Set 04

Per i sindaci del “campo largo” l’Autonomia Speciale della Sardegna è sotto attacco.

Un documento dei sindaci del “campo largo” è stato inviato alla presidente della Regione, Alessandra Todde, e al presidente del consiglio regionale, Piero Comandini, in relazione al grave attacco che sta subendo l’Autonomia Speciale della Sardegna.

E anche in virtù dell’impugnativa del governo nazionale nei confronti della legge regionale N.5/24 sulle “Misure urgenti per la salvaguardia del paesaggio e dei beni paesaggistici e ambientali”, e alla legge sull’“Autonomia differenziata”.

Questo il documento integrale:

“Il contenuto dell’impugnativa del Governo nei confronti della Legge regionale N.5/24 in materia di “Misure urgenti per la salvaguardia del paesaggio e dei beni paesaggistici e ambientali”, è di una gravità e pericolosità inaudita. Se la Corte Costituzionale dovesse accoglierla metterebbe la pietra tombale su quello che rimane della nostra Autonomia Speciale. Il tentativo è quello di cancellare, una volta per tutte, le nostre prerogative statutarie in materia urbanistica, paesaggistica, ambientale.

Non è superfluo ricordare che il nostro Statuto di Autonomia è una legge di rango costituzionale, che non può essere cancellata e mortificata da una impugnativa del Governo stilata da qualche zelante burocrate. Per bloccare l’efficacia della legge regionale tesa a scongiurare, per un periodo limitato, l’irreversibilità dell’impatto sul territorio regionale derivante dalla realizzazione, installazione o avviamento di impianti di produzione e accumulo di energia elettrica da fonti rinnovabili, il Governo è ricorso ad uno strumento inusuale e straordinario “la sospensione cautelare d’urgenza” della legge, in attesa del pronunciamento della Corte Costituzionale. Una procedura del tutto eccezionale visto che solo una volta nella storia repubblicana un Governo è ricorso alla “sospensione cautelare d’urgenza” per bloccare una normativa della Regione Valle D’Aosta in materia di gestione e contenimento della pandemia da Covid-19. È del tutto evidente che l’obbiettivo del Governo sia quello di sterilizzare una normativa tesa ad evitare il diffondersi di una speculazione energetica indiscriminata che porterebbe alla distruzione del nostro patrimonio paesaggistico, ambientale e culturale. Non è un caso che in contemporanea con l’impugnativa del Governo si sia mossa la Confindustria attraverso un ricorso alla Commissione Europea.

La nostra Autonomia Speciale è sotto attacco. Ci troviamo di fronte alla riproposizione di una “idea coloniale” del rapporto Stato-Regione incentrata su una inaccettabile gerarchia dei poteri. L’impugnativa del Governo fa il paio con la legge sulla “Autonomia differenziata”. Una legge che sancirà la secessione delle regioni ricche a scapito di quelle più povere; accentuerà le differenze territoriali; alimenterà le disuguaglianze dei cittadini rispetto a diritti costituzionalmente garantiti, quali la salute, l’istruzione, il lavoro, i trasporti. Mortificherà, sino a cancellarla, la nostra Autonomia Speciale: le regioni Ordinarie diventeranno molto speciali, quelle Speciali molto ordinarie. Ad essere scardinato è il principio costituzionale della perequazione e della redistribuzione delle risorse. In questo contesto non possono non destare viva preoccupazione tutte quelle iniziative tese ad esasperare e ad alimentare un senso di frustrazione e di ribellismo nei confronti delle istituzioni democratiche che, se non adeguatamente governate, possono dar luogo ad azioni violente ed a gravi turbative dell’ordine pubblico. L’atteggiamento del Governo è però la cartina al tornasole della scarsa o nulla considerazione in cui è tenuta la nostra Autonomia Speciale. Di quanto desueto ed anacronistico sia diventato il nostro istituto autonomistico.

È arrivato il momento di avviare “una nuova fase costituente” della nostra Autonomia Speciale. Bisogna procedere senza indugi alla riscrittura dello Statuto di Autonomia. Rinegoziare il patto costituzionale che lega la Sardegna allo Stato italiano. Un patto tra uguali, senza vincoli gerarchici, che assicuri alla Sardegna più poteri su tutte quelle materie dove più arrogante ed invadente è la presenza dello Stato: servitù militari, paesaggio, ambiente, energia, beni culturali, ruolo internazionale della Regione.

Tutto questo deve avvenire attraverso un ampio coinvolgimento della società sarda in tutte le sue articolazioni: le istituzioni autonomistiche (Giunta e Consiglio regionale) il sistema delle autonomie locali (Comuni, Province, Aree metropolitane), il mondo della cultura e dell’Università, le forze sociali, i sindacati e le forze imprenditoriali, i partiti e i movimenti, i comitati spontanei, la Chiesa, il mondo giovanile.

