Nov 15

Aree idonee: escluso l’intero territorio comunale di Oristano.

“Con l’atto di indirizzo sull’individuazione delle aree idonee e non idonee per l’installazione di impianti di energia eolica, fotovoltaica e agrivoltaica ieri abbiamo compiuto un passo fondamentale per la tutela del nostro territorio”.

Il sindaco di Oristano, Massimiliano Sanna, ha commentato i lavori del consiglio comunale di ieri sera, ed ha espresso soddisfazione per un risultato che stabilisce un punto fermo di cui tutti dovranno necessariamente tenere conto, ma non nasconde il rammarico per la scarsa partecipazione al dibattito e alla votazione in aula: “Su un argomento di questa importanza bisogna avere coraggio di prendere posizione. Ai cittadini bisogna dare risposte e non mantenere posizioni ambigue”.

La delibera, approvata all’unanimità dei presenti (12 a favore, la minoranza di centrosinistra non ha partecipato al voto), è stata illustrata dallo stesso sindaco Sanna: “La nostra proposta scaturisce dall’esigenza di comunicare alla Regione quali siano le aree idonee e quelle non idonee. Gli uffici comunali hanno elaborato la perimetrazione delle aree. Si esclude l’intero territorio comunale tranne due discariche dismesse ed altre che già ospitano impianti fotovoltaici”.

La delibera dà atto che gli uffici comunali del Settore Sviluppo del Territorio hanno rilevato la perimetrazione delle aree individuate non idonee, ai sensi della deliberazione della giunta regionale, quelle tutelate come beni paesaggistici, quelle con presenza di specie animali tutelate da convenzioni internazionali, quelle gravate da usi civici, quelle di pericolosità idraulica molto elevata e quelle vincolate per scopi idrogeologici.

Considerato che le aree non gravate dai suddetti vincoli costituiscono una piccola porzione del territorio comunale e che il territorio del Comune di Oristano rientra quasi integralmente nella mappa delle aree non idonee anche come stabilito dalla giunta regionale, la delibera approvata dal consiglio comunale esclude l’intero territorio comunale dalle zone idonee per l’installazione di impianti eolici, fotovoltaici e agrivoltaici, ad esclusione di quelli indicati nella cartografia (due discariche dismesse e altre che già ospitano impianti fotovoltaici esistenti) e ad esclusione di quelli destinati all’autoconsumo, da realizzarsi su superfici coperte e previe le necessarie autorizzazioni, e delle comunità energetiche.

Nella delibera si ribadisce la contrarietà del consiglio comunale di Oristano all’installazione di impianti eolici, fotovoltaici e agri-voltaici, scaturita dalla volontà politica di assicurare e garantire da un lato la tutela dell’ambiente, del paesaggio e del patrimonio artistico culturale e da un lato la vocazione socioeconomica del territorio comunale.

Maria Obinu (Progetto Sardegna) dopo aver chiesto una interruzione per consentire un confronto tra i gruppi di minoranza ha annunciato la decisione di non partecipare ai lavori: “Dalla relazione tecnica che accompagna la delibera emerge che nel nostro territorio ci sono aree idonee, mentre il sindaco sostiene l’assenza di aree idonee. Questo per noi è un ossimoro, una farsa per non decidere, e per questo motivo abbiamo deciso di non partecipare ai lavori”.
Gianfranco Porcu (Psd’Az) ha replicato spiegando che “…non c’è contraddizione tra le aree individuate dall’ufficio tecnico e quelle indicate nella delibera”.

Secondo Umberto Marcoli (Progetto Sardegna) “…la delibera evidenzia una carenza di programmazione che creerà un buco amministrativo. Manca una politica di sviluppo energetico del territorio. Oggi dobbiamo solo prendere atto di una cartografia senza quel confronto che abbiamo auspicato più volte nei mesi scorsi”.

Per Francesco Federico (Oristano democratica e possibile) la delibera individua le aree idonee facendo emergere tante ambiguità.

