differenziata e alla premialità riconosciuta dalla Regione ai comuni virtuosi, e tra questi c’è anche Oristano. Nella conferma del Pef ha inciso anche l’iscrizione di nuovi ruoli”.
Per il sindaco Sanna va riconosciuto il merito dei cittadini che effettuano la raccolta differenziata con scrupolo, mentre continua a rimanere la criticità derivante dalla presenza di discariche, soprattutto nelle periferie, che il Comune intende aggredire con l’impiego dei vigili ambientali.
La copertura della spesa, attraverso la ripartizione dei costi fissi e variabili, si ottiene tramite l’applicazione delle tariffe alle utenze domestiche (nella misura 64,76%) e non domestiche (35,24%).
Per l’anno 2023 le tariffe sono state confermate come nel 2022. La riscossione avverrà in tre rate: prima rata 16 agosto 2023, seconda rata 16 ottobre 2023, terza rata 16 dicembre 2023, oppure in un’unica soluzione con scadenza al 16 ottobre 2023.
ll consiglio comunale di Oristano ha approvato, all’unanimità, una mozione che impegna il sindaco e la giunta ad adottare immediatamente tutte le misure possibili per ridurre la circolazione automobilistica ed aumentare quella ciclopedonale.
La mozione, che porta la firma dei consiglieri G.Obinu, M.Obinu, Daga, Marcoli, Sanna, Della Volpe, Marchi, Federico, è stata illustrata in aula da Giuseppe Obinu (Pd), che ha evidenziato come il traffico sia alla base dell’alto numero di incidenti nelle strade urbane e dell’aumento dell’inquinamento.
“Gli incidenti stradali all’interno del centro abitato sono aumentati nel 2022, in provincia sono stati 275 con 12 morti – ha detto Obinu -. Il maggior numero si è registrato nelle strade urbane dove sono aumentati del 30%. Nel 2022 a Oristano sono aumentati i livelli di inquinamento da pm10. Secondo Legambiente, Oristano e Cagliari sono le città con i livelli più alti di inquinamento dell’aria. Occorre, quindi, intervenire per ridurre la circolazione veicolare e favorire quella ciclabile e pedonale. Questo risultato si può raggiungere attraverso la realizzazione di sensi unici per liberare spazi alle piste ciclabili, la chiusura al traffico di una parte del centro storico e l’utilizzo degli autovelox per scoraggiare gli automobilisti indisciplinati”.
Nel dibattito Efisio Sanna (Oristano più) ha ricordato come a Oristano, per alcuni anni, è stato vietato l’uso delle biciclette in alcune strade cittadine, ed evidenziato come dei 5000 spostamenti giornalieri che avvengono in città, i ¾ sono effettuati con l’utilizzo dell’automobile. Per Francesco Federico (Oristano democratica e possibile) “…una delle misure del contenimento del traffico automobilistico è la rimodulazione del servizio di trasporto pubblico urbano”.
Luigi Mureddu (Forza Italia) ha sottolineato il lavoro della commissione consiliare, dove sono in discussione due progetti di piste ciclabili: una da Torre Grande al porticciolo, e una che unisce Oristano, Silì, Massama, Nuraxinieddu e Donigala..
Davide Tatti (Prospettiva Aristanis) ha condiviso lo spirito della mozione, evidenziando come “…molte soluzioni proposte in passato, alcune volte sono state rese impraticabili da difficoltà oggettive”.
Gianfranco Licheri (Prospettiva Aristanis), citando un report di Legambiente che indicava l’aumento di inquinamento da pm10 in città, sono nati il progetto Pinqua per collegare Oristano con le frazioni, e quello della pista ciclopedonale che attraversava la città. Licheri ha concluso invitando a una riflessione sull’utilizzo della stazione Arst di via Cagliari.
L’assessore Ivano Cuccu ha accolto l’invito, dicendosi pronto ad aprire un ragionamento sulla stazione Arst di via Cagliari. L’assessore ha anche condiviso lo spirito della mozione, e nella direzione auspicata dai firmatari l’amministrazione comunale sta già lavorando attraverso la redazione del Piano urbano della mobilità sostenibile. “Siamo fortemente impegnati sulle piste ciclabili. Oltre a quella che abbiamo messo in stand-by, ne avremo altre due – ha detto l’assessore Cuccu -. È in corso la progettazione del Pum e del Pums. Da parte di questa amministrazione c’è la volontà di mettere mano al problema del traffico urbano. Tra le altre cose abbiamo investito anche 230 mila euro sulla segnaletica stradale”.
