Nov 05

Donna e il suo cane muoiono travolti dal treno ad Aidomaggiore.

Marilena Porcu, di 50 anni, residente a Borore, è stata travolta e uccisa da un treno, ieri notte, in territorio di Aidomaggiore.

La donna, da quanto si è appreso, poco prima avrebbe telefonato a un parente segnalando che si era persa mentre camminava con il suo cane nelle campagne del paese.

La 50enne sarebbe stata colpita sul fianco dal convoglio ferroviario. Forse si è avvicinata troppo ai binari che stava seguendo al buio per ritrovare la strada di casa, senza accorgersi dell’arrivo del treno, oppure ha cercato di recuperare il cane che si era allontanato, ma anche l’animale è stato investito e ucciso.

A causa del violento urto la donna è stata scaraventata in una cunetta. Subito è scattato l’allarme, sul posto sono arrivati i Vigili del fuoco, i Carabinieri, il 118 e gli agenti della Polfer. I medici non hanno potuto far altro che constatarne il decesso. Gli agenti della Polizia ferroviaria stanno lavorando per ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente.

“E’ una tragedia che sconvolge la nostra piccola comunità – ha detto il sindaco di Borore, Alessandro Porcu -; siamo addolorati, ci stringiamo attorno ai familiari, siamo vicini al loro dolore”.

Operazione anti bracconaggio nell’oasi di protezione faunistica di “Corru s’Ittiri”, ad Arborea. Un uomo di 58 anni, di Terralba, è stato sorpreso, alcuni giorni fa, dal personale del Corpo forestale di Marrubiu mentre esercitava abusivamente la caccia nell’oasi di protezione faunistica di “Corru s’Ittiri”. Ad attirare l’attenzione degli agenti sono state le fucilate esplose dal bracconiere. I rangers della stazione di Marrubiu, dopo un appostamento, hanno sorpreso l’uomo in flagranza di reato. Il 58enne aveva sparato ad alcune specie di volatili, anche protetti, di cui è ricca la zona umida, in quanto è meta di appassionati di birdwatching (osservazione degli uccelli). La Procura della Repubblica di Oristano ha convalidato il sequestro del fucile da caccia calibro 12 e delle munizioni, della selvaggina abbattuta (un esemplare di Germano reale), e dei richiami utilizzati per l’attività illecita.Il bracconiere è stato denunciato all’autorità giudiziaria, e ora rischia, oltre all’ammenda da 464 a 1.549 euro, la reclusione per sei mesi e la sospensione della licenza di caccia. Al trasgressore sono stati, inoltre, contestati diversi illeciti amministrativi: l’utilizzo di munizioni contenenti piombo, vietate all’interno delle zone umide, e l’abbandono dei bossoli delle cartucce. La zona umida di “Corru s’Ittiri”, oltre ad essere tra le oasi di protezione faunistica più importanti dell’Oristanese, tutelata dalla normativa regionale e nazionale vigente in materia di caccia, presenta peculiarità ambientali che la includono nella “Rete natura 2000” come Sito di interesse comunitario (Sic) e Zona di protezione speciale (Zps), in quanto area di svernamento e di riproduzione di molte specie di avifauna d’interesse comunitario. (Elia Sanna, Web news Sardegna – Telegram).

Nella frazione di Nuraxinieddu, in via Cortis, il Comune di Oristano ha completato il ripristino della segnaletica verticale di divieto di sosta, rimossa nottetempo da ignoti. L’operazione, resa necessaria per garantire la sicurezza e il rispetto delle norme del Codice della Strada, si è conclusa oggi con il posizionamento di nuovi segnali in sostituzione di quelli vandalizzati. L’atto di rimozione e danneggiamento della segnaletica, oltre a rappresentare un rischio per la sicurezza stradale, costituisce un reato. Il Comune, impegnato nella tutela del decoro e della sicurezza pubblica, ha deciso di presentare una denuncia contro ignoti per danneggiamento e furto, con l’obiettivo di identificare i responsabili e scoraggiare ulteriori atti di vandalismo. Il ripristino della segnaletica è una priorità per il Comune, sia per mantenere ordine e sicurezza nelle strade, sia per dimostrare che atti di vandalismo come questi non saranno tollerati. In questo senso la collaborazione della cittadinanza è fondamentale per contribuire a mantenere il rispetto delle regole e segnalare eventuali episodi sospetti. Il furto della segnaletica stradale è un atto di inciviltà che non solo va condannato, ma deve essere perseguito. Per questo motivo l’amministrazione comunale intende sporgere denuncia contro ignoti. Il Comune, inoltre, invita chiunque sia in possesso di informazioni utili in merito all’accaduto a collaborare con le autorità competenti. La sicurezza e il decoro della città sono beni comuni che richiedono l’impegno e la responsabilità di tutti i cittadini. In ogni caso è intenzione dell’amministrazione comunale potenziare il sistema della videosorveglianza anche in quella parte della città.

