Set 18

Coinvolgere i cittadini istituendo i comitati di quartiere, frazione, borgata.

Il consiglio comunale di Oristano ha approvato una mozione per l’istituzione dei comitati di quartiere, frazione e borgata.

La mozione, presentata dai consiglieri Sanna, Marchi, M.Obinu, Marcoli, Della Volpe, Daga e Federico, è passata all’unanimità dei presenti, mentre Forza Italia non ha partecipato al voto.

Il documento impegna il sindaco e la giunta affinchè “…in armonia con i principi indicati dal Tuel e con gli indirizzi di partecipazione e condivisione fissati dallo statuto comunale si avvii nella commissione competente il percorso di esame della bozza di regolamento così come definita dagli uffici e annunciata dall’assessore”.

Presentando la mozione in aula, Efisio Sanna (Oristano più) ha evidenziato l’esigenza di sottolineare “…il calo della rappresentanza e dell’interesse alla vita politica e amministrativa. È un fenomeno comune a tutto il Paese. Dobbiamo quindi innalzare il livello di condivisione e coinvolgimento dei cittadini nelle vicende della nostra città. È un nostro dovere. Con la soppressione delle circoscrizioni è calata la partecipazione democratica. La stessa liquidazione dei partiti tradizionali non ha avvantaggiato nessuno. Non sono stati sostituiti da formule di rappresentanza democratica adeguate. Oggi occorre sviluppare un confronto che manca da troppi anni e occorre istituzionalizzare le forme di rappresentanza, mettendo a valore il mondo dell’associazionismo e le tante risorse e intelligenze che nella nostra città ci sono. I comitati di quartiere, di frazione e di borgata possono essere estremamente utili se sapremo affidargli un ruolo positivo e se loro sapranno interpretare questo ruolo”.

Per Francesco Federico (Oristano democratica e possibile) occorre “…focalizzare l’attenzione sul disinteresse della cittadinanza verso la politica e verso le decisioni che vengono assunte dal consiglio comunale. Attraverso questa mozione possiamo avviare politiche attive di coinvolgimento della cittadinanza”.

Massimiliano Daga (Pd) ha sottolineato “…il dato preoccupante dell’astensionismo e della disaffezione alla cosa pubblica. Per questo avvertiamo la necessità di una partecipazione più attiva dei cittadini alla vita pubblica. Lo stesso ruolo dei consiglieri comunali sarebbe agevolato dalla presenza di un parlamentino dei quartieri e delle frazioni”.

Francesca Marchi (Oristano più) ha evidenziato come “…nei quartieri e nelle frazioni ci sia sempre più voglia di partecipare. Lo vediamo anche nell’organizzazione delle feste patronali, di quartiere e di frazione, che mantengono vive le tradizioni dei piccoli centri. A questo movimento non corrisponde un coinvolgimento istituzionale. In un momento in cui la partecipazione attiva e passiva dell’elettorato è sempre più in calo l’istituzione dei comitati favorirebbe la partecipazione dei cittadini. Sarebbe un atto dovuto e di giustizia nei confronti degli oristanesi”.

Per Sergio Locci (Aristanis) “…è lodevole lo spirito della mozione ed è lodevole il desiderio di ripristinare il debito di rappresentanza che avvertiamo verso i cittadini. Coinvolgere i cittadini ad una partecipazione più attiva delle scelte dell’amministrazione è sempre un fatto estremamente positivo. Occorre dare una effettiva configurazione istituzionale a questa nuova partecipazione”.

Giuliano Uras (Oristano al centro) ha ricordato il ruolo svolto in passato dai consigli di circoscrizione “…che sono state utili palestre di democrazia, preziosi cuscinetti tra le frazioni e la città, che hanno favorito l’elezione in consiglio comunale di tanti rappresentanti delle frazioni, che hanno portato le istanze di quelle comunità. Oggi a Oristano abbiamo quartieri che per numero di abitanti risultano più grandi di tanti paesi della provincia. Si tratta di realtà che necessitano di una rappresentanza. Lo stesso statuto comunale incoraggia forme di rappresentanza come le consulte e quindi ben vengano i comitati”.

