Lug 06

Tre morti e due feriti in un incidente nei pressi di Paulilatino.

Tre giovani motociclisti sono deceduti, nel primo pomeriggio, in un pauroso incidente sulla strada provinciale 11 tra Ula Tirso e Paulilatino.

Le vittime sono Mario Sedda e Roberto Daga, 31 e 27 anni, di Paulilatino, e Giovanni Melis, 32 anni, originario di Gadoni. Un quarto motociclista, Ivano Saba, anche lui di Paulilatino, è stato trasferito con l’elisoccorso all’ospedale. Ferito anche un automobilista coinvolto nell’incidente, Carlo Masala.

Un sabato di luglio per  gli amanti delle due ruote da trascorrere tra i saliscendi e i tornanti delle strade della Sardegna più amate dai centauri. Nessuno poteva immaginare la fine tragica di questa giornata.

Mentre la comitiva stava rientrando a casa, dopo le soste al lago Omodeo e alle terme di Fordongianus, intorno all’ora di pranzo, lo schianto inaspettato sulla provinciale 11, più o meno all’altezza del quadrivio di S’Arenarzu, in territorio di Paulilatino.

Uno scontro frontale in un rettilineo all’altezza di un dosso: il conducente dell’auto e i motociclisti si sono ritrovati improvvisamente faccia a faccia senza poter effettuare alcuna manovra: due delle moto si sono scontrate con la Mercedes condotta da Carlo Masala, coinvolgendo anche le altre moto. Nel violento impatto tre dei motociclisti sono rimasti a terra privi di vita.

Al riconoscimento delle prime due vittime ha contribuito il sindaco di Paulilatino, Domenico Gallus, intervenuto sul posto anche come medico. “Una scena terribile – ha raccontato Gallus -. Se ne vanno due ragazzi educatissimi e stimatissimi in tutto il paese. Da quello che abbiamo potuto apprendere, proprio il dosso nel lungo rettilineo ha impedito che conducenti di auto e moto potessero fare qualcosa. Una scena straziante”.

Dopo l’impatto, violentissimo, i mezzi hanno preso fuoco a causa della perdita di benzina, innescando così un gigantesco rogo che ha richiesto l’intervento di tre Canadair, due Super Puma e un elicottero, e quattro squadre a terra dei Vigili del fuoco di Oristano e Abbasanta. Le fiamme hanno percorso almeno otto chilometri, minacciando il tratto oristanese della statale 131 e il nuraghe Losa di Abbasanta. La strada non è stata chiusa perchè il fronte del fuoco ha saltato la carreggiata, proseguendo la sua marcia all’interno, il nuraghe invece è stato “protetto” dai getti d’acqua dei mezzi aerei.

Un altro incidentesi sulla 131, all’altezza di Santa Cristina (km 114), è avvenuto attorno alle 11,30. Per cause in via d’accertamento, una donna di 40 anni, diretta verso Sassari, ha perso il controllo della sua Ford Fiesta. L’auto ha urtato il costone roccioso nei pressi della carreggiata e si è poi ribaltata. La donna è rimasta illesa, riportando solo lievi escoriazioni. Sul posto sono giunti i Vigili del fuoco di Abbasanta, che hanno messo in sicurezza quel tratto della 131, mentre la Polstrada di Oristano ha effettuato i rilievi di legge.

Sono stati arrestati i rapinatori dell’ufficio postale di Ollastra, dopo una complessa indagine condotta dai Carabinieri del Comando provinciale di Oristano. I malviventi, l’11 dicembre del 2023, avevano rapinato l’ufficio postale, portando via 34mila euro, e si era poi dileguati scappando su un’auto condotta da un complice. In concorso tra loro, sono state arrestate tre persone (di cui non sono state rese note le generalità), tutte residenti nell’Oristanese, una delle quali si trova agli arresti domiciliari. I tre dovranno rispondere di rapina aggravata e porto illegale di armi.

