Nov 25

Violenza sulle donne: sotto il palazzo del consiglio regionale una panchina rossa.

“Oggi, 25 novembre, c’è ben poco da inaugurare o da celebrare, ma ancora tanto da fare per costruire una cultura del rispetto verso le donne che purtroppo ancora oggi sono vittime di violenza e o morte per mano di uomini o presunti tali”.

Lo ha affermato il presidente del consiglio regionale, Piero Comandini, in occasione della giornata contro la violenza sulle donne.

Da oggi sotto il consiglio regionale c’è una panchina rossa, uno dei simboli della lotta alla violenza contro le donne e il palazzo questa sera è stato illuminato di rosso.

Comandini ha ricordato che il fenomeno della violenza di genere è in continua ascesa: “Purtroppo anche il 2024 è stato un anno dove la violenza ha travolto tutti: donne e uomini senza distinzione di genere o di età. Una aggressività troppo spesso consumata tra le mura domestiche, tra i banchi di scuola, nei luoghi di lavoro. Le vittime sono per la maggior parte le persone più deboli: le bambine e i bambini, le adolescenti, le persone fragili di genere femminile”.

Per il presidente del consiglio regionale, le Istituzioni devono essere in prima linea in una battaglia che deve incidere sul profondo della società. La protagonista di questo auspicato cambiamento devono essere la scuola e ogni altro luogo di aggregazione: “Bisogna educare sin dalla più tenera età le nuovi generazioni al rispetto di tutti”.

Per la “Giornata internazionale contro la violenza sulle donne” è intervenuta anche la presidente della Regione, Alessandra Todde.

“La violenza sulle donne – ha detto Todde – è conseguenza di un modello barbaro di prevaricazione, dominanza, negazione di diritti, di paternalismo opprimente e di cultura machista spesso legittimata dalla politica. Ma soprattutto la violenza è conseguenza dei comportamenti. La società e gli uomini vanno formati ed educati al rispetto del ruolo delle donne e alle pari opportunità. Per questo mi sono sempre battuta affinché si lavorasse incessantemente sull’occupazione e sullo sviluppo femminile.

In questi mesi di governo, in Regione abbiamo potenziato il reddito di libertà, che è uno strumento di emancipazione, abbiamo finanziato i centri antiviolenza, per accogliere e sostenere le donne vittime, e abbiamo anche lavorato sui centri che si occupano di chi maltratta.

Aiutiamo le donne affinché non si sentano in colpa se denunciano. Educhiamoci noi donne affinché pretendiamo di essere pagate equamente, tanto quanto guadagna un uomo. Educhiamoci in modo da non vergognarci di voler lavorare o studiare e di avere le stesse opportunità o le stesse posizioni degli uomini.

Aiutiamoci tra noi, ma soprattutto – ha concluso la presidente Todde – pretendiamo che le Istituzioni non disertino questi temi commentando solo le tragedie. Battiamoci affinché possano essere rifugio per tutte noi che non vogliamo più essere lasciate sole. Che non vogliamo più morire”.

Al 20 di novembre le denunce presentate in Questura per reati di violenza di genere in provincia di Oristano sono stati 137. Nel dettaglio, gli ammonimenti sono stati 59, per violenze, e 6 per stalking. 30 i fogli di via obbligatori, 2 i divieti di accesso, 35 gli avvisi orali, 4 i daspo, mentre solo una è stata la sorveglianza speciale richiesta all’autorità giudiziaria. I dati sono stati resi noti, in Questura, a Oristano, nel corso di una conferenza stampa, alla quale hanno preso parte il questore Aldo Fusco; la responsabile regionale del Cam, il Centro di ascolto uomini maltrattanti Sardegna, Nicoletta Malesa; la responsabile dei centri di Oristano e Sassari, Stefania Militello; il vicequestore Giacinto Mattera; e il dirigente della divisione anticrimine Nicola Colitti. Nel corso dell’incontro è stato rinnovato il protocollo del progetto “Zeus” tra la Questura di Oristano e il Cam, il centro di recupero che prende in cura i responsabili dei maltrattamenti di genere. “Un progetto che sta dando importanti risultati – ha detto il questore Aldo Fusco -, tanto che abbiamo deciso di rinnovare il protocollo con il Cam. Il protocollo ci consente di avviare una buona pratica con un’associazione che ci permette di avviare il recupero di quelle persone che hanno posto in essere delle condotte rilevanti ai fini di prevenzione, come l’ammonimento. La normativa prevede questi processi di recupero e subordina la revoca del provvedimento ad il recupero avviati proprio da questi centri di recupero. Le cause delle violenze di genere denunciate nell’Oristanese sono legate soprattutto ai rapporti con il partner, che vede la donna spesso come un oggetto dei propri desideri, per interessi fisici e sentimentali. Ma va detto che rispetto al passato è caduto il muro di omertà e le donne non hanno più paura di denunciare il proprio compagno”. Nel 2024 nei 4 centri di recupero della Sardegna, presenti a Oristano, Sassari, Olbia e Nuoro, hanno accolto complessivamente 150 persone. “Abbiamo avuto 150 nuovi accessi, il 61% riguarda Oristano – ha detto Nicoletta Malesa -. Parliamo per lo più di maltrattamenti in famiglia, poi abbiamo lo stalking e, in percentuale più bassa, anche la violenza sessuale. Confermo che abbiamo una grande adesione da parte degli uomini. Dove ci troviamo ad avere delle condizioni ostative, di trovarci davanti a qualche uomo, che per qualche motivo ha anche delle patologie psichiatriche, si sospende la valutazione e si invia la persona ai servizi preposti. Abbiamo una forbice molto alta sull’età degli uomini che assistiamo – ha aggiunto Malesa -, vanno dai 17 ai 90 anni, e abbiamo avuto proprio su Oristano il nostro novantenne. Alla base delle violenze, oltre agli aspetti culturali – ha concluso Nicoleta Malesa -, i casi sono legati al secolare problema del patriarcato, il maschilismo, i lasciti e la situazione sociale”. (Elia Sanna, Web news Sardegna – Telegram).