Il dibattito è stato chiuso dall’assessore Simone Prevete, che ha la delega per le frazioni, le borgate e i quartieri: “Il tema della partecipazione dei cittadini attraverso i comitati di quartiere è molto sentito. Lo dimostra il fatto che fa parte del nostro programma elettorale e lo dimostra il fatto che ci stiamo lavorando da tempo, come conferma la bozza di regolamento predisposta. Parlo di bozza perché vogliamo che in sede di commissione ci sia una discussione aperta a contributi e integrazioni, utili alla definizione di un testo condiviso. Per questo motivo oggi sarebbe meglio sospendere la mozione e lasciare alla commissione competente il compito di lavorare sul testo del regolamento di istituzione dei comitati”.

Il consiglio comunale ieri ha voluto dedicare un minuto di raccoglimento in ricordo di Gian Filippo Uda, scomparso nei giorni scorsi, che in passato fu consigliere comunale.

Nel corso della seduta, la giunta comunale ha risposto alle interpellanze dei consiglieri. Francesco Federico (Oristano democratica e possibile) ha illustrato l’interpellanza presentata insieme ai consiglieri Marchi, Della Volpe, Sanna, Daga sull’inaccessibilità al servizio di traporto pubblico notturno estivo con Torre Grande per i residenti delle frazioni e delle borgate, chiedendo al sindaco e alla giunta “…se siano consapevoli della inaccessibilità per una importante parte di oristanesi al servizio pubblico di collegamento notturno estivo verso Torre Grande, e se intendano esercitare un’azione propositiva verso l’Ast per addivenire da subito a una nuova e dovuta rimodulazione del servizio”.

L’assessore ai Trasporti, Ivano Cuccu, ha risposto evidenziando “…il ruolo attivo e propositivo del Comune sul trasporto pubblico urbano ed extraurbano. Siamo molto attenti a questa problematica. Più di una volta ho incontrato gli studenti e recentemente anche l’assessore regionale ai trasporti che si è fatta carico di risolvere il problema”.

Francesco Federico ha replicato sottolineando “…la mediocrità della risposta e l’inadeguatezza di gestione della problematica dei trasporti”.

Umberto Marcoli (Progetto Sardegna) ha illustrato l’interpellanza presentata insieme ai consiglieri G.Obinu e M.Obinu sulla potatura dei platani di via Cagliari e sulla gestione delle alberature della città, chiedendo quali criteri tecnici e scientifici siano stati adottati per decidere il periodo e le modalità di potatura dei platani di via Cagliari, se sia stata richiesta la consulenza di esperti arboricoltori o agronomi per pianificare e supervisionare l’intervento, quali motivazioni hanno portato a scegliere un periodo considerato inadatto per la potatura, se siano previste azioni di monitoraggio e interventi di cura per mitigare i danni causati dalla potatura. Marcoli ha chiesto anche quali misure si intendano adottare per evitare che in futuro si ripetano interventi simili e per quale motivo non sia ancora stato realizzato il piano del verde pubblico.

L’assessore all’Ambiente e al verde pubblico, Maria Bonaria Zedda, ha riposto spiegando che “…l’intervento di potatura è stato effettuato in seguito a numerose segnalazioni di cittadini e attività commerciali relative a problematiche di sicurezza, igiene e ingombro di rami. Non si è trattato dunque di una potatura, ma di un intervento che mirava a risolvere i problemi senza compromettere la salute degli alberi, con l’allontanamento delle fronde dai fabbricati, l’abbassamento della chioma e il contenimento sul lato strada, rimandando alla stagione invernale un intervento di potatura più deciso. I lavori sono stati effettuati da operai specializzati sotto il controllo e direzione del direttore tecnico della Oristano Servizi, che ha precisato che non si sono effettuati tagli particolarmente sensibili per la pianta che non subirà alcuna conseguenza negativa in termini di capacità vegetativa. Il Piano del Verde, infine, è stato ultimato e consegnato a fine luglio. L’Ufficio Verde sta verificando e riscontrando gli elaborati al fine di predisporre gli atti necessari alla sua approvazione”.

Umberto Marcoli ha replicato ribadendo che “l’intervento è stato una potatura, fatta forse con attenzione, ma in fretta e furia in un periodo non adatto a queste attività”.

