Fondi ai gruppi: il Gup proscioglie 10 ex consiglieri regionali del Pd.
Il Giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Cagliari, Emergarda Ferrarese, nell’udienza di questa mattina, ha dichiarato non luogo a procedere, nell’ambito dell’inchiesta sui fondi ai gruppi, per 10 ex consiglieri regionali del Pd, per i quali il Pm aveva chiesto il rinvio a giudizio.
Mario Bruno, Giuseppe Luigi Cucca, Giampaolo Diana, Valerio Meloni, Cesare Moriconi, Chicco Porcu, Antonio Solinas, Francesco Sabatini sono stati prosciolti, a vario titolo, per prescrizione, perchè il fatto non sussiste e perchè il fatto non costituisce reato.
Gli unici due a non essere stati minimamente toccati dalla prescrizione ma assolti con formula piena, perché il fatto non sussiste, sono stati Gavino Manca e Gian Valerio Sanna.
Quest’ultimo, una volta che il Gup ha posto la parola fine a questa vicenda, dopo tanta sofferenza per un’accusa poi risultata infondata, ha dato libero sfogo ad alcune brevi riflessioni sulla sua pagina Facebook, che vi proponiamo integralmente:
“Ho combattuto la buona battaglia.
Quando si è scelto di difendersi nel processo e non dal processo e l’esito finale è l’assoluzione perché il fatto non sussiste senza neppure passare per la prescrizione, il primo ringraziamento è destinato all’avvocato che ti ha rappresentato e difeso.
Perciò grazie all’Avvocato Gian Franco Siuni e ai suoi collaboratori che, caricandosi con la consueta passione e professionalità, delle istanze di innocenza dei propri assistiti, è stato capace di riportare i fatti contestati all’interno del corretto quadro giuridico, assai differente da quello evocato dall’accusa e, al contrario, in linea con le modifiche legislative e i precetti che rispetto ai primi processi sul tema dei fondi ai gruppi, il legislatore regionale aveva recepito ed attuato.
Grazie all’intero collegio difensivo, di cui facevo parte anche io, che ho potuto aiutare la difesa con il contributo della limpidezza della mia non breve storia personale e politica, mai intaccata da alcun sospetto.
Infine una banale considerazione. Se all’interno del principio della presunzione di innocenza, quasi mai tutelato realmente, si coltivasse l’importanza dei precedenti di onestà e rettitudine degli imputati, al pari di come si fa per i precedenti penali, nella direzione di suffragare sempre le colpe dell’accusato, la giustizia italiana avrebbe una prospettiva di maggiore fiducia da parte dei cittadini e il processo potrebbe al contempo professarsi veramente giusto”. (Gian Valerio Sanna).
Lo scorso 2 aprile gli allevatori e agricoltori sardi, a seguito di un’assemblea a Tramatza che aveva riunito la protesta dei trattori a quella dei pastori, era stata inviata una richiesta di confronto alla nuova presidente della Regione, Alessandra Todde. Oggi, a distanza di oltre un mese i lavoratori delle campagne reiterano la richiesta per “…un confronto costruttivo tra le parti per risolvere le diverse problematiche. Ad oggi non è stato ancora ricevuto alcun riscontro ufficiale e, col passare del tempo, diventa sempre più difficile recuperare le grandi ingiustizie subite dalla Sardegna nella nuova Pac, e non solo, visti i tempi ristretti per porre rimedio – si legge in una nota -. Capiamo le grosse difficoltà per mantenere gli equilibri tra le istituzioni, ma ormai avendo constatato il susseguirsi di problemi che si sono accumulati nel tempo, è necessario che nei tavoli di confronto siano presenti anche i principali attori del comparto che affrontano ogni giorno le difficoltà del sistema, visto che le associazioni di categoria e la politica non sono stati in grado di tutelarci nelle sedi opportune”. Auspicando un riscontro ufficiale “in tempi brevissimi” allevatori e agricoltori si dicono “…costretti ad attivare nuove forme di protesta ancora più determinate rispetto a quelle già portate avanti nel tempo, per difendere la nostra storia, il nostro presente e il futuro per i nostri figli”.
Si insedieranno martedì 7 maggio, a partire dalle 9, le sei commissioni del consiglio regionale che dovranno eleggere anche presidenti e vice. Una partita che sembrava chiusa con uno schema in cui Pd e M5s avrebbero incassato la maggior parte delle caselle, ma negli ultimi giorni le assegnazioni sarebbero state rimesse in gioco. In particolare l’accordo potrebbe essere in discussione per quanto riguarda la commissione Attività produttive, che sarebbe spettata a Sinistra Futura con Paola Casula: il Pd alla luce dell’arrivo del disegno di legge approvato dalla giunta sulla sospensione della realizzazione di impianti da energia rinnovabile in Sardegna per 18 mesi, vorrebbe tenere la guida. Malumori anche da Avs, rimasta fuori dallo schema inizialmente ipotizzato. Di certo la costituzione delle commissioni segnerà l’avvio effettivo dell’attività dell’assemblea sarda, che sarà chiamata tre le prime cose a discutere della cosiddetta moratoria. Intanto, la conferenza dei capigruppo riunita nel pomeriggio ha già indicato la data per la nuova riunione del consiglio, venerdì 10 maggio, alle 10: all’ordine del giorno le dichiarazioni programmatiche della presidente della Regione, Alessandra Todde, e l’approvazione del rendiconto del consiglio regionale. Per la discussione generale sulle dichiarazioni della presidente si comincerà martedì 14 maggio, alle 16,30.
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