A Ghilarza, si è tenuta una riunione generale dei comitati che sostengono la “Pratobello 24”. “La rete è sempre più grande, la stima e l’amicizia tra di noi è sempre più forte, la Pratobello 24 è sempre più viva”, ha detto Sammy Santoni, una portavoce del “Gruppo Gruttes” che, questa mattina, insieme ad altre associazioni e movimenti si sono riuniti nel centro del Guilcer. “Nonostante gli ostacoli, le prese in giro e la scarsa considerazione che abbiamo avuto da parte della maggioranza del governo regionale – ha aggiunto Santoni – siamo tutti intenzionati a proseguire la lotta in ogni modo lecito e possibile perché, a maggior ragione, nessuno può riuscire a farci credere che la Pratobello 24 non sia la soluzione alla speculazione energetica in Sardegna. Le malelingue e i detrattori dovranno ricredersi, se non vorranno perdere la faccia. Quelli più intelligenti lo stanno già facendo”. All’incontro di Ghilarza è intervenuto, via social, anche l’avvocato Michele Zuddas, tra i promotori della legge Pratobello 24: “La difesa della legge passerà attraverso il vaglio di ogni possibile iniziativa politica, referendum abrogativi, nuova legge elettorale. Se qualcuno – ha sottolineato Zuddas – pensava che non votando la legge Pratobello24 la protesta si sarebbe spenta, deve sapere che si sbagliava; l’opposizione alla legge mi ha donato forza e determinazione per portare avanti lo sciopero della fame, e ora che lo ho interrotto quella forza verrà dirottata su una lotta a tutto campo”.

In occasione del “Black Friday” Adiconsum Sardegna segnala in regione l’aumento di tentativi di truffe e raggiri online, e rivolge un appello ai consumatori sardi, invitandoli alla massima prudenza durante gli acquisti. “In concomitanza con l’arrivo del Black Friday anche in Sardegna stanno aumentando i tentativi di truffe e raggiri che sfruttano la maggiore propensione dei cittadini a fare acquisti online” ha spiegato il presidente Giorgio Vargiu. “Una attenzione particolare va riservata al settore dei social network e delle app di messaggistica, dove vengono inviati messaggi privati su Instagram, Facebook, Telegram o Whatsapp che promettono sconti allettanti su prodotti tecnologici o capi di marca: messaggi contenenti link il cui vero scopo è carpire i dati bancari degli utenti per sottrarre soldi da carte o conti correnti”. “Una impennata si registra poi nel fenomeno del “phishing”, ossia l’invio indiscriminato di mail finalizzate a rubare i dati sensibili dei cittadini, e in crescita sono anche i finti negozi online, ossia siti che offrono a prezzi scontatissimi prodotti hi-tech come telefonini o tablet, o capi di abbigliamento firmati, il cui fine è quello di farsi pagare merce che poi non verrà mai consegnata, poiché il sito stesso sarà cancellato non appena terminato il Black Friday” – prosegue Vargiu. Per tale motivo Adiconsum Sardegna invita i cittadini sardi a prestare in questi giorni la massima attenzione, e diffonde una utile guida per fare acquisti sicuri ed evitare di incappare in truffe e raggiri: non aprire link sospetti e diffidare da messaggi con sconti e promozioni ricevuti su mail, sms, e social network provenienti da soggetti sconosciuti; diffidare dagli sconti troppo elevati, da prezzi chiaramente fuori mercato, e da messaggi e siti che contengono errori di ortografia. Attenzione ai siti fake che copiano nomi e loghi di marchi famosi, e acquistare solo da siti internet sicuri, che risultano protetti da sistemi di sicurezza riconoscibili dalla presenza del lucchetto nella barra di indirizzo; non fornire mai i propri dati personali per telefono o via e-mail; evitare di fare acquisti su siti che non contengono le seguenti informazioni: nome dell’azienda, partita Iva, indirizzo fisico e numero di telefono; in caso di dubbi, cercare il nome del venditore o dell’azienda sul web e verificare le recensioni di altri clienti; per i pagamenti preferire carte prepagate o sistemi come Paypal, evitando di comunicare i dati della propria carta di credito. Ancora, lo sconto deve essere applicato sul prezzo più basso praticato dal venditore negli ultimi 30 giorni e anche per gli acquisti effettuati durante il Black Friday si ha diritto al recesso, al reso e alla garanzia.

