Gen 07

Regione: dopo le feste la politica riprende l’attività con il caos Todde.

Terminate le feste di fine anno, la politica sarda rientra nei corridoi del palazzo del consiglio regionale di via Roma, a Cagliari, con un macigno non indifferente sulle spalle.

La maggioranza a traino M5S-Pd da venerdì sta facendo i conti con il terremoto per l’ordinanza-ingiunzione del Collegio elettorale regionale di Garanzia della Corte d’Appello di Cagliari sulle spese della campagna elettorale della presidente Alessandra Todde, e nel frattempo segue la linea, già annunciata e ribadita dalla stessa governatrice, di “andare avanti e lavorare sereni”.

L’opposizione, però, va all’attacco, con la generale opinione di “sciatteria istituzionale” in particolare rivolta ai pentastellati, e con richieste di passi indietro e di un’accelerata sull’approvazione di una finanziaria tecnica per poter tenere accesa la macchina amministrativa, nel timore di dover andare tutti a casa con largo anticipo. Oggi cominciano gli incontri informali tra il presidente del consiglio regionale Piero Comandini, destinatario dell’ordinanza, e la Giunta per le elezioni, composta da nove consiglieri, tra i quali 5 della maggioranza del “campo largo” e 4 delle opposizioni, oltre al suo presidente Giuseppe Frau.

A questo organismo spetta ora il compito di avviare un’istruttoria sul caso Todde, con novanta giorni di tempo per riferire al consiglio gli esiti dell’indagine. Nel frattempo la maggioranza continua a lavorare sui temi caldi dell’agenda politica, come la riorganizzazione sanitaria. L’intenzione è quella di partire già domani con le audizioni dell’assessore Armando Bartolazzi (scampato alla mozione di sfiducia di fine anno) e della stessa presidente Todde.

A palazzo il clima è teso e tra fake news che circolano nelle chat e dichiarazioni più o meno personali di esponenti della maggioranza, il gruppo consiliare del Pd, questa mattina, ha voluto precisare, in una nota, che gli unici a cui è affidata “ogni comunicazione ufficiale” del partito sono il segretario regionale e presidente del consiglio Piero Comandini, il capogruppo Roberto Deriu, e il vicepresidente della giunta Giuseppe Meloni, che “…rappresentano l’intero gruppo consiliare nei rapporti con la presidente Todde e con gli altri gruppi consiliari. Il gruppo del Partito democratico rinnova la piena e convinta fiducia nella presidente Todde. Siamo certi della trasparenza e correttezza del suo operato. La questione sarà risolta in modo chiaro e definitivo”.

Da chiarire resta ora il percorso giudiziario: i legali della presidente sono orientati ad aspettare il voto del consiglio regionale sulla decadenza, prima di mettere mano ai ricorsi, che potrebbero essere due, amministrativo davanti al Tar e civile davanti al Tribunale ordinario. Pende, inoltre, la trasmissione degli atti in Procura per eventuali profili di rilevanza penale, come il falso.

Intanto, alla Regione proseguono ancora incontri informali e circolano pareri giuridici sulle prossime mosse, tra chi pensa sia meglio che il consiglio regionale lasci fare ai magistrati che saranno investiti dei ricorsi prima di pronunciarsi, e chi invece ritiene che si debba votare la questione presto in aula.

Sul punto, secondo Francesco Agus, capogruppo dei Progressisti, “…ci sono due aspetti: il primo è che sicuramente all’esame degli atti che abbiamo a disposizione si evince che nella rendicontazione delle spese elettorali della presidente, non esiste comportamento doloso, non c’è condotta fraudolenta e non c’è niente che, dal punto di vista politico, possa essere rilevante – sottolinea -. Per contro esistono dei vizi formali di tipo amministrativo che sono quelli rilevati dall’ufficio che ha fatto l’esame dei suoi atti”.

Sul da farsi Agus chiarisce la propria posizione: “In questo momento dobbiamo evitare due cose: la delegittimazione delle istituzioni e la paralisi. Perché il consiglio regionale non è titolato a decidere per se stesso. Siccome parliamo di qualcosa che va al di sopra, credo che si debba attendere una pronuncia superiore – è l’opinione del consigliere di maggioranza -. Ricordiamoci che il consiglio non è un consorzio industriale qualsiasi, che si rivolge al Tar per dirimere le controversie tra i suoi soci. L’assemblea non può essere azzerata, come un Cda qualsiasi, in virtù di un semplice vizio amministrativo. Soprattutto quando dal punto di vista politico non rileva, non c’è dolo, non c’è condotta fraudolenta, non c’è volontà di omettere alcunché”.

