Regione: fibrillazioni nel “campo largo” per la crisi della Sanità.
E’ stata convocata per domani, d’urgenza, alle 11.30, la commissione Sanità della Regione, per una seduta ad hoc in cui saranno sentiti i vertici dell’azienda e una delegazione della dirigenza medica, ormai ai ferri corti.
Meglio tardi che mai. Il consiglio regionale della Sardegna ha quindi accenso un faro sull’Arnas Brotzu, l’azienda di rilievo nazionale ad alta specializzazione, punta dell’iceberg dell’emergenza sanitaria nell’Isola, tra lo stato di agitazione di medici e infermieri pronti allo sciopero, e la chiusura delle sale operatorie del Businco con il conseguente trasferimento dei pazienti oncologici a causa della ristrutturazione delle vecchie sale chirurgiche.
A comunicare l’appuntamento di domani è stata la presidente della stessa commissione, Carla Fundoni (Pd), che questa mattina, insieme ai consiglieri di maggioranza Francesco Agus (Progressisti) e Giuseppe Frau (Uniti con Todde), ha incontrato informalmente il personale per fare il punto della situazione.
“Non vogliamo – ha detto Fundoni – che ci sia la percezione di un rischio di interruzione di un servizio, e quindi ho sentito la necessità di convocare la commissione per avere il quadro più chiaro rispetto alle preoccupazioni che ci sono state manifestate dalla dirigenza medica e dalla direzione sanitaria. Avremo entrambi gli interessati in commissione, dove con spirito sereno e costruttivo si dovrà dipanare la matassa.
La direzione sanitaria – ha aggiunto Fundoni – è impegnata affinchè gli operatori sanitari possano lavorare con tranquillità anche in questo trasferimento delle sale, e che i pazienti abbiano garantito un servizio, senza rallentamenti, né altre criticità”.
Consapevole che la sanità è ormai un tema non più rinviabile nelle priorità della maggioranza, Fundoni ha precisato che “…la commissione sta facendo il suo in attesa di poter cominciare a discutere sulla proposta di delibera della giunta (sulla riorganizzazione delle Asl) con un fitto calendario di audizioni, ma per trovare una sintesi ci vuole il tempo tecnico di un confronto nella maggioranza”.
Un confronto sulla sanità che si attende da un po’, dopo che era stato già annunciato dalla stessa governatrice Todde, poi però impegnata a Bruxelles e non se ne era fatto nulla. Intanto, sulla cui gestione della Sanità ci sono voci incontrollate (ma non confermate) di un rimpasto imminente, con la sostituzione dell’assessore Armando Bartolazzi (finora un autentico flop), scelto dalla presidente.
Sulla necessità di un confronto e della individuazione di una strada chiara e precisa hanno sempre insistito anche i Progressisti, i più critici sul tema: “Abbiamo sempre espresso il nostro pensiero e continueremo a farlo”, ha ribadito Francesco Agus.
E’ un tema di stretta attualità quello che sarà affrontato nel corso del convegno “Le aggressioni al personale sanitario: diritto alla cura, diritto alla sicurezza. Il caso Salute mentale”, in programma sabato 19 ottobre, alle 9, nella sala convegni della Confcommercio (via Sebastiano Mele 7/G), a Oristano. Organizzato dalla Asl 5 di Oristano, in collaborazione con l’Ordine dei Medici e quello degli Avvocati di Oristano, l’evento ha lo scopo di aprire un dibattito e creare percorsi condivisi fra il mondo della medicina e quello della giurisprudenza sul tema delle aggressioni subite dagli operatori sanitari da parte di soggetti a cui viene riconosciuto un disturbo mentale. Nel triennio 2020-2022 sono stati registrati in Italia circa 6 mila casi di aggressioni fisiche al personale sanitario, secondo dati Inail, con un incremento del 14% nel 2022 rispetto all’anno precedente. Gli operatori sanitari nel mirino sono più spesso quelli che lavorano nell’area della salute mentale e nei Pronto soccorso. Le cause degli episodi di violenza, che nascono da una molteplicità di fattori, vengono spesso semplificate dando rilevanza al disturbo mentale come riferimento prioritario: un’attribuzione che ripropone la sovrapposizione fra il mandato di cura e quello di custodia che la psichiatria aveva superato con la legge 180 del 1978 (la cosiddetta “Legge Basaglia”), e che attualmente, dopo l’adozione della legge 81/2014, riaffida all’area della salute mentale la delega di tutti i bisogni dei pazienti con disturbo psichico che hanno commesso un reato e che sono stati valutati da un perito come non imputabili per vizio di mente. Con il convegno si vuole proporre un dibattito su questi temi, favorendo un confronto tra il mondo della medicina, soprattutto di area psichiatrica e quello della legge, con l’obiettivo di integrare conoscenze e costruire una cultura condivisa per la gestione di questi casi. L’evento, che ha come responsabile scientifico il direttore del Dipartimento di Salute mentale e dipendenze della Asl 5, Antonio Mignano, sarà aperto dai saluti del presidente dell’Ordine dei Medici di