Giu 21

Rinnovabili, i Comitati replicano alla presidente Todde: “Subito un cambio di passo”.

“L’unica vera strumentalizzazione in atto è quella che sta attuando il mondo delle imprese private nei confronti della transizione energetica, trasformando in un incubo un sogno di modernità ecologica, giusta, democratica, sostenibile”.

I comitati territoriali che lottano contro la speculazione energetica in Sardegna non ci stanno alle “parole sibilline” della presidente della Regione, Alessandra Todde, che ha chiesto di “evitare strumentalizzazioni e di usare i comitati per coprire gli interessi di qualcuno”.

“Ci stupiamo – scrive in una nota il Coordinamento regionale che riunisce i comitati -, che invece di entrare puntualmente nel merito dei nodi affrontati nel corso dell’incontro con i comitati, si esprimano giudizi su di essi, mettendone in dubbio l’autonomia di giudizio.

Noi vogliamo curare, da semplici cittadini, gli interessi generali, provando a tutelare i nostri beni comuni – spiegano i firmatari e portavoce, Marco Pau e Gigi Pisci -.

Siamo espressione dei territori che stanno assistendo sgomenti alla valanga di progetti che giungono incessanti: cosa avremmo dovuto fare per difenderci se non organizzarci e chiedere l’appoggio delle amministrazioni locali, delle forze politiche, della stampa isolana?”.

Per il Coordinamento anti speculazione restano ancora in piedi tutti gli interrogativi posti alla governatrice, “…nella massima apertura al dialogo costruttivo e trasparente”: in primis perché si è supinamente accolto un minimo di produzione di 6,2 gw e non si è imposto un tetto massimo? E poi perché non si è percorsa la via di una moratoria nazionale, quale ruolo deve avere il metano e che senso può avere un’anacronistica ed estesa metanizzazione? E ancora come si risponde all’abnorme richiesta di connessioni, ad oggi 809, per una potenza complessiva di 57,67 GW, e infine chiarezza sull’eolico offshore.

In sostanza, secondo i comitati, “…il decreto approvato in conferenza Stato-Regioni impone una transizione né equa, né democratica, né giusta. Per questo chiediamo alla giunta regionale un cambio di passo e una presa in carico globale della vertenza, aprendo, se necessario, uno scontro giuridico istituzionale con Roma.

Se il fine è comune – concludono -, ovvero preservare e valorizzare questa terra, non può esserci altra strada se non l’ascolto, il rispetto e la cooperazione con l’unico portatore di interesse: il popolo di Sardegna, di cui voi siete i rappresentanti”.

