Lug 16

Prosegue la protesta al porto di Oristano: “A foras sas palas de sa Sardigna”.

Al porto di Oristano prosegue il presidio dei manifestanti che stanno tentando di bloccare l’uscita delle pale eoliche, che da settimane sono state depositate sulla banchina, per essere trasportate nel sud Sardegna, dove dovrebbero sorgere nuovi parchi eolici.

Una autentica profanazione per il paesaggio e uno scempio per la nostra Isola, dove sta crescendo la protesta contro la realizzazione di migliaia di pale eoliche ed estensioni smisurate di pannelli fotovoltaici, che stanno devastando e continueranno a devastare sempre di più il territorio sardo.

Intanto, nel porto di Oristano, i manifestanti proseguono nella protesta e continuano imperterriti a ripetere “A foras sas palas de sa Sardigna”. Manifestanti che, ieri notte, hanno tentato di tutto per impedire l’uscita del tir con parti delle pale eoliche, buttandosi per terra davanti alle ruote del mezzo, mentre Polizia e Carabinieri cercavano di spostarli.

“Le autorizzazioni precedenti sono state date senza il consenso del popolo sardo – hanno  sostenuto alcuni partecipanti al presidio –, e questo non è ammissibile”. Altri si sono domandanti come mai non ci fosse la presidente della regione, Alessandra Todde. “Trova sempre il tempo – hanno detto – per inaugurare mostre e piccole circonvallazioni, o per partecipare a pranzi con nostalgici socialisti, e non trova un minuto di tempo per essere presente a momenti significativi come questo, se davvero ha intenzione di difendere il territorio sardo dall’invasione delle pale eoliche e del fotovoltaico”. “Se ne sta lavando le mani – hanno aggiunto altri -, forse perché soddisfatta di una moratoria che non fermerà proprio un bel niente”.

E mentre durante la riunione di ieri, a Oristano, in Prefettura, è stato sostenuto che le pale ferme al porto di Oristano dovrebbero sostituire vecchie pale già installate sul territorio sardo, secondo altri, invece, sarebbero destinate alla creazione di nuovi parchi eolici a Domusnovas e nel Marganai, una delle zone più verdi e affascinati del sud Sardegna.

Un disastro e un orrore, come (per rimanere in provincia di Oristano) quella pala in territorio di Marrubiu, installata di recente, che fa bella mostra di sé a due passi dalla 131, e che, come ha sottolineato più d’uno, rappresenta un vero e proprio spot sull’obbrobrio che avverrà in un prossimo futuro in Sardegna, se si dovesse dare il via libera, così come richiesto, all’installazione di circa tremila pale, che danneggerebbero inesorabilmente il paesaggio isolano.

Anche per questo motivo, i manifestanti che da giorni presidiano il porto di Oristano hanno chiesto la partecipazione e il contributo di migliaia di cittadini per difendere il territorio dalla speculazione dei predatori dell’eolico, in modo tale da tutelare ambiente e paesaggio per le future generazioni, che peraltro è tra i principi fondamentali sanciti dalla nostra Costituzione.

Il consiglio comunale di Oristano è stato convocato per venerdì 26, lunedì 29 e mercoledì 31 luglio, alle 18, presso la sala consiliare della Provincia, in via Senatore Carboni, a Oristano, per la discussione del seguente ordine del giorno: 1) Interpellanza Marcoli, M.Obinu, G.Obinu: “lavori di rifacimento della Piazza Manno. Ritardi e polemiche”; 2) Interrogazione G.Obinu, M.Obinu, Marcoli: “Pedoni sul lato opposto”; 3) Interpellanza urgente M.Obin, G.Obinu, Marcoli: “Degrado, blatte e altri disastri a Torregrande”; 4) Interpellanza urgente M.Obinu, G.Obinu, Marcoli: “Situazione relativa alle energie da fonti rinnovabili, in particolare energia eolica e ruolo del Consorzio Industriale Provinciale Oristanese (Cipor)”; 5) Interrogazione Marcoli, M.Obinu, G.Obinu: “Imminente chiusura del ponte Tirso in uscita da Oristano”; 6) Ratifica deliberazione della giunta comunale n. 94 del 05 giugno, avente ad oggetto: variazione urgente con i poteri del consiglio al bilancio di previsione 2024/2026, ai sensi dell’art. 175, comma 4, d.lgs. 267/2000 (Proposta n. 37 del 10/06/2024); 7) Verifica del permanere degli equilibri di bilancio 2024-2026 e variazione di assestamento generale di bilancio ai sensi degli art. 175, comma 8 (Proposta n. 45 del 03/07/2024); 8) Ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi 2024/2026. (Proposta n. 46 del 15/07/2024); 9) Adozione della variante allo studio di compatibilità idraulica, geologica e geotecnica dell‘intero territorio comunale ai sensi dell’art. 37 delle Nta del Pai, e definizione del reticolo idrografico ai sensi dell’art. 30 ter delle Nta del Pai – (Proposta n. 28 del 02/05/2024); 10) Riconoscimento debiti fuori bilancio derivanti da sentenze esecutive articolo 194 lettera a) del decreto legislativo n. 267/2000. Sentenza del giudice di pace n. 58/2024 relativa all’annullamento del verbale cds n° v/31652/2023 della polizia locale – (Proposta n. 32 del 23/05/2024); 11) Riconoscimento debiti fuori bilancio derivanti da sentenze esecutive articolo 194 lettera a) del decreto legislativo n. 267/2000. Sentenza del tribunale civile n. 153/2024 relativa all’annullamento della sentenza n° 160/2022 del 31.08.2022. (Proposta n. 33 del 23/05/2024); 12) Riconoscimento debiti fuori bilancio derivanti da sentenze esecutive articolo 194 lettera a) del decreto legislativo n. 267/2000. Decreto di liquidazione del tribunale civile per compensi al CTU nella causa Dentoni Costruzioni Generali S.r.l. R. G. 950/2019 (Proposta n. 35 del 05/06/2024); 13) Approvazione rendiconto di gestione esercizio 2023. Istituto Storico Arborense Istar (Proposta n. 43 del 28/06/2024); 14) Approvazione rendiconto di gestione esercizio 2023. Scuola Civica di Musica di Oristano – (Proposta n. 44 del 01/07/2024).

