Lug 01

Incidente mortale sulla strada per Putzu Idu.

Maggiorino Festa, 44 anni, originario di Oristano ma residente nelle Marche, è la vittima di un incidente stradale avvenuto lungo la strada provinciale per Putzu Idu, in territorio di San Vero Milis.

L’uomo, che è il fratello di Giacomo Festa, titolare del negozio di informatica ComputerLab, molto noto in città, era al volante di una Nissan Xtrail e stava percorrendo la provinciale per Putzu Idu, quando, per cause ancora non accertate, ha perso il controllo dell’auto che è uscita fuori strada in una cunetta e ha poi finito la sua corsa in un canneto.

Il conducente, che stava trascorrendo le ferie ad Oristano, sarebbe morto sul colpo. A fare scattare l’allarme sono stati, di prima mattina, gli altri automobilisti che transitavano nella zona e hanno visto le tracce dell’incidente.

Sul posto sono intervenuti i Carabinieri, i Vigili del fuoco e il 118, ma per il 44enne non c’era più nulla da fare.

Non si può escludere che l’incidente sia avvenuto un paio di ore prima del ritrovamento dell’auto, alle prime luci dell’alba. I Carabinieri stanno lavorando per ricostruire la dinamica esatta dell’incidente.

Due persone arrestate e 800 grammi di drogata sequestrati. È il bilancio di un’operazione antidroga dei Carabinieri, effettuata nell’Alto Oristanese e nel Marghine. Gli arrestati sono fratello e sorella, rispettivamente di 25 e 28 anni. I militari hanno sequestrato 800 grammi di infiorescenze di marijuana e un bilancino di precisione, nascosti in un secchio di plastica, trovato durante una perquisizione nell’abitazione dei due e nelle loro pertinenze, a Dualchi. Alla vista dei militari, i due fratelli hanno cercato di disfarsi (inutilmente) del secchio, lanciandolo dal cortile nel terreno a fianco. I Carabinieri hanno quindi arrestato i due giovani con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Per loro sono scattati gli arresti domiciliari, in attesa del rito direttissimo. L’operazione è avvenuta nell’ambito dell’intensificazione delle attività di prevenzione e repressione dei reati, disposti dal Comando provinciale dei Carabinieri di Oristano, effettuata dai militari della Compagnia di Ghilarza, sotto le direttive del comandante Nico Lamacchia. I militari hanno svolto un servizio coordinato, a largo raggio, di controllo straordinario del territorio, pattugliando prevalentemente l’area Nord del Marghine. Il tutto finalizzato soprattutto al controllo degli esercizi pubblici, della circolazione stradale, per la prevenzione degli incidenti e al contrasto dei reati predatori e dello spaccio e dell’assunzione di sostanze stupefacenti tra i giovani. Le operazioni sono state condotte in collaborazione con i militari dello Squadrone Carabinieri Eliportato “Cacciatori Sardegna” di Abbasanta e Unità cinofile antidroga e anti esplosivo dello stesso reparto, con i militari del Comando provinciale Carabinieri di Nuoro e con il supporto aereo dell’11° Nucleo Eliportato Carabinieri di Cagliari-Elmas. (Elia Sanna, Web news Sardegna – Telegram).

Volo salvavita per un bambino di Oristano dall’ospedale San Martino a Genova. Il piccolo di 4 anni, ricoverato al San Martino, era in pericolo di vita, e per questo motivo è stato trasportato d’urgenza, con un aereo dell’Aeronautica militare, all’ospedale Gaslini di Genova. La richiesta per il trasporto speciale è stata inviata dalla Prefettura di Oristano al Gaslini e il piccolo ha così potuto raggiungere Genova con un aereo F50 dell’Aeronautica militare. Insieme al bimbo c’era la madre e un’equipe medica del 118.

