Lug 05

Sanità: a Oristano vertice in Prefettura con l’assessore regionale Bartolazzi.

Le complesse problematiche che da diverso tempo affliggono il sistema sanitario della provincia sono state al centro dell’incontro in prefettura, a Oristano, presieduto dal Prefetto, Salvatore Angieri.

L’obiettivo era quello di dare risposte concrete alle attese della cittadinanza e garantire al territorio l’assistenza sanitaria e il diritto alla salute.

Al vertice hanno partecipato l’assessore Regionale dell’Igiene e Sanità e dell’Assistenza sociale, il presidente della Commissione Regionale Salute e Politiche Sociali, i consiglieri regionali del territorio, il rappresentante dell’Anci Sardegna, il sindaco di Oristano, l’amministratore straordinario della Provincia, il provveditore regionale dell’Amministrazione Penitenziaria, il direttore della Casa Circondariale “S.Soro” di Oristano, il direttore generale della Asl n. 5 di Oristano, i presidenti dei Distretti Socio-Sanitari di Oristano, Ghilarza-Bosa, Ales-Terralba, e il presidente dell’Ordine dei Medici di Oristano.

In un clima di confronto costruttivo e di reale volontà di collaborazione sono state condivise al tavolo diverse ipotesi di intervento, sia per far fronte alle emergenze contingenti che per modifiche strutturali di più ampio respiro, sulle quali l’assessorato regionale della Sanità e le altre strutture preposte stanno lavorando fin dal loro recente insediamento.

Lo stesso assessore regionale, Armando Bartolazzi, a margine della riunione ha dichiarato di aver “…apprezzato la qualità degli interventi al tavolo. È emersa la volontà di risolvere i problemi prescindendo dalle appartenenze politiche. Ci sono forti criticità sul territorio che richiedono interventi immediati e condivisi. Ma occorrono soprattutto azioni strutturali di medio e lungo periodo sulle quali il mio assessorato sta lavorando e che oggi ho volentieri condiviso con i partecipanti al confronto organizzato dal prefetto, che ringrazio”.

Anche il sindaco di Oristano, Massimiliano Sanna, in qualità di coordinatore dell’Ufficio di presidenza dei Distretti sanitari della Provincia ha espresso soddisfazione per gli esiti del vertice odierno. “È stato un incontro utile – ha detto il sindaco Sanna al termine dell’incontro – ad illustrare al nuovo assessore regionale alla Sanità le tante urgenze del territorio che i cittadini vivono quotidianamente e a cui occorre dare risposte. Le criticità e le richieste, riassunte sommariamente in un documento firmato dai presidenti dei tre distretti sanitari della provincia, sono quelle note: dal reclutamento di medici di medicina generale e pediatri di libera scelta nelle sedi attualmente scoperte al potenziamento degli Ascot, dal reintegro in chiave volontaria dei medici in pensione al potenziamento del servizio di Guardia medica, dal potenziamento degli organici dei reparti degli ospedali della provincia al prolungamento della validità delle prescrizioni mediche correlate ai piani terapeutici fino all’impiego straordinario nel servizio civile dei medici delle forze armate. L’assessore Bartolazzi le ha in larga parte condivise e si è reso disponibile ad un prossimo incontro, in cui affrontarle specificamente e più approfonditamente. Sarà l’occasione per un esame concreto di tutte le criticità, anche di quelle non inserite nel documento”.

Il prefetto ha poi esortato tutti “…a lavorare sinergicamente in un’unica direzione nell’interesse della collettività che attende dalle istituzioni risposte concrete”, e ha sottolineato che “…essere in grado di offrire un sistema di sanità pubblica efficiente a tutela della salute dei cittadini riflette il livello di civiltà del Paese”.

La Corte d’Assise d’Appello di Cagliari ha ridotto da 21 a 19 anni la condanna inflitta in primo grado a Giorgio Meneghel, l’agricoltore di 54 anni che il 5 febbraio 2022 uccise a martellate la moglie Daniela Cadeddu, 51 anni di Cabras, nell’abitazione di via Roma, a Zeddiani, dove la coppia viveva separata in casa. I giudici hanno letto a fine udienza l’accordo tra la Procura generale e l’avvocata che difende l’imputato, Francesca Accardi, con cui sono state riconosciute prevalenti le attenuanti generiche rispetto alle aggravanti, riducendo la pena di 3 anni. Meneghel, reo confesso del delitto e detenuto nel carcere sassarese di Bancali, era presente in aula. Confermata in Appello una provvisionale ai familiari della moglie, che l’imputato dovrà pagare: 20mila euro ciascuno alla sorella e al fratello, 40mila alla madre, parti civili con l’avvocato Vito Zotti. La causa civile stabilirà l’entità complessiva del risarcimento. Il femminicidio era stato commesso all’alba mente la donna dormiva: almeno due i colpi letali inferti. Pochi minuti dopo Meneghel chiamò i Carabineiri e confessò: “Ho ucciso mia moglie, venite subito”. A novembre una perizia psichiatrica aveva stabilito che l’imputato era capace di intendere e volere al momento di compiere il delitto. Nei vari interrogatori Meneghel non ha mai cercato giustificazioni, consapevole dell’atrocità commessa che, a suo dire, rappresentava “l’unica via d’uscita”. Un movente preciso non è mai emerso, Meneghel ha sempre parlato di difficoltà economiche, problemi di salute (suoi e della moglie) e la paura di non poter più lavorare e riuscire a campare.