Durante l’ultima seduta, il consiglio comunale di Cabras ha approvato, in via definitiva, il piano di valorizzazione degli usi civici, a seguito delle osservazioni e integrazioni richieste dagli uffici regionali. Nel mese di marzo era stato approvato l’aggiornamento del Piano di valorizzazione e recupero delle terre civiche, in linea con le norme regionali vigenti e le linee guida emesse dall’assessorato regionale dell’Agricoltura, che ha parzialmente approvato il Piano, chiedendo però alcune precisazioni. “Si è trattato di un procedimento lungo e molto complicato, che ha impegnato gli uffici comunali in maniera importante, in quanto coinvolge 2.200 ettari di terreno per il quale è risultata necessaria una integrazione della mappatura. Possiamo però dire con soddisfazione che oggi la comparazione delle terre civiche è perfettamente allineata alle cartografie storiche, derivanti dai decreti commissariali del 1936 e del 1941 del territorio di Cabras e Solanas”, ha spiegato Alessandra Pinna, assessora al Patrimonio e agli Usi civici, che ha presentato il punto all’ordine del giorno. Tra le ulteriori richieste di integrazione da parte dell’assessorato regionale dell’Agricoltura si annovera una migliore specificazione di una delle categorie di utilizzo delle terre, quella improntata verso lo sviluppo turistico. Sono tre in totale le categorie previste dall’aggiornamento del piano di valorizzazione. La prima riguarda le migliorie fondiarie, agricoltura e allevamento, all’interno della quale rientrano tutte le attività legate all’agricoltura, anche intensiva, all’allevamento, alla forestazione produttiva, attività di trasformazione e valorizzazione dei prodotti o comunque riconducibili alle aziende agricole. La seconda categoria è quella relativa alle aree destinate alla Pesca e alla piscicoltura, nelle quali è consentita la realizzazione di strutture amovibili finalizzate a tali attività, purché queste permettano il ripristino dei luoghi una volta rimosse. La terza categoria, quella oggetto delle integrazioni richieste dall’assessorato regionale, è relativa alla Conservazione ambientale, valorizzazione turistica e servizi di pubblica utilità. “Tale categoria nel piano presentato nel 2023 prevedeva attività relative ai servizi legati alle attività turistiche. Si tratta di un percorso che deve garantire un perfetto equilibrio tra due condizioni che si contrastano: una è la norma che definisce l’uso civico e mira alla tutela del bene, che è protetto dal codice dei beni culturali dello Stato; l’altra è la gestione delle terre, che deve essere attuale e deve rispondere a vocazioni particolari del territorio che in passato non esistevano, come le vocazioni di tipo turistico con le relative concessioni. Ecco perché è bene definire in maniera propedeutica le modalità di gestione attuale e contemporanea garantendo comunque la tutela ambientale del bene”, ha aggiunto il sindaco Andrea Abis, sottolineando come lo strumento deve in ogni caso essere allineato al Piano di Utilizzo dei litorali. A seguito dell’approvazione del consiglio comunale, che ha visto dodici voti a favore, e tre astenuti sui banchi della minoranza, la documentazione verrà inviata per l’iter di approvazione da parte della giunta regionale. A seguire sarà necessario osservare un periodo di pubblicazione per dare modo a eventuali ricorsi di essere presentati. (Elia Sanna, Web news Sardegna – Telegram).

Dalla masterclass sui vini ossidativi alla festa di San Martino per assaggiare il vino nuovo. Alla cantina Contini 1898 di Cabras, la prima e più antica della Sardegna, si festeggia l’autunno con una serie di iniziative fra novembre e dicembre e fino alla vigilia di Natale.
Primo appuntamento è il 10 novembre con “San Martino in Cantina”, in collaborazione con il Movimento Turismo del Vino. Dalle 15 sarà l’occasione per degustare la nuova annata. Momento clou, il 16 novembre, la masterclass curata dal sommelier Andrea Balleri, sui “Vini Rari e Preziosi”: vini ossidativi dal mondo, tra cui la Vernaccia di Oristano Doc. Una occasione per viaggiare con il gusto attraverso i territori di grande tradizione enologica. Si parte dalla Sardegna, con un assaggio di due Vernacce di Oristano Doc della Cantina Contini, tra cui la Riserva 1997. Si esplorerà poi il Vin Jaune dello Jura francese, con un Arbois AOC Vin Jaune 2016 Jérome Arnoux, Le cellier des Tiercelines. Da qui alla Sicilia con il mitico Vecchio Samperi della cantina De Bartoli. Si farà ritorno in Sardegna con la Malvasia di Bosa 2017 della Cantina G. Battista Columbu. A seguire, uno sherry da Jerez de la Frontera della cantina Tio Pepe. E infine un vino di Madeira famoso per la sua complessità ottenuta tramite riscaldamento controllato. Un viaggio tra bouquet ricchissimi, abbinamenti studiati ad hoc e profumi inebrianti. L’8 dicembre sarà allestito il “Mercatino di Natale in cantina”, con la collaborazione di artigiani locali che proporranno i propri prodotti (dal panettone alle ceramiche, dai tessuti sardi alla bigiotteria). Il 15 dicembre sarà la volta di Sinis Wine, appuntamento in collaborazione con il Gal Sinis, dedicato alla scoperta dei vini del territorio del Sinis. Festa dell’anno in Cantina con il Christmas Party della Cantina Contini 1898, il 21 dicembre. Dalle 19 la cantina si trasformerà in un festoso ritrovo, animato da musica dal vivo o djset e arricchito da degustazioni, per celebrare insieme l’arrivo delle festività.

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