A Tramatza strada interrotta per prove di carico sul ponte che scavalca il Rio Mannu. Lo ha reso noto l’ufficio stampa dell’amministrazione Provinciale di Oristano. “Per effettuare le verifiche – si legge nel comunicato – è necessario interdire la circolazione al traffico veicolare su entrambe le corsie di marcia della strada provinciale 15 (ponte rio Mannu ingresso Tramatza), il prossimo 4 luglio, dalle ore 9 e fino alla conclusione delle prove di carico. Sarà consentito il transito ai mezzi di linea del trasporto pubblico e ai mezzi di soccorso. Nel caso in cui durante l’esecuzione delle prove di carico si rendessero necessarie ulteriori limitazioni sul tratto stradale le stesse verranno comunicate con l’emissione di nuove ordinanze. La normale circolazione veicolare sarà ripristinata senza l’emissione di nuova ordinanza alla conclusione delle prove di carico”.

“Cambia la giunta ma per la sanità nessun cambiamento”. Lo ha sottolineato, in una nota, Claudia Zuncheddu per la “Rete Sarda Difesa Sanità Pubblica”. “Nonostante le promesse, ad oggi non ci sono risposte concrete né per chi ha bisogno di assistenza, né per gli operatori della sanità, ridotti numericamente all’osso e con un carico di lavoro spropositato. Manca la visione globale della sanità sarda. Manca una strategia politica, ma anche la volontà di collaborazione con i territori, il personale sanitario, i sindacati di categoria – ha aggiunto Zuncheddu -. La riorganizzazione della medicina territoriale è il primo nodo da sciogliere per il suo ruolo centrale nel sistema sanitario pubblico, senza il quale non si risolve la crisi ospedaliera. Per questo, il problema prioritario, non è sicuramente quello dell’accorpamento del Brotzu al Policlinico, sostenuto dall’assessore Bartolazzi. Una formula già sperimentata che ha alimentato lo smantellamento di interi ospedali. Oggi più che mai riteniamo non solo utile, ma necessario, che le decisioni sulla Sanità non siano esclusivamente nelle mani della politica – ha concluso Claudia Zuncheddu -. Chiediamo la partecipazione e la condivisione democratica delle scelte in materia sanitaria, aprendo confronti con personale medico, rappresentati territoriali, sindacati di categoria”. Sul tema della carenza dei medici interviene anche l’Amsi, Associazione Medici Stranieri in Italia, attraverso la voce del presidente, Foad Aodi. “Noi siamo sempre disposti ad aiutare le Regioni in difficoltà, in particolare con il nuovo governo della Sardegna, con cui abbiamo già ottimi rapporti, offriamo sin da ora la nostra massima collaborazione. Anche se dobbiamo evidenziare che con i governi della Sardegna, quelli naturalmente precedenti, abbiamo collezionato una serie di risultati negativi che speriamo non si ripetano, alla luce del nostro impegno che va avanti da oltre 10 anni. Più volte avevamo dato la disponibilità alla Sardegna di numerosi professionisti pronti a lavorare sull’isola, tra cui ben 100 medici provenienti dalla Giordania, forti di un alto livello di specializzazioni. Non abbiamo mai ricevuto risposta”.