Le consigliere comunali, Francesca Marchi e Maria Obinu, si sono dimesse dalla commissione Pari Opportunità del Comune di Oristano. La decisione è stata comunicata ieri sera, in consiglio comunale, da Maria Obinu: “Con l’approssimarsi del 25 novembre, giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, e in un momento storico in cui le pari opportunità appaiono in Italia ancora una chimera, abbiamo maturato la decisione di dimetterci da una commissione mai entrata realmente in funzione, una commissione che non si riunisce dal mese di aprile 2023, e che si sta rivelando essere stata creata solo per apparenza e non per l’intenzione dell’amministrazione Sanna di lavorare per arginare la disparità di genere, le discriminazioni e le violenze verso le donne, le ragazze e le bambine nella città di Oristano. La totale esautorazione della commissione Pari opportunità, per il secondo anno consecutivo, nell’organizzazione degli eventi della Giornata per l’eliminazione della violenza contro le donne è l’ennesima prova del valore che l’amministrazione attribuisce alla IX Commissione. Non è questo lo spirito con cui è stata creata e per questi motivi rassegniamo le nostre dimissioni con effetto immediato”. Il consiglio comunale ha poi iniziato l’esame dell’ordine del giorno. Umberto Marcoli (Progetto Sardegna) ha illustrato l’interpellanza, presentata insieme ai consiglieri Maria e Giuseppe Obinu, Della Volpe, Marchi e Federico, sul controllo delle discariche non autorizzate tramite telecamere e sanzioni ai trasgressori, chiedendo se siano previsti interventi di sorveglianza e monitoraggio delle discariche non autorizzate mediante telecamere, quali misure di sanzione saranno adottate nei confronti dei trasgressori, se sia previsto l’uso delle fotografie come prova, se esistono piani di sensibilizzazione della popolazione sulla corretta gestione dei rifiuti e per la segnalazione di comportamenti illeciti. Marcoli ha chiesto anche un report sulle discariche non autorizzate presenti nel territorio comunale e l’eventuale predisposizione di un piano d’azione per ridurre il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti. Nella risposta, l’assessore all’Ambiente, Maria Bonaria Zedda, ha condiviso la premessa dell’interpellanza: “Le discariche non autorizzate rappresentano un grave problema per l’ambiente e la salute pubblica. La gestione dei rifiuti deve avvenire nel rispetto delle normative vigenti, l’attività di monitoraggio e controllo è fondamentale per prevenire l’abbandono illecito di rifiuti. L’installazione di telecamere di sorveglianza nelle aree a rischio potrebbe costituire un deterrente efficace per i trasgressori. Al momento, l’installazione e l’uso delle fototrappole è sospesa poiché non è stata ancora completata la valutazione d’impatto sulla protezione dei dati, strumento essenziale previsto dal Regolamento generale sulla protezione dei dati, a tutela della privacy. Una volta completata la Dpia e predisposte le misure necessarie, sarà possibile procedere con l’installazione e l’attivazione delle fototrappole. Polizia Municipale, Ufficio Ambiente e Società Formula Ambiente stanno definendo un protocollo d’intesa con le modalità operative e di gestione delle fototrappol,e per assicurare che il monitoraggio venga svolto in modo sicuro, conforme alle normative e mirato alla prevenzione dello smaltimento illecito dei rifiuti. Le sanzioni a carico dei trasgressori sono di natura penale. Le fototrappole saranno utilizzate per monitorare l’abbandono e lo smaltimento illecito dei rifiuti, senza alcuna forma di identificazione diretta delle persone, nel rispetto della privacy. Le attività di riconoscimento ed individuazione dei responsabili saranno in capo al Servizio di Polizia Giudiziaria e Ambientale”. Umberto Marcoli (Progetto Sardegna) ha illustrato la mozione, presentata insieme ai consiglieri Giuseppe e Maria Obinu, Della Volpe, Perra, Daga, Marchi e Federico, dal titolo “La Città che vorrei”. “Oristano ha recentemente subito una significativa perdita di posizioni nella classifica sull’Ecosistema urbano, evidenziando l’urgenza di interventi in vari ambiti – ha detto Marcoli -. Questa mozione propone un piano d’azione per migliorare la qualità della vita, con un focus su verde urbano, mobilità sostenibile, sostenibilità ambientale e accessibilità”. Obiettivi della mozione: il rinverdimento urbano attraverso un piano di piantumazione che coinvolga tutte le vie della città; potenziare la rete di piste ciclabili in città e verso Torre Grande e le frazioni, favorendo l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto; implementazione della Zona a Traffico Limitato integrata con un’area pedonale e ciclabile; un Piano della Mobilità con l’introduzione di nuovi sensi unici e zone 30 per migliorare la viabilità e garantire una maggiore sicurezza stradale; aree per sport e tempo libero, introducendo oasi con campi da basket e spazi per il gioco delle bocce, promuovendo l’attività fisica e il benessere della comunità; promuovere la sostenibilità ambientale con l’installazione di pannelli fotovoltaici sui tetti degli edifici pubblici e privati per la produzione di energia, favorendo la creazione di una comunità energetica; per una città accessibile implementare un piano di abbattimento delle barriere architettoniche, rendendo gli spazi pubblici e i trasporti accessibili a tutti, comprese le persone con disabilità. “Invitiamo il consiglio comunale a considerare la mozione per lavorare insieme a una città più verde, sostenibile e vivibile – ha detto Marcoli -. È essenziale agire per migliorare la posizione di Oristano nelle classifiche sull’Ecosistema urbano e garantire una qualità della vita superiore”. Giuseppe Obinu (Progetto Sardegna): “Stiamo attraversando il guado di metà mandato ed è il momento di tracciare un bilancio e chiamare a raccolta le persone di buona volontà. Possiamo invertire la rotta che ci ha portato a disboscare la città mettendo fondi a disposizione nel bilancio, realizzando piste ciclabili attraverso l’istituzione di sensi unici nelle città e spazi dedicati alle bici, zone 30, incentivi economici per utilizzo bici”. Vincenzo Pecoraro (Udc): “Sono contrario all’incremento della ZTL a Oristano, è un tema fondamentale per la vocazione turistica della città. Non devono essere previste modifiche alla perimetrazione né alle limitazioni al traffico già esistenti, quanto una rivisitazione alle regole urbanistiche. Per ripopolare il centro storico occorre riportare al suo interno servizi di prossimità e prevedere incentivi per chi intende trasferire residenza nel centro storico. L’incremento della ZTL significherebbe mettere una pietra tombale sul commercio facendo