Una mobilitazione dal basso del popolo sardo che deve vedere protagonista la Presidente della Regione, a cui i cittadini, il 25 di febbraio, hanno affidato la salvaguardia delle nostre prerogative autonomistiche, la difesa della nostra identità di popolo. Ricordando che l’identità di un popolo è la sua storia, le sue tradizioni, la sua arte, la sua cultura, la sua lingua, il suo ambiente, il suo paesaggio. Una mobilitazione che grazie al fattivo impegno della Giunta e del Consiglio regionale possa scaturire nella indizione degli “Stati generali per la difesa della Autonomia Speciale”.

(F.to Salvatore LAI Sindaco di Gavoi, Massimo ZEDDA Sindaco di Cagliari, Giuseppe MASCIA Sindaco di Sassari, Maria Laura ORRU’ Sindaca di Elmas, Graziano MILIA Sindaco di Quartu S. Elena, Raimondo CACCIOTTO Sindaco di Alghero, Diego LOI Sindaco di Santu Lussurgiu, Francesco MANCONI Sindaco di Bolotana, Barbara PUSCEDDU Sindaca di Sinnai, Pietro ZEDDA Sindaco di Tiana, Giovanni MURONI Sindaco di Dualchi, Pietro PISU Sindaco di Quartucciu, Marina MADEDDU Sindaca di Villa S. Pietro, Walter CABASINO Sindaco di Pula, Gian Luigi PUDDU Sindaco di Settimo S. Pietro, Giacomo PORCU Sindaco di Uta).

