A due energumeni dopo una lite in un bar proibito l’ingresso nei locali pubblici.
Il questore di Oristano ha emesso due decreti di divieto di accesso nei locali pubblici nei confronti di due pluripregiudicati responsabili di aver creato dei disordini all’interno di alcuni esercizi commerciali.
I due, in un bar di Ghilarza, si erano resi protagonisti di una furiosa lite tra loro, mettendo in pericolo anche gli altri avventori. Non contenti di essersele date in abbondanza, nel corso dello scontro uno dei due aveva estratto un coltello a serramanico dalla tasca e aveva colpito al fianco l’avversario.
Perché la lite non avesse conseguenze ancora più tragiche, erano state avvisate le Forze dell’Ordine, che sono subito intervenute e hanno denunciato entrambi all’autorità giudiziaria.
Il questore, come detto, ha proibito ad entrambi l’ingresso in tutti gli esercizi pubblici nei comuni di Ghilarza, Abbasanta e Norbello, e, inoltre, gli ha vietato di stare nelle immediate vicinanze delle attività commerciali per due anni.
Se i due uomini dovessero violare i divieti e le prescrizioni imposte dal questore possono andare incontro a una condanna che prevede la reclusione da uno a tre anni e una multa da diecimila a ventiquattromila euro.
Dal giorno del suo insediamento in provincia di Oristano (1° marzo 2021), il questore ha emesso 180 misure di prevenzione, tra le quali, oltre ai 2 provvedimenti citati, 77 ammonimenti per violenza domestica e atti persecutori, 86 avvisi orali; 14 fogli di via obbligatori.
Il questore ha inoltre emesso un divieto di accesso a manifestazioni sportive nei confronti di un dirigente di una squadra di calcio “…in quanto, in qualità di guardalinee, durante una partita valida per il campionato provinciale giovanissimi Under 15, si era reso responsabile di condotte che avevano turbato il regolare svolgimento dell’incontro, poste in essere sia verbalmente che con gesti minacciosi nei confronti della giovane arbitro, fatta oggetto di insulti sessisti, dei calciatori e della tifoseria ospite, mettendo in grave pericolo l’ordine e la sicurezza pubblica”.
In Sardegna la protesta degli agricoltori da Cagliari si è spostata al Porto industriale di Oristano-Santa Giusta. Una cinquantina di agricoltori, che con i loro trattori hanno dato vita alla manifestazione nell’area industriale all’ingresso dello scalo commerciale, sono arrivati da Arborea, Arcidano, Cabras, San Vero Milis, Zeddiani e Riola. “Siamo qui a manifestare perché abbiamo aderito alla protesta nazionale – ha detto Giorgio Zedda, agricoltore di Arcidano -, contro la decisione della politica comunitaria e della Regione, con i problemi specifici della nostra condizione di insularità. Non abbiamo i premi che vengono pagati agli altri agricoltori in Europa, è quindi necessario che venga riscritta la Pac. Va ricordato che lo Stato non solo non ci ha riconosciuto questi premi, ma ci sono stati dimezzati i contributi. L’altro aspetto è legato ai contributi dell’Argea, che non ha ancora pagato i premi annunciati dalla Regione”. Il presidio al Porto industriale di Oristano-Santa Giustaa dovrebbe rimanere attivo per altri quattro giorni. (Elia sanna, Web news Sardegna – Telegram).
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