Grande successo, nella biblioteca comunale di Oristano, per “Libri a tempo”. L’iniziativa dell’assessorato comunale alla Cultura, finalizzata a far circolare la cultura, diffondere l’importanza della lettura e dare nuova vita ai libri, ha richiamato nei locali dell’Hospitalis Sancti Antoni tantissimi amanti della lettura. Per l’intera giornata quasi 200 persone si sono alternate a gruppi per scegliere i testi che, grazie alla fortunata formula proposta dagli organizzatori, hanno potuto portare a casa. “Libri a tempo nasce dall’idea di proporre anche ad Oristano una bella iniziativa già sperimentata con successo in altre città – spiega il sindaco Massimiliano Sanna -. La manifestazione è stata voluta dall’assessorato alla Cultura, dal Centro di documentazione della Sartiglia e dalla Biblioteca comunale per incentivare la lettura, dare nuova vita ai libri, concedere a tutti la possibilità di leggere, salvare la carta dal macero e promuovere la cultura stessa. È stata una bella occasione per celebrare il valore della cultura e della condivisione. Oristano, già riconosciuta “città che legge”, si conferma un centro vivo e partecipativo, in cui i libri e il sapere trovano nuove vie per ispirare tutti noi”. “L’iniziativa si è svolta in due appuntamenti che hanno riscosso grande successo – aggiunge l’assessore alla Cultura Luca Faedda -. Dal 9 novembre sono stati raccolti circa 2000 libri di ogni genere letterario: romanzi e narrativa, saggistica, libri per bambini, manuali. Sabato scorso invece si è proceduto alla distribuzione dei testi raccolti con la formula del pagamento di un ticket di 10 euro, col quale si aveva l’opportunità di prendere e portar via i volumi che ciascuno riusciva a tenere in un tempo prestabilito. L’altissimo numero di persone presenti in biblioteca ha imposto un accorciamento dei tempi a disposizione. Siamo passati dai 10 minuti iniziali a 5 minuti, tempo da tutti ritenuto comunque sufficiente a scegliere i testi preferiti. È stata un bella soddisfazione vedere un numero così alto di amanti della lettura uscire dall’Hospitalis Sancti Antoni con un pila di libri destinati a rivivere nelle loro mani. Tra i tanti autori presenti ricordo Miguel de Cervantes, Pirandello, Ovidio, Jane Austen, George R.R. Martin, Steven King, Chiara Moscardelli, Paolo Coelho, Wilbur Smith e Geppi Cucciari. I fondi raccolti, circa 1700 euro, saranno utilizzati per nuove iniziative a favore degli adolescenti