Nell’ultima seduta, il consiglio comunale di Oristano ha anche approvato la mozione del gruppo consiliare Sardegna 20Venti sulle azioni da compiere per favorire una ripresa di immagine e un rilancio promozionale della Sartiglia.
La mozione impegna il sindaco e la giunta ad individuare un terreno di proprietà del Comune, preferibilmente in zona “Is Pastureddas”, area in cui si concentra la maggior parte delle scuderie private, per la realizzazione di una nuova pista che abbia le caratteristiche tecniche idonee allo svolgimento degli allenamenti e delle prove sia per i cavalieri della Sartiglia sia per i mini cavalieri della Sartigliedda, ed eventualmente, se fosse necessario, acquisire dai privati, anche attraverso l’istituto della permuta, terreni adiacenti necessari a garantire i requisiti tecnici e di sicurezza. La mozione, inoltre, impegna sindaco e giunta a promuovere e favorire la nascita di una scuola che consenta per il futuro di allargare la partecipazione dei giovani alla Sartiglia.
“Il mondo della Sartiglia nel corso degli anni ha avuto fasi alterne, momenti di espansione si sono alternati a fasi, come negli anni ’60, nelle quali i cavalieri sono stati pochi, tanto che si è corso il rischio che non si facesse la corsa – ha detto Giuliano Uras (Sardegna20Venti) illustrando la mozione -. In alcuni momenti, per sopperire alla insufficienza di partecipanti, i cavalieri sono arrivati da tutta la Sardegna. Mise ordine in tutto questo, introducendo regole precise, il sindaco e presidente della Pro Loco, Salvatore Manconi, con regole precise. Ma a garantire la crescita di nuove leve di cavalieri, con il necessario ricambio generazionale, è stato Antonio Casu, a cui vanno riconosciuti grandi meriti.
Anche la vecchia pista di Sa Rodia, oggi non più utilizzabile, si è dimostrata preziosa per effettuare le prove dei cavalieri, consentendo anche una maggiore partecipazione da parte dei più giovani. Oggi, grazie alla Fondazione, al Comune, all’Associazione cavalieri, la Sartiglia ha una rinomanza internazionale e un enorme seguito – ha proseguito Uras -. Esiste però un problema legato alle pariglie. I cavalieri provano su una pista concessa dal Comune che ha dimostrato di non essere idonea. Con la morte di Antonio Casu, che con la sua scuola riusciva a far crescere tanti giovani cavalieri, il ricambio generazionale è stato messo a rischio, e oggi le pariglie si stanno impoverendo tantissimo, con gravi danni all’immagine della manifestazione.
C’è quindi la necessità di trovare una soluzione urgente – ha concluso Uras –. Occorre mettere a disposizione dei cavalieri una pista lineare e una club house. L’impianto potrebbe essere messo a disposizione di una società capace di favorire la crescita delle nuove leve di cavalieri e consentire l’effettuazione di prove utili alla corsa delle pariglie”.
“Sono favorevole alla realizzazione di un ippodromo per tutte le specialità dell’equitazione – ha detto Paolo Angioi (Prospettiva Aristanis) -. L’area indicata dalla mozione ha dei limiti che la rendono inadeguata. Ci sono altri terreni che possono soddisfare le esigenze”.
Per Antonio Iatalese (Udc) “…occorre individuare una soluzione che garantisca uno spettacolo all’altezza delle aspettative. Quest’anno ha fatto scalpore che tante pariglie non abbiano neanche tentato di proporre evoluzioni. Individuare una pista per gli allenamenti è dunque necessario e occorre metterla a disposizione dei cavalieri già a settembre/ottobre”.
Efisio Sanna (Oristano più) ha ricordato come “…già nel 2019 il consiglio comunale respinse un emendamento che chiedeva una soluzione alternativa alla pista di Corte Baccas”.
“La valorizzazione della cultura del cavallo non è solo sportiva ma appartiene alla cultura della Sardegna – ha detto Gian Michele Guiso (Psd’Az) -. La pista di Corte Baccas è inadeguata, ma per risolvere il problema occorre verificare la presenza di terreni di proprietà comunale inutilizzati”.
