Ott 12

Busachi: trattore precipita nella scarpata, salvo per miracolo un agricoltore.

A Busachi, un trattatore è precipitato in una scarpata e l’agricoltore che era alla guida è vivo per miracolo.

L’incidente è avvenuto questa mattina, attorno alle 11, lungo la strada provinciale 32 a poche centinaia di metri dall’abitato di Busachi.

Secondo i primi accertamenti, la ruota del trattore è uscita dalla sede stradale e il mezzo agricolo è scivolato in un profonda scarpata. L’agricoltore si è salvato per miracolo, vito che è riuscito ad uscire dalla cabina prima che il trattore precipitasse nel dirupo, in mezzo ad una folta vegetazione.

Sul posto sono intervenuti i Vigili del fuoco del Distaccamento di Abbasanta, per il recupero del trattore. La squadra del 115 ha lavorato per quasi otto ore prima di rimettere in strada il mezzo agricolo. È stato un intervento complesso, effettuato dai Vigili del fuoco con l’ausilio dei propri mezzi e di funi da traino. (Elia Sanna, Web news Sardegna – Telegram).

A Milis, i Carabinieri hanno arrestato, in flagranza di reato, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, un 37enne del posto. L’operazione è scattata a seguito di indagini condotte dai Carabinieri di Milis, Narbolia e dei colleghi della Compagnia di Oristano. Dopo un controllo in via Verdi, a Milis, e perquisizioni personali e domiciliari sono state trovate 24 buste e 2 scatole contenenti della marijuana, per un totale di 14 chili, nascoste nel sottotetto dell’abitazione del 37enne, oltre a diverso materiale per il confezionamento e il taglio della droga. L’arrestato si trova tuttora agli arresti domiciliari a disposizione dell’autorità giudiziaria Procura della Repubblica di Oristano.

“Nelle ultime ore il Presidente del Consiglio Regionale ha affermato che a distanza di quasi dieci giorni dal 2 ottobre stanno ancora contando le firme della Legge Pratobello; e che la conta delle firme si fermerà a sole diecimila, forse qualcuna in più di quelle previste per legge. Sommessamente vorrei dirvi:
1. state prendendo in giro i Sardi, i 210.729 che hanno firmato e le tantissime decine di migliaia che non hanno potuto firmare per ostracismo;
2. non sapete di cosa state parlando: non dovete contare le firme, dovete semmai sommare i 7.000 totali riportati nei moduli firmati e certificati da pubblici ufficiali, funzionari, notai, avvocati, consiglieri comunali, sindaci ect.
3. per farlo serve mezza mattina, massimo una giornata!
4. dovete prendere atto e verbalizzare 210.729 firme, e non diecimila! Tentare di ricondurre le 210.729 firme ad una cifra minima di 10.000 significa tentare, sul piano politico, sostanziale e giuridico, di ridimensionare il risultato storico dei comitati, dei volontari, degli amministratori comunali!
5. aver perso dieci giorni con questi giochetti da quattro soldi non fa onore alle istituzioni sarde e alla massima assemblea del popolo sardo
6. l’atteggiamento è chiaro: tentare di stremare la mobilitazione dei sardi contro speculatori, faccendieri e complici, quelli dentro e fuori il palazzo!
7. continuare a perdere tempo significa non aver compreso il sentimento contenuto in ognuna di quelle firme, significa continuare a difendere speculatori e affaristi a buon mercato!
8. tentare di svilire il risultato straordinario delle 210.729 sottoscrizioni, parlando di firme figlie della paura, significa non solo aver compreso niente, ma conferma l’inadeguatezza sempre più evidente di chi si inerpica su questo genere di affermazioni gratuite, stupide e degne della peggior ignoranza!
9. affermare che i legislatori sono quelli che siedono nel Palazzo significa non conoscere i più elementari rudimenti della Costituzione, della Democrazia e del buon senso!
10. art. 1 della Costituzione: La sovranità appartiene al Popolo.
Giusto per saperlo. Schiena dritta, testa alta”. (Mauro Pili caporedattore de L’Unione Sarda)

“È stato emozionante confrontarmi questa mattina con decine di studentesse e studenti del Liceo De Castro di Oristano. Abbiamo discusso di scuola, lavoro, sanità, ambiente, energia, digitale e innovazione. Un dibattito plurale, tra domande e risposte, incentrato sul confronto e sull’ascolto. Il cambiamento della Sardegna parte anche da qui: dal dialogo con i giovani e dalla capacità della politica di saper costruire ponti con le nuove generazioni che ci percepiscono distanti e disinteressati a loro e ai loro problemi. Vogliamo inaugurare un nuovo approccio alla politica e alla società sarda: oggi è necessario un confronto costante con le nuove generazioni, con il mondo della scuola e dell’Università. Non solo per comprendere il mondo di oggi, ma per cercare di capire dove andrà quello di domani e di costruire ponti tra il presente e il futuro”. (dalla pagina Facebook di Alessandra Todde, presidente Regione Sardegna).

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