Ott 11

Eseguite dalla Polizia di Stato di Oristano nove misure cautelari.

La Polizia di Stato di Oristano, nelle ultime settimane, ha eseguito 9 misure cautelari e di sicurezza nei confronti di 5 uomini e 4 donne, responsabili di reati da cosiddetto “codice rosso”, come atti persecutori, maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale.

Si tratta, nel dettaglio, di una misura cautelare in carcere, una agli arresti domiciliari, una misura di sicurezza con ricovero forzato in una casa di cura, e sei misure di allontanamento dall’abitazione familiare e divieto di avvicinamento alla persona offesa con applicazione del braccialetto elettronico.

L’ultima in ordine di tempo, eseguita ieri, ha riguardato un uomo di 49 anni, residente a Oristano, che è stato arrestato perché, già sottoposto a divieto di avvicinamento alla moglie per maltrattamenti esercitati nel corso degli anni, le ha telefonato utilizzando il telefono del figlio minacciandola di togliersi il braccialetto elettronico, di andare nella sua abitazione per ucciderla e farla sparire. L’uomo, rintracciato immediatamente dalla Squadra Mobile di Oristano in un paese in provincia di Nuoro, è stato subito fermato e condotto in carcere.

Le altre misure sono state effettuate nei confronti di un giovane, residente in provincia di Oristano, che è stato sottoposto agli arresti domiciliari perché, durante il lavoro, aveva molestato sessualmente alcune ragazze; due uomini e una donna, residenti a Oristano, sono stati, invece, sottoposti alla misura cautelare del divieto di avvicinamento, con applicazione del braccialetto elettronico, perchè responsabili di atti persecutori nei confronti di una loro vicina di casa; un giovane è stato prima costretto a trattamento sanitario obbligatorio e poi alla misura di sicurezza del ricovero forzato in una casa di cura, per violenze fisiche e psicologiche nei confronti della mamma e della nonna; nei confronti della madre anziana si è resa responsabile di maltrattamenti in famiglia anche una donna, che in stato di alterazione psico-fisica, dovuto all’abuso di alcol, aveva continuamente vessato la madre, che, solo dopo anni di angherie, ha avuto il coraggio di denunciarla alla Polizia di Stato;  altre due misure cautelari sono state eseguite nei confronti di due donne responsabili di maltrattamenti ai danni dei familiari conviventi, una nei confronti del marito anziano e l’altra nei confronti della figlia.

Dall’inizio dell’anno, la Polizia di Stato di Oristano ha eseguito 31 misure cautelari, 9 delle quali in carcere, 3 agli arresti domiciliari, 3 con ricovero in casa di cura, e 16 con divieto di avvicinamento alla persona offesa e applicazione del braccialetto elettronico.

“Nei casi esaminati – ha spiegato la Polizia di Stato oristanese -, trasversali per età e status sociale delle persone coinvolte, oltre alle violenze nei confronti di compagne, coniugi, figli, genitori e vicini di casa, fattor comune agli aggressori è stato frequentemente l’abuso di alcool e di sostanze stupefacenti”.

E’ finita la fuga dell’uomo che, il 27 settembre scorso, era sfuggito ai Carabinieri che avevano arrestato, a Oristano, due complici per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Oggi, i Carabinieri di Decimomannu e quelli della Compagnia di Oristano hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere del Gip del Tribunale di Oristano, nei confronti di un uomo di Decimomannu, dopo che, nel pomeriggio del 27 settembre, in via Gennargentu, a Oristano, avevano arrestato, come detto, in flagranza di reato, due persone, un 32enne di Oristano e un 23enne di Decimomannu, perchè avevano un chilogrammo di marijuana e 513 grammi di cocaina, 24mila euro in contanti, e vario materiale per il confezionamento e il taglio della droga. Anche grazie all’analisi delle immagini del sistema di videosorveglianza comunale, il terzo uomo sfuggito in un primo momento alla cattura in via Gennargentu è stato identificato, arrestato e condotto presso il carcere di Uta. Dovrà rispondere di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti in concorso.

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