Con 22 voti a favore e un astenuto (Uras), il consiglio comunale di Oristano ha approvato il regolamento sulla disciplina delle riprese audio-video delle sedute dell’assemblea civica. Riunito nella sala della Provincia (per la temporanea indisponibilità della sala degli Evangelisti, a palazzo degli Scolopi), il consiglio comunale ha concluso l’esame del regolamento che disciplina le riprese audio video, tenendo conto delle norme in materia di pubblicità, comunicazione e trasparenza, ma anche del trattamento dei dati personali del pubblico presente durante le adunanze. Presentando l’argomento, il presidente del consiglio comunale, Giuseppe Puddu, aveva spiegato che “…il regolamento rappresenta un passo significativo e obbligatorio, le dirette streaming sono assicurate dal 2012 e danno un grande contributo alla trasparenza e alla comunicazione, ma da allora questo servizio non è stato regolamentato soprattutto in tema di privacy. Occorre bilanciare le esigenze della trasparenza con quelle della privacy e il regolamento interviene su questi aspetti”. Su proposta dell’assessore al Bilancio, Luca Faedda, l’assemblea ha poi ratificato due delibera della giunta comunale di variazione al bilancio di previsione. La prima variazione da 758 mila euro, approvata a maggioranza (17 voti a favore, la minoranza di centro sinistra non ha partecipato al voto) riguardava l’iscrizione di nuovi finanziamenti dalla Regione per 133 mila euro per il miglioramento del livello di conoscenza dello stato di fatto degli edifici scolastici finalizzato alla messa in sicurezza, 7 mila euro per la diagnosi energetica e l’attestazione di prestazione energetica del palazzo degli Scolopi, 4 mila euro per l’Antiquarium Arborense, e 3.121 euro per il palazzo Campus-Colonna. Iscritto anche un finanziamento di 90 mila euro per la progettazione per la riqualificazione dell’edificio scolastico di Piazza Manno e di altri 90 mila euro per l’edificio scolastico di viale Diaz. Iscritte, inoltre, le risorse per l’acquisto e la posa in opera di una copertura finalizzata alla salvaguardia della pavimentazione del Palazzetto dello Sport (30 mila euro), 5 mila 300 euro per il piano di gestione del rischio alluvione, 280 mila euro derivanti dal rimborso degli oneri di smaltimento rifiuti solidi urbani da parte del Consorzio Industriale, 200 mila euro per l’incremento delle spese per interventi per il miglioramento del decoro urbano e 80 mila euro per l’acquisto di attrezzature e beni diversi per il decoro urbano. Iscritti anche un finanziamento per l’inserimento in strutture di minori stranieri non accompagnati (28 mila euro), uno di 81 mila euro per l’assistenza educativa scolastica, uno di 10 mila euro per spese riscossione tributi comunali, e uno di 40 mila euro per Sa Die de sa Sardigna. La seconda variazione, approvata a maggioranza (15 voti a favore, la minoranza di centro sinistra e il consigliere Mureddu non hanno partecipato al voto), riguardava l’incremento delle spese (35 mila euro) per la fornitura dell’acqua potabile degli immobili comunali della Zona Industriale Nord, le maggiori spese per i servizi affidati alla società in house in ambito cimiteriale (40 mila euro) e l’incremento delle spese per la riscossione tributi comunali (12 mila 860 euro). Durante il dibattito, Efisio Sanna (Oristano più) e Umberto Marcoli (Alternativa sarda Progetto Sardegna) hanno criticato l’eccessivo ricorso della giunta comunale alle variazioni di bilancio con i poteri del consiglio comunale in assenza di un effettivo carattere di urgenza e in mancanza di una descrizione completa dell’utilizzo delle risorse. Il consiglio comunale, sempre su proposta dell’assessore al Bilancio e alla Cultura, ha approvato (17 voti a favore e 6 astenuti) i bilanci di previsione dell’Istar e della Scuola civica di musica. L’assessore Faedda ha ricordato, per l’Istituto storico arborense, le numerose attività di ricerca scientifica, divulgazione, promozione e didattica, tra le quali il recente premio di poesia in lingua sarda, la ricerca e la pubblicazione dell’edizione critica della Carta de Logu e la prossima presentazione di un volume dedicato a Mariano IV. Il bilancio si basa sul contributo straordinario di 50 mila euro della Regione, uno stanziamento ordinario della Regione di 50 mila euro e lo stanziamento di 8 mila euro dal Comune di Oristano. Tra le spese, quelle (24 mila euro) per il direttore scientifico, che è in scadenza e di cui è prossima la pubblicazione del nuovo bando, e 63 mila euro per convegni, studi e pubblicazioni. Antonio Iatalese (presidente della commissione Cultura) ha relazionato sui lavori della commissione, che si è espressa con 3 voti a favore e un astenuto, e dei confronti avuti con il direttore scientifico dell’Istar, Giampaolo Mele. Francesca Marchi (Oristano più) ha evidenziato l’importanza del capitale scientifico e di conoscenza maturato dall’Istar e ha invitato a renderlo disponibile a tutti. Per Giuliano Uras (Oristano al centro) è importante che con il nuovo bando per l’affidamento dell’incarico di direttore scientifico si tenga alto il valore e il prestigio dell’istituto storico. Giuseppe Obinu (Progetto Sardegna) ha invitato a rendere la storia di Oristano più accessibile agli oristanesi. Dello stesso avviso Sergio Locci (Aristanis) secondo cui occorre garantire maggiore conoscenza e divulgazione alla storia giudicale. Per la Scuola civica di musica l’assessore Faedda ha relazionato sull’attività e indicato l’obiettivo dei 200 iscritti nel prossimo anno scolastico. In bilancio figurano 27 mila 716 euro quale contributo della Regione, 17 mila 146 euro come quota ordinaria del Comune che partecipa anche con una quota straordinaria di 15 mila 308 euro, mentre il ricavo delle rette è di 43 mila euro. Tra le spese, il compenso del direttore è di 14 mila euro e il monte compensi dei docenti è pari a 75 mila euro. Antonio Iatalese (presidente commissione Cultura) ha relazionato sui lavori della commissione che ha approvato la proposta con tre voti favorevoli e un astenuto, ed evidenziato come l’arrivo del nuovo direttore abbia portato nuovo entusiasmo alla Scuola civica di musica. Una valutazione condivisa da Francesca Marchi (Oristano più), secondo la quale la Scuola civica di musica sta iniziando a dare i primi segni di ripresa.