Maria Obinu (Progetto Sardegna) ha illustrato l’interpellanza presentata insieme ai consiglieri G.Obinu, Marcoli, Sanna, Della Volpe, Marchi, Federico e Daga sull’assegnazione di un tratto della spiaggia di Torre Grande a un’attività a servizio dei disabili, chiedendo “…se corrisponda al vero che il responsabile della cooperativa Sea scout ha presentato al Comune un progetto che ha ottenuto il via libera dal Demanio, che ha indicato alla stessa cooperativa la possibilità di utilizzare un’area già assegnata al Comune, per 30 anni, per la realizzazione di strutture simili”. Con l’interpellanza si è chiesto di sapere se sia vero che nonostante gli apprezzamenti verbali, da parte dell’amministrazione, tutto si sia arenato da oltre un anno, e se risulta che un ulteriore ritardo nella realizzazione dell’opera rischi di far definanziare il progetto.

L’assessore ai Servizi sociali, Carmen Murru, ha risposto spiegando che “…il Comune ha ricevuto una proposta progettuale per la costruzione di un chiosco a servizio di attività lavorative dei disabili, ma non è stata presentata alcuna richiesta Suape e non è stato pubblicato neanche un bando dal Demanio per la costruzione di un chiosco. Ci chiediamo come avremmo potuto rispondere in mancanza di questa procedura. Stiamo facendo tanto per le associazioni che operano a favore dei disabili e non ci sarebbe alcun motivo per ostacolare una iniziativa come questa. Questa è l’ennesima interpellanza presentata solo per fare polemica”.

Maria Obinu nella replica ha precisato: “La nostra non voleva essere una polemica, solo una richiesta di informazioni in un normale rapporto tra maggioranza e minoranza”.

Maria Obinu (Progetto Sardegna) ha anche illustrato l’interpellanza presentata insieme ai consiglieri Marcoli e G.Obinu sulla situazione di Torre Grande, chiedendo al sindaco e agli assessori competenti cosa sia stato fatto nel corso di questa estate, perché nel cuore della stagione estiva il degrado regna proprio a pochi passi dalla piazza principale della borgata, quanti siano i fondi a disposizione dell’Oristano servizi per il decoro di Torre Grande e ha infine sollecitato una relazione in aula del presidente e del direttore dell’Oristano Servizi.

L’assessore all’Ambiente, Maria Bonaria Zedda, ha risposto evidenziano l’attenzione dell’amministrazione verso Torre Grande, confermata dai numerosi progetti in corso, ad iniziare da quello per la riqualificazione del lungomare: “I lavori comportano disagi, tanto più evidenti se l’area interessata è frequentata da residenti e turisti ed è popolata di attività economiche – ha detto l’assessore Zedda -. Ma bisogna saper ragionare sul medio e lungo termine per valutare i benefici che deriveranno dalla riqualificazione urbanistica, ambientale e turistica. I lavori, parte di un progetto per migliorare la fruibilità e l’attrattiva turistica dell’area, includono la sistemazione della pavimentazione, la creazione di nuove infrastrutture, il miglioramento delle aree verdi e l’installazione di nuovi arredi urbani. Cerchiamo di ridurre al minimo i disagi, ma alcune difficoltà sono inevitabili durante l’esecuzione. In estate è stata aggiunta la collaborazione di due operai Lavoras per la pulizia delle aiuole del lungomare, raddoppiata la frequenza degli svuotamenti dei cestini e potenziato il servizio di pulizia. Riguardo al decoro si deve sottolineare che la medaglia ha sempre due facce: quella di chi sporca e quella di chi deve pulire. È giusto, quando ci sono, sottolineare ritardi e inefficienze da parte di chi è chiamato a garantire la pulizia, ma è altrettanto evidente il troppo frequente abbandono indiscriminato di rifiuti e il mancato rispetto delle più elementari regole di civile convivenza. Occorre investire sempre più in educazione e in campagne di sensibilizzazione. Lo stiamo facendo nella convinzione che i risultati alla lunga ci premieranno. Relativamente alla richiesta di un intervento in aula del presidente e del direttore della Oristano servizi vogliamo dedicare una seduta della commissione all’audizione dei rappresentanti della società”. Maria Obinu nella replica ha preso atto dello sforzo compiuto “…che però non è stato visibile ai più”.

