Ago 05

Furti negli appartamenti e truffe agli anziani, come difendersi secondo Confartigianato.

I furti negli appartamenti sono l’incubo degli anziani, soprattutto di quelli che vivono da soli, e avvengono specialmente d’estate quando le città si svuotano e i controlli sono meno frequenti.

Tutte occasioni propizie per la recrudescenza dei reati, come le intrusioni nelle case. I malviventi, infatti, agiscono dove ritengono ci siano meno rischi di essere scoperti e, spesso in coppia, usano modi e toni gentili e affabili, ma decisi, per cercare di entrare nell’appartamento. Con un pretesto, parlano con insistenza e, inosservati, si introducono nell’abitazione.

Secondo una ricerca dell’Ufficio studi di Confartigianato Imprese Sardegna, su dati Censis ed Eurispes, il furto nelle abitazioni è il crimine che più preoccupa gli italiani. A ritenerlo una minaccia sul piano della sicurezza è, infatti, il 26,6% dei maggiorenni ,e addirittura il 43,1% degli anziani.

“La prima regola è semplice: chiamate sempre le Forze dell’ordine e diffidate da chiunque voglia entrare in casa vostra – ha detto Giovanni Mellino, vicepresidente nazionale e presidente regionale di Anap Confartigianato Sardegna, l’Associazione nazionale degli anziani e dei pensionati di Confartigianato -. Molti furti possono essere evitati se si osservano alcune semplici regole. Ricordiamoci che la maggior parte dei ladri entra attraverso porte poco sicure o finestre aperte e chi è vittima di un furto in casa subisce due traumi: il primo è costituito dal danno materiale ed economico, il secondo, forse il più grave, da quello morale, quando ci vengono sottratti anche pochi oggetti, magari di modesto valore, ma colmi di ricordi; per questo veniamo pervasi da una profonda sofferenza, soprattutto se il derubato è una persona anziana.

La casa – ha aggiunto Mellino – ha una sua sacralità e la sua violazione è intollerabile, non per niente l’inviolabilità del domicilio, considerata un diritto primario del cittadino, è sancita anche dalla nostra Costituzione”. Purtroppo, gli anziani vengono raggirati e poi derubati, con i malintenzionati che non lasciano tracce, poiché non scassinano porte e finestre. Quindi è indispensabile, secondo Confartigianato, mettere in pratica alcuni accorgimenti volti a preservare le persone e i beni.

“Consigliamo – ha ribadito Mellino – di tenere sempre buoni rapporti con il vicinato e di avere nella rubrica il loro recapito telefonico, perché potrebbe essere utile in caso di aiuto. Se possibile è utile anche aggiungere alla targhetta del citofono il nominativo di un figlio o di un parente, così i ladri non penseranno che abitate da soli. Se avete una memoria un po’ scarsa, non girate, comunque, con portachiavi o con qualsiasi altro oggetto che riporti il vostro indirizzo, e non nascondete mai le chiavi di riserva sotto lo zerbino o in luoghi adiacenti l’entrata della vostra abitazione”.

Anap ricorda agli anziani che le Questure sono molto attente a fare opera di prevenzione e invitano a segnalare ogni minimo sospetto. La Polizia ha pubblicato sul suo sito internet (www. Poliziadistato.it) una serie di consigli utili per non essere truffati.

Il decalogo elenca le regole di comportamento base a cui attenersi in caso di visite non programmate o non attese a casa: si raccomanda di non aprire mai la porta di casa a sconosciuti, anche se vestono l’uniforme o dichiarano di essere dipendenti di aziende di pubblica utilità; di verificare sempre con una telefonata da quale ente sono stati mandati gli eventuali operai e per quali motivi. Se non si ricevono le spiegazioni richieste non bisogna mai aprire la porta, per nessun motivo, anche se dallo spioncino si intravede una divisa da Carabiniere. Quindi, la Polizia ricorda che la prima regola, di fronte a qualunque problema, è chiamare il 113, oppure il 112 dei Carabinieri.

In conclusione, ecco alcune regole da seguire: i primi posti ad essere esaminati dai malfattori son gli armadi, i cassetti, l’interno dei vasi, i quadri, i letti e i tappeti. Per evitare spiacevoli sorprese al ritorno alla propria abitazione è utile adoperare qualche piccola accortezza, come, ad esempio, prendere contatti con i parenti o con i vicini di casa per incaricarli di svuotare periodicamente la cassetta della posta; chiudere sempre con la mandata il portone d’ingresso (anche solo per uscire a fare la spesa); non tenere in casa grosse somme di denaro, gioielli o oggetti di valore (è preferibile depositarli in un luogo sicuro); in caso di iscrizione a un social network, non divulgare sul proprio profilo il luogo in cui si andrà in vacanza e il tempo in cui si resterà lontani; non postare foto che riproducano l’interno della propria abitazione e particolari che la rendano un obbiettivo interessante.

Per quanto riguarda le truffe agli anziani, le vittime di questo reato appartengono ad una fascia di età che spesso viene presa di mira da persone scaltre e senza scrupoli. In generale, i truffatori scelgono la propria vittima quando questa è meno attenta a ciò che la circonda, talvolta creando diversivi che la distraggono. Anche in questo caso è necessario predisporre qualche piccola accortezza per evitare di cadere nella trappola dei malviventi: diffidare degli sconosciuti che esibiscono tessere di enti pubblici (solo a titolo esemplificativo Poste, Comune, ecc.) anche se indossano una uniforme. Bisogna chiedere sempre nome e cognome e farsi esibire il tesserino di riconoscimento e chiamare sempre le Forze dell’ordine; se si dispone di una apertura a distanza e qualcuno suona è sempre meglio non aprire senza essere certi dell’identità di chi vuole entrare e prima di aprire la porta verificare dallo spioncino.

