Febbre del Nilo: a Oristano zanzare positive al virus, a San Vero Milis le cornacchie.
Le prime positività al virus della Febbre del Nilo e all’Usutu Virus sono state registrate, quest’anno, a San Vero Milis e Oristano.
A darne notizia è il Servizio di Sanità Animale della Asl 5 di Oristano, diretto da Enrico Vacca, che fa capo al Dipartimento di Igiene e Prevenzione, diretto da Maria Valentina Marras.
Il Servizio di Sanità Animale ha già inviato una proposta di delibera ai Comuni di San Vero Milis e Oristano, ma anche a tutte le amministrazioni della provincia di Oristano, al fine di mettere in campo tutta una serie di azioni preventive per evitare il diffondersi dei due virus e il contagio anche agli esseri umani.
LE POSITIVITA’
A San Vero Milis sono risultate positive alla West Nile (Febbre del Nilo) alcune cornacchie abbattute; nel territorio di Oristano un pool di zanzare catturato ha contratto sia il virus della Febbre del Nilo che l’Usutu Virus. “La situazione è sotto controllo – ha detto il dottor Vacca -, la malattia si trasmette solo attraverso la puntura delle zanzare”.
L’ODINANZA DEL COMUNE DI ORISTANO
Il sindaco di Oristano, Massimiliano Sanna, ha firmato un’ordinanza che conferma le misure in corso. Nel dettaglio ordina agli enti competenti in materia di sanità pubblica, emergenze sanitarie, tutela ambientale, gestione del territorio:
1) Di potenziare l’informazione affinché le persone che vivono o lavorano nell’area provinciale interessata da circolazione virale adottino le misure più idonee per ridurre il rischio di essere punte dalle zanzare, collaborino alle attività di rimozione dei focolai larvali e all’effettuazione dei trattamenti larvicidi nei focolai non rimovibili nelle aree private ovvero adottino le misure per la riduzione della proliferazione delle zanzare attraverso la rimozione delle raccolte d’acqua stagnante che favoriscono i focolai di sviluppo delle larve delle zanzare nonché, in tutte le aree a maggior rischio, mediante trattamenti larvicidi e, solo secondariamente e in maniera circoscritta, trattamenti adulticidi;
2) Di intensificare le attività di bonifica e di igiene ambientale mediante eliminazione dei focolai larvali rimovibili, trattamenti larvicidi e/o copertura dei focolai non rimovibili presenti nel territorio su suolo pubblico (ristagni d’acqua presso caditoie, tombini, bocche di lupo, ecc.);
3) In presenza di cluster di 2 o più casi umani di forme neuroinvasive, la cui correlazione spaziotemporale sia stata confermata mediante indagine epidemiologica, occorre intensificare le attività di contrasto al vettore su tutta l’area interessata, che va calcolata a partire dalle abitazioni più esterne del cluster di casi e con metodologie ed ambiti dettagliati nell’Allegato 8 del Piano nazionale Arbovirosi, prevedendo:
– l’intensificazione delle attività di eliminazione dei focolai larvali e degli interventi larvicidi nei focolai non rimovibili;
– in ambiente estesamente o mediamente urbanizzato procedere eventualmente con interventi adulticidi straordinari.
4) Di valutare l’applicazione di interventi mirati di disinfestazione con adulticidi in particolari siti ove si concentrano soggetti a maggior rischio di contrarre o sviluppare forme neuroinvasive di Wnd (ospedali, strutture residenziali protette, centri di aggregazione per anziani ecc.) o in occasione di eventi che possano richiamare grandi numeri di persone (feste, fiere o sagre) che si svolgano tra il crepuscolo e la notte (l’attività di controllo dei vettori andrà eseguita secondo le indicazioni di cui al paragrafo 3.8.2 “Misure di contrasto agli insetti vettori” e dell’Allegato 8 del Piano Nazionale Arbovirosi);
5) Di collaborare per il posizionamento delle trappole per la ricerca entomologica nelle sedi indicate dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sardegna e dal Servizio veterinario della Asl Oristano;
6) Di collaborare con la Provincia di Oristano e con il Comune per tutte le operazioni di disinfestazione e di lotta agli insetti vettori.
