Lug 10

Operai al lavoro per la pulizia e il decoro delle aree verdi a Oristano.

A Oristano il decoro della città ha lasciato sempre il tempo che trova, e non passa giorno che i cittadini (che non  sono, comunque, esenti da colpe) non si lamentino per la sporcizia che fa bella mostra di sé in gran parte dei quartieri.

Ben vengano, quindi, i lavori di cura e pulizia delle aree verdi, per ora nel quartiere di Torangius, in via di completamento, a cura dell’assessorato comunale all’Ambiente.

Una squadra di sei operai, assunti dal Comune per 8 mesi con i cantieri Lavoras e in servizio dal 1° luglio a supporto della “Oristano servizi”, è intervenuta su giardini pubblici, spartitraffico, aiuole e siepi, rimuovendo i rifiuti, eliminando le erbacce e curando le piante, con l’obiettivo di migliorare la fruibilità degli spazi pubblici e garantire un ambiente più salubre e accogliente per i residenti.

“L’attenzione al verde pubblico è una delle priorità di questa amministrazione, e per questo motivo uno dei cantieri di Lavoras è stato dedicato a questa tematica – ha osservato l’assessore all’Ambiente, Maria Bonaria Zedda -. Siamo consapevoli dell’importanza che queste aree rivestono per la qualità della vita dei cittadini e per il decoro urbano.

Grazie al lavoro degli operai dei cantieri Lavoras stiamo restituendo alla comunità di Torangius, la più numerosa della città, spazi curati e sicuri. Conclusi gli interventi a Torangius, si interverrà in piazza Ungheria e piazza Abruzzi e, successivamente, in altre aree. L’organizzazione del lavoro prevede che una volta conclusi gli interventi iniziali di sistemazione, la squadra si occupi a gruppi della manutenzione e della cura di ogni area per garantirne il decoro.

Evidenzio – ha detto l’assessore Zedda -, ancora una volta, la necessità della collaborazione tra amministrazione comunale e cittadini, che è fondamentale per preservare e valorizzare il nostro patrimonio verde. Invitiamo tutti i cittadini a collaborare per mantenere la città pulita e decorosa, segnalando eventuali criticità e rispettando le norme di comportamento civico. Il Comune di Oristano continuerà a monitorare la situazione e a programmare interventi periodici per garantire una manutenzione costante delle aree verdi”.

Non basterà individuare le aree idonee agli impianti da energia rinnovabile, quelle non idonee e quelle ordinarie, come chiede il decreto del governo: in Sardegna il lavoro che comincia oggi nella commissione “Governo del territorio” del consiglio regionale e che dovrà essere concluso obbligatoriamente entro i primi giorni di gennaio 2025, sarà più complesso. “Si parte dal territorio dell’Isola che ha una certa dose di complessità, per cui è importante capire che non basterà individuare categorie generiche di aree, bisogna anche capire esattamente come queste categorie si intersecano”, ha spiegato l’assessore degli Enti locali e Urbanistica, Francesco Spanedda, a margine dell’audizione del parlamentino che ha dato via all’iter sul decreto del Mase che ha assegnato alla Sardegna la quota di 6,2 gigawatt (un’autentica follia! ndr) di energia rinnovabile. L’esponente della giunta Todde ha chiarito con un esempio che “…ci sono beni archeologici vicini ad aree che invece sono zone industriali dismesse, perciò sarà necessario iniziare a sovrapporre tutte queste informazioni differenti che noi abbiamo sul territorio con attenzione, per individuare, come dice il decreto, i tre tipi di aree”. Non solo, sarà importante anche classificare il tipo di rinnovabile su ogni zona definita e la sua dimensione energetica. “Le fonti rinnovabili hanno diversi densità energetiche, quindi non è detto che ci sia un indice valido per tutti, ma bisogna esattamente valutare quale tipo di fonte si può utilizzare in determinate situazioni e verificare effettivamente la dimensione delle aree”, ha risposto l’assessore riguardo alla quantità ipotizzabile di eolico offshore. Ci sarà un gruppo di lavoro dedicato: “Coinvolgeremo figure che sono già in assessorato, assolutamente competenti (sic!) – ha annunciato Spanedda -; contiamo di coinvolgere tutti gli assessorati, gli enti locali e la cittadinanza in una forma che ancora dobbiamo mettere a punto, che sia compatibile con i tempi stretti. Ovviamente – ha precisato riferendosi alle proteste dei comitati anti speculazione – bisogna essere preparati a una discussione e a gestire eventuali conflitti”. “Quello che non deve succedere, come già in passato, è che ci sia un assalto ai terreni agricoli – ha aggiunto  la presidente della Regione, Alessandra Todde -, che ci possa essere il tentativo di prevaricare le comunità locali e soprattutto di poter impunemente utilizzare i nostri beni primari, il sole e il vento, che comunque sono nel nostro territorio ed è giusto che siano una risorsa per i sardi e non sfruttati per il beneficio di altri come è successo in passato. Per la presidente Todde nel dibattito sulla questione “…ci sono varie correnti di pensiero. Da una parte -c’è una demonizzazione delle rinnovabili, sembra che dobbiamo essere un’isola in cui niente è permesso, e dall’altra parte invece ci sono le associazioni ambientaliste e il mondo di chi vuole fortemente la transizione ecologica, che ci dice che siamo stati sin troppo prudenti e sin troppo conservativi con questa moratoria. Noi diciamo una cosa diversa: noi siamo per la transizione ecologica, ma che va fatta nei posti giusti, non contro i Comuni, che va definita nelle aree opportune e, soprattutto, che vanno definite le misure di compensazione dove sarà necessario, oltre a un ruolo per la Regione con la sua società energetica regionale”.