Oristano Antonio Sulis e dal presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati Enrico Maria Meloni. Relatori del convegno saranno il direttore dell’Unità di Salute mentale adulti dell’Azienda Usl Toscana centro, Stefano Castagnoli; il primario del Pronto soccorso e dell’Obi (Osservazione breve intensiva) di Oristano Stefano Sau; il direttore del Centro di Salute mentale di Cagliari Alessandro Coni; il procuratore del Tribunale di Oristano Paolo de Falco; la giudice penale Federica Fulgheri; il direttore della Rems (Residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza) della Sardegna Riccardo Curreli; lo psichiatra del Servizio Psichiatrico diagnosi e cura della Asl di Oristano Giovanni Guiso; la responsabile della struttura residenziale psichiatrica di Tortolì Daniela Marceddu; il primario del dipartimento di Salute mentale della Ast di Ancona Massimo Mari; il direttore del Ser.D. della Asl di Sassari Paolo Milia; la presidente del Tribunale di sorveglianza di Cagliari Maria Cristina Ornano; lo psichiatra della Asl di Cagliari Gian Luca Pillai; la responsabile della Psichiatria forense della Asl di Cagliari Irene Mascia.
Si è insediato ufficialmente questa mattina il neo questore di Oristano, Aldo Fusco. Il primo impegno della giornata di lavoro è stato l’incontro con tutti i dirigenti della Questura, seguito da quello con la stampa. Il questore ha voluto ringraziare chi lo ha preceduto. “Grazie al collega Giuseppe Giardina – ha detto Aldo Fusco -, ha lasciato una Questura in ottimo stato e proseguirò su quella strada per garantire la sicurezza in questa provincia, che è tra le più sicure in Italia. Sono orgoglioso di venire in questa terra, un’isola come la mia terra natia, la Sicilia. Questa di Oristano è ritenuta una delle realtà più sicure d’Italia, da un lato è per noi un aspetto positivo e significativo per la comunità e per l’impresa, e Noi abbiamo quindi l’obbligo di mantenere queste condizioni di sicurezza”. Il nuovo questore proseguirà nel rafforzare l’attività di prevenzione, innalzando i controlli sul territorio, ma facendo molta attenzione ad un grave problema che attanaglia questa provincia: la violenza di genere. Aldo Fusco ha infine sottolineato che intende portare avanti il suo modello del gioco di squadra con le altre forze di polizia e la magistratura. “Non ho particolari ricette – ha concluso il neo questore -, se non quella di garantire il massimo impegno nel lavoro, dedizione e applicazione. Su questo posso assicuravi che faremo il massimo delle nostre possibilità”. (Elia Sanna, Web news Sardegna – Telegram).
Il sindaco di Oristano, Massimiliano Sanna, questa mattina, a nome della città e dell’istituzione comunale, ha dato il benvenuto al nuovo questore, Aldo Fusco. A palazzo Campus-Colonna, il questore e il sindaco hanno dialogato sulle principali tematiche legate all’ordine e alla sicurezza pubblica in città. Ci si è soffermati, in particolar modo, sulle problematiche legate al mondo giovanile, sul rapporto di collaborazione tra le due istituzioni e in particolare con la Polizia locale. Il sindaco Sanna e il questore Fusco hanno garantito il massimo della collaborazione istituzionale, nel rispetto delle leggi e dei rispettivi ruoli, per mantenere sempre alto il livello di attenzione sotto l’aspetto della sicurezza e dell’ordine pubblico, che hanno consentito a Oristano e alla provincia di confermarsi il territorio più sicuro d’Italia.
Dal 15 al 18 ottobre, sul Lago Omodeo, si volgerà un’esercitazione nazionale dei Vigili del fuoco, che vedrà il coinvolgimento della Direzione regionale e dei Comandi provinciali di Oristano, Cagliari, Sassari e Nuoro. Incendio d’Interfaccia, ricerca di persone disperse in seguito ad evento alluvionale e le attività per la verifica della stabilità di alcune abitazioni coinvolte da un’alluvione, sono soltanto alcuni degli scenari addestrativi in cui le squadre del Corpo nazionale di tutta la regione si addestreranno. Nei quattro giorni d’esercitazione, verrà simulato l’invio, disposto dal Centro operativo nazionale dei Vigili del fuoco del Viminale, di moduli di colonna mobile da altre regioni. Nei quattro giorni si alterneranno circa 340 vigili tra donne e uomini, tra personale amministrativo, funzionari, specialisti e squadre sul campo. Opereranno, nei diversi scenari, il nucleo elicotteri, il nucleo sommozzatori, nucleo Sarp (Sistemi aeromobili a pilotaggio remoto) gli esperti Gos (Gruppo operativo speciale) con mezzi movimento terra, i Tas (Topografia applicata al soccorso), unità cinofile, il nucleo delle telecomunicazioni per garantire le comunicazioni su tutta l’area di addestramento, squadre ordinarie, esperti in soccorsi non convenzionali del nucleo Nbcr (Nucleare biologico chimico radiologico), i gruppi di ricerca e soccorso con gli esperti in interventi su corda del nucleo speleo alpino fluviale e la comunicazione in emergenza.
