Centrodestra: Alessandra Zedda candidata alla carica di sindaco di Cagliari. Rottura col Psd’Az.
Sarà Alessandra Zedda la candidata ufficiale alla carica di sindaco del centrodestra per le comunali a Cagliari.
Una scelta che ha portato alla clamorosa decisione del Partito sardo d’azione, guidato dall’ex governatore Christian Solinas, di abbandonare la coalizione di centrodestra.
La candidatura di Alessandra Zedda, ex vicepresidente della giunta regionale con Forza Italia, sarà presentata domani mattina in una conferenza stampa a Cagliari.
Il suo nome, in quota Lega (con il leader Matteo Salvini che avrebbe già dato il benestare), era stato proposto anche dai partiti centristi, ma non è stato gradito dai sardisti che invece puntavano sull’ex assessore regionale del turismo, Gianni Chessa, al punto che si sarebbe consumato lo strappo con tutte le forze e in particolare con il Carroccio finora alleato di ferro del Psd’Az.
A questo proposito, il Psd’Az ha emesso un comunicato ufficiale, in cui denuncia “…dinamiche politiche inaccettabili. Alla nuova “grammatica sgrammaticata” del centrodestra sardo, nella riunione di Oristano, alcuni fautori della fallimentare scelta del candidato presidente alle ultime elezioni regionali hanno aggiunto un paragrafo grottesco, e cioè quello che ha visto la delegazione dei Riformatori indicare, quale candidata della coalizione, in contrapposizione al candidato proposto dal Psd’Az, l’onorevole Alessandra Zedda, appartenente alla Lega, un partito cioè diverso da quello dei Riformatori”.
Modi che secondo i 4 Mori dimostrano “…il clima e l’atteggiamento di autentica ostilità che i partiti del centrodestra continuano a riservare al Psd’Az, che non parteciperà a nessuna delle riunioni della coalizione del centrodestra sardo e, in attesa delle determinazioni che in proposito assumerà il congresso nazionale, demanda ai coordinamenti provinciali eventuali accordi di tipo strettamente elettorale al livello locale, senza vincolo di schieramento, in occasione delle imminenti elezioni amministrative”.
Un lungo e dettagliato documento che analizza i problemi del comparto agricolo e zootecnico sardo, oggetto delle proteste dei mesi scorsi con presidi in diverse città, come base per un confronto con la nuova presidente della regione Alessandra Todde. Lo hanno stilato gli agricoltori e i pastori dopo una puntuale revisione dell’assemblea tenuta a Tramatza lo scorso 9 marzo. “Riteniamo che sia necessario aprire un tavolo di confronto tra la parte politica e gli attori principali della più importante economia rappresentativa in Sardegna al fine di studiare e analizzare soluzioni in grado di risolvere le diverse problematiche che si presentano ai vari livelli regionali, nazionali ed europei – si legge nel documento -. Non va dimenticato che la Sardegna vive in un contesto di ruralità per circa l’80% del territorio, pertanto, sarebbe opportuno iniziare a adottare una politica che possa far crescere queste aree e renderle competitive, creando una viabilità funzionale, far sì che l’elettrificazione e l’approvvigionamento idrico sia presente in modo omogeneo in tutto il territorio, per consentire la digitalizzazione delle aziende e rendere le stesse competitive con le sfide europee e mondiali”. In sintesi, tra i punti principali del documento la nomina del nuovo assessore dell’Agricoltura e riforma agro-pastorale “…che possieda necessarie conoscenze e abilità nel difendere il nostro settore nelle giuste sedi, dove si andrà a discutere, a breve, la prossima programmazione”. Poi la riapertura del tavolo della Pac regionale e nazionale “…per riequilibrare gli svantaggi subiti dalla Sardegna come da accordi presi con il sottosegretario La Pietra nel febbraio scorso”. Quindi l’esclusione dell’allevamento ovicaprino dall’eco-schema 1 a livello 2 nonostante la presenza di circa 3 milioni di capi nell’Isola, e “… la disparità di trattamento nell’attribuzione del valore dei titoli per il pagamento base”. Vi è poi il tema della perdita delle risorse Pac per l’Isola “…per complessivi 115.076.428,57 euro per il prossimo quinquennio 2023-2027, ovvero 23.015.285,71 euro in meno all’anno. Inoltre, la Sardegna, nella nuova programmazione, passa dal quarto al settimo posto in relazione alle risorse percepite, vedendosi superare da altre Regioni come Veneto, Lombardia ed Emilia-Romagna (che possiedono un Pil pro-capite di oltre 30.000 euro contro la media sarda di appena 20.000 euro circa)”. Non mancano i riferimenti alle mancate tutele in materia di pratiche sleali e delle vendite sottocosto, ma anche le regole per applicare il principio di insularità e per fermare l’assalto dei parchi eolici nelle campagne sarde. Infine, le questioni di sempre: i ritardi sui pagamenti Pac, i programmi per affrontare le malattie endemiche, la lotta alle cavallette e il superamento della burocrazia per le pratiche dei pagamenti agricoli.