Il gran caldo e il vento hanno favorito la ripartenza dell’incendio nelle campagne di Paulilatino, località Putzola, nella zona dove sabato scorso le fiamme si erano sprigionate, dopo l’incidente stradale in cui sono morti tre motociclisti. Il Corpo forestale della Regione e i Vigili del fuoco sono intervenuti, oltre che con le squadre a terra, con il supporto di quattro elicotteri, due Super Puma e due leggeri, provenienti rispettivamente dalle basi operative di Fenosu e Alà dei Sardi i primi, e Anela e S. Cosimo i secondi, e quattro Canadair, tre decollati dall’aeroporto di Alghero e uno da Ciampino.

Contro le truffe agli anziani l’Arma arruolato un testimonial speciale, Lino Banfi. I Carabinieri hanno, da sempre, rivolto particolare attenzione agli anziani, attuando varie iniziative per tutelarli. Oltre al danno economico e al trauma psicologico per essere stati truffati, le vittime hanno anche un forte senso di colpa per essere state raggirate. I truffatori approfittano proprio della sensibilità emotiva e della fragilità fisica degli anziani per conquistarne la fiducia con i metodi più disparati. Per questo motivo, l’Arma dei Carabinieri ha deciso di avviare una campagna di comunicazione diretta a quella parte della popolazione maggiormente colpita da questo tipo di reati, allo scopo di rafforzare la prevenzione e accrescere la funzione di rassicurazione sociale. Il testimonial della campagna è, come detto, l’attore Lino Banfi, il quale, per la stima e per la sua particolare sensibilità rispetto ai temi della legalità, si è mostrato subito disponibile. La scelta del “Nonno d’Italia” è stata ispirata dall’esigenza e dal desiderio di avvicinarsi ancora di più agli anziani, per trasmettere in modo diretto ed efficace consigli utili a tutelarsi dai raggiri. Nello spot, che sarà diffuso sui media, Lino Banfi e il comandante di Stazione del quartiere in cui vive mettono in guardia gli spettatori dalle truffe. Nel corso di un dialogo con il “suo” comandante di Stazione, Banfi, con lo stile che lo contraddistingue, racconta di alcuni suoi conoscenti che hanno subito truffe, per poi lasciare la scena al maresciallo che esorta il pubblico a prestare massima attenzione e a rivolgersi con fiducia ai Carabinieri chiamando il 112. Lo spot si conclude con l’invito a consultare il sito Carabinieri.it, dove sono illustrate le principali tipologie di truffe e come riconoscerle. Le tecniche adottate dai truffatori, infatti, per quanto fantasiose, hanno schemi ricorrenti e individuarli è il primo passo per difendersi. Inoltre, è stata realizzata una locandina (che sarà affissa in tutte le caserme, nelle parrocchie e nei luoghi di ritrovo degli anziani) e un opuscolo pieghevole, da distribuire ai cittadini, dove in maniera semplice sono indicati i consigli per evitare di rimanere vittima delle truffe. Attenzione, quindi, a non aprire la porta agli sconosciuti, diffidare dalle apparenze, limitare la confidenza su internet. Protagoniste assolute della missione di rassicurazione sociale dell’Arma sono le Stazioni Carabinieri, che rappresentando punti di riferimento sempre presenti e affidabili. Ed è per questo che i comandanti di Stazione svolgono incontri formativi in luoghi di culto, presso sedi comunali e strutture assistenziali e ricreative per anziani; mantengono contatti con i direttori di istituti di credito e degli uffici postali, per condividere informazioni su casi sospetti; collaborano con gli organi di informazione e istituzioni locali per sensibilizzare l’opinione pubblica.