Il Comando della Polizia locale del Comune di Oristano ha avviato una serie di controlli sugli esercizi pubblici dell’intero territorio comunale. Nella prima giornata dell’operazione, sono stati eseguiti 8 controlli nel centro storico. In 5 casi sono state riscontrate irregolarità nell’occupazione del suolo pubblico con gli esercenti che hanno occupato più spazi di quelli loro assegnati. Gli agenti della squadra commercio, coordinata dal Comandante, il tenente colonnello Gianni Uras, hanno quindi comminato altrettante sanzioni da 173 euro ciascuna. In caso di recidiva è prevista la chiusura dell’attività da un minimo di 5 a un massimo di 8 giorni. Nelle scorse settimane al centralino della Polizia locale erano arrivate numerose segnalazioni da parte dei cittadini che lamentavano l’invasione di tavolini in diverse aree della città. L’operazione della Polizia locale, partita nel centro storico, interessa l’intero territorio comunale, e comprende quindi anche le frazioni e Torre Grande. I controlli proseguiranno per tutta l’estate, concentrandosi principalmente nelle ore serali, quando il fenomeno dell’occupazione abusiva del suolo pubblico si verifica con maggiore frequenza.

La giunta comunale di Oristano, su proposta dell’assessore all’Ambiente, Maria Bonaria Zedda, ha approvato una delibera per l’avvio di una campagna di sterilizzazione di cani e gatti di proprietà per combattere il fenomeno del randagismo. “Questa delibera conferma l’impegno della nostra amministrazione a favore del benessere animale e a sostegno di tutte quelle persone che si prendono cura di cani e gatti – ha spiegato il sindaco Sanna -. Il nostro obiettivo è favorire la pacifica convivenza tra uomo e animale e contribuire a combattere il fenomeno del randagismo che provoca gravi danni sociali e pericoli anche alla salute pubblica”. “Rispetto al bando 2023 che prevedeva l’intervento solo per i cani di proprietà, questa volta estendiamo il contributo ai gatti – ha aggiunto l’assessore all’Ambiente Maria Bonaria Zedd,a che nelle scorse settimane ha incontrato gli enti del terzo settore che operano per il benessere animale -. I destinatari del progetto sono cittadini residenti a Oristano, con un Isee massimo di 20 mila euro, proprietari di cani e gatti regolarmente microchippati ed iscritti nella banca dati della Asl. L’incentivazione avverrà attraverso l’erogazione di un contributo fino ad un massimo di 200 euro per la sterilizzazione dei cani di sesso femminile, 100 euro per quelli di sesso maschile, e di 100 euro per i gatti. Relativamente ai gatti che non dovessero essere iscritti nella banca dati, per garantire l’identificazione dell’animale e la tracciabilità della prestazione veterinaria oggetto di contributo, il proprietario dovrà provvedere a far inoculare il microchip e registrare l’animale previamente o contestualmente alla sterilizzazione. L’abbandono dei cani da parte dell’uomo è alla base del fenomeno del randagismo – ha detto l’assessore Zedda -. Questa iniziativa interviene anche in questa direzione e si integra con le altre che ci vedono impegnati, anche insieme alla Asl, che puntano a favorire il benessere animale, la convivenza tra uomo e animale e contrastare il fenomeno del randagismo”. Le domande dovranno essere trasmesse entro il 6 agosto 2024 utilizzando il modulo disponibile sul sito internet istituzionale www.comune.oristano.it tramite posta elettronica all’indirizzo protocollo@comune.oristano.it, alla PEC istituzionale@pec.comune.oristano.it, oppure con consegna a mano all’Ufficio Protocollo del Comune di Oristano.La graduatoria verrà formulata in base all’ordine di arrivo al protocollo comunale e sarà pubblicata all’albo pretorio e sul sito istituzionale del Comune.