7) Di segnalare al Servizio Veterinario Sanità Animale della Asl di Oristano, ai numeri di telefono 0783 317767 (Oristano), 0783 91774 (Ales), 0785 560361 (Ghilarza), la presenza di uccelli morti o moribondi affinché si possano eseguire gli esami di laboratorio per l’accertamento dei virus trasmessi da insetti vettori.
Ai privati cittadini, ai responsabili di attività industriali, artigianali, commerciali, di coltivazione di piante e fiori e altre attività agricole, specialmente se all’interno dell’area urbana o in aderenza ad essa:
• Di non abbandonare neanche temporaneamente negli spazi aperti pubblici e privati, compresi terrazzi, balconi e lastrici solari, oggetti e contenitori di qualsiasi natura e dimensione (copertoni, bottiglie, lattine, bidoni, barattoli, sottovasi, ecc.) nei quali possano accumularsi e ristagnare acqua in quanto potenziale sede di sviluppo delle larve di zanzare;
• Di procedere, ove si tratti di contenitori o serbatoi non abbandonati, alla loro chiusura mediante coperchi o teli e, qualora non praticabile, favorire per quanto possibile il regolare ricambio di acqua o lo svuotamento settimanale per evitare lo sviluppo dei focolai di larve di zanzare nelle acque stagnanti; se i contenitori e i serbatoi non sono in uso, procedere alla loro sistemazione in modo da evitare accumuli idrici o procedere allo svuotamento delle eventuali raccolte d’acqua con cadenza almeno settimanale;
• Di svuotare le fontane e le piscine non in esercizio o di evitare il ristagno di acqua;
• Di tenere sgombri i cortili e le aree aperte da erbacce, da sterpi e rifiuti di ogni genere, e sistemarli in modo da evitare il ristagno delle acque piovane o di qualsiasi altra provenienza;
• Di provvedere alla sistemazione del suolo in modo da evitare, per quanto possibile, raccolte di acqua come, per esempio, in caso di attività di scavo nei cantieri, in campo agricolo ecc.;
• Di sistemare i materiali di diversa natura (pneumatici, materiali vari compresi i materiali di scarto o di risulta) in modo tale da evitare il formarsi di raccolte d’acqua, mediante il loro stoccaggio in locali coperti oppure all’aperto mediante utilizzo di apposite coperture; in caso di inevitabili raccolte idriche stagnanti, si dovrà procedere, se le condizioni lo consentono, al loro svuotamento con cadenza almeno settimanale,
Con l’ordinanza si raccomanda ai cittadini di adottare le misure più idonee per ridurre il rischio delle punture di zanzare e per ridurne al minimo la popolazione:
• All’aperto, in particolare dal crepuscolo e sino all’alba, indossare abbigliamento protettivo di colore chiaro che copra la maggior parte del corpo (camicie a maniche lunghe, pantaloni o gonne lunghi, calze);
• Di utilizzare all’aperto, con moderazione, insetto repellenti cutanei da spruzzare o spalmare sulle parti scoperte del corpo; è necessario, comunque, attenersi scrupolosamente alle norme indicate sui foglietti illustrativi dei prodotti repellenti, non utilizzarli sulle mucose o su regioni cutanee in presenza di lesioni e porre particolare attenzione al loro impiego sui bambini e donne in gravidanza e in allattamento;
• Di alloggiare in stanze dotate di zanzariere alle finestre ed alle porte d’ingresso avendo cura di controllare che queste siano integre e ben chiuse;
• In caso di presenza di zanzare in ambienti interni, vaporizzare spray a base di piretro o di altri insetticidi per uso domestico, oppure utilizzare diffusori di insetticida elettrici, areando bene i locali prima di soggiornarvi.
