Salvini: “Sono per il Solinas bis ma non impongo niente”. Dietrofront dei Progressisti?
“Non impongo niente, io rappresento una forza autonomista che nasce dai territori e li ascolta: nessuna scelta a Cagliari viene imposta da Roma.
Sicuramente io ho sempre applicato il principio “squadra che vince non si cambia”. In Sardegna come in Abruzzo, Basilicata, Piemonte, Umbria, a livello nazionale e a livello europeo il centrodestra unito è un valore aggiunto. Ho stima per Solinas, la sua squadra ha lavorato bene”.
Lo ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini, a Cagliari, sulla scelta del candidato governatore alle prossime elezioni regionali che sta agitando le acque nel centrodestra in vista del voto del 25 febbraio.
“Faccio e farò di tutto per garantire l’unità della coalizione – ha aggiunto Salvini -. Un sindaco uscente va ricandidato, un governatore uscente va ricandidato, questa è la posizione della Lega, e conto su un accordo positivo su tutti. Siamo in prossimità del voto e dopo Capodanno bisogna decidere. Anche se in realtà noi stiamo già lavorando sul programma, su tutti i temi che riguardano la Sardegna, dall’agricoltura al turismo. Stiamo preparando liste forti provincia per provincia. Anche con persone che non hanno la tessera della Lega”.
Intanto, c’è da segnalare nel centrosinistra un appello “alla ragionevolezza” per far tornare i Progressisti nella coalizione del “campo largo” che sostiene Alessandra Todde per la corsa alla presidenza della Regione.
Appello lanciato dai socialisti: “Rientrate nella coalizione di centrosinistra, la vostra presenza è indispensabile per costruire una compagine compiuta in grado di confrontarsi e di battere il centro destra – scrive il segretario regionale del Psi, Gianfranco Lecca -; troverete dentro il “campo largo” tutti gli spazi di agibilità politica che tengono conto di tutte le sensibilità vicine alla vostra”.
La ricerca dell’unità del centrosinistra ora passa per la scelta dei Progressisti, che nell’assemblea uscente conta ora tre consiglieri. Il partito, dopo aver partecipato per mesi alle riunioni del tavolo del campo largo, lo aveva abbandonato per offrire il suo appoggio all’ex governatore Renato Soru, dopo il rifiuto di effettuare le primarie da parte di M5S e Pd per la scelta del candidato governatore.
“Tutto il centrosinistra – ribadisce Lecca – deve correre unito, la Sardegna può essere il luogo d’inizio di una riscossa della ragionevolezza, del ritorno alla politica del buonsenso. Se non abbiamo la forza di correre da soli abbiamo però maggiore energia politica se ci muoviamo uniti e ognuno di noi ha l’esperienza per suggerire azioni di maggiore equilibrio”.
L’appello dei Socialisti potrebbe essere accolto dai Progressisti, visto che da giorni si rincorrono voci su un loro rientro nel “campo largo”. Vari esponenti, infatti, sarebbero favorevoli al passo indietro, pur non essendo Alessandra Todde la scelta preferita inizialmente.
Intanto la coalizione a traino Pd-M5s si amplia: domani sarà presentato alla stampa, a Cagliari, la nascita della lista civica “Noi con Alessandra Todde Presidente”, che metterà insieme amministratori locali, esponenti dell’associazionismo culturale e sportivo e delle organizzazioni sindacali.
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