La Polizia di Stato di Oristano, nel mese di marzo, ha eseguito cinque misure cautelari nei confronti di uomini, residenti a Oristano e provincia, che si sono resisi responsabili, a vario titolo, “…di reati inerenti violenze di genere quali atti persecutori, maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale”. Cinque provvedimenti di “Codice Rosso” che la Squadra Mobile della Questura di Oristano ha eseguito negli ultimi giorni, con due arresti in flagranza differita e tre misure cautelari, una delle quali in carcere, disposte dalla Procura della Repubblica di Oristano. Due uomini sono stati deferiti all’autorità giudiziari per maltrattamenti nei confronti della compagna in un caso, e nell’altro ai danni dalle madre anziana. Entrambe donni anni di maltrattamenti e angherie hanno trovato il coraggio di denunciare i fatti. Altri due giovani sono stati, invece, arrestati in flagranza differita “…per il reato di atti persecutori nei confronti dell’ex compagna e di una amica che aveva respinto le pesanti avances del pretendente. Un uomo, infine, è stato “…denunciato e sottoposto alla misura della custodia in carcere in quanto responsabile di atti sessuali ai danni di una ragazza minorenne; lo stesso era già stato sottoposto, tempo prima, ad altra misura cautelare per fatti analoghi posti in essere nei confronti di un’altra ragazza giovanissima”. Nei primi tre mesi dell’anno, la Polizia di Stato di Oristano per contrastare la violenza di genere ha eseguito undici misure cautelari e pre-cautelari nei confronti di uomini “…di varie età e differenti estrazioni sociali, nella maggior parte dei casi accomunati dall’abuso di alcool e di sostanze stupefacenti”.
Una turista americana è stata soccorsa nel pomeriggio da una squadra dei Vigili del fuoco del Distaccamento di Macomer. La donna, insieme ad altri turisti, era impegnata alle 13,30 in una escursione a Bosa, in località “Cumpoltitu”, quando è caduta accidentalmente. Le ferite riportate non le hanno permesso di ritornare sulla strada principale ed ha chiamato i soccorsi. Una squadra del 115, giunta sul posto, ha provveduto a soccorrere tempestivamente la turista, l’ha trasportata sulla strada principale e po affidarla alle cure del 118, che era in attesa sul posto con un’ambulanza. (Elia Sanna, Web news Sardegna – Telegram).
“Il Diritto alla salute negato in Sardegna. Quali prospettiva con la nuova Amministrazione regionale”, è il tema al centro dell’iniziativa promossa da Medicina Democratica Sardegna, che si terrà, a Oristano, venerdì 5 aprile, alle 18, presso il Coworking in via Vittorio Emanuele 36. Si tratta – ha detto il referente di Medicina Democratica Sardegna, francesco Carta – di una assemblea-dibattito, in cui verrà fatto il punto sulla situazione di pesante criticitá della sanità nel territorio e in Sardegna, e sulle richieste avanzate attraverso le innumerevoli manifestazioni e proteste”. Sono previsti interventi qualificati e relazioni di esponenti dei servizi sanitari del territorio e delle organizzazioni e comitati di lotta per il diritto alla salute. Sarà presentata, inoltre, la “Giornata europea contro la commercializzazione della salute”, che prevede una manifestazione, a Bruxelles, il 7 aprile, in occasione della “Giornata Mondiale della Salute”, in difesa della salute pubblica e per la rimozione del blocco per le spese sanitarie.
Le verifiche di idoneità per 3 braccianti agricoli, 3 giardinieri e 2 facchini, da impiegare nei cantieri Lavoras del Comune di Oristano, si svolgeranno giovedì 18 aprile, alle 9.30, nei locali del cantiere comunale, in via del Porto (fronte Motorizzazione civile). Alle verifiche di idoneità dovranno presentarsi i candidati collocati utilmente nelle graduatorie predisposte dall’Agenzia sarda per le politiche attive del lavoro – CPI Oristano.
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