Dic 27

Accordo Provincia e Consorzio Uno: ex Monastero del Carmine in comodato gratuito.

Firmato, stamattina, il protocollo d’intesa tra l’amministratore della Provincia di Oristano, Battista Ghisu, e il presidente del Consorzio Uno-l’Università di Oristano, Gian Valerio Sanna, per dare in comodato gratuito, fino al 20 giugno 2046, l’ex Monastero del Carmine all’Università di Oristano.

“Appena nominato – ha detto l’amministratore straordinario della Provincia, Battista Ghisu – ho preso in mano la pratica relativa all’Università di Oristano e insieme al presidente del Consorzio Uno, Gian Valerio Sanna, abbiamo ragionato per definire assieme, definitivamente, questa pratica, e stabilire un accordo, un protocollo d’intesa, per dare in comodato gratuito lo stabile al Consorzio Uno, essendo l’interesse pubblico il motivo preminente che ci ha spinto a raggiungere un accordo di questo tipo. La Provincia – ha aggiunto Ghisu – ha sempre creduto nell’Università, e con questo protocollo d’intesa abbiamo risolto un problema che si trascinava da tantissimi anni. Ora l’Università potrà programmare il proprio futuro con maggiore serenità”.

Negli anni passati, la Provincia di Oristano aveva chiesto al Consorzio Uno un canone d’affitto di 168mila euro all’anno, e un arretrato di circa 800mila euro (l’ex Monastero del Carmine è stato destinato come sede dei corsi universitari con delibera provinciale del 10 marzo 1995, e il Consorzio ha preso “possesso” dell’immobile nel 1997. ndr), senza che ci fosse mai stato un accordo firmato. Pretesa che il Consorzio Uno ha sempre rispedito al mittente, forte del fatto che non ci fosse niente di scritto e di quanto accaduto anche in altre Province, dove l’interesse pubblico ha sempre prevalso sulla vile pecunia.

Peraltro, il servizio svolto dal Consorzio Uno è stato ritenuto dalla Provincia di “rilevante interesso collettivo” anche nell’aprile 2015, e il mantenimento della partecipazione dell’ente nel Consorzio Uno sempre ribadito negli anni successivi.

Ora la Provincia di Oristano, anche grazie ai buoni rapporti tra l’amministratore Ghisu e il presidente del Consorzio Sanna, con l’intento di superare le contrapposizioni degli ultimi anni, riconoscendo la rilevanza e la strategicità del servizio pubblico svolto dal Consorzio Uno nella promozione dell’attività universitaria e nella gestione dei servizi a supporto delle istituzioni academiche convenzionate, ha concesso, come detto, in comodato gratuito, l’uso dell’ex Monastero del Carmine al Consorzio Uno.

“D’ora in avanti – ha sintetizzato il presidente del Consorzio, Gian Valerio Sanna – potremo gestire questo servizio nei confronti delle famiglie e degli studenti in maniera serena. Abbiamo registrato più volte l’esigenza di una legge che accomuni anche il territorio di Nuoro e stabilisca le regole delle Università diffuse. L’Università nella Sardegna centrale – ha chiosato Sanna – è stata una scelta strategica della Regione contro lo spopolamento, e come tale deve essere regolamentata. E’ un servizio che rendiamo alla crescita che, d’altro canto, ha fatto registrare risultati straordinari: il Consorzio Uno, per inciso, ha già sfornato circa 1.700 laureati, il 98% dei quali è occupato grazie ai nostri corsi, con molti giovani che hanno creato la loro attività in Sardegna e stanno esportando i lori prodotti in tutto il mondo. Non bisogna poi dimenticare che in questi luoghi l’Università diffusa svolge anche un servizio sociale, perchè mette in condizione le famiglie di non caricarsi di oneri che a Cagliari e Sassari non sarebbero sostenibili. Il futuro, quindi, – ha concluso Gian Valerio Sanna – è quello di lavorare per questa legge insieme alla Provincia, alle istituzioni locali. Bisogna rilanciare il ruolo della Provincia, e per far questo è necessario promuovere elezioni di primo livello per ridare effettiva dignità a questo importante ente intermedio”.

Era il dicembre 2022 quando a la Lilt di Oristano ha acquistato, e dato in comodato d’uso all’ ospedale San Martino, il casco refrigerante, un presidio  per le donne che fanno la chemioterapia per ridurre la caduta dei capelli. Dopo un anno e mezzo di utilizzo, questo strumento ha rappresentato un valido e importante supporto, permettendo alle donne di sopportare meglio gli effetti del cambiamento estetico dovuto alle cure e di acquisire maggior sicurezza nell’affrontare il percorso. La Lilt fornisce, periodicamente, il liquido refrigerante e qualche settimana fa ha acquistato un secondo casco sostitutivo. Una scelta orientata a evitare la sospensione dell’utilizzo del presidio per le pazienti, a causa di un eventuale malfunzionamento o danno a una cuffia. L’acquisto del materiale di consumo e del secondo casco è stato possibile grazie alle donazioni che la nostra associazione riceve dalle persone che hanno a cuore la Lilt e i servizi che offre nel territorio, al fine di garantirne continuità e un’offerta più ampia. Inoltre, grazie al contributo ricevuto dal Comune di Oristano, e grazie all’intervento dell’assessore ai Servizi sociali, Carmen Murru, per il secondo anno consecutivo, sono stati acquistati altri copripicc. Queste protezioni verranno donate ai pazienti direttamente nel reparto di oncoematologia dal prossimo gennaio.

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