“In questo caso – ha concluso Agus – parliamo dello scioglimento di organi costituzionali e per questo il consiglio, secondo me, non può fare altro che aspettare l’esito dei ricorsi, magari continuando a lavorare per affrontare i temi più urgenti, ma con pragmatismo”.

Il Tricolore compie 228 anni. Anche Oristano celebra l’anniversario che ha ispirato la legge che nel 1996 ha dichiarato il 7 gennaio “Giornata nazionale della Bandiera”. All’ingresso del palazzo Campus-Colonna un’installazione omaggia il vessillo che è l’emblema dei valori condivisi dalla comunità. Il tricolore che sventola nelle sedi delle istituzioni nacque a Reggio Emilia. Ebbe origini militari, e il 7 gennaio 1797 fu adottato dalla Repubblica cispadana. Nel 1848 diventò il vessillo del Regno di Sardegna e, a partire dal 1861, del Regno d’Italia. Nel 1947 l’Assemblea Costituente ne definirà la foggia indicandola solennemente nella Costituzione. Nella porta di ingresso del palazzo comunale tre vetrofanie riassumono il significato e il messaggio educativo della giornata, citando i simboli della Repubblica: l’inno, l’emblema con stella, ruota dentata, rami di ulivo e quercia, lo stendardo del Capo dello Stato e, innanzitutto, il Tricolore.

Fino al 31 gennaio 2025 è possibile presentare le domande per accedere ai benefici del programma regionale “Mi prendo cura”. “Il programma interviene per ampliare la risposta assistenziale a favore delle persone con disabilità gravissime attraverso un nuovo intervento, complementare al programma “Ritornare a casa Plus”, che consenta di fare fronte a bisogni che non trovano risposta nelle ordinarie misure sanitarie e sociali”, ha spiegato l’assessora ai Servizi sociali del Comune di Oristano, Carmen Murru. Il programma prevede l’erogazione di un contributo economico che deve essere utilizzato per una delle seguenti tipologie di intervento: l’acquisizione di medicinali, ausili e protesi, che non siano soddisfatti dal Servizio Sanitario Regionale; forniture di energia elettrica e riscaldamento, che non trovino copertura tra le tradizionali misure a favore dei non abbienti; l’acquisizione di servizi professionali di assistenza alla persona nelle more dell’attivazione del programma regionale “Ritornare a casa Plus”, anticipando gli effetti della domanda di attivazione di un nuovo progetto “Ritornare a casa Plus” formalmente acquisita dall’ambito di riferimento da oltre trenta giorni”. I destinatari della misura sono i beneficiari del programma “Ritornare a casa Plus” nell’anno 2024 e coloro che, avendo presentato domanda di attivazione di un nuovo progetto “Ritornare a casa Plus”, siano in attesa da oltre trenta giorni per la sua attivazione. Il contributo economico, non superiore ai 2 mila euro, è concesso per consentire ai beneficiari di affrontare bisogni che non trovano risposta nelle ordinarie misure sanitarie e sociali. L’importo potrà essere integrato di ulteriori 1.000 euro a favore dei beneficiari affetti da Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA) e Sclerosi. Le domande dovranno essere presentate online, mediante utilizzo della piattaforma dedicata “Sicare”, accessibile dal sito istituzionale del Comune di Oristano, al link https://oristano.sicare.it/sicare/benvenuto.php, sino alle ore 23.59 del 31 gennaio per il rimborso relativo al secondo semestre 2024.

Rinnovato anche quest’anno, a Oristano, il tradizionale appuntamento della discesa della Befana dalla Tore di Mariano II. La vecchia con la scopa, quest’anno impersonata da Sandro Sanna, si è calata con le funi dalla sommità della torre in una piazza Roma strapiena non solo di bambini ma anche di tantissimi adulti. Con l’ausilio degli specialisti del nucleo Saf, la squadra alpino fluviale, la Befana si è calata a tempo di musica, lanciando tra la folla caramelle e dolcetti vari. Al suo arrivo al suolo, dopo una serie di applaudite esibizioni, ha regalato ai piccoli le calze con i consueti doni. La manifestazione di Oristano è stata organizzata dal Comando e dall’Associazione nazionale dei Vigili del fuoco, dalla Consulta giovanile e dalla Pro loco, con il patrocinio del Comune e della Fondazione Oristano. Nel pomeriggio si è tenuta la festa con parenti e familiari dei Vigili del fuoco di Oristano, nella palestra del Comando provinciale di via Zara, con musica, dolci e la tradizionale lotteria. Analoghe manifestazioni sono state organizzate in provincia a Terralba, Sedilo e Sennariolo. (Elia Sanna, Web news Sardegna – Telegram).

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