Ago 22

Primo caso umano di West Nile in provincia di Oristano nel 2024.

Un uomo di Santa Giusta, di 77 anni, è ricoverato, da alcuni giorni, nel reparto di Medicina dell’ospedale San Martino di Oristano.

Il 77enne è arrivato in ospedale con febbre, confusione mentale e problemi intestinali. E dopo successivi accertamenti gli è stata riscontrata la presenza del virus della Febbre del Nilo (West Nile).

“Il paziente è stazionario e non corre pericolo di vita – ha detto Maria Valentina Marras, direttrice del Dipartimento di Igiene e Prevenzione della Asl 5 di Oristano -. La situazione è sotto controllo.

La nostra azienda sanitaria ha informato l’amministrazione comunale di Santa Giusta e avviato tutte le procedure per evitare la diffusione del virus nell’area circostante all’abitazione del settantasettenne e in tutto il territorio comunale, in collaborazione con l’Istituto Zooprofilattico della Sardegna”.

Qualche giorno fa, a San Vero Milis, sono risultate positive alla West Nile alcune cornacchie abbattute, mentre nel territorio di Oristano su un pool di zanzare catturato è stato riscontrato sia il virus della Febbre del Nilo che l’Usutu Virus. Il servizio di Sanità Animale ha già inviato una proposta di delibera a tutte le amministrazioni della provincia di Oristano per mettere in campo tutta una serie di azioni preventive per evitare il diffondersi dei due virus.

Nel 2023 due uomini, un 72enne di Siamanna e un 52enne di Siamaggiore, avevano contratto il virus della West Nile. E negli animali un gruppo di zanzare positivo a Torre Grande, due cornacchie a Solarussa, e un cavallo a Paulilatino. Lo scorso anno erano inoltre risultati positivi all’Usutu Virus tre storni a Oristano e due pool di zanzare, uno ad Arborea e l’altro a Oristano.

“Se volete individuare le aree idonee in Sardegna potete trovarle tra le Alpi e a Mazara del Vallo. La Sardegna ha già dato e non può vedersi ancora devastato il territorio e il paesaggio per accogliere impianti eolici e fotovoltaici”. I responsabili dei comitati, che contestano da mesi le speculazioni energetiche, hanno tenuto una conferenza stampa al porto di Oristano, per spiegare quanto accaduto a Cagliari, e  hanno chiesto, senza mezzi termini, di bloccare tutto, annunciando che riprenderanno le battaglie con nuovo iniziative (che almeno per ora, però, non sono state anticipate). È stata questa la risposta data all’assessore dell’Urbanistica, Francesco Spanedda, dai rappresentanti dei comitati e delle organizzazioni, nel corso di una riunione convocata ieri presso l’assessorato regionale, a Cagliari. La presidente della regione, Alessandra Todde, non si è presentata all’incontro, ma ha chiesto la collaborazione dei comitati per individuare, entro il prossimo 30 settembre, le aree idonee a ospitare gli impianti per la produzione delle rinnovabili. “Secondo noi non ci sono aree idonee – ha detto Luigi Salis, del comitato Ajò stop devastazione – in nessun punto della Sardegna. Ribadiamo che non si può discutere di questo in una situazione nella quale si sta proseguendo nella costruzione degli impianti industriali. Solo nel momento in cui ci sarà un blocco, vero è totale, potremo sederci a un tavolo e valutare tutto quanto”. L’assenza della presidente Alessandra Todde è stata criticata dalla maggior parte dei comitati. “Non ci piace il fatto che all’incontro non era presente chi rappresenta tutti i sardi – ha detto Giulia Moi, di Progresso sostenibile -; per quanto abbia impegni era il minimo, vista la problematica che stiamo vivendo oggi con le pale eoliche e la speculazione energetica. Avrebbe anche potuto trovare tre minuti”. “Non ci piace che ci abbia coinvolto così tardi, perché gli accordi delle collaborazioni si potevano fare molto prima. Ora è tardi, quindi questi incontri fatti ora sono ridicoli. È una presa in giro per i sardi – ha concluso Giulia Moi -. La Regione deve ascoltare i comitati veri, non gli amici che si portano dentro ogni volta. La Sardegna non vuole l’invasione delle pale eoliche”. Ed ecco la nota stampa diramata dai comitati: “A seguito della convocazione dell’assessorato degli Enti Locali, Finanze e Urbanistica, abbiamo redatto un elenco delle aree idonee che fossero compatibili con la sensibilità, la cultura, il substrato economico, ma in primis le esigenze paesaggistiche della popolazione locale. Lo studio è stato realizzato da esperti tecnici del settore energetico, agronomi, biologi, e il contributo prezioso di associazioni ambientaliste. Il documento è stato condiviso ad ampia maggioranza e sottoscritto dai comitati che rappresentiamo. Dopo tale impegno e lavoro possiamo felicemente concludere che le aree idonee sono state individuate tra le Alpi e Mazara del Vallo… Sardegna esclusa! Sicuri di aver svolto un gradito servizio alla RAS e autorità competente ci teniamo a disposizione per eventuali chiarimenti”.  (Elia Sanna, Web news Sardegna – Telegram).