La giunta regionale ha approvato e integrato le linee di indirizzo per le annualità 2023-2025 del programma “Mi prendo cura”. “Il programma “Mi prendo cura” interviene per ampliare la risposta assistenziale a favore delle persone con disabilità gravissime attraverso un nuovo intervento, complementare al programma “Ritornare a casa Plus”, che consenta di fare fronte a bisogni che non trovano risposta nelle ordinarie misure sanitarie e sociali”, ha spiegato l’assessore ai Servizi sociali del Comune di Oristano, Carmen Murru. Il programma prevede l’erogazione di un contributo economico che deve essere utilizzato per una delle seguenti tipologie di intervento: l’acquisizione di medicinali, ausili e protesi, che non siano soddisfatti dal Servizio Sanitario Regionale; forniture di energia elettrica e riscaldamento, che non trovino copertura tra le tradizionali misure a favore dei non abbienti; l’acquisizione di servizi professionali di assistenza alla persona nelle more dell’attivazione del programma regionale “Ritornare a casa Plus”, anticipando gli effetti della domanda di attivazione di un nuovo progetto “Ritornare a casa Plus” formalmente acquisita dall’ambito di riferimento da oltre trenta giorni”. I destinatari della misura sono i beneficiari del programma “Ritornare a casa Plus” nell’anno 2024 e coloro che, avendo presentato domanda di attivazione di un nuovo progetto “Ritornare a casa Plus”, siano in attesa da oltre trenta giorni per la sua attivazione. Il contributo economico, non superiore ai 2 mila euro, è concesso per consentire ai beneficiari di affrontare bisogni che non trovano risposta nelle ordinarie misure sanitarie e sociali. L’importo potrà essere integrato di ulteriori 1.000 euro a favore dei beneficiari affetti da Sclerosi laterale amiotrofica (Sla) e Sclerosi. Le domande dovranno essere presentate online mediante utilizzo della piattaforma dedicata “Sicare” accessibile dal sito web del Comune di Oristano www.comune.oristano.it al link https://oristano.sicare.it/sicare/benvenuto.php: dalle ore 14 del 15 alle ore 23.59 del 19 agosto per il rimborso relativo al primo semestre 2024; dalle ore 14 del 1° gennaio 2025 alle ore 23.59 del 31 gennaio 2025 per il rimborso relativo al secondo semestre 2024.

L’Università di Aristan riparte con le lezioni dal vivo. I corsi regolari cominceranno in settembre, ma il prologo (appassionante) è stato fissato per giovedì 18 luglio, alle 20:30, presso la sala conferenze del Seminario Arcivescovile, in via Monsignor Cogoni 9, a Cagliari (si potrà entrare a partire dalle 19:30, per prenotarsi chiamare il 3428854743). Antonangelo Liori (scrittore ed ex direttore de L’Unione Sarda) terrà una lezione intitolata “La Commedia Traslucida”, durante la quale fonderà in un unico, emozionante flusso narrativo, letture, musica, memorie personali e incursioni nell’arte figurativa. Ad accompagnare Antonangelo Liori in questo viaggio ci saranno altri due docenti di Aristan: il critico letterario, cinematografico e musicale Fabio Canessa, e il filosofo Silvano Tagliagambe, che chiuderà l’incontro con una pillola epistemologica. Rispetto agli scorsi anni, il format degli incontri sarà un po’ diverso: non ci saranno due lezioni in sequenza, ma una sola lezione con più docenti, quindi con più punti di vista sullo stesso argomento, mentre gli ultimi 20 minuti saranno dedicati alle domande dei presenti.