Presso le agenzie del Banco di Sardegna, sono in pagamento i compensi per i presidenti, gli scrutatori e i segretari delle sezioni elettorali di Oristano impegnati nelle ultime consultazioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Gli interessati possono presentarsi presso il Banco di Sardegna con un documento di identità e il codice fiscale.

“I Misteri dei Giganti di Mont’e Prama”, di Maria Marzolla e Massimiliano Griner, ha vinto il premio del pubblico dell’edizione 2024 del “Sardegna Archeofilm Festival”. Il documentario, una produzione di Rai Cultura, ha avuto la meglio su due opere francesi: “Li chiamiamo vichinghi” di Laureline Amanieux, che si è piazzato al secondo posto, e “La vera storia dei pirati”, diretto da Stephane Bégoin, che ha conquistato il terzo gradino del podio. Alle tre opere, la Fondazione Mont’e Prama, che organizza la rassegna in collaborazione con Firenze Archeofilm e Archeologia Viva (Giunti editore), ha scelto di assegnare un premio in prodotti agroalimentari locali, provenienti da una delle principali aziende ortofrutticole del territorio, Sa Marigosa, di recente colpita da un incendio che ha danneggiato le strutture dello stabilimento.

Domani, a Cabras, inaugurazione del primo Centro servizi realizzato in 50 anni nell’area degli scavi di Mont’e Prama. “Una piccola ma funzionale struttura che sorge sui terreni conferiti alla Fondazione dall’Arcidiocesi di Oristano – ha detto il presidente della Fondazione, Anthony Muroni -, resa possibile grazie a un finanziamento del Centro regionale di Programmazione, al progetto dell’ingegner Raffaele Nonnoi, alla Conferenza dei servizi convocata e gestita dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Cagliari, dall’appalto perfezionato dal Ruop ingegner Alessandro Girei, e dai lavori realizzati dall’impresa Consorzio Coir di Cabras. Un grande lavoro di squadra e un primo passo verso la dimensione futura che il sito dovrà assumere a seguito degli espropri sulle aree dichiarate di interesse archeologico dal MiC e finanziati dalla Regione”.

Il sindaco di Cabras, Andrea Abis, e la giunta comunale hanno ringraziato ufficialmente Corrado Sorrentino per il gesto di altruismo che lo ha visto protagonista nel salvataggio di un bagnante in difficoltà, a San Giovanni di Sinis, e gli hanno consegnato una targa al merito in segno di riconoscimento. All’incontro ha partecipato anche il comandante della Capitaneria di Porto di Oristano Federico Pucci, ed è stata l’occasione per discutere dei problemi legati alla sicurezza del litorale di Cabras, dove tra poco più di una settimana partirà il servizio di salvamento a mare. “È strategica la programmazione di un Piano regionale di salvamento a mare, all’interno del quale sia sviluppata una mappatura del rischio e definiti i criteri del fabbisogno di servizio da parte di ciascun comune costiero, a partire dai diversi livelli di rischio – ha spiegato il sindaco di Cabras, Andrea Abis -. Il salvamento a mare dovrebbe essere pianificato non solo come strumento di intervento di protezione civile, ma anche come parte integrante e qualificante della programmazione dei servizi turistici dei Comuni della Sardegna. Per quanto ci riguarda, non avendo postazioni a carico di concessioni private, le risorse finanziarie del contributo regionale andrebbero perlomeno quadruplicate”. Forte la collaborazione della Capitaneria di porto di Oristano che, con il comandante Pucci, si è detta al fianco dell’ente in questa nuova fase di codificazione di alcune implementazioni del servizio, come in una sorta di Protezione civile avanzata. Sono diverse le proposte avanzate durante il tavolo di lavoro di stamane, che l’amministrazione comunale intende avviare già durante la stagione 2024, in sinergia con l’Area Marina Protetta. Su proposta di Corrado Sorrentino sarà sperimentata, fin da subito da parte della Amp, la realizzazione di una linea di salvamento, ossia l’installazione di una linea di appiglio montata su galleggianti e zavorre che potrebbe diventare estremamente utili in caso di deriva sulle correnti da parte del bagnante. “Ringrazio il Comune e l’Area Marina Protetta per questo riconoscimento – ha detto Corrado sorrentino – e credo che la collaborazione tra Comune e Capitaneria sia fondamentale, assieme alla messa in pratica di comportamenti prudenti da parte della popolazione che frequenta le spiagge, soprattutto durante le mareggiate. Dal mio canto sono a completa disposizione e credo che l’interazione tra le parti potrà produrre un risultato eccellente”. (Elia Sanna, Web news Sardegna – Telegram).

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