Crisi: il sindaco Sanna lancia il suo squinternato “patto per la città”.
Il sindaco di Oristano, Massimiliano Sanna, non ha nessuna voglia di staccarsi dalla poltrona, e per giustificare il pastrocchio col centrosinistra ammantandolo di nobiltà ha avviato le consultazioni esplorative con le parti sociali.
“Come anticipato qualche giorno fa – tenta di spiegare il sindaco -, animato dal desiderio di mettermi al servizio della città (sic!), per la gestione di questo delicato e particolare momento sociale ed economico che sta vivendo Oristano, ho avviato le consultazioni con l’intento di verificare la possibilità di condividere un progetto di rinnovamento politico e culturale (ma per carità…), finalizzato finalmente al superamento di logiche personalistiche (che bella faccia tosta!), e improntato esclusivamente alla realizzazione dei progetti e alla soluzione dei tanti problemi che investono la nostra comunità”.
Problemi di cui il sindaco, evidentemente, in questi disastrosi 12 mesi, non si è fatto carico e ora con un colpo di bacchetta magica pensa di risolvere tutto.
“Al fine di stipulare un “patto per la città”, trasparente e leale (doppio sic!), sono state attivate – prosegue Sanna – le prime interlocuzioni con le parti sociali, i sindacati, i rappresentanti di categoria, e alcune associazioni di volontariato, che con vero spirito di collaborazione, si sono dimostrate disponibili alla condivisione di un progetto che abbia come fine unico il bene degli oristanesi, a cui ho sempre lavorato sia pure con inequivocabili difficoltà.
Si tratta della prima fase di confronto che vedrà a breve l’organizzazione di un incontro, durante il quale verranno ascoltate le proposte e focalizzate le priorità e le strategie di questa nuova fase di governo (per carità…)”.
Confondendo l’attaccamento alla cadrega con “il bene della città”, Massimiliano Sanna non solo ha scaricato i partiti che più degli altri hanno contribuito alla sua elezione e che con lui si sono sempre comportati correttamente ma, non prendendo atto della sua inadeguatezza, sta cercando, con una sorta di accanimento terapeutico, di portare avanti, attraverso l’inciucio con chi ha osteggiato fino a ieri, la sua esperienza fallimentare, che riporterà la citta ai tempi nefasti della giunta Tendas.
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Bravo Angelo, condivido ogni tua parola.