Giu 25

A Oristano approvate dalla giunta comunale le tariffe della Tari puntuale.

La giunta comunale di Oristano ha approvato le tariffe per la Tarip 2024 e l’integrazione del regolamento per l’applicazione della Tari puntuale, che introduce agevolazioni per le attività commerciali e artigianali che hanno sede nelle zone interessate da cantieri la cui durata è superiore ai 6 mesi.

“La delibera, che giovedì sarà portata all’esame del consiglio comunale, in ossequio a un principio di equità nei confronti dei cittadini, sancito anche dall’Unione europea, segna l’introduzione e l’applicazione della Tari puntuale – ha spiegato il sindaco Massimiliano Sanna -. Si tratta di un sistema di calcolo della tariffa rifiuti legato alla loro reale produzione, che si basa sul principio che chi meno produce, meno paga”.

“Il passaggio dalla Tari alla Tarip, quindi all’applicazione puntuale del tributo, risponde all’esigenza di passare da un sistema di calcolo del tributo basato principalmente sui metri quadrati e sul numero dei componenti a un sistema più equo determinato sulla base della produzione dei rifiuti – ha sottolineato e l’assessore al Bilancio e ai tributi Luca Faedda -. Nello specifico la Tari si basa su una stima della produzione di rifiuti determinata dai metri quadrati dell’immobile oltreché, per le utenze domestiche, dal numero di occupanti. La Tarip (tributo puntuale) si calcola sulla misurazione effettiva dei rifiuti prodotti, relativamente alla frazione del secco indifferenziato, rendendo il tributo più preciso e puntuale”.

Il tributo puntuale è composto da una quota fissa e una variabile. La quota fissa è a copertura dei costi fissi del Piano economico finanziario (ad esempio la pulizia delle strade e lo svuotamento dei cestini), calcolata in base alla superficie dell’immobile.

La quota variabile si divide in due parti: la prima a copertura dei costi variabili del Pef (ad esempio la raccolta, il trasporto, lo smaltimento e il trattamento), calcolata per le utenze domestiche sulla base del numero dei componenti e per le non domestiche sulla base della superficie dell’immobile, e la seconda a copertura dei costi della frazione indifferenziata, rapportata ad un numero fisso di svuotamenti minimi annuali (che sarà appositamente comunicato) e alla tipologia di contenitore assegnato in dotazione alle utenze. Per gli svuotamenti aggiuntivi, ovvero quelli effettivamente rendicontati oltre gli svuotamenti minimi effettuati dall’utente nell’arco dell’anno, verrà addebitato un costo a conguaglio. Il rilevamento degli svuotamenti effettuati dall’utente è conteggiato tramite il microchip presente sui contenitori.

“Per questo motivo – ha avvertito l’assessore Faedda – è buona pratica esporre il contenitore solo quando sia effettivamente pieno, cercando di differenziare nel migliore dei modi, al fine di effettuare il minor numero possibile di svuotamenti del secco non riciclabile”.

La giunta Sanna, sempre in materia di Tarip, ha deciso una integrazione al regolamento per introdurre agevolazioni a favore delle attività commerciali e artigianali che hanno sede in aree interessate da cantieri pubblici. In caso di svolgimento di lavori per la realizzazione di opere appaltate dal Comune, che abbiano una durata di oltre sei mesi consecutivi, in considerazione dei disagi derivanti alle attività commerciali e artigianali che hanno sede operativa nelle zone interessate dai cantieri e precluse al traffico, è concessa un’agevolazione sul tributo per il periodo che eccede la scadenza inizialmente stabilita.

Hanno diritto all’agevolazione i titolari di attività commerciali e artigianali che hanno una sede operativa nelle aree precluse al traffico e la cui attività, con accesso al pubblico, si affacci sulla strada o area preclusa. L’agevolazione è calcolata per anno solare, in proporzione ai mesi e in base alla durata della chiusura al traffico delle strade o aree interessate dai lavori. Il tributo è ridotto del 50 % con riferimento alle superfici nelle quali si svolge l’attività, per ogni mese, nel quale ha avuto luogo la preclusione al traffico.

