L’ex carcere di Oristano, come prevede lo Statuto sardo, deve passare al patrimonio della Regione.
Uffici della Prefettura? Questa cessione non s’ha da fare! L’ex carcere di Oristano ormai dismesso, ovvero la Reggia giudicale, deve essere immediatamente trasferito al patrimonio regionale.
Così come dispone l’articolo 14 dello Statuto Speciale per la Sardegna. La Reggia va poi restituita alla città di Oristano.
E quanto hanno recentemente richiesto, in una mozione, i consiglieri regionali di “Orizzonte comune”, Salvatore Cau (sindaco di Neoneli), Lorenzo Cozzolino e Sandro Porcu.
L’articolo 14 dello Statuto Speciale per la Sardegna – hanno scritto i tre consiglieri nella mozione – prevede che la Regione, nell’ambito del suo territorio, succede nei beni e diritti patrimoniali dello Stato di natura immobiliare e in quelli demaniali, escluso il demanio marittimo, e stabilisce che i beni e diritti connessi a servizi di competenza statale e a monopoli fiscali restano allo Stato, finché dura tale condizione.
I consiglieri di “Orizzonte comune” hanno ricordato che la casa circondariale di Oristano fu costruita sulle vestigia della Reggia giudicale, e rappresenta un simbolo importante della storia di Oristano e della Sardegna. Infatti, le strutture superstiti della vecchia Reggia arborense, in totale stato d’abbandono, sorgevano nell’area oggi occupata dalla ex casa circondariale, ed erano visibili per tutto l’ottocento, così come testimoniano svariati documenti e attestazioni del tempo.
La decisione del Ministero di Grazia e Giustizia di aprire a Massama la nuova struttura penitenziaria circondariale, che a partire dal 2012 ha sostituito la struttura di Piazza Manno, ha aperto, di fatto, la strada per la riconfigurazione storica della vecchia Reggia del giudicato, offrendo un’importante occasione di ricostruzione della narrazione storico-culturale della città di Oristano.
L’assessorato regionale degli Enti locali, Finanze e Urbanistica, nel prendere atto della dismissione del compendio immobiliare, con nota n. 771 del 12 gennaio 2016 ha manifestato l’interesse della Regione all’acquisizione dell’ex carcere di Oristano, e ha così reiterato l’istanza di trasferimento al patrimonio immobiliare della Regione, ai sensi dell’articolo 14 dello Statuto speciale per la Sardegna;
“Tenuto conto – hanno scritto Cau, Cozzolino e Porcu nella mozione – che la disposizione statutaria richiamata esprime la forza e la specificità dell’Autonomia regionale riconosciuta in sede costituzionale alla Sardegna e che, pertanto, è primario e irrinunciabile l’interesse della Regione a chiederne la sistematica applicazione, con riferimento a tutti i compendi e le strutture che siano caratterizzate in Sardegna dal requisito della dismissione dalle originarie destinazioni e funzioni statali, e vista la condizione di ritardo con la quale le strutture del Demanio dello Stato si trovano a riconoscere lo stato di dismissione delle strutture statali presenti sul territorio della Regione, si rende necessario attivare una serie di iniziative volte a riaggiornare l’insieme delle richieste di rispetto del dettato dello Statuto Speciale per la Sardegna, al fine di disporre di tutte quelle infrastrutture e strutture che possano essere oggetto di una “nuova” vita nella dimensione regionale, e oggetto delle attività di valorizzazione storiche e funzionali da parte dei comuni della Sardegna”.
I consiglieri regionali di “Orizzonte comune” hanno ritenuto che la mancata applicazione delle disposizioni contenute nell’articolo 14 dello Statuto Speciale per la Sardegna possa costituire una compressione del valore autonomistico riconosciuto alla Sardegna in sede costituzionale, e anche una indebita sottrazione, da parte dello Stato alla Sardegna, di importanti opportunità di crescita e di sviluppo.
Per questo motivo, con la mozione hanno impegnato il presidente e la giunta ragionale, “…a riferire al consiglio regionale in merito allo stato di attuazione e di rispetto delle complessive richieste di acquisizione di beni dismessi dallo Stato a favore della Regione, ai sensi e per gli effetti dell’articolo 14 dello Statuto Speciale per la Sardegna; e a voler reclamare, in particolare, nei confronti dell’Agenzia del demanio dello Stato, il riscontro alla nota n. 771 del 12 gennaio 2016 da parte della Regione, e disporre l’immediato trasferimento del compendio immobiliare dell’ex carcere circondariale di Oristano (dismesso), al patrimonio regionale così come dispone l’articolo 14 dello Statuto Speciale per la Sardegna”.
Perchè la questione non finisca nel dimenticatoio, bisogna sollecitare presidente, capigruppo e, in particolare, tutti i consiglieri eletti in provincia di Oristano, perché la mozione venga portata, quanto prima, all’attenzione del consiglio regionale, in modo tale che la Reggia giudicale faccia parte del patrimonio regionale, per essere poi restituita alla città di Eleonora.
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