Il Capodanno 2025, a Oristano, si festeggerà ai piedi della Torre di San Cristoforo sulle note dei brani più famosi di Gaia. Sarà la nota cantante italiana, dominatrice delle classifiche estive 2024 con il brano “Sesso e samba”, a esibirsi sul palco di piazza Roma e a scandire il tanto atteso conto alla rovescia verso il nuovo anno. La giunta Sanna, su proposta dell’assessore allo Spettacolo, Antonio Franceschi, ha deliberato l’affidamento alla Pro loco dell’organizzazione dello spettacolo della notte di San Silvestro, a conclusione di un bando pubblico che prevedeva un budget di 100 mila euro. Tra le quattro proposte presentate quella della Pro Loco è risultata la migliore per originalità e unicità, complessità organizzativa e fattibilità, modalità di promozione e pubblicità e per la percentuale di cofinanziamento privato. Altri elementi oggetto della griglia di valutazione erano le esperienze già maturate nell’organizzazione di eventi pubblici e la partecipazione di associazioni o enti del terzo settore. “Gaia è una delle giovani cantanti italiane più famose e apprezzate anche in ambito internazionale – ha commentato il sindaco Massimiliano Sanna -. Siamo sicuri che saprà regalare al pubblico oristanese uno spettacolo d’alto livello, coinvolgente ed entusiasmante. La giunta comunale è molto soddisfatta della proposta della Pro Loco. Anche il metodo scelto quest’anno per l’organizzazione del Capodanno ha dato i frutti sperati: la selezione pubblica sulla base del budget assegnato dal Comune ha consentito di arrivare a un risultato indubbiamente positivo. Ora non resta che aspettare la notte di San Silvestro per poter festeggiare tutti insieme nel migliore dei modi”. “Sarà una grande festa – ha detto l’assessore allo Spettacolo, Antonio Franceschi -. Gaia, grazie alla popolarità che ha saputo raggiungere negli anni e alle sue qualità di artista di fama internazionale, assicura uno spettacolo di sicuro successo. Il suo nome attirerà pubblico da tutta l’Isola e non solo quello dei giovanissimi”. Gaia Gozzi, nota semplicemente come Gaia, cantautrice italiana con cittadinanza brasiliana, è salita alla ribalta nel 2020 con la vittoria della diciannovesima edizione del talent show Amici di Maria De Filippi. Nata nel 1997 a Guastalla, in provincia di Reggio Emilia, da madre brasiliana e padre italiano, Gaia è cresciuta a Viadana, in provincia di Mantova. Oltre a quella italiana possiede la cittadinanza brasiliana e parla fluentemente il portoghese. Nel 2021, con il brano “Cuore amaro” ha partecipato al Festival di Sanremo. La rivista Forbes Italia ha inserito la cantante tra i cinque under 30 italiani che avranno maggiore impatto nel futuro per la categoria musica. Tra i suoi brani più famosi: Boca in collaborazione con Sean Paul, Nuvole di zanzare, What Christmas Means to Me (versione metà in inglese e metà in portoghese dell’omonimo brano di Stevie Wonder certificato disco d’oro nell’anno con oltre 50 mila copie vendute), Estasi e l’ultimo Sesso e samba che ha raggiunto la prima posizione in classifica Fimi. Nel 2023 ha firmato la colonna sonora del film Wish, che celebra i cento anni della The Walt Disney Company. Nello stesso film, Gaia ha prestato la voce alla protagonista Asha.

Il Comune di Oristano ha approvato le graduatorie provvisorie per le borse di studio regionali 2023/2024. Gli studenti che hanno presentato domanda possono consultare gli elenchi nominativi presso l’Ufficio relazione con il pubblico del Comune di Oristano (palazzo Scolopi – piano terra), dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12.30, il martedì pomeriggio dalle 15.30 alle 17.30. Per gli studenti minorenni, il genitore deve presentare all’ufficio il codice fiscale dello studente, per poter avere informazioni sulla graduatoria. Gli interessati possono presentare eventuali ricorsi o osservazioni, fino al 5 dicembre.

L’assessorato regionale della Pubblica istruzione ha approvato la graduatoria unica regionale degli studenti beneficiari della Borsa di Studio Nazionale per l’anno scolastico 2023/2024. Gli studenti che hanno presentato domanda potranno consultare gli elenchi nominativi presso l’Ufficio relazioni con il pubblico del Comune di Oristano (al piano terra di palazzo Scolopi), dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12.30 e il martedì pomeriggio anche dalle 15.30 alle 17.30. Per gli studenti minorenni, per poter avere informazioni sulla graduatoria, il genitore deve presentare all’ufficio il codice fiscale dello studente. L’accesso alla borsa di studio nazionale 2023/2024 preclude quello alla borsa di studio regionale 2023/2024. Il pagamento avverrà, a seguito di apposita comunicazione da parte del Ministero, con la consegna della Carta Postepay Borsa di Studio ritirabile presso un qualsiasi Ufficio postale. Per gli studenti già beneficiari della borsa di studio nell’anno scolastico 2021/2022 e/o 2022/2023, l’accredito della borsa di studio per la nuova annualità 2023/2024 avverrà direttamente sulla medesima Carta Postepay “Borsa di Studio” in loro possesso. Il termine per l’utilizzo della Borsa di Studio è fissato in quindici mesi dall’erogazione. Il Ministero è l’unico canale informativo ufficiale per quanto attiene i dettagli sulla riscossione delle borse. Pertanto, gli studenti e le famiglie possono consultare il sito web istituzionale IOSTUDIO – Portale dello studente, all’indirizzo http://iostudio.pubblica.istruzione.it o inviare le richieste di informazioni all’indirizzo iostudio@istruzione.it.

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