Regione: siglato l’accordo con il Governo per lo Sviluppo e la Coesione.
La presidente della Regione, Alessandra Todde, ha sottoscritto, a Palazzo Regio, a Cagliari, l’accordo per lo Sviluppo e la Coesione per la Sardegna, insieme alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.
Presente anche Raffaele Fitto, ministro per gli Affari Europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il Pnrr.
L’intesa, siglata alla presenza di numerosi sindaci, tra i quali anche quello di Oristano Massimiliano Sanna, prevede l’assegnazione alla Sardegna di risorse complessive pari a circa 3,55 miliardi di euro, tra Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC) 2021-2027 e altri fondi statali ed europei. Questi finanziamenti, destinati a 294 interventi strategici, rappresentano un passo decisivo per promuovere lo sviluppo economico, sociale e infrastrutturale dell’isola.
“La Regione – ha dichiarato la presidente Alessandra Todde – ha definito un programma di interventi articolato su cinque priorità fondamentali: acqua, edilizia pubblica, viabilità, sanità e istruzione. Questo investimento rappresenta un’opportunità unica per migliorare la qualità della vita dei cittadini sardi, rafforzando le basi per uno sviluppo sostenibile ed equo del nostro territorio”.
L’accordo siglato oggi porta a compimento il processo di programmazione delle risorse FSC 2021-2027 attribuite alla Sardegna, pari a circa 2,4 miliardi di euro, inclusi 156,8 milioni già anticipati nel 2021. A queste si sommano ulteriori 653 milioni di euro provenienti da cofinanziamenti regionali, comunali e da altri fondi nazionali ed europei.
L’intesa, prevista dal “Decreto Sud”, stabilisce obiettivi e interventi specifici per coordinare al meglio le diverse fonti di finanziamento, ottimizzandone l’impatto.
Le cinque priorità del piano di interventi:
1. Ambiente e risorse idriche: stanziati 735 milioni di euro per migliorare l’approvvigionamento idrico e riqualificare le reti acquedottistiche.
2. Infrastrutture di trasporto: investiti 449 milioni di euro per potenziare la viabilità e i trasporti. Tra i principali interventi: metrotranvia di Sassari, tratto Sant’Orsola-Li Punti (58 milioni di euro); messa in sicurezza della viabilità provinciale (182 milioni di euro).
3. Riqualificazione urbana ed edilizia pubblica: destinati 230 milioni di euro per interventi nell’edilizia residenziale pubblica, con l’obiettivo di incrementare la disponibilità di alloggi di qualità per le fasce più deboli della popolazione.
4. Sanità: allocati 78,5 milioni di euro per il completamento del complesso ospedaliero di Sassari, e 58 milioni di euro per la Piastra Tecnologica d’Urgenza dell’ospedale San Michele di Cagliari.
5. Istruzione, scuola e università: stanziati oltre 187 milioni di euro per interventi nell’edilizia scolastica, a cui si aggiungono circa 104 milioni per la ricerca e l’infrastrutturazione universitaria.
Si svolgeranno mercoledì 4 e giovedì 5 dicembre, a Oristano, gli Stati generali dell’informazione in Sardegna. Un’occasione importante di confronto per i giornalisti sardi sul presente e il futuro della professione giornalistica e sulle condizioni nelle quali si svolge nella nostra Isola, sia per quanto riguarda le responsabilità connesse al diritto-dovere di informare correttamente, sia per l’aspetto della tutela del lavoro giornalistico, anche nelle nuove forme di comunicazione. I lavori avranno inizio alle 9.30 di mercoledì 4 dicembre, presso l’Hotel Mistral 2, via XX Settembre 34, e si concluderanno nella mattinata del giorno successivo. È previsto l’intervento dei rappresentanti nazionali e regionali di tutti gli enti che si occupano dei problemi della categoria. Dopo i saluti del sindaco di Oristano Massimiliano Sanna, sono previsti gli interventi della presidente dell’Associazione della Stampa Sarda Simonetta Selloni, del presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Sardegna Francesco Birocchi, della segretaria nazionale della Federazione della Stampa Alessandra Costante, del presidente nazionale dell’Ordine dei giornalisti Carlo Bartoli, del presidente del consiglio regionale Piero Comandini, dell’assessora regionale all’informazione Ilaria Portas, e dell’arcivescovo di Oristano Mons. Roberto Carboni. Successivamente interverranno i comitati di redazione dell’Unione Sarda, della Nuova Sardegna, della Rai e di Videolina. Prenderanno, quindi, la parola i presidenti di Inpgi, Casagit, del Fondo di previdenza complementare, del Gruppo Uffici stampa, dell’Ussi (giornalisti sportivi), il segretario nazionale dell’Usigrai, i rappresentanti dei giornalisti precari, il segretario regionale dell’Ucsi (Unione cattolica della stampa), i rappresentanti dei giornalisti pensionati e di Giulia Giornaliste. Hanno assicurato la loro presenza anche i direttori dei due quotidiani sardi. La comunità dei giornalisti, protagonista di iniziative importanti a tutela della propria indipendenza e, quindi, della possibilità di offrire un’informazione affidabile e credibile, intende interrogarsi sullo stato attuale della professione, fortemente condizionato dalla presenza dei nuovi mezzi, e sulle prospettive future.