Mentre si avvia alla conclusione il Festival Internazionale dell’Archeologia “Isola dei Giganti”, il primo dei tre grandi festival che animeranno l’Estate di Mont’e Prama, arricchita da una serie di spettacoli che in pochi giorni hanno fatto il sold out (Roberto Bolle e Fiorella Mannoia su tutti), il nuovo teatro all’aperto dell’area archeologica di Tharros è pronto a vivere altre giornate indimenticabili e trasportare il pubblico in un nuovo viaggio tra archeologia, arte, ambiente e, ovviamente, cinema. Al via domani, martedì 2 luglio, fino a giovedì 4 luglio, la seconda edizione di “Sardegna Archeofilm. Festival Internazionale del Cinema Archeologico”. “Dopo lo straordinario successo di pubblico di questi giorni – ha detto Anthony Muroni, presidente della Fondazione Mont’e Prama – con il Festival Internazionale dell’Archeologia che ha visto alternarsi sui palchi delle quattro location di Oristano, Cabras, Abbasanta e Laconi, con circa 50 ospiti nazionali e internazionali, la seconda edizione di Sardegna Archeofilm, fortunato connubio con Archeologia Viva, è un ulteriore tassello della proposta culturale che la Fondazione Mont’e Prama ha messo in campo per l’estate 2024. Prosegue, dunque, il dialogo tra le diverse forme d’arte e l’archeologia nel nuovo teatro all’aperto di Tharros”. “ln occasione del 50° anniversario dalla scoperta dei Giganti di Mont’e Prama – ha aggiunto Piero Pruneti, direttore della rivista Archeologia Viva (Giunti Editore) – come Archeologia Viva /Firenze Archeofilm siamo particolarmente felici di proporre il grande festival del cinema di archeologia, arte e ambiente, nello straordinario contesto di Tharros. Il programma permetterà al pubblico di viaggiare indietro nel tempo con i capolavori cinematografici selezionati a livello mondiale per il “Sardegna Archeofilm 2024” e anche attraverso i grandi nomi della comunicazione che sono stati coinvolti. Sarà un evento tutto da vivere, realizzato grazie alla capacità d’iniziativa culturale della Fondazione Mont’e Prama”. Primo appuntamento domani, a partire dalle 21.30, con la proiezione del film “I Misteri dei Giganti di Mont’e Prama. Italia viaggio nella bellezza”, dei registi Marzia Marzolla e Massimiliano Griner. Il film esplora gli aspetti non ancora chiariti delle statue dei Giganti dell’omonimo sito archeologico del Sinis, in Sardegna. Mentre s’interroga sulla natura del luogo del ritrovamento, forse un santuario, e sui veri destinatari del tributo, narra il periodo finale della iconica civiltà sarda dei nuraghi, quando la nostalgia di un popolo antico trasfigura il suo stesso passato in mito e leggenda. A seguire la seconda proiezione: “Cacciatori di tombe. Il mistero della mummia dipinta”, film britannico dei registi Stephen Mizelas, James Franklin. Una scoperta archeologica che ha fatto il giro del mondo. Una straordinaria tomba, con una concentrazione di sarcofagi mai vista in Egitto. La pellicola segue gli egittologi mentre cercano di capire il motivo per cui tutte queste mummie siano state sepolte insieme e cosa ci racconta questo antico cimitero sulla morte degli Egizi 2.500 anni fa. La seconda giornata di Sardegna Archeofilm (mercoledì 3 luglio) si apre alle ore 20.30 con un appassionato dialogo tra i registi Paolo Zucca e Salvatore Cubeddu, dal titolo “Sardegna. Luogo di storia, luogo di storie”. Alle ore 21.30 in programma la proiezione del film francese “La vera storia dei pirati”. con la regia di Stéphane Bégoin. A seguire “Franco Mezzena. L’Archeologia raccontata con il sorriso”, regia di Nicola Castangia e Andrea Fenu, film vincitore dall’ultima edizione di Firenze Archeofilm, casa madre del festival diffuso di cui Tharros è una delle numerose tappe. Terza e ultima giornata del festival, giovedì 4 luglio, alle 21.30, con la proiezione di “Li chiamiamo Vichinghi”, film francese con la regia di Laureline Amanieux. A seguire sarà la volta del cortometraggio “Maria – A Chent’annos” del regista Battista Origo. Anche questa seconda edizione del Festival si concluderà con la cerimonia di assegnazione del premio “Sardegna Archeofilm” da parte del pubblico che ogni sera, in qualità di giuria popolare, esprimerà un giudizio sui film proposti. La selezione dei filmati presentati a Tharros proviene dall’archivio cinematografico di Firenze Archeofilm. Sarà possibile usufruire del servizio di trasporto per persone con mobilità ridotta e disabilità, con partenza dalla piazza accanto alla Chiesa di San Giovanni di Sinis. L’ingresso alle tre serate del festival è libero. Si può prenotare il posto gratuitamente al link: https://tinyurl.com/mw4vpwkx .

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