Giu 26

Manifestazione dei Comitati contro la speculazione energetica davanti alla Regione.

“Ma quale moratoria, bisogna bloccare tutto, li dobbiamo fermare subito”. E ancora: “Ci dimostri, presidente Todde di Nuoro, che ama la Sardegna come la amiamo noi”.

Questi alcuni degli interventi della manifestazione del Coordinamento che riunisce i comitati contro la speculazione energetica cominciata questa mattina sotto i portici del consiglio regionale, a Cagliari, in concomitanza con la discussione in aula sul disegno di legge della giunta Todde, che dovrebbe sospendere per 18 mesi in tutta la Sardegna la realizzazione di impianti eolici e fotovoltaici.

Una lotta a quella che ormai è considerata da chi protesta una vera e propria speculazione dei “signori del vento”. Non solo eolico, però: tante le magliette e le bandiere anche contro il Tyrrhenian Link, il progetto di Terna che collegherà la Sicilia con la Sardegna e la penisola italiana attraverso un doppio cavo sottomarino: un nuovo corridoio elettrico al centro del Mediterraneo contestato dai comitati per l’impatto delle infrastrutture sul territorio sardo.

“Loro parlano e perdono tempo, ma qui i progetti continuano ad arrivare. Gli speculatori non trovano limiti”, è stato detto dal palco. Protesta a oltranza? Qualcuno ha proposto un comitato permanente sotto il consiglio regionale in attesa di risposte certe. Il nodo è sempre quello: perché 6,2 di gigawatt? “Alla Sardegna – viene sottolineato dai manifestanti – ne bastano due: ci sono le norme che ci tutelano, basta chiacchiere e promesse. Rischiamo la devastazione per favorire i soliti noti”.

Giancarlo Burranca, volontario antincendio, ha sostenuto di non aver “…combattuto per anni gli incendi per rischiare che la Sardegna possa finire in questo modo”. Poi altri interventi all’attacco: “Se la Regione non è in grado di mettersi di traverso su queste scelte, allora la presidente dovrebbe avere il coraggio di dimettersi. Non è una battaglia solo sulla speculazione. È una battaglia per i nostri diritti”.

Il punto della situazione lo ha poi fatto Marco Pau, uno dei portavoce dei comitati: “Non vengono affrontate in aula questioni importanti come il tetto massimo dei gigawatt e l’eolico a mare. Senza contare che con il potenziamento dell’esistente in teoria non ci sarebbero dei vincoli”.

Lo spoils system della maggioranza guidata da Alessandra Todde è cominciato: la giunta, riunita questa mattina nella sede del consiglio regionale, poco prima della seduta sul ddl relativo alle energie rinnovabili, ha approvato le nomine di 21 nuovi direttori generali nei vari assessorati. Alla Presidenza Giovanni Deiana; alla Centrale regionale di committenza Cinzia Lilliu; al Distretto Idrografico della Sardegna Costantino Azzena; alla Protezione Civile Mauro Merella; al Corpo Forestale e di vigilanza ambientale Gianluca Cocco; all’ufficio Eni Cbc Bacino del Mediterraneo Giovanna Medde; all’Innovazione e sicurezza it Marco Melis; al Personale e riforma della Regione Delfina Spiga; all’Agricoltura e riforma agro-pastorale Giorgio Onorato Cicalò; alla Difesa dell’ambiente Matteo Muntoni; agli Enti locali e finanze Sabina Bullitta; alla Pianificazione urbanistica territoriale e della vigilanza edilizia Antonio Sanna; alla Sanità Luciano Giovanni Oppo; alle Politiche sociali Francesca Piras; all’Industria Massimo Carboni; ai Lavori pubblici Piero Teodosio Dau; al Lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale Eugenio Annichiarico; ai Servizi finanziari Marcella Marchioni; ai Beni culturali, informazione, spettacolo e sport Antonella Giglio; alla Pubblica istruzione Paola Zinzula; ai Trasporti Pierandrea Deiana. Confermate le funzioni di Direttrice generale del turismo, artigianato e commercio ad Angela Maria Porcu. Nominato anche il nuovo direttore generale dell’Aspal, Luca Mereu, dopo la revoca di Maika Aversano. Gli incarichi decorreranno dall’8 luglio.

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