un favore ai centri commerciali. Le piste ciclabili – ha aggiunto – svolgono un ruolo nella viabilità globale se sono collegate in rete tra loro. Sono d’accordo sul rinverdimento urbano Per il piano della mobilità l’assessore ci sta lavorando, si deve tenere conto dei benefici ma anche dei possibili danni che si potrebbero creare”. Maria Obinu (Progetto Sardegna): “L’ultima statistica sull’ecosistema urbano ha messo in evidenza tanti problemi che nel corso degli anni sono andati peggiorando. La crisi demografica ha riflessi anche sull’ecosistema urbano. La mozione tocca diversi punti che possono rappresentare punto di partenza per la programmazione futura. La città oggi è sempre meno verde, necessita di piste ciclabili e di una viabilità adeguata, di un centro storico fruibile grazie alla ZTL, accessibile a tutti”. Gianfranco Porcu (Psd’Az): “Apprezzo il fatto che questa amministrazione si stia concentrando molto sulla riqualificazione urbana. Renderei pedonali altre zone della città in accordo con i gestori delle attività economiche. Una città accogliente e percorribile servirebbe a incentivare anche il turismo. Abbiamo il dovere di lavorare a una cucitura tra il centro urbano e le periferie. Dobbiamo potenziare il dialogo con la Provincia e con i comuni vicini per potenziare le nostre vocazioni legate al turismo e all’agroalimentare”. Fulvio Deriu (Fratelli d’Italia) ha evidenziato come la mozione contenga “… tanti punti che sono contenuti nel programma elettorale del nostro sindaco. Sul rinverdimento l’assessore sta facendo un grande lavoro e sta arrivando a maturazione un progetto da 10 milioni di euro che punta a migliorare il verde urbano. C’è un grosso problema che è quello della casa: a Oristano abbiamo costi molto alti, simili a quelli di Cagliari, e questo porta molti cittadini a trasferirsi nei paesi vicini. Il piano urbanistico è un obiettivo di questa amministrazione e vedrà coinvolti tutti i consiglieri comunali”. Per Antonio Iatalese (Udc) “…alle classifiche o si crede sempre o non si crede mai: si contesta la veridicità della Bandiera blu a Torre Grande e si crede a quella dell’ecosistema urbano. Credo che una volta che i tanti lavori avviati in questi anni saranno conclusi recupereremo ben più delle 40 posizioni perse oggi. La zona pedonale nel centro storico oggi sarebbe un autogol”. “Momenti di confronto sul futuro della città come questo sono fondamentali – ha detto Giuliano Uras (Oristano al centro) -. Dobbiamo essere un po’ visionari, avere un concetto della città da qui a 20 anni, per i cittadini ma avendo anche il coraggio di andare contro i cittadini, ad esempio per la ZTL. Il commercio ne ha benefici, il danno delle città mercato è già stato fatto, dobbiamo investire sui centri storici. La riqualificazione e la rigenerazione urbana deve puntare a creare più verde, più aree e viali alberati. A Oristano, siamo in difficoltà con le manutenzioni, ma questo dipende dagli errori commessi nel passato quando è stato smantellato il cantiere comunale”. Carla Della Volpe (Pd) si è soffermata sullo spirito della mozione che propone una visione complessiva della città che deve essere condiviso con i portatori di interesse e i cittadini: “Una visione e una programmazione di lungo periodo è necessaria per un piano dello sviluppo sostenibile della città. Quella che fino a qualche tempo fa era l’agenda locale 2030 oggi la potremo chiamare agenda locale 2050 con interventi di in tema di benessere, di benessere, di inclusione sociale, di rigenerazione urbana, di mobilità sostenibile, di energia e di turismo”. “Puntiamo sulla valorizzazione del verde, sulla mobilità pedonale e ciclabile, sull’implementazione della ZTL senza timore di compiere scelte coraggiose, migliorando luoghi della socializzazione” ha detto ancora Della Volpe. Per Gian Michele Guiso (Psd’Az) “…parlando di qualità della vita è fondamentale che Oristano pensi alle famiglie. Tra gli indici di cui parliamo quello che mi preoccupa di più è quello sul calo della natalità. Le scuole della città si troveranno vuote e dovremo anche pensare a come utilizzare gli edifici che le ospitano. Dobbiamo trovare il modo di sostenere le famiglie e favorire la natalità. Dobbiamo anche dare sicurezza negli investimenti delle imprese”. “Vorrei anche una illuminazione efficiente, capace di dare sicurezza ai cittadini e valorizzi le bellezze architettoniche – ha proseguito Guiso -. C’è molto da fare anche sull’arredo urbano”. Pino Carboni (FdI) ha esortato a non dimenticarsi della frazioni e ha evidenziato gli sforzi che si stanno facendo sul verde pubblico. Sergio Locci (Aristanis): “È giusto che il sindaco Sanna porti a compimento la sua idea di città, quella per cui è stato premiato dagli elettori. Nella quotidianità ci sono molti bisogni che non sono stati raccolti e che sono facilmente realizzabili. Con il Pnrr la città non è stata proiettata al futuro, ma violentata nella sua essenza. Oggi viviamo una città che non riconosco, che le amministrazioni hanno ereditato da amministrazioni precedenti. Credo però che un quinquennio non sia sufficiente a disegnare una città come vorrebbe la politica”. Secondo Francesca Marchi (Sinistra futura) “…per migliorare dobbiamo essere aperti al dialogo, ampliando le nostre prospettive. Questa mozione è ambiziosa perché vuole creare un dialogo per migliorare le condizioni di vita della città e delle frazioni. Vogliamo una città accessibile, vivibile e inclusiva, sostenibile energeticamente, con piste ciclabili. Vorremmo una città più verde e questo ce lo impone il cambiamento climatico”. “Bisogna investire sulle strutture, ad esempio sulla rete internet che ci aprirebbe le porte a tante opportunità – ha detto Francesco Federico (Oristano democratica e possibile) -. La nostra qualità della vita non può essere solo quella del cibo e del vivere senza stress. Un sistema sanitario efficiente è indispensabile. Gli anziani non possono essere dimenticati e la solitudine è il male del nostro secolo. La città ha bisogno di verde, manca la sensibilità”. Il sindaco Massimiliano Sanna ha chiuso il dibattito: “Questo mozione ha sollevato idee e suggerimenti importanti, ma ribadisce quanto già previsto dal Documento unico di programmazione e quanto stiamo già facendo. Cita 7 punti, ma ne dimentica tanti altri: politiche abitative e cultura soprattutto. Da parte nostra l’impegno c’è ed è incessante, ma spesso mancano gli strumenti senza considerare che la burocrazia condiziona molto la nostra azione. La mozione chiede collaborazione, è importante e ne sono convinto. Da persona concreta propongo confronti sulle priorità e per una programmazione di breve, medio e lungo periodo”. La mozione è stata respinta.

