Giu 27

Anche a Oristano festeggiati i 250 anni della Guardia di Finanza.

Il comando provinciale della Guardia di Finanza di Oristano, nel 2023 e nei primi cinque mesi dell’anno, ha eseguito complessivamente 1.381 interventi ispettivi e 340 indagini per contrastare gli illeciti economico-finanziari e le infiltrazioni della criminalità nell’economia.

Ad accogliere le celebrazioni di un traguardo decisamente importante, la piazza Eleonora, simbolo della città di Oristano, scelta appositamente dal comandante provinciale, Giancarlo Sulsenti, che ha tracciato il bilancio dell’attività operativa.

Tra le operazioni di maggior rilievo sono state ricordate le indagini svolte a Cabras, che hanno permesso di scoprire un complesso meccanismo di frode operato da un imprenditore nel settore dell’edilizia residenziale (sistematicamente dedito all’evasione fiscale), mediante costituzione, nel tempo, di svariate società predestinate al fallimento. Imprenditore che aveva sottratto al fisco oltre un milione di euro.

Un’altra importante operazione, estesa su tutto il territorio dell’isola, ha permesso di individuare, prima un omesso versamento delle imposte per oltre 3 milioni di euro e, successivamente, il collegamento con circa 30 società che operavano in molteplici settori commerciali, intestate a prestanome, anche in questo caso “svuotate” e destinate al fallimento. Nell’occasione sono stati sequestrati beni patrimoniali, in tutta la Sardegna, per circa 8 milioni di euro.

“Altra missione prioritaria della Guardia di Finanza è rappresentata dal contrasto agli illeciti in materia di spesa pubblica, svolto attraverso l’esecuzione di interventi ispettivi e indagini di polizia giudiziaria – ha detto il comandante Sulsenti – finalizzate a prevenire e reprimere l’indebita percezione e malversazione di risorse pubbliche, nazionali e dell’Unione europea. E ancora, la corruzione e gli altri reati contro la pubblica amministrazione propri di tali contesti. Nell’ambito dei controlli sui progetti finanziati con i fondi del Pnrr non sono state individuate in provincia irregolarità o inquinamenti della criminalità organizzata”. (Elia Sanna, Web news Sardegna – Telegram).

I pensionati della Cisl Sardegna sulla sanità sono disposti a concedere alla giunta “soltanto una fiducia a tempo”. Quella necessaria per varare alcuni provvedimenti essenziali e significativi per risolvere i problemi più urgenti: liste d’attesa, pronto soccorso, medici di base in tutti i comuni, funzionalità dei reparti ospedalieri. “Se questi segnali non dovessero arrivare e i tavoli concertativi dovessero essere un modo politico per tenere buoni i sindacati, i pensionati scenderanno in piazza – ha osservato il segretario generale regionale della Fnp Cisl, Alberto Farina, che ha annunciato altre due vertenze: povertà e fisco regionale, e cioè la riduzione dell’addizionale regionale per alcune categorie di cittadini – . Abbiamo motivo di ritenere – ha aggiunto Farina – che ancora una volta questo governo, dopo il 2023 il 2024, abbia intenzione di far quadrare i conti attraverso il taglio della perequazione delle nostre pensioni. Mentre si va facendo strada una nuova idea di prelievo forzoso: non più l’indice di perequazione, così come finora conosciuto e applicato, ma il cosiddetto deflatore del Pil, che consentirebbe un ulteriore risparmio alle casse dello stato a spese degli anziani. Sul fisco – ha detto il segretario della Cisl pensionati – riteniamo che il governo regionale abbia una splendida occasione per dimostrare una reale volontà di venire incontro ai bisogni dei propri cittadini meno abbienti. Un modo potrebbe essere, così come sperimentato in altre regioni (Lazio e Liguria), la riduzione della propria aliquota di addizionale regionale Irpef, ovviamente non per tutti, ma almeno per quei redditi che non superano una certa soglia. Una proposta in tal senso verrà formalmente presentata alla presidente della Regione, Alessandra Todde”.

Si è conclusa la giornata di raccolta di rifiuti, promossa dal birrificio Ichnusa, che, in collaborazione con Legambiente Sardegna e l’assessorato all’Ambiente del Comune di Oristano, ha ripulito il litorale di Torre Grande dai rifiuti legati alla movida del fine settimana. Un vero e proprio lavoro di squadra nato con l’obiettivo di continuare a mantenere pulita la Sardegna perchè resti un paradiso. Quest’anno, infatti, la partita di Ichnusa è stata giocata contro l’abbandono del vetro nell’ambiente, grazie all’iniziativa “Il Nostro Impegno”. Dopo una ricerca commissionata ad Astraricerche per indagare sul fenomeno, seguita da una campagna di comunicazione integrata per parlare a chi arriva sull’isola (ma anche a tutti gli italiani nelle principali zone di ritrovo del Continente) e a poche settimane dal lancio del “Decalogo del Rispetto”, una raccolta di piccoli gesti per rispettare la Sardegna e i sardi, la campagna di Ichnusa continua con azioni di pulizia nelle zone della movida delle principali città sarde e attraverso bidoni speciali per la raccolta del vetro che lanciano un messaggio di responsabilità e rispetto per la Sardegna. L’azione di pulizia a Oristano è solo l’ultima tappa di un percorso, cominciato ad aprile, che ha toccato le città di Cagliari, Sassari, Alghero e Olbia e che continuerà anche nelle prossime settimane in altre città della Sardegna che, da nord a sud, saranno coinvolte in questo progetto. In queste città, ci sarà anche un’ulteriore azione di sensibilizzazione che vedrà coinvolti alcuni locali nei quali – all’interno e all’esterno – saranno esposti i “bidoni parlanti” di Ichnusa, ovvero dei bidoni speciali per la raccolta del vetro decorati da giovani muralisti e illustratori sardi con messaggi di sensibilizzazione per difendere la bellezza della Sardegna. Nell’Oristanse, provincia che vanta spiagge di quarzo colorato e scogliere calcaree, natura incontaminata, una vasta pianura e verdi colline, siti archeologici, saranno coinvolti alcuni locali di Torre grande, San Vero Milis e Cabras che riceveranno i bidoni parlanti nelle prossime settimane.

