Gen 16

Questura: per la prima volta in provincia di Oristano sei avvisi orali per minorenni.

Cinque persone, di cui quattro minorenni, sono state deferite dalla Polizia di Stato all’autorità giudiziaria, perché sorprese mentre stavano pe tentare un furto, in un esercizio commerciale, dopo aver forzato la porta d’ingresso.

La Questura di Oristano da tempo presta particolare attenzione ai problemi legati alla criminalità minorile, soprattutto perché a questo si sono aggiunti altri episodi che hanno visto protagonisti dei minorenni (questa volta due stranieri), responsabili dei reati di minaccia aggravata con l’uso di un coltello e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

“Con le recenti innovazioni apportate alle norme inerenti le misure di prevenzione – si legge in una nota della Questura -, la Polizia di Stato ha potuto ricorrere a nuovi strumenti per il contrasto alla criminalità minorile, come l’avviso orale per i minorenni, misura che fino a pochi mesi orsono era destinata esclusivamente agli adulti”.

Il decreto di legge del settembre 2023 n.123 (Misure urgenti di contrasto al disagio giovanile, alla povertà educativa e alla criminalità minorile, nonché per la sicurezza dei minori in ambito digitale) ha introdotto importanti modifiche al codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, soprattutto per quanto riguarda i minorenni.

Secondo l’articolo 3 del decreto citato, “…l’avviso orale può essere rivolto anche ai soggetti minori di diciotto anni che hanno compiuto il quattordicesimo anno di età. Ai fini dell’avviso orale, il questore convoca il minore, unitamente ad almeno un genitore o ad altra persona esercente la responsabilità genitoriale. Il provvedimento è comunicato al procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni del luogo di residenza del minore. Gli effetti dell’avviso orale di cui al presente comma cessano comunque al compimento della maggiore età”.

Questa modifica ha permesso al questore di emettere, per la prima volta in provincia di Oristano, avvisi orali ai sei minorenni, inaugurando così “…un nuovo fronte nella lotta al disagio giovanile e alla prevenzione dei reati”.

Secondo la Questura, lo scopo dell’avviso orale è quello di accompagnare il minore nel suo percorso di crescita fino alla maggiore età, correggendo i suoi errori ed esortandolo al rispetto della legalità.

“Alessandra Todde ha fatto tutto quello che doveva fare. Il Comitato elettorale ha adempiuto con rigore alle prescrizioni di legge, la normativa richiamata dalla Commissione di Garanzia non è applicabile alle elezioni sarde, e la stessa decadenza di cui si parla è tassativamente prevista per due ipotesi che la Commissione stessa ha escluso. Insomma tanto rumore per nulla, con la vecchia destra che non ha perso l’occasione per mostrare la sua faccia più congeniale: quella dell’indecenza”. Con un post su Facebook, ha parlato del caso Todde, dopo un lungo periodo di silenzio assoluto, il senatore del M5S, Ettore Licheri. Il senatore sassarese è colui che ha firmato la lettera di accompagnamento alla rendicontazione delle spese elettorali per il comitato di elezione della presidente della Regione, su cui il Collegio elettorale della Corte d’Appello di Cagliari ha evidenziato delle irregolarità. Sulla base di queste contestazioni, l’organismo ha emesso un’ordinanza-ingiunzione per chiedere al consiglio regionale la decadenza della presidente Todde, che ha già annunciato ricorso al Tribunale ordinario. “Immaginare che i recordman della storia sarda per numero di indagini, perquisizioni e sequestri collezionati in soli cinque anni, oggi osino richiamare l’esigenza di un maggior rispetto delle regole, farebbe sbellicare dalle risate, se non fosse che questi arlecchini senza pudore sono ancora in giro a infinocchiare la gente – ha scritto ancora Licheri -. A costoro suggerisco di utilizzare i banchetti in strada per domandare perdono ai cittadini sardi. Che piaccia o no, alla guida di un’isola ribollente di energia e di coraggio c’è una leonessa. Se volete passare Alessandra Todde ai raggi X – ha concluso Licheri – per delle inezie accomodatevi pure, ma ricordate che le leonesse restano leonesse e gli sciacalli rimangono sciacalli”.