Oristano sarà il primo centro della Sardegna servito dal gas naturale attraverso un sistema di rifornimento, al momento, senza eguali in regione. Il traguardo sarà raggiunto a partire da marzo del prossimo anno, grazie all’importante operazione di sistema che coinvolge l’Amministrazione comunale e le aziende del territorio, Medea (Gruppo Italgas), Higas (Gruppo Avenir LNG) e Consorzio Industriale Provinciale Oristanese (Cipor). Un traguardo che trova il suo fattore abilitante nella specificità del sistema di approvvigionamento di metano di cui beneficerà la città, in un contesto come quello energetico sardo già di per sé unico nel suo genere. Il gas naturale, infatti, arriverà direttamente dal deposito costiero di Higas alle aziende del Consorzio Industriale mediante la rete di distribuzione consortile in fase di completamento e nella rete di distribuzione cittadina gestita da Medea, favorendo la decarbonizzazione dei consumi e mettendo a disposizione della città e del suo sistema economico una fonte di energia più conveniente, sostenibile e sicura rispetto a quelle in uso. In questo contesto Medea ha già avviato le attività di estensione della rete cittadina per collegarla a quella del Consorzio Industriale – a sua volta collegata all’impianto Higas – nonché le opere propedeutiche alla trasformazione digitale del network pronto al passaggio dall’aria propanata al metano e in grado di accogliere in futuro anche gas rinnovabili come biometano e idrogeno. Un’operazione pianificata con l’Amministrazione comunale e che vede coinvolto anche il Cipor, ente che promuove la localizzazione e lo sviluppo delle imprese nell’agglomerato industriale della città, che a breve sarà in grado di aggiungere ai servizi già offerti anche la fornitura di metano. “Il passaggio dall’utilizzo dell’aria propanata al metano come fonte di energia per le nostre case e aziende è un importante passo avanti per la nostra comunità. Siamo di fronte a un progresso che non è soltanto un aggiornamento tecnico, ma una significativa evoluzione per il benessere e la sostenibilità della nostra città. Maggiore efficienza energetica, riduzione delle emissioni inquinanti, maggiore sicurezza, stabilità dei prezzi e fornitura continua in virtù di una vasta disponibilità, sostenibilità a lungo termine in una più ampia strategia di transizione energetica verso fonti più sostenibili sono solo alcuni dei vantaggi legati a questa transizione. Questa scelta ci avvicina agli obiettivi di riduzione delle emissioni stabiliti a livello nazionale ed europeo, contribuendo alla lotta contro i cambiamenti climatici”, ha dichiarato il sindaco di Oristano, Massimiliano Sanna. “Il tema dell’energia è centrale nel dibattito politico e sociale e lo è soprattutto nella nostra Isola. Il passaggio al metano rappresenta dunque non solo una tappa fondamentale nel processo di transizione energetica che deve necessariamente puntare al rispetto dell’ambiente, ma anche un’importante occasione di sviluppo anche in prospettiva dell’imminente nascita della nostra prima comunità energetica”, ha aggiunto l’assessore all’energia del Comune di Oristano, Ivano Cuccu. “Il continuo sviluppo delle reti di distribuzione del gas sta cambiando in positivo le prospettive di sviluppo del territorio – ha commentato l’amministratore delegato di Medea, Ruggero Bimbatti –, fungendo anche da attrattore di nuova imprenditorialità. Portare il metano a Oristano rappresenterà un duplice traguardo: da un lato consentirà di accelerare la transizione energetica grazie a reti gas all’avanguardia, che a breve distribuiranno metano e in un futuro prossimo gas rinnovabili; dall’altro, con l’approvvigionamento diretto dall’impianto Higas, disporremo di un ulteriore importante benchmark in vista della conversione delle reti degli altri capoluoghi, e per continuare a sostenere lo sviluppo energetico della Sardegna. La rivoluzione delle reti digitali è solo all’inizio”. “Il deposito costiero di Gas Naturale Liquefatto, già in funzione da tre anni, può finalmente attivare anche la condotta che conferirà il gas per alimentare le utenze industriali della nuova rete del Consorzio – ha sottolineato Roberto Madella, presidente e amministratore delegato di Higas -. Questa nuova opportunità per le imprese – frutto di una proficua collaborazione tra Higas, il Consorzio e Medea – consentirà all’area industriale di addivenire uno dei poli industriali più attrattivi a livello regionale per la competitività sui costi energetici. È inoltre per noi motivo di orgoglio rendere il servizio disponibile anche per la cittadinanza di Oristano e Santa Giusta, la quale potrà beneficiare appieno della disponibilità di gas naturale per le utenze domestiche”. Per il presidente del Consorzio Industriale Provinciale Oristanese, Gianluigi Carta, è importante evidenziare che “…a fine anno verrà raggiunto l’importante obiettivo della metanizzazione dell’area industriale che il Cipor ha inserito tra le sue priorità e ha portato avanti con determinazione con le diverse amministrazioni che hanno guidato l’ente in questi ultimi anni. In questa strategia rientra anche il pieno sostegno che il Consorzio ha offerto sin dall’inizio per la realizzazione del deposito costiero di Higas nel Porto Industriale, andando a creare il primo polo del metano in Sardegna e la prima rete di distribuzione del metano in un’area industriale dell’isola. Altrettanto importante è la sinergia che si è creata con Medea per favorire la transizione a metano della rete di distribuzione a servizio della Città di Oristano, realizzata con una responsabile condivisione e ottimizzazione delle infrastrutture pubbliche. La prossima disponibilità del metano rappresenta una notevole opportunità per le imprese insediate nell’agglomerato industriale e un forte elemento di attrazione per nuovi investimenti nell’area da parte di aziende energivore, che potranno contare su una fonte di energia a basso impatto ambientale a condizioni particolarmente vantaggiose. Infatti, la rete consortile in fase di ultimazione è stata completamente finanziata dalla Regione Sardegna e questo consentirà di minimizzare le tariffe di distribuzione a carico delle imprese, che dovranno coprire i soli costi di manutenzione e gestione e non il recupero dell’investimento”. Per cittadini e imprese è importante sapere che, a conversione ultimata, l’erogazione di aria propanata sarà interrotta e il nuovo servizio con gas naturale sarà fruibile solo da chi avrà sottoscritto per tempo un nuovo contratto di fornitura e adeguato, laddove necessario, il proprio impianto interno. Per semplificare il passaggio al metano, dallo scorso luglio Medea ha messo a disposizione dei cittadini e delle imprese un “Info Point” in Corso Umberto n. 10. Si tratta di un punto di contatto con il compito di supportare le persone interessate nella gestione delle pratiche ed è attivo il lunedì e il mercoledì, dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 16. Il personale sarà a disposizione per fornire informazioni e dettagli anche in merito agli incentivi e alle promozioni commerciali attive. Medea, infatti, per il tramite delle società di vendita abilitate, ha previsto di mettere a disposizione della cittadinanza specifici incentivi volti alla copertura di eventuali costi di adeguamento degli impianti interni. In particolare, nel caso di impianto già allacciato alla rete ad aria propanata, è previsto un contributo fino a 250 euro per l’eventuale adeguamento dell’impianto interno ai fini del funzionamento a gas naturale. Specifiche comunicazioni informeranno i cittadini dell’avvio della conversione a metano della rete; sul sito internet della società – www.medeagas.it – sarà pubblicato il dettaglio del programma dei lavori, con i quartieri progressivamente interessati dall’operazione.