Elaborazione di un protocollo condiviso, utile a comprendere le cause e a fissare le linee operative per salvare il patrimonio di lecci in ambito urbano. La proposta arriva dall’assessorato all’Ambiente del Comune di Oristano che nei giorni scorsi ha riunito, a palazzo Campus-Colonna, un tavolo tecnico con la partecipazione dei soggetti che, a vario titolo, hanno competenze in ambito arboreo, di difesa fitopatologica, di tutela forestale e ambientale e di ricerca universitaria. Erano presenti, oltre ai rappresentanti del Comune di Oristano, l’Università di Sassari, l’agenzia Laore, il Corpo Forestale, l’Ordine degli Agronomi e altri esperti. “Il patrimonio arboreo sardo è in pericolo, quello boschivo e quello urbano – ha spiegato il sindaco Massimiliano Sanna -. Nell’isola c’è grande preoccupazione per un capitale ambientale che evidentemente è in serio pericolo. A Oristano stiamo monitorando la situazione e vogliamo intervenire per proteggere centinaia di esemplari di leccio, la cui condizione di sofferenza è palese e a cui vogliamo porre rimedio. Abbiamo già avviato un confronto con gli esperti del settore per elaborare una strategia che potrebbe diventare una buona pratica anche per le altre realtà urbane, non solo isolane”. “Dei 6.400 alberi che costituiscono il patrimonio arboreo urbano di Oristano 750 sono lecci – ha sottolineato l’assessore all’Ambiente del Comune di Oristano, Maria Bonaria Zedda -. In questi ultimi anni si è registrata una diffusa sofferenza di lecci, soprattutto di quelli in ambito urbano. È un fenomeno diffuso in tutta la Sardegna, in alcune realtà in maniera anche molto evidente, e non ha risparmiato Oristano, dove il 50% circa di questi esemplari presenta segni di sofferenza che si manifesta con parti della chioma disseccate. Il leccio è un albero non solo molto diffuso, ma anche un simbolo della Sardegna, e anche per questo motivo non possiamo assistere inerti al suo decadimento. Abbiamo quindi riunito un tavolo tecnico in modo tale da analizzare il problema e individuare le possibili soluzioni”. Nel corso del tavolo tecnico è emerso che le principali cause della malattia, che in ambito urbano minaccia i lecci della Sardegna, sono da ricercare negli attacchi parassitari legati alla cocciniglia (Nidularia pulvinata), e nelle caratteristiche dei siti di radicazione degli alberi. Entrambi questi fattori hanno una grande influenza nello stato fitosanitario dei lecci e contribuiscono al loro progressivo decadimento. La cocciniglia, in particolare, è un parassita poco conosciuto e poco studiato. Gli interventi di cura sono orientati ad un trattamento in endoterapia con un prodotto chimico autorizzato del quale però non si conosce l’efficacia. È necessario quindi proseguire i trattamenti e raccogliere dati per verificare la reale efficacia dell’intervento curativo. A Oristano si è giunti al terzo ciclo di trattamenti in endoterapia senza che vi sia stata una inversione di tendenza e appare necessario condurre indagini più approfondite per verificare se accanto all’insetto siano coinvolti anche agenti microbiologici quali funghi, batteri e virus. Per quanto riguarda i siti di radicazione, invece, si è valutato che si potrebbe intervenire con pratiche agronomiche, necessarie a dare supporto all’attività di vegetazione degli alberi, tra le quali l’allargamento della formella di radicazione dell’albero, garantendo una superficie libera proporzionata al diametro della pianta. “A settembre il tavolo tecnico si riunirà nuovamente, e in quella sede si metterà a punto un protocollo di intervento da attuare in varie località scelte per monitorare l’efficacia delle azioni da intraprendere poi su larga scala – ha precisato l’assessore Maria Bonaria Zedda -. Il Comune di Oristano, attraverso la consulenza dei tecnici del Servizio Verde Pubblico, del Corpo Forestale e dell’Università di Sassari, si candida a promuovere un progetto pilota, per comprendere le cause e cercare di invertire la china negativa che in questo momento affligge i bellissimi alberi di leccio, simbolo della Sardegna. Siamo aperti alla collaborazione di tutte le altre amministrazioni comunali, oltre che, ovviamente, a quella indispensabile del Ministero e della Regione, e a chiunque abbia competenze e idee da condividere per difendere il nostro patrimonio ambientale”.

La prova orare della selezione pubblica per l’assunzione al Comune di Oristano di 14 istruttori amministrativo-contabili si svolgerà l’11, 12, 13, 18, 19 e 20 settembre, presso la sala giudicale, al piano terra del palazzo degli Scolopi, in piazza Eleonora 44, a Oristano. La convocazione dei candidati è fissata secondo il seguente calendario: Mercoledì 11/09/2024, ore 14.30 – candidati i cui cognomi siano compresi da Lai D. a Loi C.; Giovedì 12/09/2024, ore 09.00 – candidati i cui cognomi siano compresi da Madeddu M. a Mura V.; Venerdì 13/09/2024, ore 09.00 – candidati i cui cognomi siano compresi da Muredda M. a Pinna S.; Mercoledì 18/09/2024, ore 09.00 – candidati i cui cognomi siano compresi da Piredda D. a Zucca S. e Bechere S.; Giovedì 19/09/2024, ore 09.00 – candidati i cui cognomi siano compresi da Cappai S. a Faedda C.; Venerdì 20/09/2024, ore 09.00 per i candidati i cui cognomi siano compresi da Fais V. a Iurco T. I candidati che non si presenteranno a sostenere la prova nel giorno, ora e sede prestabiliti, saranno considerati rinunciatari al concorso, quali che siano le cause dell’assenza anche indipendenti dalla loro volontà. Tutte le informazioni relative alla convocazione per le prove concorsuali sono pubblicate sul sito istituzionale del Comune di Oristano – Sezione Amministrazione Trasparente/Bandi di concorso e hanno valore di notifica ufficiale.

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