Manifestazione a Bonaria e davanti alla Regione contro la speculazione energetica.
Su iniziativa del Coordinamento dei comitati territoriali contro la speculazione energetica, oltre 1.500 persone si sono ritrovate davanti Bonaria, a Cagliari, e hanno poi sfilato in corteo sino al palazzo del consiglio regionale, in via Roma.
Persone che, arrivate da tutta la Sardegna, hanno fatto sentire la loro voce, per testimoniare contro i predatori dell’eolico e la passività dell’attuale governo regionale, durante una delle manifestazioni fra le più partecipate sinora.
C’è anche da registrare che un gruppetto di manifestanti, rimasti in disparte rispetto agli altri, forse per cercare un pizzico di visibilità in più, hanno gridato slogan contro la transizione energetica e le energie rinnovabili in toto, dichiarandosi in contrasto con le posizioni del Coordinamento dei comitati territoriali giudicate troppo morbide. Due sigle autonome (Sa Defenza e il Comitato Ecologico Consapevole) avevano annunciato ieri, in una nota, l’intenzione di disertare il corteo principale. “La verità – avevano sostenuto – è che la necessità della transizione energetica è una bufala gigantesca; il cambiamento climatico non esiste”.
Ma anche questo va messo nel conto, perché quanto l’unità di intenti procede spedita c’è sempre qualcuno che, strumentalmente, cerca di spaccare il fronte comune, secondo un canovaccio, a dire il vero, ormai stantio e superficiale.
“Intanto che si varano le norme e si discutono tutti i provvedimenti necessari, la speculazione va avanti. Ci sono, infatti, 37 progetti che la stessa presidente della Regione Todde dice che sfuggono al suo controllo, al blocco della cosiddetta moratoria (peraltro impugnata dal governo), e noi vogliamo sapere dove sono ubicati e qual è la potenza”.
Sono due delle domande che continuano a porsi i portavoce del Coordinamento dei comitati contro la speculazione energetica. Per questo chiedono alla governatrice “…un intervento straordinario, fra i quali anche la requisizione dei cantieri e, se necessario, l’esproprio per tutelare la Sardegna”, così come ha sostenuto Marco Pau uno dei portavoce. “Serve un atto di coraggio – ha detto Pau -: la presidente prenda una decisione seria, convochi un consiglio regionale aperto, chiami tutte le forze politiche, le forze sociali, sindacali, l’intellettualità diffusa in Sardegna e, finalmente, si decida di aprire un contenzioso serio con lo Stato.
La transizione energetica va fatta, noi non siamo contro – ha aggiunto Pau -, ma va deciso da noi dove e quando, la tipologia d’energia, e se si deve partire da qualche parte noi diciamo: si parta dai tetti degli edifici e soprattutto si dia avvio ai piccoli distretti energetici”.
Anche se c’è qualcuno che sostiene (forse in maniera non del tutto disinteressata) che non sarebbero sufficienti per soddisfare la quota dei 6,2 gigawatt (mai impugnata dalla giunta regionale. ndr) assegnati alla Sardegna dal decreto del Mase. “Intanto – sostengono i comitati – va fatto il calcolo, perché nessuno ci ha chiarito quali sono le superfici che possono essere utilizzate; serve una pianificazione”. Il Coordinamento dei comitati vorrebbe partecipare istituzionalmente a un tavolo qualificato “Vogliamo essere ascoltati – è stato detto -, visto che oggi non siamo più “quei quattro disperati dei comitati”, ma qu, dietro di noi, c’è davvero un popolo, e se ne dovrà tenere conto”.