Il Comune di Oristano ha indetto un’asta pubblica per l’alienazione di un immobile a Oristano in via Onroco. Si tratta di un ex fabbricato con area di sedime di 427 metri quadrati. L’asta si svolgerà il 19 e partirà da una valore a base d’asta di 212.487,50 euro, soggetto a rialzo. Le offerte dovranno pervenire al Comune di Oristano – Settore Programmazione e Gestione delle Risorse – Ufficio Protocollo Piazza Eleonora 25 – Palazzo Campus – Colonna – 09170 Oristano, entro le ore 12.30 del 13 dicembre 2024. L’avviso, il rispettivo bando e la documentazione allegata relativa ad ogni immobile sono pubblicati sul sito istituzionale del Comune di Oristano e sono disponibili all’Ufficio Patrimonio del Comune di Oristano, Piazza Eleonora n. 44, Palazzo degli Scolopi 2° piano (Tel. 0783 / 791270 – 791340) – dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12 e il martedì e il giovedì dalle 16 alle 18.

Lunedì 18 novembre all’Ecocentro di Oristano riprende il servizio di ricevimento di poltrone, divani, materassi e tessili. Riprende sia il servizio di prenotazione a domicilio sia il conferimento diretto all’Ecocentro. La sospensione del servizio si era resa necessaria per la temporanea chiusura dell’impianto di destinazione finale.

