In Sardegna i turisti sono alla ricerca di prodotti del territorio ed emozioni. Chessa: “Giù i prezzi”.
Meno mercatini e più visite nelle cantine, nei caseifici e nelle altre piccole aziende dell’agroalimentare sardo di pane, pasta, insaccati, dolci e altri prodotti tradizionali, ma anche nei laboratori dell’artigianato artistico tipico.
E’ questo, per l’estate 2023 in Sardegna, il trend del turismo esperienziale, momento in cui la vacanza non viene più vista solo come un momento di relax, ma come un’occasione per vivere delle esperienze che possono arricchire dal punto di vista culturale, sociale ed emotivo.
Insomma, i viaggiatori amanti del cibo, del vino e delle eccellenze regionali si preparano a organizzare le proprie vacanze nell’Isola anche per scoprire e vivere le produzioni di qualità sarde in modo attivo.
La conferma arriva dal “Rapporto sul turismo enogastronomico italiano 2023”, realizzato da Roberta Garibaldi, docente di Tourism Management all’Università degli Studi di Bergamo per l’Associazione Italiana Turismo Enogastronomico.
Secondo l’analisi di Confartigianato Sardegna, le attività che il turista enogastronomico sceglie, oltre alla degustazione dei cibi e all’acquisto dei prodotti, sono le visite ai luoghi di produzione (caseifici, birrifici, distillerie, cantine vinicole, frantoi), i corsi di formazione anche brevi (ad esempio il corso di lavorazione dei gnocchetti sardi, delle sebadas o dei culurgionis) e i food tour per conoscere e comparare più produttori di un medesimo genere o per conoscere tutte le eccellenze gastronomiche di un medesimo territorio.
Nonostante le enormi potenzialità, in Sardegna questo tipo di esperienza è in crescita anche se ancora troppo limitata.
“Dobbiamo impegnarci nell’accompagnare gli imprenditori ad acquisire competenze nell’ambito del turismo enogastronomico – ha detto Maria Amelia Lai, presidente di Confartigianato Imprese Sardegna – per poter valorizzare le peculiarità territoriali, stimolare gli operatori all’innovazione di proposte creative per il territorio, avere strumenti per progettare bandi sul tema, o organizzare eventi food&wine che considerino i principali trend e le tendenze nel settore”.
Intanto, mentre nell’Isola si registra il record di arrivi, da più parti si sollecita una spesa più ridotta per i turisti, soprattutto gli italiani, che stanno scegliendo la Sardegna per le vacanze in queste settimane.
L’assessore regionale del Turismo, Gianni Chessa, modera l’entusiasmo dopo l’annuncio di ieri sul record dei flussi nei porti e negli aeroporti sardi, e analizza la situazione alla vigilia del mese clou della stagione.
“Abbiamo la maggiore crescita delle presenze turistiche in Italia – sostiene Chessa – ma ciò non toglie che la crisi economica debba far riflettere: la busta paga degli italiani è sempre più povera, l’inflazione troppo alta e il carovita pesa sulle famiglie. Incidono i trasporti, così come l’aumento dei mutui e ha pesato ciò che è successo in Emilia-Romagna.
I turisti stanno arrivando, ma bisogna capire dove vanno e come si stanno riposizionando; la scelta dei turisti non è più solo quella dell’hotel, ma quella dell’extra alberghiero. Qualcuno punta l’attenzione sulle presenze che sono diminuite – aggiunge Chessa, in riferimento alla posizione di Federalberghi Sardegna che segnala il 20% in meno delle presenze fino ad ora -. Le presenze non sono più certificate dai soli hotel, ma anche dalle altre strutture dell’extra-alberghiero. Gli arrivi, infatti, sono superiori e sono da record, le presenze possono essere diminuite perché è diminuito il potere di acquisto delle famiglie”.
Fatte queste premesse arriva da Chessa il duplice appello agli operatori della ricettività: abbassare i prezzi e tenere aperte le strutture da aprile a ottobre. “Bisogna capire il momento che stanno attraversando le famiglie italiane – sostiene l’esponente sardista della giunta Solinas -, l’alternativa è abbassare i prezzi, è l’unico modo che c’è per rispondere alla crisi economica mondiale, adeguare le offerte alle buste paga degli italiani”.
E poi l’allungamento della stagione: “Bisogna aprire tutte le strutture ricettive sarde da aprile a ottobre, non può esistere che siano fruibili solo nei tre mesi estivi”. La ricetta per l’assessore passa anche per la promozione e il marketing: “Dobbiamo iniziare a diffondere lo slogan “Sardegna mito diffuso”, che mette insieme il fascino e la storia millenaria dell’Isola”.
Ma le difficoltà, secondo Gianni Chessa, cominciano dallo stesso assessorato del Turismo: “Qui i dipendenti sono tutti avvocati. Cosa me ne faccio? Ho bisogno di chi parla le lingue e di esperti di marketing e promozione. Purtroppo non si possono fare concorsi mirati per ogni assessorato, ma questo complica le cose”.