Antonangelo Liori durante la sua travolgente esistenza è stato pastore; ha girato il mondo; ha imparato molte lingue; ha preso 4 lauree (Giurisprudenza, Economia e Commercio, Antropologia culturale e Ingegneria meccanica; ora sta per laurearsi in Agraria, poi vorrebbe laurearsi in Medicina); ha tradotto testi di filosofia e letteratura dal greco e dal latino; ha scritto decine di libri (perlopiù biografie di grandi del passato e saggi di antropologia e archeologia della Sardegna) e migliaia di articoli, anche da fronti di guerra. È stato persino il più giovane direttore di un quotidiano italiano, l’editore Nicola Grauso infatti, nel 1994, lo volle alla direzione de L’Unione Sarda nel momento rivoluzionario della transizione digitale (L’Unione fu il primo giornale a realizzarla in Europa e il secondo nel mondo, dopo il Washington Post). La sua enorme cultura, supportata da una memoria prodigiosa, gli consente di vivere un presente sincronico nel quale si muove con sconcertante disinvoltura tra i contemporanei e i grandi del passato. Liori, pur rivendicando con forza la sua innocenza, per molti anni è stato in carcere e adesso è fuori soltanto per il suo stato di salute. Quando fu arrestato, il direttore del carcere gli domandò se volesse qualcosa da portare in cella; lui lo ringraziò e chiese un libro, non scelse però un romanzo o un poema (i preferiti praticamente li conosceva a memoria), chiese invece un vocabolario, sapeva molto bene infatti che “In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio, e il Verbo era Dio” [Giovanni 1-1] e con un vocabolario avrebbe potuto far viaggi spericolati tra le etimologie e stabilire infiniti collegamenti di parole ricreando l’Universo. (a cura di Filippo Martinez, rettore dell’Università di Aristan).

Venerdì 19 luglio, alle 19, il Teatro San Martino di Oristano ospita la presentazione del libro “Il peso della Galena. La storia della famiglia Sanna”. L’autrice Laura Lanza dialogherà con Maria Rita Piras, dell’associazione culturale Quiteria, per illustrare attraverso documenti inediti una storia familiare che prende avvio nella Sardegna dell’800. Laura Lanza, insegnante sassarese grande appassionata di età vittoriana, ha ricostruito la figura dimenticata del nostro Risorgimento di Giovanni Antonio Sanna, che fu uno degli uomini più ricchi dell’Europa, nonché uno dei primi self-made man. Attraverso la consultazione di archivi, la raccolta di materiale edito e inedito e la visita ai luoghi della sua vita è stata riscoperta una storia familiare del nascente Regno d’Italia. La narrazione sarà accompagnata da una ricostruzione, realizzata da alcuni rievocatori in abito storico, di un contesto domestico del nostro Risorgimento in modo da far calare il pubblico nelle atmosfere dell’epoca. La presentazione è organizzata in collaborazione con l’assessorato alla Cultura del Comune di Oristano, la Fondazione Oristano, l’Associazione culturale Quiteria e la Libreria Canu.

La Polizia di Stato rilancia “Questo non è amore”, la campagna permanente di comunicazione contro la violenza di genere, attraverso uno spot televisivo e sui canali social. Lo spot ricorda che la violenza sulle donne è un fenomeno che riguarda tutti noi, ogni giorno, non solo quando accade un fatto drammatico, quando celebriamo una triste ricorrenza, o il 25 novembre, Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Protagonista dello spot e del video social è Filomena Di Gennaro, una donna giovane, intelligente, che ha superato le prove per entrare nelle forze dell’ordine. Nel 2017 è stata aggredita dal suo ex fidanzato che, incapace di accettare la fine della loro relazione, le ha sparato 8 colpi di pistola tentando di ucciderla. Filomena è sopravvissuta, oggi vive su una sedia a rotelle, ma questo non le ha impedito di rifarsi una vita, sposarsi, avere dei figli. Dopo aver incontrato un amore malato, ne ha trovato uno sano, che l’ha aiutata a superare il momento più drammatico della sua vita, e che oggi la sostiene e la incoraggia a raccontare la sua storia nelle scuole superiori per insegnare ai giovani a non tacere di fronte ai primi segnali di un amore tossico, anche quando non ci riguarda direttamente. Filomena chiede a tutti di “…non voltarsi dall’altra parte perché siamo tutti coinvolti, come società nel suo insieme e come singoli cittadini. Ognuno di noi deve sentirsi responsabile e lavorare affinché tutti imparino a distinguere l’amore malato dall’amore sano”. La Polizia di Stato è da sempre in prima linea per sostenere e proteggere sia chi denuncia in quanto vittima, sia chi segnala una situazione di pericolo. Anche queste segnalazioni sono molto importanti per prevenire e contrastare la violenza sulle donne. Con la Polizia di Stato operano numerose associazioni che offrono assistenza alle donne vittime di violenza e rappresentano una insostituibile rete di protezione e aiuto che contribuisce a far fronte al fenomeno. Lo spot da 30 secondi, che verrà trasmesso sulle reti Rai e sarà visibile anche sui canali social della Polizia di Stato, è stato prodotto in collaborazione con il Dipartimento per l’informazione l’editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

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