“Abbiamo presentato una mozione di ampio respiro, che prevede una soluzione articolata e più ampia (pista, club house) per dare risposte concrete a un problema che esiste e al quale è urgente dare risposte”, ha evidenziato Roberto Pisanu (Sardegna 20venti).
Infine, il sindaco Massimiliano Sanna che ha dato disponibilità a “…investire risorse per dare a tutti la possibilità di effettuare le prove. Apprezzo lo spirito di una mozione che cerca di individuare una riposta. Il vivaio di cavalieri si sta esaurendo ed è essenziale trovare uno spazio dove i giovani si possono affiancare ai cavalieri più grandi. E questo è fondamentale per dare continuità alla Sartiglia – ha concluso il sindaco -. L’amministrazione comunale ha grande attenzione verso la Sartiglia e tutto ciò che la circonda, compresa l’Associazione cavalieri che ha un ruolo importante. Il Comune lo riconosce e, recentemente, abbiamo concesso una sede essenziale per il funzionamento dell’associazione”.
Il Comune di Oristano ha pubblicato la manifestazione di interesse per l’acquisizione delle istanze di iscrizione alla Consulta del Terzo Settore. “La Consulta è costituita da tutte le associazioni di promozione sociale, organizzazioni di volontariato, enti filantropici, imprese sociali, incluse le cooperative sociali, reti associative, società di mutuo soccorso, associazioni riconosciute o non riconosciute, fondazioni e gli altri enti di carattere privato previsti dalle norme operanti da almeno un anno nel territorio comunale di Oristano che svolgano attività senza scopo di lucro in uno degli ambiti previsti dall’articolo 5 del Codice del Terzo Settore – spiega il sindaco Massimiliano Sanna -. Rientrano in questo ambito soggetti operanti in vari settori, dai servizi sociali all’ambiente, dallo sport alla cultura e al turismo. La giunta comunale vuole così intervenire per stabilire un nuovo modo di operare, favorendo la collaborazione tra l’istituzione comunale e il mondo dell’associazionismo, nel caso specifico quello del terzo settore. Iniziative specifiche sono già state avviate con le associazioni del volontariato ambientale e con quello culturale”. “Interveniamo in un quadro normativo disciplinato dalla Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali e dal Codice del terzo settore – aggiunge l’assessore ai Servizi sociali Carmen Murru -. Il Comune di Oristano riconosce al Terzo Settore un ruolo fondamentale. È una risorsa indispensabile, capace di rappresentare i bisogni dei cittadini e di interagire efficacemente con l’amministrazione nella definizione e realizzazione di attività di interesse generale. Per questo motivo, il consiglio comunale, a marzo dello scorso anno, ha approvato il Regolamento per il funzionamento della Consulta del Terzo Settore, e oggi apriamo i termini per le iscrizioni da parte dei soggetti interessati. Il Regolamento assegna alla Consulta il compito di esprimere pareri sugli atti di natura programmatica, piani di attuazione, progetti e attività dell’amministrazione – sottolinea ancora l’assessore Murru -. Sarà compito della Consulta sensibilizzare le forze politiche, economiche e sociali, le istituzioni e la scuola sulle tematiche della solidarietà e del volontariato, collaborare con l’amministrazione comunale e gli uffici competenti nella programmazione, progettazione e nell’organizzazione di interventi e servizi, anche ai fini dell’eventuale partecipazione dell’ente, in forma singola o associata, a specifici bandi e/o manifestazioni di interesse”. Possono aderire alla Consulta gli Enti del Terzo Settore indicati all’art. 4 del D.Lgs. 3 luglio 2017 n. 117 che, alla data di presentazione della domanda risultino regolarmente costituiti, siano iscritti al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore e operino da almeno un anno nel territorio comunale di Oristano in uno degli ambiti del Codice del Terzo Settore. Il requisito di iscrizione deve essere posseduto alla data di scadenza per la presentazione delle domande. I soggetti interessati dovranno presentare domanda di iscrizione entro il 15 giugno 2023. Sarà possibile iscriversi anche successivamente al termine di presentazione inserito nel presente avviso e per tutta la durata della consiliatura. La domanda dovrà essere presentata, utilizzando l’apposito modello, alla Pec istituzionale@pec.comune.oristano.it .
Commenti recenti