Conte a Oristano: “Alessandra Todde è la vera rinascita della Sardegna”.
Giuseppe Conte, presidente del M5S, nel suo tour in Sardegna per sostenere Alessandra Todde, candidata alla presidenza della Regione per il “campo largo” del centrosinistra, dopo Sassari, Oliena e Nuoro ha fatto tappa a Oristano.
La sala dell’Hostel Rodia è risultata troppo piccola per contenere le tantissime persone presenti che, non trovando spazio nella sala, hanno invaso il prato adiacente.
Dopo una breve introduzione di Alessandro Solinas, oristanese e consigliere regionale uscente del Movimento 5 Stelle, prima di passare il microfono all’ex presidente del Consiglio ha preso la parola Alessandra Todde.
All’inizio del suo altrettanto breve intervento, Alessandra Todde ha ringraziato tutti i candidati dei quattordici gruppi che hanno lavorato sodo per varare un progetto collettivo di totale cambiamento per la Sardegna, e ha posto l’accento sulla diversità della visione del “campo largo” sul futuro dell’Isola rispetto al disastro attuato in questi cinque anni dal centrodestra, in particolare per quanto riguarda la sanità, istruzione, trasporti, energia.
E a proposito di disastri, Todde ha ricordato l’ultima bocciatura, da parte del Consiglio dei Ministri, della legge di variazione di bilancio della giunta destrorsa di Christian Solinas per violazione della Costituzione. “L’ennesima stroncatura – ha sostenuto Alessandra Todde – a una giunta che ha operato in maniera disastrosa. Sono degli incompetenti che non sanno cosa sia la vergogna. E Truzzu è in piena continuità con Solinas. Quello della staffetta tra Solinas e lui è solo un maldestro tentativo di provare a mischiare le carte contando sulla disattenzione dei sardi onesti e sull’interesse dei disonesti.
Noi siamo diversi, e, contrariamento a Truzzu e alla destra, fra l’altro, non vogliamo un deposito per le scorie nucleari, non vogliamo speculazioni, ma vogliamo definire il nostro futuro, vogliamo che i figli e i figli dei nostri figli vivano in Sardegna. Per questo sosteniamo che vale la pena di credere in un progetto diverso.
L’unico cambiamento possibile passa necessariamente per il voto alla coalizione del “campo largo” del centrosinistra, perché la scelta di non votare o di votare diversamente è una garanzia di continuità col disastroso passato che ha portato i sardi a doversi vergognare di chi li ha rappresentati per cinque anni. Ogni voto conta e tutti insieme possiamo farcela”.
E’ stata , quindi, la volta di Giuseppe Conte. “ Sono qui – ha esordito il presidente del M5S – per offrire una testimonianza. Non posso descrivere i dettagli di un progetto politico che nasce da un duro lavoro, e per questo ringrazio tutti i rappresentanti delle forze politiche e civiche che hanno sentito i cittadini per interpretare i bisogni dei sardi.
Contrariamente a quanto sostengono alcuni, Alessandra Todde non è stata scelta a Roma ma da tutte le forze civiche e politiche che hanno lavorato al tavolo per una svolta in Sardegna. È stata scelta in Sardegna perché è una donna sarda coraggiosa, competente, determinata, con le idee chiare, ed è la migliore interprete di questo rinnovamento della politica nell’Isola.
Chi sostiene che sia stata scelta a Roma – ha detto Conte riferendosi a Soru senza nominarlo – dice una sciocchezza. Chi lo ha detto, evidentemente non mi conosce. Non mi sarei mai permesso di interferire sul tavolo sardo”. E a proposito di Soru, l’ex presidente del consiglio ha sostento che “…chi ha effettuato uno scarto per interesse personale, chiaramente rischia di far vincere la destra”.
Poi Conte ha parlato del suo tour nell’Isola. “Girando ho capito che c’è la consapevolezza del cambiamento, anche se c’è sfiducia nella politica, e questo avviene quando c’è un governo, come quello di centrodestra, che non mantiene le promesse. Dobbiamo, però, superare la sfiducia, non dobbiamo rassegnarci, ma lavorare per meritare un nuovo governo.
La giunta Solinas ha lasciato soltanto macerie, a iniziare dalla sanità. I sardi, oggi, per una visita radiologica devono aspettare 500 giorni, ed è una vergogna, così può curarsi solo chi ha i soldi, mentre gli altri sono cittadini di serie C. Ho parlato con esponenti delle associazioni per i diritti dei malati, medici e pazienti che mi hanno rappresentato una sanità territoriale al disastro, frutto della gestione di una giunta del centrodestra che ha fallito totalmente. Noi non favoriremo le cliniche private e vogliamo la politica fuori dalla sanità”.
Conte, che è stato interrotto tantissime volte dagli applausi – ha poi toccato il tema dell’istruzione. “Per la scuola – ha precisato – con un termine soft parlano di dimensionamento scolastico, che altro non è se non la chiusura delle scuole, negando di fatto il diritto all’istruzione.
Ciò che la destra sta scientificamente attuando, anche a livello nazionale, sono le disuguaglianze, anche se indorano la pillola con “Noi siamo per la meritocrazia”, poi però nei posti che contano mettono parenti e amici. I posti da occupare non sono finiti, sono finiti i parenti e gli amici, e allora c’è da augurarsi che, casualmente, adesso trovino anche qualcuno competente.