I lavori della seduta del consiglio comunale del 17 settembre sono stati aggiornati a giovedì 19 e martedì 24 settembre, alle ore 18:30, presso la sala consiliare della Provincia, in via Senatore Carboni, a Oristano, per la discussione del seguente ordine del giorno 1) Mozione 2ª Commissione consiliare permanente: “Istituzione di un tavolo di coordinamento degli eventi sportivi, culturali e di spettacolo”; 2) Interrogazione Della Volpe, Sanna, Marchi, Daga, Federico: “Stretta del Comune circa il posizionamento di vasi lungo le strade della città”; 3) Interrogazione Della Volpe, Sanna, Marchi, Daga, Federico: “Pagine Facebook e Instagram istituzionali del Comune di Oristano”; 4) Mozione Marcoli, Obinu M., Obinu G.: “Istituzione di una Comunità energetica regionale in Sardegna e la protezione del territorio contro le speculazioni energetiche”; 5) Interpellanza Federico, Daga, Marchi, Sanna, Della Volpe: “Mancata organizzazione e realizzazione della rassegna serale estiva di cinema all’aperto”; 6) Interpellanza Federico, Sanna, Della Volpe, Marchi, Daga: “Degrado in Città: Vico Arcais”; 7) Interpellanza Marcoli, Obinu M., Obinu G.: “Chiusura dell’ultimo campetto di basket pubblico e la situazione del palazzetto storico di Oristano”; 8) Interrogazione Marcoli, Obinu M., Obinu G.: “Mappatura impianti di energia provenienti da fonti rinnovabili. Richiesta di informazioni”; 9) Interrogazione Marcoli, Obinu M., Obinu G.: Individuazione delle aree non idonee per impianti di energia proveniente da fonti rinnovabili. Richiesta di aggiornamenti e coinvolgimento del Consiglio comunale”; 10) Interrogazione Della Volpe, Sanna, Marchi, Daga, Federico, Obinu M., Marcoli, Obinu G.: “Incendio avvenuto il 18 giugno 2024 a Torre Grande”; 11) Interpellanza urgente Marcoli, Obinu M., Obinu G.: “Incontro con la presidente della Regione Sardegna Alessandra Todde per l’individuazione delle aree non idonee per la produzione di energia da Fer (Fonti di energia rinnovabile); 12) Variazione al bilancio di previsione 2024/2026, ai sensi dell’art. 175, comma 2, d.lgs. 267/2000 (Prop. n. 51 del 27/08/2024); 13) Riacquisizione al patrimonio dell’Ente dell’immobile ex convento “La Maddalena” sito nella frazione di Silì. Determinazione e direttive agli uffici (Prop. n. 53 dell’11/09/2024).

Il Comune di Oristano ha approvato le graduatorie provvisorie per l’ammissione alle ludoteche comunali per l’anno educativo 2024/2025. Le graduatorie sono pubblicate sul sito istituzionale del Comune. Eventuali osservazioni possono essere presentate al Comune di Oristano, entro il 27 settembre, utilizzando l’apposito modulo disponibile sul sito istituzionale.

Il deputato Francesco Mura è il nuovo coordinatore regionale di Fratelli d’Italia. Mura prende il posto di Antonella Zedda, che paga il flop della candidatura di Paolo Truzzu alle ultime regionali, fortemente voluto e imposto dalla senatrice. La nomina è stata comunicata dalla leader nazionale, Giorgia Meloni, ai dirigenti del partito nell’Isola e ai due interessati. Mura è stato sindaco di Nughedu Santa Vittoria dal 2018 al 2023, eletto nel 2019 consigliere regionale, nel 2022 è stato eletto in parlamento, proprio insieme ad Antonella Zedda, eletta senatrice nello stesso anno. Zedda, come detto, aveva blindato la candidatura di Truzzu, rifiutando altre alternative e portando il centrodestra a una clamorosa sconfitta, nonostante da più parti si spingesse per altri candidati, visto che il consenso dell’ex sindaco di Cagliari era ridotto, tra i suoi concittadini, ai minimi termini. Scontato il ringraziamento di Giorgia Meloni, alla Zedda “…per il prezioso lavoro svolto sul territorio in questi anni”. Poi gli auguri a Mura di buon lavoro: “Sono certa – ha affermato Giorgia Meloni – che ti saprai meritare la fiducia che ti è stata accordata, svolgendo il tuo compito nell’interesse del partito e della sua crescita”.