Contro le erbacce il Comune di Oristano interverrà con un piano di diserbo che preveda anche l’utilizzo di prodotti compatibili con le prescrizioni del Piano di azione nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari. È la risposta del Comune al proliferare delle erbe infestanti contro le quali, fino a questo momento, i metodi meccanici e manuali impiegati non si sono rivelati sufficienti. La giunta comunale, su proposta dell’assessore all’Ambiente, Maria Bonaria Zedda, ha dato mandato al dirigente del servizio Ambiente di predisporre un programma di gestione del verde indesiderato in ambito urbano con prodotti fitosanitari ad azione erbicida. Il piano dovrà tenere conto delle caratteristiche delle aree di intervento e, in particolar modo, delle diverse modalità di frequentazione da parte della popolazione e, in ogni caso, nel rispetto della normativa di settore in relazione alla riduzione dei rischi per la saluta pubblica e l’ambiente. Per questo motivo si è stabilito di prevedere una classificazione comunale delle varie aree, al fine di indicare quelle idonee all’impiego dei prodotti fitosanitari. “Una nuova strategia di contenimento ed eliminazione delle erbe infestanti, più efficace e sicura, la chiedono i cittadini e la impone l’eccessiva proliferazione delle erbacce – ha spiegato il sindaco Massimiliano Sanna -. La strategia passa dall’impiego sicuro di prodotti autorizzati dal Ministero della Salute. Ci concentriamo sulle aree dove le erbacce si moltiplicano e creano un evidente pericolo per la salute, favorendo la proliferazione di insetti dannosi, ma anche per il possibile innesco di incendi. Devono essere aree non frequentate dalla popolazione o frequentate solo saltuariamente dove i prodotti utilizzati (comunque autorizzati dal Ministero della salute) non creano alcun tipo di problema all’uomo”. “Sono state individuate tre aree con diverse specificità dove prevediamo modalità differenti di intervento – ha precisato l’assessore Maria Bonaria Zedda -. In quelle frequentate dalla popolazione l’utilizzo dei prodotti fitosanitari non sarà consentito, mentre in quelle dove il passaggio dell’uomo avviene saltuariamente o non avviene affatto prevediamo l’utilizzo dei prodotti autorizzati dal Ministero, con frequenza e modalità differenti a seconda della zona, ma sempre in condizioni di assoluta sicurezza. Il cronoprogramma, con i tempi e le modalità degli interventi sarà comunicato a breve”. Nella Zona A, quella maggiormente sensibile, sono ricomprese le aree verdi di uso pubblico o privato aperte al pubblico in cui il diserbo con prodotti chimici è vietato. Rientrano in questa tipologia le aree gioco per bambini, gli impianti sportivi e le aree ricreative, i cortili e le aree verdi all’interno o confinanti con scuole e asili, parchi e giardini pubblici aperti al pubblico, aree prossime a strutture sanitarie, orti urbani comunali e aree riservate ai cani. Nella Zona B sono ricomprese aree dove la modalità di frequentazione si riduce al semplice transito o saltuariamente alla permanenza e comunque al contatto non diretto con il terreno. In queste aree il ricorso al diserbo chimico (secondo formulari autorizzati dal Ministero della Salute) è consentito due volte l’anno all’interno di una strategia integrata con interventi fisico/meccanici. Sono inserite le aree cimiteriali, archeologiche, le zone di interesse storico-artistico e paesaggistico, le aree monumentali e quelle oggetto di potenziale frequentazione (ad esempio teatri all’aperto e spazi verdi a servizio di musei). Nella Zona C, infine, il diserbo chimico è consentito sino a quattro volte l’anno (sempre utilizzando i formulari autorizzati dal Ministero della Salute) all’interno di una strategia integrata con interventi fisico/meccanici. Sono comprese in questa tipologia le aree pavimentate delle piazze, i marciapiedi e le zanelle degli alberi, le piste ciclo-pedonali, i cigli stradali, le aree spartitraffico, il verde stradale e le sue pertinenze. La delibera della giunta specifica che il programma dovrà tenere conto della biodiversità, della devitalizzazione endoterapica e di un’adeguata azione di informazione a favore della popolazione e delle associazioni di categoria.

