Eolico selvaggio: esposto in Procura dei comitati anti speculazione.
La protesta contro l’assalto delle rinnovabili in Sardegna è approdata al Palazzo di Giustizia. Questa mattina, i comitati anti speculazione energetica hanno presentato alla Procura, a Cagliari, un esposto.
La motivazione: “Per potenziale conflitto di interessi, potenziale presenza di mafie o criminalità organizzata, o per presunto uso non corretto di fondi regionali ed europei nelle autorizzazioni e nella gestione dei parchi per le energie rinnovabili in Sardegna”.
“Vogliamo che la magistratura indaghi e faccia chiarezza”, ha spiegato Giulia Moi dell’associazione “Progresso Sostenibile”, annunciando la trasmissione dell’esposto anche a Roma, all’Autorità anticorruzione e alla direzione Antimafia, e poi a Bruxelles, all’ufficio europeo Antifrode.
Nel mirino c’è anche il gruppo di lavoro chiamato dalla Regione a definire la mappa delle aree idonee: “Siamo sicuri – ha detto Moi – che non ci siano conflitti di interessi in tutti i suoi componenti?”.
I comitati hanno confermato la mobilitazione per tutto agosto. Anche questa mattina, a sostegno della presentazione dell’esposto, la protesta è andata in scena, davanti al Palazzo di Giustizia di Cagliari, con una assemblea pubblica a cui hanno partecipato tanti manifestanti con l’esposizione di bandiere e striscioni. Parola d’ordine: “Difendiamo il nostro cibo e la nostra terra”.
Una delegazione di quattro donne si è poi spostata nella vicina sede della Questura, in via Amat, per riproporre le ragioni dell’esposto-denuncia.
“E’ semplicemente vergognoso che il Governo Meloni non stanzi neanche un euro contro l’emergenza idrica per la Sardegna, nonostante il dramma siccità in atto, e nonostante dalla Regione siano stati presentati più di 50 progetti per mettere in sicurezza le dighe, collegare invasi, riparare condotte idriche, ridurre le perdite”. Lo ha dichiarato, in una nota, la presidente della Regione Sardegna, Alessandra Todde (riprendendo quanto già detto ieri, in un comunicato, dal vicepresidente del consiglio regionale, Giuseppe Frau), in riferimento alla recente ripartizione dei 102 milioni di euro del decreto Agricoltura, quasi tutti finiti alle regioni del Nord. “Questo dimostra – ha detto la governatrice – la totale indifferenza del Governo Meloni verso la Sardegna, mentre si continua a favorire il Nord e le regioni più ricche. Proprio come hanno intenzione di fare con l’autonomia differenziata”.
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