• Di eseguire frequenti pulizie dell’acqua presente nelle caditoie ovvero in tombini, griglie di scarico, pozzetti di raccolta delle acque meteoriche o altre raccolte di acqua stagnante, ricorrendo, qualora non sia sufficiente la bonifica ambientale volta alla rimozione dei focolai di sviluppo delle larve di zanzare, al trattamento con prodotti larvicidi (preferibilmente un trattamento entro 7 giorni dopo ogni precipitazione atmosferica previa pulizia);
• Di eseguire frequenti pulizie dell’acqua presente nei sottovasi di piante e fiori (per esempio contenitori e sottovasi presenti in cimitero) o in altri contenitori o procedere alla sostituzione dell’acqua con cadenza almeno settimanale e, qualora non sufficiente, al trattamento con prodotti larvicidi;
• In caso di rinvenimento di uccelli morti o moribondi per strada, in un parco o in qualsiasi altro luogo, segnalarne la presenza al Servizio Veterinario della ASL di Oristano ai numeri di telefono 0783 317767 (Oristano), 0783 91774 (Ales), 0785 560361 (Ghilarza) affinché si possano eseguire gli esami di laboratorio per l’accertamento dei virus trasmessi da insetti vettori.
I PRECEDENTI
Nel 2023 due uomini, un 72enne di Siamanna e un 52enne di Siamaggiore, avevano contratto il virus della West Nile. Ed ancora un gruppo di zanzare positivo a Torre Grande, due cornacchie a Solarussa e un cavallo a Paulilatino. Lo scorso anno erano inoltre risultati positivi all’Usutu Virus tre storni ad Oristano e due pool di zanzare, uno ad Arborea e l’altro a Oristano.
WEST NILE
Il virus West Nile, trasmissibile dagli uccelli infetti all’uomo o ad altri animali attraverso la puntura di zanzara, nell’80 per cento dei casi si sviluppa in maniera asintomatica, nel 20 per cento causa sintomi simili a quelli influenzali (febbre, mal di testa, nausea e vomito) e in una percentuale inferiore all’1 per cento provoca encefaliti o meningoencefaliti.
USUTU VIRUS
Usutu (USUV), virus meno noto della Febbre del Nilo, è anch’esso capace di causare sia mortalità significativa tra le popolazioni di alcune specie di uccelli sia sintomi nell’uomo, anche se la capacità di indurre forme cliniche neuro-invasive sembra essere, ad oggi, limitata a poche e sporadiche segnalazioni. Anche questo virus si trasmette tra uccelli e mammiferi tramite zanzare infette (soprattutto del genere Culex). La malattia da virus Usutu può causare nell’uomo forme asintomatiche, forme influenzali e, nei casi più gravi, ma molto rari, meningo-encefaliti.
COME PREVENIRE
La dottoressa Marras ha ricordato alcune regole fondamentali per prevenire il contagio dai due Virus: “È importante che i cittadini, in particolare anziani e fragili, si proteggano adottando una serie di precauzioni In primo luogo occorre evitare i ristagni d’acqua, dove proliferano le larve di zanzara. Per questo è necessario svuotare di frequente sottovasi di fiori, secchi, copertoni, barili; cambiare spesso l’acqua delle ciotole per animali; tenere le piscine per bambini vuote o coprirle quando non sono usate; trattare con prodotti larvicidi tombini e pozzetti di sgrondo delle acque piovane, zone di scolo e ristagno; verificare che le grondaie siano pulite e non ostruite; coprire le cisterne e i contenitori dove si raccoglie l’acqua piovana con coperchi ermetici, teli o zanzariere. Per difendersi dalle punture è poi consigliato schermare porte e finestre con zanzariere, utilizzare repellenti cutanei per allontanare gli insetti, evitare di sostare in zone in cui sono presenti laghetti artificiali e ristagni d’acqua, come giardini e parchi, in particolare all’imbrunire e di notte, quando le zanzare sono più attive”.
LA CAMPAGNA
La Direzione generale della Asl 5 e il Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria hanno già predisposto una capillare opera di sensibilizzazione della popolazione, coinvolgendo medici di famiglia, pediatri di libera scelta, poliambulatori e comunità socio-assistenziali, perché i cittadini vengano informati sulle precauzioni da adottare per difendersi dalle punture di zanzara attraverso la divulgazione di materiale informativo sul virus. Materiale informativo sulla Febbre del Nilo e sui comportamenti corretti da attuare per prevenire ilcontagio è disponibile nel vecchio sito della Asl 5 di Oristano all’indirizzo web www.asloristano.it in basso a destra nella sezione “Argomenti” e nella sottosezione “Febbre del Nilo”.
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