Con questo governo di centrodestra – ha proseguito l’ex presidente del Consiglio – in futuro sarà ancora peggio, anche se non fanno che scaricare la colpa sugli altri, e su Conte in particolare. Ma Conte è andato a Bruxelles e ha portato in Italia 209 miliardi, e in due anni ha portato il Pil a un più dodici per cento. E su questo Meloni non ci dorme la notte.
il governo di centrodestra sa solo effettuare tagli. Vi toglieranno le caserme, taglieranno gli uffici postali, non voglio spaventarvi ma sarà così – spiega il leader del M5s -, perché da Roma il governo attuale, che per far quadrare il bilancio è incapace di costruire una politica espansiva, dice che farà cassa cedendo partecipazioni di Poste e Ferrovie. Questo piano di privatizzazioni significa che entreranno i privati, i fondi stranieri, nel capitale di Poste, e la prima cosa che chiederanno alla luce dell’efficienza economica sarà quella di cancellare gli uffici più piccoli; ci stiamo avviando su questa strada, è una politica scellerata, che è stata realizzata in questi cinque anni dalla giunta sarda uscente e ora anche a livello nazionale”.
Non c’è dubbio, in Italia – ha aggiunto Conte – bisogna voltare pagina, e anche in Sardegna ci vuole un rinnovamento politico.
Dopo aver parlato della norma sugli extraprofitti delle banche “…che poi Meloni si è vergognosamente rimangiata”, Conte ha affrontato il tema giustizia: “Quello che sta accadendo con la giustizia è uno scempio dei principi costituzionali, a partire dall’uguaglianza delle legge per tutti. Un principio che ci fa sentire cittadini. Ma poi questo governo comincia con l’abolire l’abuso d’ufficio, cioè abolire l’abuso di potere, così il funzionario pubblico che favorisce gli amici non è più punibile: è una vergogna. Lo stesso vale per il traffico di influenze. E lo stesso anche per le intercettazioni, che diventeranno pressoché impossibili, anche se sono utilissime per combattere la corruzione e per la lotta alla mafia. Insomma, stanno smantellando tutti i presidi anticorruzione, per creare un sistema di impunità per se stessi e per i loro amici”. Poi, sulle fonti rinnovabili “…siamo favorevoli alla transizione ecologica e a puntare sulle energie rinnovabili, ma – ha chiarito Conte – prestarsi alla speculazione come viene fatto in Sardegna troviamo che sia assolutamente inaccettabile”.
Nel suo discorso Conte si è inoltre occupato di Pnrr “…non sanno come spenderli”, di autonomia differenziata “…non permetteremo di dividere l’Italia in 20 stati”, di disagio sociale e disuguaglianze “…tantissime famiglie sono state private di qualsiasi sostegno”, per poi riparlare di Sardegna. E sul vero competitor di Alessandra Todde, “Truzzu – ha affermato Conte – sta facendo la campagna elettorale fuori Cagliari, perché è consapevole che a Cagliari non lo possono sopportare.
Alessandra Todde è una persona competente, preparata e onesta che, con tutto il rispetto, ha sempre vissuto del suo lavoro, e sta costruendo per la Sardegna un progetto serio. Ha lavorato mesi per costruire la sua proposta politica senza che io da Roma abbia mai fatto una telefonata. E sono felice di ciò che ha costruito, perché credo che sia la miglior proposta per il centrosinistra sardo. Votare Alessandra vuol dire votare una donna sarda competente e appassionata che lavora per la sua terra perchè non ci siano più cittadini di serie A o di serie B. Alessandra Todde è la vera rinascita della Sardegna”.
Giuseppe Conte chiuderà il suo giro in Sardegna a Cagliari. Alle 9,30 sarà al Mercato di San Benedetto, e poi al mercato di Pitz’e Serra “Campagna amica” della Coldiretti, a Quartu. Alle 13,30 visita alla comunità “La Collina”, a Serdiana. Alle 15 incontro con gli operatori sanitari della Sardegna al Lazzaretto di Sant’Elia e, alle 18.30, evento pubblico alla Fiera.
I tecnici della “Is Gas”, l’azienda che gestisce il servizio di distribuzione del gas a Oristano, ha individuato il tratto dove giovedì pomeriggio c’era stata una fuga di gas, nell’incrocio tra la via Mattei e la via Carpaccio. La tubazione è stata isolata all’interno della condotta delle fogne. I tecnici che hanno effettuato lo scavo, hanno dovuto perforare lo scarico fognario, perché la tubazione del gas era, stranamente, proprio all’interno della condotta di scarico delle rete fognaria, così come confermato dal sopralluogo del comandante della Polizia locale, Gianni Uras, e dai tecnici della “Is Gas”. I lavori di riparazione della condotta inizieranno lunedì prossimo.
I militari della Compagnia Carabinieri di Oristano, hanno arrestato un 42enne di Oristano, per aver utilizzato un ex stabilimento industriale, a Fenosu, come laboratorio per la coltivazione illegale di cannabis. L’uomo è stato arrestato, in flagranza di reato, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, perché sottoposto a perquisizione è stato trovato in possesso di 810 grammi di marijuana, fertilizzanti per la coltivazione delle piante, nonché materiale vario per il confezionamento. Il 49enne, che attualmente si trova agli arresti domiciliari in attesa della direttissima, aveva attrezzato il laboratorio clandestino con lampade alogene, incubatrici, e tutto il necessario per la coltivazione e la lavorazione dello stupefacente. L’uomo è, attualmente, agli arresti domiciliari, in attesa del rito direttissimo presso il Tribunale di Oristano.
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