Coltivavano marijuana con un tasso di Thc superiore rispetto a quanto stabilito dalla normativa, dichiarando di essere in regola con le norme previste per la coltivazione legale fornendo documenti non validi. Lo hanno scoperto gli investigatori della Squadra mobile di Oristano, che hanno denunciato tre uomini di 32, 40 e 51 anni, sequestrando migliaia di piante di cannabis per un valore di quasi un milione di euro. I tre, dal giugno scorso, avevano avviato la coltivazione di circa 20mila piante nelle campagne dell’Oristanese. La coltivazione, estesa per diversi ettari, è stata costantemente monitorata dagli agenti della Squadra Mobile, che hanno individuato tutti i luoghi in cui i coltivatori trasportavano le piante e le stoccavano per l’essiccazione e una prima lavorazione. L’indagine, oltre a Oristano e Siamaggiore ha interessato anche altri centri come Bottidda e Orani, luoghi in cui gli indagati avevano affittato i locali per l’essicazione. All’interno di questi centri sono state sequestrate migliaia di piante. “La produzione, secondo la documentazione fornita dai denunciati – hanno spiegato dalla Polizia -, era destinata ad una società inglese sulla quale sono stati svolti accertamenti, a seguito dei quali è emerso che non aveva le autorizzazioni per poter lavorare la marijuana”. I documenti forniti dai tre per produrre canapa legale non erano in regola e, inoltre, avevano creato contratti fasulli per poter spostare le piante e poterle lavorare. Per i tre è scattata la denuncia e il sequestro della cannabis che sarà distrutta.