La Penisola del Sinis ha ospitato l’annuale esercitazione antinquinamento marino denominata “Pollex 2024”, coordinata dalla Capitaneria di porto di Oristano, finalizzata alla verifica dell’efficacia ed efficienza dei modelli di intervento individuati dal “piano operativo di pronto intervento locale contro gli inquinamenti marini”. È stato simulato, uno scenario complesso, un primo intervento di soccorso nei confronti di un’imbarcazione da diporto che, a causa di un’avaria al motore principale, aveva urtato accidentalmente uno scoglio, incagliandosi, nei pressi di Cala Maestra (zona Nord- Ovest dell’Isola Mal di Ventre. La collisione dell’imbarcaIone ha causato una falla nella parte poppiera dello scafo. La esercitazione “Pollex 2024” è scattato prima delle 10. Dopo la segnalazione di soccorso, sul posto è stata inviata la motovedetta d’altura Cp 307 e il battello veloce Gc B171, i cui equipaggi hanno prestato assistenza ai diportisti. Dopo aver tratto in salvo i malcapitati, l’equipaggio della motovedetta ha notato che in seguito all’incidente c’è stato uno sversamento di idrocarburi, che ha causato una cospicua chiazza di carburante, lunga circa 100 metri e larga 20 metri, che, sospinta dalle correnti, ha interessato la zona integrale “A” dell’Area Marina Protetta, zona di riserva integrale e di particolare criticità.Nel tratto di mare è stato così disposto un apposito piano di disinquinamento, curato dalla società Castalia, con l’ausilio della società Tharros Marittima, degli ormeggiatori del porto, nonché degli altri operatori, che ha evitato l’inquinamento dell’Area Marina Protetta. Il comandante della Capitaneria di porto di Oristano, capitano Andrea Chirizzi, ha espresso soddisfazione per il lineare ed efficace svolgimento della “Pollex 2024”, e, nel ringraziare tutti protagonisti del piano di intervento che vi hanno preso parte, ha evidenziato l’importanza di queste simulazioni quanto più possibile vicine ad uno scenario reale, sottolineando, altresì, l’intenzione del Compartimento Marittimo di porre in essere ogni iniziativa utile, in termini di dialogo con le altre istituzioni, a conseguire più elevati livelli di tutela ambientale. (Elia Sanna, Web news Sardegna – Telegram).
E’ stato un pomeriggio speciale per 80 ragazzi della scuola media Leonardo Alagon di Oristano. Grazie al progetto “EducAmbiente. A scuola di rispetto”, sono stati ospiti del Crai Sport Center, centro sportivo sede degli allenamenti del Cagliari Calcio. Per un pomeriggio intero hanno visitato la struttura e hanno potuto assistere, dalla tribuna “Carlo Enrico Giulini”, alla seduta di allenamento della prima squadra, guidata dall’allenatore Davide Nicola. Al termine dell’allenamento, sono scesi in campo e hanno potuto parlare per qualche minuto coi giocatori della prima squadra, che si sono concessi per i selfie di rito, autografi video e la consegna di alcuni gadget. Prima di andar via, anche foto e video con la mascotte Pully. Il progetto “EducAmbiente. A scuola di rispetto” è stato fortemente voluto dall’assessorato all’Ambiente del Comune di Oristano. “Per l’intero anno scolastico 2023/2024 abbiamo coinvolto tutte le classi prime degli istituti secondari di primo grado di Oristano – ha ricordato l’assessore Maria Bonaria Zedda -. Quasi duecento gli alunni che hanno seguito un programma di educazione ambientale, finalizzata al rispetto del decoro urbano, che prevedeva anche la riqualificazione dei rispettivi giardini scolastici. La giornata al Crai Sport Center è stata il premio finale per i ragazzi, che ci auguriamo siano da esempio per tutti i nostri concittadini”. Il progetto, realizzato in collaborazione con la ditta Formula Ambiente, prevedeva un contest, il cui premio finale era proprio la visita al centro sportivo del Cagliari, resa possibile grazie all’interessamento di Crai (Abbi Group).
Commenti recenti