La Rotarycorre, giunta alla sua ottava edizione, è stata presentata oggi, in una conferenza stampa. L’evento, nato nel 2015 da un’idea di Rotary e Rotaract club Oristano, è proseguito con l’intenzione di raccogliere fondi da dedicare alla realizzazione di progetti a carattere sportivo e sociale a favore della città. “Le precedenti edizioni – si legge in una nota – ci hanno consentito di fornire un defibrillatore al campo Coni, di realizzare un sistema di “mattonelle” fotovoltaiche che dal ponte di Brabau illumina il percorso della pista ciclo-pedonale fino al suo termine a Torre Grande, di dotare il Circolo Scherma Oristano di una pedana paralimpica, e la Piscina di Oristano un sollevatore meccanico per disabili per consentire l’ingresso in acqua in sicurezza. Quest’anno Rotary, Rotaract e Interact, insieme alla collaborazione e patrocinio del Comune, del Centro Sportivo Italiano, le associazioni di volontariato del territorio e il sostegno dei partecipanti, chiederà un parere a tutti i corridori, sulla possibile destinazione dei proventi, tra tre possibili progetti: l’identificazione di una area sportiva dismessa e il relativo ripristino per dare uno spazio di sport in più alla città; l’acquisto di voucher da destinare all’ippoterapia in strutture predisposte; la realizzazione di un area per disabili nella spiaggia di Torre Grande con lettini, ombrelloni, sedia per la discesa in mare e passerella di accesso. Anche quest’anno la manifestazione sarà alla portata di tutti: gli atleti agonisti si potranno cimentare nei 3 giri da 3.3 km ciascuno per un totale di 10km, controllati dai cronometristi dell’associazione Barbacini e dai volontari; i non agonisti potranno competere sullo stesso percorso; per chi volesse faticare meno, ma godersi una giornata di sport e solidarietà, è prevista una passeggiata di 3.3 km (un solo giro del percorso). La serata sarà animata da attività sportive collaterali a carattere divulgativo, in piazza Eleonora e piazza Roma, come la presenza del Nuovo Basket Oristano, per far divertire tutti con qualche tiro a canestro. Le iscrizioni per i tre percorsi (10km competitiva, 10km non competitiva e passeggiata da 3km) sono già aperte presso: Sport Project in via Tirso 130, Store Eon in Galleria Omodeo 3A, Stilnovo La Murrina via Diego Contini 22, tutti ad Oristano, oltre che in Corso Umberto 42 sia il giorno prima che il giorno della gara dalle 14. Si potranno ritirare i pacchi gara e iscriversi a partire da venerdì 12 luglio anche presso i locali di Corso Umberto 42. Come di consueto saranno premiati i primi dieci classificati assoluti della gara 10 km competitiva, nelle categorie maschile e femminile Il percorso sarà reso sicuro grazie alla collaborazione e alla presenza del personale dell’Associazione Protezione Civile ed Ambiente Arci, e numerosi volontari. Durante la conferenza stampa, gli organizzatori della Rotarycorre hanno ringraziato per la collaborazione Marathon Club Oristano, Runners di Oristano, Associazione Cronometristi M. Barbacini, Prociv Arci Oristano, Comune di Oristano e il Comando della Polizia locale.

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