La Confcommercio di Oristano festeggia 50 anni. L’appuntamento è per venerdì 28 giugno, nella sala Pomogranato, in via Sebastiano Mele. Un’occasione per celebrare un mezzo secolo di impegno al servizio delle imprese e dello sviluppo economico del territorio, ma anche per riflettere sul presente e guardare al futuro con fiducia. Durante l’evento verranno presentati i dati relativi a diversi settori chiave per l’economia   della Sardegna e della provincia di Oristano, sui temi come la Popolazione: si presenteranno i dati relativi all’andamento demografico del territorio, con un focus sulla crescita o decrescita della popolazione e sulle sue implicazioni per il tessuto economico locale; Imprese attive: si analizzerà il numero di imprese attive nei settori del commercio, turismo e servizi, evidenziando eventuali crescite o decrementi significativi e le relative cause; Occupazione e disoccupazione: si presenteranno i dati relativi al tasso di occupazione e disoccupazione nell’area, con un focus sulle fasce d’età e sui generi più colpiti; Presenze turistiche: verranno analizzati i dati relativi alle presenze turistiche negli ultimi dieci anni. evidenziando i periodi di maggiore affluenza, le provenienze dei turisti e i loro interessi. L’analisi dei dati fornirà spunti di riflessione su come alcuni settori abbiano subito forti perdite numeriche negli ultimi dieci anni, mentre altri hanno registrato una crescita significativa. Si approfondiranno le cause di queste dinamiche e si discuteranno le strategie da adottare per sostenere i settori in difficoltà e favorire la crescita di quelli più promettenti. La giornata sarà arricchita da una tavola rotonda dal titolo “Il commercio ieri, oggi e domani”. Durante la tavola si discuteranno le sfide e le opportunità che il commercio oristanese dovrà affrontare nel prossimo futuro, con un focus particolare sull’innovazione digitale, la sostenibilità e la transizione ecologica. Oltre ai dati e alle riflessioni presentate durante l’evento, Confcommercio Oristano ha in programma altre iniziative per celebrare il suo cinquantesimo anniversario, tra cui una mostra fotografica e la presentazione di un’opera commemorativa. È previsto l’intervento del presidente nazionale di Confcommercio, Carlo Sangalli, che porterà una sua riflessione sul ruolo delle associazioni di categoria nel sostenere le imprese e lo sviluppo economico del territorio. I 50 anni di Confcommercio Oristano rappresentano un traguardo importante, ma anche un punto di partenza per nuove sfide. L’associazione continuerà a essere al fianco delle imprese, supportandole nel processo di innovazione e digitalizzazione e promuovendo la crescita e lo sviluppo sostenibile del territorio. (Elia Sanna, Web news Sardegna – Telegram).

L’associazione culturale Lucio Abis, con il contributo della Fondazione di Sardegna, ha organizzato, per sabato 29 giugno, alle 10, nell’aula Magna dell’Università di Oristano -Consorzio Uno, in via Carmine, il convegno “Il nostro contributo per salvare la Sardegna dalla speculazione energetica”. Appare a tutti evidente quale sia il pericolo che sovrasta la Sardegna se si dovessero realizzare le prospettive disegnate dal Decreto Draghi. La Regione ha il dovere di porre in essere, coinvolgendo i Comuni, le associazioni ed i movimenti che sono nati anche di recente nella nostra Isola, tutti gli strumenti di pianificazione urbanistica e paesaggistica per mettere al riparo il patrimonio ambientale e il paesaggio della ruralità sarda dall’assalto indiscriminato che si profila. Insieme ai sindaci e ai consiglieri regionali della provincia di Oristano sono stati invitati i rappresentanti delle organizzazioni agricole e degli artigiani. Il programma prevede l’introduzione dei lavori da parte di Pietro Arca, presidente dell’associazione Lucio Abis; a seguire, gli intervento di Sergio Zuncheddu (“Scenario energetico del Decreto Draghi in Sardegna”) e di Giuseppe Pulina (“Scenario paesaggistico ambientale”). Quindi, in collegamento da Roma, l’intervento di Vincenzo Cerulli Irelli, ex deputato, costituzionalista e docente universitario. Successivamente, la presentazione della proposta del Comitato scientifico per l’insularità in Costituzione (Maria Antonietta Mongiu, Giuseppe Biggio, Rita Dedola, Benedetto Ballero). Le conclusioni sono state affidate a Gian Valerio Sanna. Coordina il convegno Pietro Arca.

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