Corsa degli Scalzi: Santu Srabadoi è tornato a Cabras.
Tra canti, preghiere e momenti di intensa partecipazione, la statua del Santo è stata riportata a Cabras da is curridoris, al sicuro nella chiesa di Santa Maria, dove resterà protetta e venerata fino all’anno prossimo.
Per Cabras e per tutta la regione del Sinis è stato un fine settimana di profonda fede. Il villaggio di San Salvatore è stato il cuore pulsante di una grande celebrazione di popolo, arrivando ad attirare tra le strette strade del novenario una folla di migliaia di persone, tra fedeli e turisti, che hanno partecipato alla solenne processione delle 10:30 per onorare il Santo lungo le vie del villaggio.
“Arriviamo a conclusione di un evento che cattura i cuori dei cabraresi e che è ormai parte della nostra identità culturale da generazioni – ha detto il sindaco di Cabras Andrea Abis -. Ho vissuto queste giornate come amministratore ma anche come semplice corridore, cercando di portare a compimento nel migliore dei modi entrambi i ruoli. Oggi la festa lascia spazio alla consapevolezza che questa edizione è giunta al termine, il novenario torna al suo silenzio e domani chiuderemo questa grande evento con la processione delle donne”.
Fin dal primo pomeriggio, le strade di Cabras, in particolare via Tharros, si sono riempite di fedeli, turisti e curiosi. Circa cinquemila persone si sono radunate ai lati della strada, sperando di scorgere il volto di amici, familiari e parenti tra quelli dei “curridoris”, contribuendo a creare un’atmosfera festosa e a fare della corsa un vero evento di popolo.
I “curridoris”, partiti da San Salvatore intorno alle 18.30, hanno percorso su “caminu de su santu” a passo di corsa. In tanti, dopo le fatiche del giorno precedente, portano i addosso i segni della stanchezza, ma la devozione e la voglia di portare a compimento la processione spinge i fedeli a superare i loro limiti.
Il loro arrivo a Cabras è stato segnato dallo scoppio dei fuochi d’artificio e il Santo è stato accompagnato fino al punto in cui le autorità civili e religiose hanno accolto i partecipanti, ponendo fine alla Corsa degli Scalzi 2024.
Terminata la corsa la festa prosegue a Cabras, nella centrale Piazza Stagno, dove migliaia di persone hanno festeggiato al suono di “We Love 2000” sulle note del Dj Giorgio Prezioso.
“Il sentimento di fratellanza che si respira fra i corridori e all’interno delle case del villaggio, insieme al costante sostegno degli anziani che hanno vissuto queste celebrazioni anni addietro, sono gli elementi che racchiudono il senso di unità comunitaria che caratterizza i festeggiamenti per San Salvatore. Abbiamo accompagnato la statua con vera devozione e lo faremo ancora negli anni che verranno, trasmettendone il valore alle generazioni che verranno”, ha affermato Alessio Camedda, presidente dell’associazione Is curridoris.
Soddisfatto anche il presidente del Comitato organizzatore, Gian Piero Meli. “Abbiamo cercato di onorare San Salvatore contribuendo con impegno all’organizzazione dei festeggiamenti civili che hanno accompagnato queste giornate. Il grande spirito di abnegazione di ogni componente del comitato è stato fondamentale per la buona riuscita degli spettacoli in calendario”.
La conclusione definitiva dei festeggiamenti, lunedì 2 settembre, dopo la Santa Messa al villaggio di San Salvatore, alle 7 del mattino, prevede il rientro di Santu Srabadoeddu, a Cabras, accompagnato dalle donne in abito tradizionale.
La Corsa degli Scalzi fa parte del programma ufficiale dei festeggiamenti di San Salvatore, ed è stata organizzata dal Comune di Cabras con il supporto dell’Assessorato al Turismo della Regione, Sardegna Turismo, il Comitato organizzatore San Salvatore, l’Associazione Is Curridoris, l’Associazione Santu Srabadoeddu e l’Associazione Enti Locali per lo Spettacolo. (a cura dell’Ufficio comunicazione del Comune di Cabras).
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