Oristano: approvato il progetto per i lavori di riqualificazione del centro storico.
La giunta comunale di Oristano ha approvato il progetto definitivo da un milione 524 mila euro per i lavori di riqualificazione del centro storico.
“Con i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza interveniamo sulla riqualificazione urbanistica, la viabilità e le aree del centro storico che ancora non sono stati oggetto di intervento – ha spiegato il sindaco Massimiliano Sanna -. Gli interventi, al via solo dopo la riapertura di piazza Manno (campa cavallo… ndr), riguardano via Vittorio Emanuele II, via Ciutadella de Menorca, via Carmine e via Francesco Crispi. Si completa, dunque, l’ampio programma di interventi realizzati dal Comune nel centro storico, che oggi interessa anche la Piazza Manno e via Episcopio, in modo tale ridare importanza e decoro a spazi che fanno parte della memoria storica della città”.
“I lavori partiranno solo dopo che saranno conclusi quelli di piazza Manno per non creare ulteriori disagi– ha precisato l’assessore ai Lavori pubblici Simone Prevete -. La soluzione progettuale approvata vuole uniformarsi, dal punto di vista architettonico e dei materiali utilizzati, a quello già esistente, interrompendo il processo di frammentazione architettonica che caratterizza le pavimentazioni presenti nel centro storico. Partendo dal Piano particolareggiato del centro storico, e integrando le informazioni sugli aspetti culturali, sociali e funzionali degli assi oggetto di intervento, si è definita una proposta che, oltre a risolvere criticità che vanno oltre la semplice restituzione del decoro urbano, interviene su aspetti quali la rimozione delle barriere architettoniche, l’eliminazione delle aree di promiscuità tra pedoni e veicoli e la ridefinizione di alcune sedi stradali con il fine di renderle maggiormente rispondenti alle rispettive funzioni”.
Per via Vittorio Emanuele II, che nel Piano particolareggiato del centro storico è definito “asse identitario” in quanto parte del percorso della Sartiglia, è prevista la ridefinizione della sede stradale, attraverso il mantenimento della larghezza attuale per gran parte dello sviluppo della carreggiata e, in un tratto, l’allargamento del sedime del marciapiede.
“La nuova configurazione permetterà lo svolgimento della Sartiglia in condizioni di maggiore sicurezza”, ha precisato l’assessore Prevete.
Saranno realizzate una nuova pavimentazione stradale e marciapiedi. La nuova pavimentazione in basalto è uniforme con quella della via Duomo, creando un unico asse identitario. I nuovi marciapiedi saranno realizzati in granito e riprenderanno le stesse caratteristiche di via Duomo.
Per via Ciutadella De Menorca è prevista una nuova pavimentazione stradale e una definizione dello spazio pedonale. La nuova pavimentazione sarà composta da lastre di basalto, mentre le aree pedonali saranno definite dall’installazione di dissuasori in ghisa smontabili in base alle esigenze.
Per via Carmine – vicolo Arcais – vicolo Lamarmora la ridefinizione della sede stradale prevede il parcheggio in alcuni punti e la formazione di un passaggio pedonale adiacente al Carmine. La nuova pavimentazione stradale sarà realizzata in sanpietrini di basalto, mentre gli spazi destinati al traffico pedonale saranno realizzati in conci di basalto e saranno posizionati alla stessa quota della carreggiata, per non creare interferenze con gli accessi esistenti. L’intervento si completa con la riqualificazione completa del vicolo Arcais e della parte del vicolo Lamarmora che si affaccia su piazza Martini, dove è prevista la realizzazione di una nuova pavimentazione in tozzetti di basalto.
In via Crispi è prevista la ridefinizione della sede stradale portando il sedime della careggiata a una larghezza costante di 3 metri. La nuova pavimentazione stradale sarà in sanpietrini di basalto, mentre gli spazi per il traffico pedonale saranno realizzati in conci di basalto e saranno posizionati alla stessa quota della carreggiata, per non creare interferenze con gli accessi che si affacciano sulla via.
È previsto un intervento di rifacimento di alcune reti tecnologiche: potenziamento e sistemazione della rete fognaria e di smaltimento delle acque bianche, predisposizione dei cavidotti interrati per l’eliminazione delle reti aeree Enel e Telecom, rifacimento integrale degli allacci fognari non a norma, un nuovo sistema di smaltimento delle acque bianche.
Sono 21 le località marine che hanno conquistato le “Cinque Vele” di Legambiente e Touring Club Italiano. La guida blu “Il mare più bello 2023” ha confermato il primato della Sardegna, la regione più premiata con 7 località, a partire da Baunei, prima in classifica. Seguono la Toscana con 4 località; la Puglia e la Campania entrambe con 3 e la Sicilia con 2. Chiudono la classifica, la Basilicata e la Calabria. Le “Cinque Vele” premiano quanti hanno saputo coniugare al meglio territori e luoghi di eccellenza con strategie di sviluppo sostenibile. Nel corso della premiazione, sono state assegnate anche 9 targhe alle migliori pratiche di gestione della costa. Tra i temi al centro dell’analisi di quest’anno c’è il congestionamento. I tempi delle vacanze di prossimità, scoperte con la pandemia, sembrano già passati e si è tornati alla situazione del 2019 con situazioni troppo pressanti ed eccessive in alcune località costiere. In questo campo, la regina delle località balneari, Baunei (Nu), da tempo ha adottato la strategia del “numero chiuso”, denominato in maniera meno “elitaria” con l’espressione “numero comodo”, ad esprimere un limite di capienza che permetta la giusta convivenza tra l’ambiente e che ne fruisce. Tra le altre località sarde premiate con le Cinque Vele ci sono anche Bosa (Or) e Cabras (Or), con l’Area Marina Protetta della Penisola del Sinis e l’Isola di Mal di Ventre. “La nostra guida può essere paragonata ad un faro in un porto – ha dichiarato durante la conferenza stampa il presidente di Legambiente, Stefano Ciafani -; un vero e proprio punto di riferimento cui amministrazioni politiche, stakeholder privati e cittadini possono e devono rivolgersi per applicare rispettivamente nuove forme di gestione di questi territori e nuove forme di fare turismo”. La guida non è “…una vera e propria classifica – ha affermato Franco Iseppi, presidente del Touring Club Italiano – ma una mappatura geografica che fotografa le eccellenze dei mari e dei laghi italiani, e uno stimolo a riflettere sulla straordinaria ricchezza del patrimonio naturalistico e ambientale italiano, sul piacere di conoscerlo e sulla necessità di conservarlo”.
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