A causa di un incendio divampato a Santa Giusta è stata temporaneamente interrotta e riaperta alle 13.30 la tratta ferroviaria tra Cagliari e Oristano. Nessun treno è stato soppresso ma ci sono stati ritardi di circa un’ora. Le fiamme, da quanto si apprende, sono divampate nelle vicinanze dello stagno e si sono avvicinate ai binari. Sul posto sono intervenuti i Vigili del fuoco, il Corpo forestale, il personale di Forestas, i volontari e l’elicottero Super Puma della flotta regionale che ha lanciato bombe d’acqua sulla zona. Non si registrano danni ad aziende o abitazioni.

In Sardegna si chiama “Sa paradura” ed è un rito arcaico della tradizione agropastorale: si tratta di un dono (per lo più dopo una raccolta straordinaria) fatta da allevatori o pastori di una comunità verso loro colleghi che hanno perso tutto a causa di un evento tragico. Era già capitato nel 2021 quando le comunità del Montiferru sono state aiutate a rimettersi in piedi dopo il pauroso incendio che ha devastato le campagne dell’Oristanese, divorando circa 20mila ettari di terreno e 1500 persone furono costrette ad abbandonare le case. Oggi, proprio da uno di questi centri, Santulussurgiu, parte una “paradura di ritorno”, con una raccolta di foraggio per quelle aziende agropastorali danneggiate dalle fiamme di questi giorni. In collaborazione della compagnia barracellare e della Protezione civile il comune, guidato dal sindaco Diego Loi, ha avviato la raccolta di foraggio “…che verrà temporaneamente stoccato al campo ex Collegio Carta-Meloni, in via San Giuseppe. Tutti coloro che volessero partecipare all’azione di solidarietà, sono pregati, al fine di garantire il giusto coordinamento operativo, di contattare l’amministrazione comunale”.

Eolo Beach Sports ha ospitato, a Torre grande, i Campionati italiani assoluti di Beach Tennis Proxienergy Outdoor, con un montepremi di 12mila euro. Nel doppio maschile, Marco Garavini (che nel suo palmares può vantare titoli mondiali, europei e italiani) in coppia con il marchigiano Giacomo Gabellini hanno avuto la meglio contro il cesenate Luca Brasini e il sardo Andrea Reginato, per 6-4 , 7-6, aggiudicandosi il titolo italiano 2024. La finale femminile ha visto in campo l’emiliana Sofia Cimatti (con 4 titoli mondiali) e Greta Giusti (ottava nel ranking internazionale e quinta nella classifica italiana) contro Nicole Nobile, originaria di Cervia (numero cinque a livello internazionale tra le donne), e Veronica Casadei, di Rimini (numero 10 nel ranking Itf). Una finale combattutissima, finita al tie break, con Nicole Nobile e Veronica Casadei che hanno vinto per 7-5, 6-7, 10-8. A conquistare il titolo italiano nel singolare maschile è stato il sardo Manuel Fois, che ha prevalso sull’ex campione del mondo, Marco Garavini, col risultato di 9-3. Tra le donne a vincere la finale del singolare, per 9-7, è stata la jesina Maddalena Cini, già campionessa italiana 2024 nell’indoor, in coppia con Luca Brasini. Cini e Brasini hanno giocato anche la finale del doppio misto conquistando il secondo gradino del podio, lasciando il titolo alla pesarese Giulia Renzi e al cagliaritano Riccardo Manenti, neo campioni italiani assoluti outdoor. Gli atleti sono stati premiati dal presidente della Eolo Beach Sports, Sebastiano Cau; da Simona Bonadonna, responsabile per il Beach Tennis della Federazione Italiana Tennis e Padel; dalla presidente del Comitato Regionale Fitp, Daniela Congia; e dal sindaco di Oristano Massimiliano Sanna. Durante lo svolgimento dei Campionati italiani assoluti di Beach Tennis Proxienergy si sono svolti altri tornei di contorno, di due tipologie: l’A+B, in cui giocano giocatori con classifiche differenti, e il Tpra, dedicato ai giocatori con una classifica entro i 4.1. Nell’A+B, tra gli uomini, a vincere il doppio sono stati l’abruzzese Michele Posterino e il romagnolo Francesco Rocchi, che hanno battuto Leonardo Russo (Eolo) e Manuel Fois (Beach Time) per 9-8. Tra le donne le vincitrici sono state la catanese del club di Acate, Giulia La Lisa, e l’eolina Elisa Carboni, che hanno prevalso su Lucia Cusinu ed Elena Pinna (Eolo) per 6-1. Nel Tpra la finale maschile è stata vinta da Emanuele Loddo e Matteo Deidda (Beach Tribù), che hanno battuto Roberto Floris e Alessandro Imbimbo (Beach Time). Nel femminile il podio è stato occupato dalle eoline, con le cugine Maria Luisa e Francesca Pala, che hanno sconfitto Alessia Cucco (Eolo) e la cagliaritana Marinella Cerusico(Beach Time).

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