Mentre la giunta regionale davanti alla rivolta popolare contro la speculazione energetica sonnecchia, c’è chi, nel centrodestra, ha approfittato dell’impasse della giunta Todde per cavalcare politicamente l’onda della “Pratobello ‘24”. Si tratta di Forza Italia che ha annunciato un “…forte sostegno e pieno appoggio alla proposta di legge di iniziativa popolare Pratobello ’24, da far arrivare nell’aula del consiglio regionale senza il passaggio nelle commissioni, con l’aggiunta di un sì alla metanizzazione dell’Isola e più risorse per le comunità energetiche”. È questa la linea di politica energetica per la Sardegna di Forza Italia, espressa in una proposta di legge presentata in consiglio dal segretario regionale e deputato di FI, Pietro Pittalis, e da Ugo Cappellacci, Marco Tedde, Angelo Cocciu e Ivan Piras. Per FI la giunta regionale e le forze che compongono il campo largo “…sono in uno stato confusionale, e non hanno saputo o voluto proporre soluzioni adeguate per affrontare il problema dell’eolico a terra e a mare, che rischia di penalizzare gravemente il nostro ambiente, il nostro paesaggio e soprattutto la nostra economia”, ha precisato Pietro Pittalis. Le proposte che FI vuole “sottoporre alla maggioranza” riguardano prima di tutto la legge di iniziativa popolare “…che contiene elementi utili, soprattutto sul piano paesaggistico e urbanistico, per frenare questa sorta di speculazione da parte di società che logicamente mirano solo al loro proprio tornaconto. Serve – hanno detto i rappresentanti di Forza Italia – una risposta immediata ed efficace sul tema delle energie alternative, e per questo proporremo a tutti i capigruppo la sottoscrizione della procedure d’urgenza per l’esame e l’approvazione della proposta di legge Pratobello”. Ma non solo. “Servono investimenti con risorse finanziarie sufficienti per implementare e sostenere le comunità energetiche e investire sulle rinnovabili dalle biomasse e dall’idrogeno – ha sottolineato Pittalis – . E va portato a compimento il disegno per la metanizzazione dell’Isola. Sull’argomento denunciamo lo stallo e l’immobilismo di questa giunta regionale, dalla quale vogliamo sapere a che punto è il processo, sapendo che su questo c’è un conflitto neppure tanto nascosto tra la presidente Todde e il gruppo del Partito democratico”.
Il consiglio comunale di Oristano è stato convocato per martedì 17 e giovedì 19 settembre, alle 18.30, presso la sala consiliare della Provincia, in via Senatore Carboni, a Oristano, per la discussione del seguente ordine del giorno: 1) Interpellanza urgente consiglieri Federico, Marchi, Della Volpe, Sanna, Daga: “Inaccessibilità al servizio di traporto pubblico notturno estivo con Torre Grande per i residenti delle frazioni e borgate oristanesi”; 2) Mozione urgente Sanna, Marchi, M.Obinu, Marcoli, Della Volpe, Daga, Federico: “Istituzione dei Comitati di quartiere, frazione e borgata”; 3) Interpellanza urgente Marcoli, G.Obinu, M.Obinu: “Potatura dei platani di via Cagliari e gestione delle alberature della città”; 4) Interpellanza urgente M.Obinu, G.Obinu, Marcoli, Sanna, Della Volpe, Marchi, Federico, Daga: “Spiaggia disabili”; 5) Mozione 2ª Commissione consiliare permanente: “Istituzione di un tavolo di coordinamento degli eventi sportivi, culturali e di spettacolo”; 6) Interpellanza urgente M.Obinu, Marcoli, G.Obinu: “Situazione Torre Grande”; 7) Interrogazione Della Volpe, Sanna, Marchi, Daga, Federico: “Stretta del Comune circa il posizionamento di vasi lungo le strade della città”; 8) Interrogazione Della Volpe, Sanna, Marchi, Daga, Federico: “Pagine Facebook e Instagram istituzionali del Comune di Oristano”; 9) Mozione Marcoli, M.Obinu, G.Obinu: “Istituzione di una Comunità energetica regionale in Sardegna e la protezione del territorio contro le speculazioni energetiche”; 10) Interpellanza Federico, Daga, Marchi, Sanna, Della Volpe: “Mancata organizzazione e realizzazione della rassegna serale estiva di cinema all’aperto”; 11) Interpellanza Federico, Sanna, Della Volpe, Marchi, Daga: “Degrado in Città: vico Arcais”.
1 comment
1) I comitati non hanno qualcuno più preparato? Una sequela di fesserie stupide e pericolose.
2) Ecco i magnifici quattro e le loro geniale. Sanno cosa comporta il GALSI? Sanno ma fanno riferimento al loro azionista di maggioranza.