La Regione Sardegna ha deciso di opporsi all’impugnazione da parte del governo Meloni davanti alla Corte Costituzionale della legge 5 (“Misure urgenti per la salvaguardia del paesaggio e dei beni paesaggistici e ambientali”), la cosiddetta “moratoria” sulle rinnovabili, che dovrebbe sospendere per 18 mesi la realizzazione di impianti eolici e fotovoltaici in tutto il territorio sardo. Su proposta della presidente, Alessandra Todde, la giunta riunita nel pomeriggio, a Villa Devoto, ha deliberato di resistere in giudizio, e ha comunicato che “…la rappresentanza e la difesa dell’amministrazione regionale è stata affidata, anche disgiuntamente, agli avvocati Giovanni Parisi, Mattia Pani e Andrea Secchi dell’Avvocatura regionale della Sardegna”. Nella decisione di impugnare la norma sarda, il Consiglio dei ministri ha anche chiesto, con un solo precedente, che si applichi immediatamente e in via cautelare la sospensione dell’articolo 3, il cuore della norma. Il tutto in attesa della decisione della Consulta, che potrebbe riunirsi nei prossimi giorni per decidere quando prendere in esame la questione di costituzionalità. Nel frattempo la giunta sta lavorando sulla definizione delle aree idonee, con l’intento di portarla a compimento prima che intervenga un’eventuale sentenza di incostituzionalità. Dopo i primi incontri con i sindaci, la prima bozza del testo è pronta, e in queste ore la presidente Todde e la sua giunta la stanno condividendo con i leader dei partiti del “campo largo” in un vertice di maggioranza in consiglio regionale.

L’Italia mette in mostra le bellezze del romanico con chiese, abbazie, monasteri, aperti alle visite guidate e gratuite e impreziosite da musica e canto sacro. Apertura in circa 130 siti, 70 in Sardegna, 10 in Sicilia, 20 in Lombardia e da quest’anno anche in Piemonte con 20 siti. Dal 21 settembre al 13 ottobre la seconda edizione di “Italia romanica” offre l’occasione, per quattro weekend, di ammirare e di conoscere meglio, in compagnia delle guide e degli alunni delle scuole, questo patrimonio storico architettonico, anche con aperture straordinarie. Il progetto, che vede capofila e ideatore la “Fondazione Sardegna Isola del Romanico”, presieduta da Antonello Figus, è stato presentato a Cagliari, nella sala consiliare di Palazzo Regio. L’iniziativa propone il 22 settembre, dalle 20, con “La luce del Romanico”, una suggestiva visita in notturna a lume di candela in diverse chiese a Santa Giusta, Oschiri, Tratalias, Quartu Sant’ Elena, Villamassargia, per immergersi tra le atmosfere medievali. “Alla prima edizione hanno partecipato la siciliana Le Vie dei Tesori e la lombarda Fondazione Lemine, a cui si è aggiunta la piemontese In Collina – ha commentato il presidente Antonello Figus -, con l’auspicio di incrementare la partecipazione a livello nazionale. La rete si infittisce anche in Sardegna, che passa da 88 a 91 comuni aderenti”. L’itinerario proposto si configura come un viaggio tra storia, architettura, arte, spiritualità. Ai partecipanti saranno fornite gratuitamente le guide realizzate dalla Fondazione Sardegna Isola del Romanico.

Gravi carenze (17) sulle dotazioni di bordo e i sistemi di emergenza antincendio sono state riscontrate dalla Guardia costiera di Oristano a bordo di una nave del tipo “Bulk Carrier”, di bandiera Marshal Islands, lunga 112 metri. La nave è stata fermata in porto in attesa che vengano ripristinate le condizioni di sicurezza. La Navin Harrier era arrivata nello scalo oristanese il 17 settembre scorso per svolgere operazioni commerciali, ed era stata controllata dal personale della Capitaneria “…allo scopo di verificare il rispetto delle convezioni internazionali applicabili alle navi da carico impegnate in viaggi internazionali, tese alla costante verifica delle condizioni di sicurezza della navigazione, delle condizioni di vita e di lavoro degli equipaggi imbarcati e alla protezione dell’ambiente marino dagli inquinamenti”. Dalle verifiche sono saltate fuori le 17 irregolarità, dieci delle quali gravi. “La nave non potrà quindi riprendere il mare sino a che non saranno ristabilite le necessarie condizioni di sicurezza a bordo – hanno spiegato dalla Guardia costiera – e solamente dopo una nuova ispezione con esito favorevole”.

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