Si sono conclusi i lavori di messa in sicurezza delle pareti rocciose sulle spiagge di San Giovanni di Sinis, iniziati lo scorso 4 giugno dopo anni di stop. A dare il via all’intervento è stata un’ordinanza del sindaco di Cabras, Andrea Abis, del 24 maggio, attraverso la quale il primo cittadino ribadiva la pericolosità dell’area, già dichiarata con una prima ordinanza emanata nel 2018, all’indomani dell’insediamento della prima giunta Abis. A originare il pericolo per l’incolumità pubblica di una delle zone più amate e frequentate del litorale del Sinis era il rischio di distacco e rotolamento in spiaggia di blocchi dalle pareti, dovuto al fenomeno naturale di degrado e fratturazione della roccia, certificato da sopralluoghi tecnici e pareri di esperti. “Per anni – ha ricordato il sindaco – abbiamo informato i fruitori della spiaggia della gravità della situazione attraverso una segnaletica specifica e la delimitazione di una piccola area di interdizione, ma ci siamo resi conto che molto spesso il divieto veniva disatteso, anche a causa delle ripetute manomissioni della cartellonistica e delle transenne o per effetto della violenza delle mareggiate”. Sono interessati complessivamente più di 350 metri di litorale e, senza la messa in sicurezza, il comune sarebbe stato costretto a chiuderlo. E’ stato invece deciso di intervenire, nel più breve tempo possibile, prima del pienone estivo, con l’abbattimento della falesia pericolante. Le squadre di specialisti hanno passato in rassegna, palmo a palmo, tutta l’area e hanno fatto far venir giù tutto ciò che era compromesso, distaccando manualmente decine e decine di massi che sarebbero potuti cadere senza alcun preavviso. Per due grandi blocchi a sbalzo, la direzione dei lavori ha escluso l’uso dell’esplosivo e dei martelloni demolitori di grande tonnellaggio per evitare eventuali conseguenze alle abitazioni poste a pochi metri di distanza, preferendo invece operare con martelli più leggeri.

E’ accusato di aver appiccato numerosi incendi tra il 2019 e il 2023 nella zona di Usellus, nell’Oristanese. Un operaio di 21 anni è stato arrestato dal personale del Corpo forestale della Stazione di Villaurbana e del Nucleo investigativo dell’ispettorato di Oristano. Nei confronti del giovane è stata emessa dal Gip del Tribunale di Oristano un’ordinanza di custodia cautelare per incendio aggravato e incendio boschivo aggravato. Adesso si trova rinchiuso nel carcere di Massama. Il personale del Corpo forestale è risalito al 21enne effettuando le indagini sui numerosi incendi scoppiati nella zona. “Solo nel 2022 un incendio distrusse, nella località Turaci, in agro di Usellus, una superficie di 26 ettari interessando un bosco di sughere e macchia mediterranea – ricordano dal Corpo forestale -. In tutti questi anni, soprattutto tra i mesi di giugno, luglio e agosto, una serie di incendi dolosi aveva creato forte preoccupazione nel mondo delle campagne, soprattutto tra gli allevatori, perché le fiamme avevano messo in pericolo bestiame, aziende e minacciato l’abitato di Usellus. Le località interessate sono state Piraferta, Campu Sarais, Meriagu, Turaci. Gli incendi venivano appiccati soprattutto nelle ore più calde”. Da subito le indagini si sono concentrate sul 21enne, che per motivi di lavoro frequentava la zona teatro degli incendi. Gli specialisti della Forestale hanno recuperato nei confronti del giovane tutte le prove che ieri hanno portato all’arresto.

L’associazione “Kainothomia delle Ombre Aps” porterà in scena, domenica 23 giugno, alle ore 19.30, presso l’Auditorium San Domenico, in via Lamarmora, a Oristano, lo spettacolo intitolato “Stregoni e Palloncini”. Lo spettacolo è il risultato del primo corso di teatro tenuto dalla associazione per bambini di età compresa tra i 7 e gli 11 anni. In un mondo fantastico uno stregone crea dei palloncini che rappresentano le emozioni umane, ma due suoi apprendisti un po’ pasticcioni finiscono per combinare guai. Questa rappresentazione è il saggio teatrale di fine corso del gruppo bambini, diretto da Carlo Sechi e ideato assieme ai piccoli attori e attrici. L’ingresso allo spettacolo è gratuito.

E’ stato presentato, durante una conferenza stampa, il fitto programma della tre giorni di Power Of Sport, evento sportivo inclusivo, a cura dell’associazione Sea Scout. Da venerdì 28 a domenica 30 giugno Torre Grande diventerà il centro della grande festa che vedrà la partecipazione di numerosi atleti paralimpici e non, tante associazioni sportive e benefiche, enti pubblici e privati. Il via alla lunga maratona di sport sarà dato dalla traversata “Nuotiamo Insieme con Nieddittas”, una staffetta che coinvolgerà San Giovanni di Sinis e Torre Grande. Spazio anche ai dibattiti e agli approfondimenti delle diverse attività, attraverso seminari con gli esperti di ogni settore. Il ricco calendario comprende anche una tappa del Campionato nazionale in acque libere Fisdir, e gare di volley, rugby, handball, skymano, scherma, subacquea, baskin, bike, surf, sup, lancio del vortex, percorsi sensoriali, tennis tavolo, tiro con l’arco. Ospiti della tre giorni alcuni rappresentanti della Nazionale italiana di surf paralimpico. Sensibilizzazione e prevenzione, sono altri due importanti pilastri di Power of Sport, che in questa edizione ospiterà l’Associazione Donatori Nati della Polizia di Stato, che grazie alla presenza di un’autoemoteca potrà svolgere l’attività di raccolta del sangue. L’associazione Komunque Donne sarà presente con un ecografo e personale medico per effettuare controlli preventivi al seno, mentre la Fondazione Mazzola garantirà la presenza di un innovativo macchinario utile alla prevenzione di alcune patologie. Tutte queste iniziative sono gratuite e non necessitano di prenotazione.

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