Al via la riqualificazione del giardino Annadina Cozzoli, nella via Sa Sartiglia, e delle aree verdi di via Costa – via Cima, e di vico la Maddalena – via Isili. Il Comune di Oristano ha affidato i lavori alla Cooperativa sociale Santo Stefano di Cagliari, che con un progetto da 38 mila euro interverrà per la valorizzazione delle tre aree. “Le condizioni attuali delle tre aree non consentono un pieno utilizzo da parte dei cittadini e interveniamo per restituirle alla piena disponibilità pubblica – ha evidenziato il sindaco Massimiliano Sanna -. Per raggiungere questo obiettivo è necessario migliorare le condizioni del verde e ripristinare i camminamenti, definire i contorni delle superfici a prato, e sistemare panchine, cestini, fontanelle e illuminazione. Gli interventi riguardano anche gli allacci idrici per l’impianto di irrigazione”. “Nell’area fra la via la Maddalena e via Isili è necessario un intervento migliorativo che interessa il verde pubblico e le infrastrutture – ha precisato l’assessore all’Ambiente e al Verde pubblico, Maria Bonaria Zedda -. Dovrà essere garantita la fruibilità in sicurezza alle persone, impedendo l’accesso ai veicoli. Nel dettaglio si interverrà con il ripristino della pavimentazione dei camminamenti, delle piazzette e del cordolo che delimita l’area verde dalla viabilità principale; saranno poi sistemati due pali di illuminazione per potenziare l’impianto esistente. È previsto l’allaccio idrico e la realizzazione di un impianto di irrigazione a goccia, la sistemazione del perimetro dell’area con colture sempreverdi, una fontanella e cestini. Il secondo intervento programmato riguarda il giardino Annadina Cozzoli, tra le via Sa Sartiglia e Gremio dei Contadini – ha proseguito l’assessore Zedda -. È previsto il ripristino del prato, la sistemazione di 4 panchine, lampioni, una fontanella e cestini. Al fine di consentire la cura dell’area verde è prevista la realizzazione dell’allaccio idrico per un impianto di irrigazione ad ala gocciolante. Sarà anche realizzata la perimetrazione con colture sempreverdi. Il progetto si completa con l’intervento nell’area tra via Costa e via Cima – ha concluso Maria Bonaria Zedda -. Si tratta di un corridoio di terra tra le abitazioni private che unisce le due vie tramite un camminamento in mattonelle che necessita di un intervento che ne consenta il pieno utilizzo. Il percorso sarà ripristinato e attrezzato con 4 panchine, cestini, lampioni e una fontanella. Anche in questo caso sarà realizzato l’allaccio idrico per l’impianto di irrigazione e sarà realizzata una siepe”.

Nel corso di una breve cerimonia, il sindaco di Oristano, Massimiliano Sanna, e l’assessore ai Servizi sociali, Carmen Murru, hanno consegnato un furgone per il trasporto delle imbarcazioni e le attrezzature utilizzate dagli atleti con disabilità al presidente dell’associazione sportiva dilettantistica Veliamoci, Cristina Atzori. “Si tratta di una importante iniziativa che punta a favorire l’inclusione sportiva di persone con disabilità, coinvolgendo le realtà locali e le associazioni sportive che operano in questo ambito – ha detto il sindaco Massimiliano Sanna -. Le risorse sono state concesse dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e il Ministero per le disabilità le ha ripartite tra le Regioni. La Regione Sardegna ha distribuito le risorse tra gli enti gestori dei Plus, concedendo al Comune di Oristano un finanziamento di 113 mila euro per l’acquisto e il noleggio di attrezzature, ausili e mezzi di trasporto per l’inclusione sportiva di persone con disabilità”. “Il Plus ha pubblicato un avviso rivolto alle associazione sportive dilettantistiche finalizzato all’acquisto o al noleggio di attrezzature, ausili e mezzi di trasporto utili a favorire l’inclusione sportiva – ha sottolineato l’assessore Carmen Murru -. Si è quindi proceduto a concedere in comodato d’uso gratuito, per quattro anni, varie attrezzature. All’associazione All Toghether, che ha in gestione la piscina comunale, sono stati concessi un aquatreadmill, un aquabike e 6 puzzle step; all’ssociazione sportiva Eolo è stato concesso un sollevatore mobile; all’Associazione Veliamoci un Furgone Iveco Daily. Rimangono da utilizzare ancora circa 44 mila euro per l’acquisto di un pulmino da 9 posti per l’associazione “Una ragione in più”, e altra attrezzatura acquatica che sarà affidata all’associazione Eolo”.

Venerdì 6 settembre, ricorre il cinquantennio della costituzione della Questura di Oristano. Per l’occasione, nei locali della Sezione della Polizia Stradale e nell’atrio principale al piano terra della Questura, alle 18, si terrà una cerimonia per ricordare la ricorrenza, e verrà inaugurato un manufatto artistico “Ceramica del Ricordo”, che riceverà la benedizione del Cappellano della Polizia di Stato. Successivamente verrà deposta una corona presso la targa dedicata ai caduti.

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