L’Automobile Club Sassari e l’Automobile Club Oristano sono pronti ad accogliere i partecipanti alla tappa sarda di Ruote nella Storia 2024. La manifestazione si svolgerà nelle giornate di sabato 16 novembre e domenica 17 novembre. Il programma pensato dagli Enti sardi, per valorizzare il format ideato e promosso da ACI Storico e Automobile Club d’Italia, ha la prerogativa di offrire ai partecipanti un tour su due giorni passando dai capoluoghi di Provincia, Sassari e Oristano, e attraversando anche i Comuni di Bosa, Cabras e Santa Giusta. -“Ruote nella Storia è una iniziativa grazie alla quale la cultura dell’auto e della sua storia si coniugano perfettamente con la passione per la scoperta del territorio” ha voluto ricordare Giulio Pes di San Vittorio, Presidente AC Sassari e Commissario Straordinario AC Oristano – I raduni dinamici voluti da ACI Storico costituiscono sempre maggiori occasioni di socializzazione all’insegna di un filo conduttore che l’auto come testimone del progresso tecnico e tecnologico unito all’evoluzione del costume. La Sardegna sa offrire sempre nuovi tesori da scoprire e vivere, pertanto gli AC di Sassari ed Oristano hanno optato questa volta per un Ruote nella Storia Plus, al fine di dare l’opportunità ad i soci di entrambe le provincie di sviluppare un’esperienza comune. Un autentico scambio ed una proficua interazione culturale. Avremo tanti modelli ad alto prestigio storico e sportivo, che il pubblico potrà ammirare e conoscere da vicino. A loro volta le auto porteranno i propri fortunati equipaggi in luoghi unici del nostro territorio. Esprimo gratitudine verso la Regione Sardegna ed i Comuni di Oristano, Sassari e gli altri centri che attraverseremo e visiteremo. Sarà un week end intenso e coinvolgente”.- A coordinare in modo congiunto la manifestazione con Giulio Pes di San Vittorio nel ruolo di Presidente dell’Ente sassarese e Commissario Straordinario di quello di Oristano, rispettivamente con le dinamiche direzioni di Alberto Marrone e Claudio Bigiarini. I due AC offriranno, nella prima giornata, la visita al Castello Malaspina di Bosa, quest’ultimo uno dei più grandi in tutta la Sardegna e costruito nel 1112 in cima al colle di Serravalle dalla nobile famiglia toscana dei Malaspina dello Spino Secco, insediatasi nell’Isola a metà XI secolo. La giornata del 16 novembre si concluderà ad Oristano dove è prevista la partenza per la seconda parte del tour. Il 17 novembre i partecipanti a Ruote nella Storia si recheranno al Museo Civico G. Marongiu di Cabras dove sono custoditi reperti scultorei del territorio comunale di Cabras, dalla preistoria al periodo romano. La giornata si concluderà poi a Santa Giusta per assaporare la cucina tipica del luogo. In questa due giorni ricca di cultura e tradizione sono attese regine dei rally, tra cui diverse Lancia, e anche modelli che hanno accompagnato la storia e l’evoluzione dell’auto.

La nuova sala del Csb Sottovoce Oristano, in via Ghilarza, dal 15 al 17 novembre, ospita la prima edizione Coppa Italia di biliardo paralimpico. Per l’importante appuntamento sono attesi a Oristano i migliori giocatori italiani. Si gioca nella specialità dei cinque birilli, con i gironi di qualificazione per i giocatori sardi a Macomer, presso l’Accademia del Biliardo, e a Sassari, presso il Csb Master Club che organizza la manifestazione. La manifestazione, patrocinata dall’Assessorato allo Sport del Comune di Oristano, è inserita tra gli appuntamenti del Comitato regionale Sardegna della Fisbb, la Federazione italiana sport biliardo e bowling.

Lascia un commento

Your email address will not be published.