Ott 21

Ex Reggia – Prefetto: “Sinergia istituzionale e buone pratiche per il bene della comunità”.

Sul passaggio dell’ex carcere di piazza Manno alla Prefettura, ha voluto dire la sua anche il prefetto di Oristano, Salvatore Angieri, con il seguente comunicato.

“La recente destinazione dell’ex Reggia giudicale a nuova sede della Prefettura di Oristano giunge a conclusione di un lungo iter e dialogo tra le diverse istituzioni coinvolte, che riporta il Palazzo del Governo al centro della Città, a servizio dell’intera comunità, quale punto di riferimento essenziale per i cittadini, per i sindaci e per tutte le amministrazioni – ha dichiarato il prefetto, intervenendo nel dibattito sul futuro della ex Reggia giudicale -.

Un intervento fortemente voluto, in un’ottica di bene comune che rafforza la coesione istituzionale e ottimizza l’impiego delle risorse pubbliche”, ha proseguito il Prefetto, che ha osservato che “…il complesso immobiliare dell’ex carcere di piazza Manno appartiene al Demanio pubblico dello Stato, ed essendo cessata la originaria funzione detentiva da oltre 12 anni, durante i quali il compendio ha mostrato visibili segni di fatiscenza nonostante i periodici interventi di recupero eseguiti dall’Agenzia del Demanio, verrà rifunzionalizzato per essere adibito all’ulteriore uso governativo di sede della Prefettura, tuttora allocata in onerosa e inidonea locazione passiva.

Il cespite in parola, essendo necessario per ulteriori usi governativi, non rientra nella prospettiva dell’art. 14 della L. Cost. n. 3/1948 (Statuto Sardo). “Non può sottacersi – ha scritto il prefetto Angieri nella nota – che tale destinazione consentirà la fidelizzazione della Prefettura al territorio, scongiurando quei tentativi di soppressione, in un’ottica di spending review, che pure si sono paventati in un recente passato. Peraltro, l’operazione non trascura il Comune di Oristano e l’aspirazione più volte manifestata di recuperare l’immobile a spazio museale per valorizzare le testimonianze giudicali arborensi.

Il progetto di restauro prospettato dall’Agenzia del Demanio prevede, infatti, che una porzione dell’immobile sia assegnata alla cura e gestione dell’ente comunale per funzioni culturali, museali e di memoria carceraria, senza oneri di locazione, così coniugando le esigenze istituzionali con quelle culturali e, nel contempo, valorizzando e promuovendo la conoscenza del patrimonio storico, analogamente a quanto accade in altre città italiane dove gli uffici prefettizi sono ospitati in palazzi antichi con ampi spazi dedicati al recupero della memoria storica.

Da considerare, altresì, che per la riqualificazione dell’edificio l’Agenzia del Demanio dispone di 13 milioni di euro, una somma ingente che arriverà in provincia con ricadute positive sull’indotto per le imprese del territorio e che consentirà di sottrarre all’inutilizzo l’importante monumento il quale, assegnato ad un’Amministrazione Statale, sarà dalla stessa mantenuto al fine di conservarlo in ottime condizioni.

A dicembre verrà bandito il Concorso di Progetto e sarà poi la Commissione giudicatrice a scegliere la proposta progettuale che riterrà più pregevole e consona alla bellezza e funzionalità del compendio. Una vittoria per tutti” – ha concluso il Prefetto nella nota –, un’operazione complessa, frutto di lungimiranza e intelligenza da parte delle amministrazioni coinvolte, esempio di coesione istituzionale e di buone pratiche a favore della comunità, un modello anche per altri territori ”.

Un arresto e alcune denunce per guida in stato di ebrezza, nel fine settimana, da parte dei Carabinieri. I controlli sono stati disposti dal Comando provinciale, insieme ai militari delle Compagnie di Oristano, Ghilarza e Mogoro, nei centri abitati di Oristano, Torre Grande, Cabras e Marrubiu. Sono state identificate, complessivamente, 324 persone, controllati 168 veicoli, di cui uno posto sotto sequestro penale ai fini della confisca, e ritirate 3 patenti di guida. Sono stati controllati, inoltre, 9 esercizi pubblici, mentre due persone sono state denunciate per guida in stato di ebbrezza alcolica. Nel corso dei controlli è stato rintracciato e arrestato un pensionato di Cabras che dovrà espiare la pena di 2 anni e 7 mesi di detenzione domiciliare, per tentato omicidio, per un’aggressione con lesioni, risalente al novembre del 2022, nei confronti di un vicino colpito al capo con una roncola. (Elia Sanna, Web news Sardegna – Telegram).

“Regole certe con una sospensiva senza intento punitivo e definizione delle aree dove vogliamo che gli impianti di energia rinnovabile vengano messi nel territorio. Quindi, rispetto alla speculazione evidente che era in atto. abbiamo detto: adesso ci dobbiamo fermare”. Così la presidente della Regione, Alessandra Todde, intervenendo a Bari al “3° Festival delle Regioni e Province autonome”, ha spiegato la ratio della moratoria per 18 mesi sulla realizzazione di impianti da fonti rinnovabili nell’Isola, una legge impugnata dal governo nazionale davanti alla Corte Costituzionale che ha fissato l’udienza di merito il prossimo 11 dicembre non concedendo la sospensiva richiesta dal Cdm. “Quello che abbiamo fatto, però, perché siamo ovviamente degli amministratori responsabili, è anche correre rispetto a quella che è la regolamentazione – ha aggiunto Todde -; siamo la prima Regione che ha messo in campo una legge sulle aree idonee, che di fatto definisce quella che è una strategia su tre gambe: il nuovo piano energetico regionale, che non viene aggiornato dal 2016; la regolamentazione su dove fare e non fare gli impianti; e la terza gamba è una società energetica regionale”. Ricordando che in Sardegna operano ancora centrali a carbone che bruciano il syngas, gli scarti di raffinazione che producono oltre il 70% dell’energia elettrica nell’Isola, Todde ha spiegato che “…per la mancanza del metano i sardi pagano la bolletta energetica il 30% di più rispetto al resto dell’Italia, quindi abbiamo anche il dovere e la necessità di fare in modo che la produzione di energia che finalmente può venire da materie prime che sono nostre, il sole e il vento, abbia dei benefici sulle bollette dei cittadini e, soprattutto, delle aziende che vogliono venire a produrre nell’Isola”. La Regione punta anche sull’idroelettrico. “Siamo una regione – ha detto Todde – che sta sentendo il cambiamento climatico molto più di altre, con l’intera costa est che si sta desertificando, una siccità terribile e luoghi dove non piove da più di un anno. Abbiamo estrema necessità di razionalizzare la gestione dell’acqua e lo vogliamo fare chiaramente in maniera costruttiva, investendo anche sulla produzione di energia: abbiamo le idee molto chiare e questo è quello che lasceremo alle prossime generazioni”.

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