Medici in affitto anche nel carcere di Massama-Oristano. Lo ha annunciato, questa mattina, il direttore generale della Asl di Oristano, Angelo Maria Serusi, nel corso del Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza pubblica, convocato dal prefetto. Durante l’incontro si è parlato delle complesse problematiche inerenti la carenza di medici che garantiscano l’assistenza sanitaria continuativa nel carcere di Massama. “Occorre ogni sforzo possibile per risolvere le criticità che persistono da oltre un anno e che potrebbero aggravarsi ulteriormente, vista l’imminente scadenza del contratto con l’unico professionista che attualmente garantisce il servizio di medicina generale – ha sottolineato il prefetto Angieri, durante il vertice, al quale hanno partecipato le Forze dell’ordine, il sindaco di Oristano Sanna e il direttore della Asl Serusi -. Non può sottacersi, peraltro – ha aggiunto il prefetto -, che tali criticità si riflettono negativamente anche sul buon funzionamento del servizio sanitario territoriale e potrebbero determinare problemi di ordine e sicurezza pubblica”. Angieri ha poi invitando i presenti a una collaborazione sinergica per la risoluzione definitiva della delicata situazione. Il direttore generale della Asl, Angelo Maria Serusi, ha ricordato le diverse iniziative portate avanti nell’ultimo anno, e ha assicurato che “…si stanno individuando soluzioni, sulla falsa riga di quelle trovate sul territorio per i medici di famiglia, quali gli Ascot. Durante l’incontro, il Comitato si è occupato anche dei profili di rischio e della prevenzione dei gesti criminosi e in proposito sono intervenuti i rappresentanti dell’Anas e del dirigente della Polizia stradale. Il prefetto ha chiesto all’Anas di attivare telecamere di videosorveglianza lungo la statale 131, per garantire la sicurezza dei varchi strategici, allo scopo di migliorare la prevenzione e la repressione dei reati. Il rappresentante dell’Anas ha assicurato la predisposizione di un progetto che sarà sottoposto, a breve, alla valutazione del Comitato. Frattanto, il sindaco di Oristano ha comunicato che prosegue l’ampliamento del sistema di videosorveglianza in ambito cittadino, con particolare riguardo al centro storico. (Elia Sanna, Web news Sardegna -Teletram).
Un pescatore di 52 anni di Oristano è il presunto responsabile dell’incendio che si era verificato, l’estate scorsa, nell’area dell’agglomerato industriale del Porto di Oristano. Le fiamme avevano lambito la strada provinciale 97 e altre vie di comunicazione consortili a servizio della zona portuale di Santa Giusta, interessando anche alcune fasce umide della zona speciale di conservazione di Cirras. Solo il tempestivo intervento delle Forze dell’apparato antincendio, con l’ausilio di un mezzo aereo, aveva consentito di scongiurare il peggio, nonostante i gravi danni alla vegetazione e il pericolo per la circolazione stradale. Grazie all’attività investigativa degli agenti del Corpo forestale di Marrubiu e del Nucleo investigativo (Nipaf) dell’Ispettorato di Oristano è stato possibile individuare il presunto autore del reato, che è stato denunciato alla Procura della Repubblica (con l’accusa di incendio colposo e smaltimento illecito di rifiuti con l’uso del fuoco) che ha emesso un avviso di garanzia. Secondo l’accusa, l’uomo aveva scaricato un cumulo di rifiuti di varia natura in una strada chiusa e, per cancellare eventuali elementi che potessero ricollegarlo all’abbandono illegale, aveva dato fuoco al materiale accatastato, lasciando il posto e le fiamme incustodite. Per il reato di incendio colposo rischia la reclusione da uno a cinque anni, oltre la pena dai due ai cinque anni di reclusione previsti per chiunque appicchi il fuoco a rifiuti abbandonati o depositati in maniera incontrollata. Il 52enne era già stato sanzionato più volte negli anni scorsi, sempre per abbandono di rifiuti. (Elia Sanna, Web news Sardegna – Telegram).
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