Adiconsum e Consumerismo mettono in guardia gli utenti dal nuovo raggiro telefonico nel settore energia. “In questi giorni, tutti coloro che erano clienti di Enel Energia e che hanno fatto richiesta di rientro nel mercato tutelato, stanno ricevendo un messaggio sul telefonino con il quale si preannuncia un contatto telefonico (dai numeri 0239623702 e 08118826702) per fornire presunti dettagli in merito alla richiesta di recesso. Si tratta di una attività commerciale scorretta, tesa a cercare di convincere gli utenti, con l’inganno, ad accettare un nuovo contratto, offrendo fantomatici sconti in bolletta”. Lo hanno denunciato oggi Adiconsum Sardegna e Consumerismo No Profit, che sul caso hanno raccolto numerose segnalazioni degli utenti. “Le tariffe del “Mercato Tutelato” (per gli utenti vulnerabili) e le tariffe del Servizio “Tutele Graduali” (per gli utenti non vulnerabili) – hanno affermato le due associazioni di tutela dei consumatori – sono di gran lunga più convenienti di qualsiasi offerta proposta da questi numeri telefonici”. Adiconsum Sardegna e Consumerismo stanno raccogliendo le segnalazioni e predisponendo un esposto da inviare all’Antitrust e all’Arera, in quest’ottica, e hanno lanciato un appello agli utenti che hanno ricevuto questi messaggi ingannevoli: “Inviateci lo screen shot del messaggio su WhatsApp al numero 3517849230 o via mail a sardegna@adiconsum.it, ci aiuteranno a predisporre l’esposto e a far capire alle autorità la gravità e la diffusione di questa pratica commerciale scorretta. A pochi giorni dalla fine del mercato tutelato – ha detto il presidente regionale di Adiconsum, Giorgio Vargiu – regna ancora la confusione, a tutto vantaggio delle società del mercato libero che operano tramite un telemarketing sempre più aggressivo e inarrestabile. Chi, personalmente o tramite il nostro supporto, ha scelto di abbandonare il mercato libero non deve fornire giustificazioni, dare ulteriori conferme o ricevere dettagli non richiesti e non necessari. Occorre prestare la massima attenzione – ha concluso Vargiu -. Gli sportelli territoriali di Adiconsum Sardegna sono a disposizione per fornire supporto e assistenza ai consumatori”

Sono nuovamente attive e segnalate dall’apposita cartellonistica, le quattro aree cani volute dall’amministrazione comunale di Cabars, nelle spiagge di San Giovanni di Sinis, Maimoni, Portu S’uedda e Funtana Meiga. Come già accaduto negli anni passati, le aree “dog friendly beach” sono state predisposte secondo quanto prescritto dall’ordinanza comunale, hanno dimensioni di almeno 1.500 metri quadri ciascuna, e sono delimitate da corde e pali. L’amministrazione guidata dal sindaco Andrea Abis da anni si mostra attenta al tema, in particolare nel periodo estivo quando, in concomitanza con le vacanze, capita ancora troppo spesso che gli animali vengano abbandonati. “Ci battiamo da tempo affinché Cabras possa essere pienamente inclusiva anche nei confronti degli amici a quattro zampe – ha dichiarato l’assessore al Turismo, Carlo Trincas -; abbiamo avviato diverse campagne per contrastare il fenomeno del randagismo e a favore delle adozioni. Siamo convinti che a giovarne sia in primis il benessere animale e, nel caso specifico delle aree cani in spiaggia, l’indotto turistico dovuto alla presenza di sempre più persone che amano viaggiare col proprio animale domestico e godere insieme di una giornata al mare”. “Si tratta – ha detto il sindaco Abis – di un’iniziativa di civiltà, che garantisce il diritto alla presenza degli animali in spiaggia stabilendo spazi ad hoc e che, contemporaneamente, tutela tutti i frequentatori delle spiagge. Le aree cani si aggiungono agli altri servizi attivi sul litorale, come la presenza dei bagni, che quest’anno a Is Arutas, in collaborazione con l’Area Marina Protetta del Sinis, sono stati completamente rinnovati, e le aree per i disabili motori che sono in fase di ultima installazione e saranno tutte attive nei prossimi giorni”. (Elia Sanna, Web news Sardegna -Telegram).

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