Il consiglio regionale ha approvato una norma che sblocca l’annosa vicenda degli usi civici nelle zone oggetto di riordino fondiario, ricadenti nel territorio di Marrubiu, e che, di fatto, bloccava la definizione tecnico-catastale dei piani anche in alcuni centri del Terralbese. Durante la discussione sul collegato alla legge finanziaria, è stato, infatti, approvato un emendamento proposto dal consigliere regionale di Forza Italia, Emanuele Cera. “Sono molto soddisfatto dell’esito – ha detto Cera -; oggi si chiude una battaglia che va avanti da decenni e che ha interessato decine di aziende agricole e centinaia di cittadini. Abbiamo sgravato da un vincolo retrogrado centinaia di ettari di terreni e proprietà private che erano inalienabili e su cui i legittimi proprietari non avevano alcun potere”. Si tratta di 600 ettari nel solo nel Comune di Marrubiu, ma grazie alla norma che ha avuto il via libera in consiglio regionale saranno interessate anche numerose proprietà a Terralba e a Uras. “Il provvedimento – ha detto ancora Cera – prevede che l’accertamento sugli usi civici non interessi i terreni utilizzati per la realizzazione dei piani di riordino fondario, le cui opere sono state eseguite prima del 5 Luglio 2006”. Il consigliere regionale di forza Italia aveva presentato un’interrogazione sull’argomento nell’ottobre del 2022, sollecitando la Regione a risolvere il problema. Cera aveva, successivamente, partecipato a un dibattito pubblico, a Marrubiu, convocato dal sindaco Luca Corrias e dall’amministrazione comunale, dove centinaia di persone chiedevano lo sblocco della normativa. Grazie ad un’azione congiunta col Comune di Marrubiu, con il Consorzio di Bonifica dell’Oristanese, e il supporto del servizio usi civici dell’assessorato regionale all’Agricoltura, si è arrivati a definire la strategia, e Cera ha scritto l’emendamento e lo ha presentato oggi in aula. “Per Marrubiu si tratta di una svolta storica – ha detto il sindaco Luca Corrias -. Ringraziamo il consigliere regionale Emanuele Cera per l’importante lavoro svolto e per averci sostenuto nella vertenza. Centinaia di proprietari, i cui terreni non potevano essere neanche ceduti per successione, per esempio, vedono oggi riconosciuto un diritto sacrosanto. E’ stato un risultato storico, che riconosce il lavoro della nostra amministrazione comunale, sostenuta da Cera, consigliere regionale espressione del nostro territorio, che oggi ci porta a brindare per l’obiettivo raggiunto”.
Fino al 6 agosto, Torre Grande è il centro nevralgico del Beach Tennis. Nel primo fine settimana di agosto, i 9 campi della Eolo Beach Sports ospiteranno centinaia di partite, le più importanti delle quali saranno dedicate al torneo internazionale il “BT 100 ITF Beach Tennis World Tour – Eolo Beach Contest Proxienergy”, con un montepremi di 10mila dollari. Il 4-5-6 agosto è in programma anche il torneo di contorno “Al Naturale”, aperto ai tesserati FITP, a cui parteciperanno gli agonisti sardi e numerosi atleti provenienti da altre regioni italiane che hanno scelto la Sardegna per seguire gli Internazionali e partecipare a un torneo inserito nei calendari nazionali. Nel complesso saranno circa 200 gli atleti attesi a Torre Grande. Per il torneo “Al Naturale” sono previsti doppi maschili, femminili e doppi misti con un Open, un TPRA (lim.4.1) e un Under 16. L’appuntamento è inserito nel calendario ITF, e anticipa le Sand Series che si terranno in Germania a fine agosto. Tra gli uomini sono 76 gli atleti che saranno impegnati nell’ITF Eolo Beach Contest Proxienergy. Tra loro spiccano i nomi di Mattia Spoto, campione del mondo in carica e numero uno del ranking internazionale. In arrivo anche un top player, Luca Cramarossa, ex campione del mondo ITF a squadre; Tommaso Giovannini, vincitore dei Mondiali di Terracina nel 2021; la coppia testa di serie, composta da altri due big, Diego Bollettinari e da Marco Faccini. Altri atleti raggiungeranno Oristano dal Brasile, dalla Francia, dalla Svizzera, dalla Repubblica Slovacca e dalla Repubblica di San Marino. Tra le donne, 28 le atlete in gara provenienti da Stati Uniti, Spagna, Brasile, Repubblica di San Marino, Svizzera, Olanda e Italia. In campo, a Torre Grande, la coppia testa di serie sarà quella composta da Elena Francesconi e Greta Giusti, tra le prime 20 al mondo nella classifica internazionale. A maggio 2023, Elena Francesconi ha vinto il Campionato del Mondo U18 DF, ha vestito la maglia azzurra nel 2022, e ha partecipato ai Campionati del Mondo a squadre che si sono tenuti in Brasile, vincendo il titolo insieme ad altri atleti che giocheranno da Eolo Beach Tennis: Luca Andreolini e Peter Campedelli.
Commenti recenti