Indipendentisti di “A Innantis” nelle liste del “campo largo” di Alessandra Todde.
Non solo cinque stelle: il simbolo del movimento per Alessandra Todde presidente, che si presenterà alle Regionali del 25 febbraio, avrà anche l’albero eradicato, il vessillo del Giudicato di Arborea, portato in dote dal movimento indipendentista “A Innantis”.
La novità in vista dell’appuntamento con le urne con la scadenza della presentazione dei simboli (il 15 gennaio), è stata presentata questa mattina, durante una conferenza stampa, nella sede cagliaritana della coalizione del “campo largo”, dal coordinatore regionale del M5S Ettore Licheri, dalla candidata alla presidenza della Regione Alessandra Todde e dal leader e fondatore di “A Innantis” Franciscu Sedda.
Un accordo di principio e concettuale che si traduce anche nella composizione delle liste, in cui saranno presenti quelli che Licheri definisce “…alcuni alfieri dell’indipendentismo sardo”.
“Un indipendentismo in chiave moderna – ha spiegato Licheri -; un concetto di autodeterminazione del popolo sardo che si aggancia a quello di transizione verso una Sardegna nuova, attraverso le varie forme di indipendenza: quella energetica, idrica e lavorativa.
Un progetto che vede il mondo dell’indipendentismo abbandonare i vecchi steccati del 900: è cambiato il fronte e il sistema attraverso cui perseguire l’autodeterminazione del popolo sardo”.
“Non dobbiamo solo dire no alle imposizioni che ci arrivano dal Continente – ha chiarito Franciscu Sedda -, ma proporre le vie nuove per raggiungere l’indipendenza nei vari settori. Un matrimonio nato e costruito tutto in Sardegna : se davvero ci fosse stato un accordo romano su Alessandra Todde questa nostra iniziativa non esisterebbe”.
“L’accordo di ospitare candidati di “A Innantis” nelle liste del movimento Cinquestelle mette l’autodeterminazione ancora più al centro del programma che stiamo portando avanti – ha rimarcato Alessandra Todde -: riguarda temi importanti come lo Statuto e gli strumenti legati a un’autonomia che in questi anni è rimasta lettera morta, fondamentali per fare in modo che su questioni vitali come energia, economia e fiscalizzazione, ci sia la possibilità di portare avanti una politica differenziata, a partire dai trasporti”.
Poi l’appello a chi è rimasto ancora fuori: Progressisti da un lato e gli altri indipendentisti che hanno aderito alla coalizione sarda di Renato Soru dall’altro: “Se vogliono tornare li accoglieremo a braccia aperte”, ha annunciato Franciscu Sedda.
Per il centrodestra sarà fissato quasi certamente per giovedì 4 gennaio il nuovo vertice che dovrebbe, soprattutto nelle intenzioni di alcuni, decretare il candidato per la corsa alle Regionali del 25 febbraio.
I tempi sono sempre più stretti, nemmeno due settimane alla prima scadenza con la presentazione dei simboli, il 15 gennaio.
Lo ha ribadito la scorsa settimana anche il vicepremier e leader della Lega, Matteo Salvini, in visita in Sardegna, confermando più tiepidamente delle volte precedenti l’endorsement a Christian Solinas (“ma non impongo niente”).
Il governatore uscente sulla carta è in una posizione che, come lui stesso ha dichiarato durante la conferenza stampa di fine legislatura, dovrebbe consentirgli in automatico la ricandidatura. “Non vedo ragioni per chiedere una discontinuità”, aveva sottolineato, elencando le ragioni del buon governo (sic!) della sua giunta.
Un chiaro messaggio, quello di Solinas, a Fratelli d’Italia che ha rivendicato più volte il primato nella coalizione che guiderà l’Isola per i prossimi cinque anni. L’ultima con la lettera dei parlamentari sardi, in cui si invocava una rottura con la precedente esperienza. FdI ha già fatto il nome del sindaco di Cagliari Paolo Truzzu, da sempre vicino alla premier, che lascerebbe la guida del capoluogo in anticipo di qualche mese.
Scalpita, invece, il Grande centro, impegnato nella chiusura delle liste, che oggi ha perso un possibile alleato con la scelta di Azione di appoggiare Renato Soru. I centristi avevano puntato i piedi per un incontro prima della fine dell’anno “…per scegliere il candidato in Sardegna e non aspettare le decisioni romane”. La loro proposta prevede di puntare su un outsider, che alcuni hanno individuato in Luca Saba, direttore regionale di Coldiretti, ma altri nomi sono al vaglio come terza soluzione esterna per mettere tutti d’accordo.
Momenti di paura, durante la notte, a Siamanna, a causa di un incendio che si è sviluppato in una abitazione in via Sardegna. Illesa la famiglia che si trovava all’interno, composta da padre, madre e tre figli. Le fiamme, secondo una prima ricostruzione, sono state innescate da un corto circuito e nel giro di poco tempo si sono propagate in tutta la casa. I componenti della famiglia si sono accorti dell’incendio e sono fuggiti all’esterno. Sul posto sono arrivate le squadre dei Vigili del fuoco che hanno domato il rogo e messo in sicurezza l’abitazione. I danni sono ingenti.
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