Il bando della Asl di Oristano per la sterilizzazione di gatti appartenenti a colonie feline è stato illustrato nel corso di un incontro convocato a palazzo Campus-Colonna dall’assessore all’Ambiente del Comune di Oristano, Maria Bonaria Zedda. I contenuti sono stati presentati dal direttore della struttura semplice dipartimentale anagrafe canina e randagismo della Asl di Oristano, Giuseppe Sedda. Sono stanziati 180 mila euro e un contributo massimo di 5 mila euro a ogni associazione del terzo settore per la sterilizzazione di gatti appartenenti alle colonie feline censite o in corso di censimento nel territorio regionale, e di gatti padronali. All’incontro erano presenti i rappresentanti di numerose associazioni animaliste del terzo settore e delle colonie feline, tecnici e funzionari del Comune di Oristano, della Polizia locale e della Asl. Con loro oltre che del bando si sono trattate le numerose problematiche legate al benessere animale: microchippatura, sterilizzazione, corretta conduzione delle colonie feline, aiuti pubblici per le spese veterinarie. “L’incontro è stato utile per ribadire la collaborazione avviata con la Asl in tema di benessere animale e per combattere il fenomeno del randagismo che ha una forte incidenza sociale anche a Oristano – ha detto l’assessore Maria Bonaria Zedda -. Nelle scorse settimane abbiamo presentato il bando per la sterilizzazione dei cani padronali, ieri abbiamo incontrato i rappresentanti degli enti del terzo settore e i referenti delle colonie feline per illustrare il nuovo avviso pubblico che offre ulteriori opportunità contro il randagismo. Si tratta di incontri a carattere informativo estremamente utili che sottolineano la volontà dell’amministrazione comunale di favorire la partecipazione dei cittadini alla soluzione dei problemi. Siamo convinti che in questo modo si possa stabilire un rapporto di collaborazione sempre più proficuo con il mondo dell’associazionismo”. “Il randagismo è un fenomeno che ha pesanti ricadute in termini sociali, economici e soprattutto sanitari, in quanto i randagi solo veicolo di zoonosi, malattie trasmesse dagli animali, e infezioni come echinococcosi, ancora molto diffusa – ha spiegato Giuseppe Sedda, responsabile del Servizio Anagrafe canina e Igiene urbana -. Per un intervento realmente efficace è fondamentale la collaborazione con tutti i soggetti interessati: dalla Asl ai Comuni, agli enti del terzo settore fino ad ogni singolo cittadino che possiede un animale domestico. La comunicazione è fondamentale per innescare processi virtuosi che favoriscano la microchippatura e la sterilizzazione, fondamentali contro il randagismo”. Gli enti del terzo settore ammessi alla presentazione delle domande di contributo sono le organizzazioni di volontariato, le associazioni di promozione sociale e le cooperative sociali già iscritte nei registri regionali e trasmigrate nel Runts, che per statuto svolgono attività di tutela degli animali d’affezione e prevenzione del randagismo. Le domande di contributo dovranno essere presentate all’indirizzo di posta elettronica anagrafe.canina@pec.asloristano.it, entro le ore 12 del 28 giugno, fatto salvo il preventivo esaurimento delle risorse disponibili. Le domande saranno ordinate secondo l’ordine cronologico d’arrivo.

In città si festeggia una nuova centenaria: Pietrina Piroddi. Alla presenza dei familiari e del sindaco di Oristano, Massimiliano Sanna, che le ha consegnato una targa ricordo a nome della comunità cittadina, oggi ha festeggiato il primo secolo di vita. Nata a Oristano il 25 giugno 1924, signora Pietrina ha sempre vissuto in città, dove ha lavorato in Comune, all’ufficio ragioneria, dal 1940, quando prese servizio col podestà Paolo Lugas, al 1976. Sposata con Efisio Fanni, madre di Gianni e nonna di Luca e Maria, ha affiancato il suo impegno lavorativo e quello per la famiglia alla passione per l’uncinetto e la cucina.

Un agente della forestale, in servizio nella stazione di Sorgono, è precipitano, questo pomeriggio, dal tetto della sua abitazione, a Nughedu Santa Vittoria. Secondo quanto è stato accettato l’uomo, di circa 50 anni, è precipitato dal tetto mentre effettuava alcune riparazioni. Per cause ancora da accertare è caduto al suolo dopo un volo di circa 4 metri.Sul posto sono intervenuti gli operatori del 118. Il medico, vista la gravità delle lesioni, ha disposto il trasferimento del ferito con l’elicottero dell’Areus all’ospedale Brotzu di Cagliari. I Carabinieri della Compagnia di Ghilarza stanno svolgendo accertamenti sull’incidente. (Elia sanna, Web news Sardegna – Telegram).

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