L’assessorato all’Ambiente del Comune di Oristano intensifica il suo impegno per la cura e la manutenzione delle aree verdi cittadine, con una serie di interventi mirati e un investimento complessivo di oltre 270 mila euro. Tra questi, l’affidamento del servizio di realizzazione e revisione degli impianti di irrigazione delle aree verdi alla ditta Mondoverde di Sestu, per un importo complessivo di 120 mila euro, e per la gestione del verde indesiderato alla ditta Sanità ambientale di Oristano, per l’importo di 120 mila euro. L’assessorato all’Ambiente ha disposto anche l’acquisto di un tosaerba e di un trattorino tagliaerba per potenziare la dotazione strumentale necessaria a migliorare e incrementare l’efficienza degli interventi di manutenzione del verde pubblico. “Gli interventi rientrano nell’ambito delle azioni dell’amministrazione comunale volte a migliorare la qualità degli spazi pubblici e garantire un’adeguata manutenzione delle zone verdi, essenziali per il benessere della comunità”, ha spiegato il sindaco di Oristano, Massimiliano Sanna. Il servizio di gestione annuale del verde indesiderato in ambiente urbano si basa su un programma che prevede anche l’utilizzo di prodotti fitosanitari ad azione erbicida e stabilisce le modalità di intervento nelle varie zone della città e delle frazioni. “Il progetto per gli impianti di irrigazione nasce dall’esigenza di disporre di sistemi efficienti a beneficio del miglioramento del manto erboso e della valorizzazione delle aree verdi – ha spiegato l’assessore all’Ambiente, Maria Bonaria Zedda -. Per questo motivo procederemo con la realizzazione di nuovi impianti nelle aree sprovviste e con la revisione di quelli già esistenti ma non efficienti. Tutti gli interventi hanno l’obiettivo di contribuire a rendere Oristano una città sempre più vivibile e accogliente per tutti i cittadini – ha concluso l’assessore Zedda -. Puntiamo ad assicurare aree verdi ben curate e funzionali, contribuendo al miglioramento della qualità della vita e al rispetto dell’ambiente, e proseguiamo con determinazione nella realizzazione di un piano di gestione sostenibile del nostro patrimonio verde”.

La Fondazione Oristano è tra i soggetti selezionati dal Dipartimento della Gioventù e del Servizio civile nazionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri per l’attuazione di progetti con volontari di servizio civile nazionale. Il progetto della Fondazione Oristano, dal titolo “Oristanoforyou – Ripartiamo dal patrimonio culturale”, è rivolto a 20 volontari, di cui 5 con minori opportunità, che saranno impiegati per 12 mesi all’Antiquarium Arborense, nell’Archivio storico comunale, nel Centro di documentazione della Sartiglia e nella Pinacoteca comunale Carlo Contini. L’obiettivo è contribuire alla conoscenza e alla promozione dell’intero territorio oristanese attraverso la valorizzazione del patrimonio culturale, materiale e immateriale, per piani e azioni di promozione turistica della città di Oristano e del suo territorio. Il progetto, soprattutto attraverso l’azione degli operatori volontari del Servizio civile universale, permetterà di incrementare la conoscenza e la promozione della città di Oristano e del suo contesto, contribuendo a far conoscere gli elementi culturali e identitari che possono diventare veri attrattori turistici ed economici. La domanda di partecipazione deve essere presentata sulla piattaforma dedicata all’indirizzo https://domandaonline.serviziocivile.it entro le ore 14 del 18 febbraio. Il bando nazionale prevede la selezione di 62.549 operatori volontari. Per presentare la domanda di partecipazione occorre il possesso dei seguenti requisiti: cittadinanza italiana, ovvero di uno degli altri Stati membri dell’Unione Europea, ovvero di un Paese extra Unione Europea purché il candidato sia regolarmente soggiornante in Italia; aver compiuto il diciottesimo anno di età e non aver superato il ventottesimo anno di età (28 anni e 364 giorni) alla data di presentazione della domanda; non aver riportato condanna anche non definitiva alla pena della reclusione superiore ad un anno per delitto non colposo, ovvero ad una pena della reclusione, anche di entità inferiore, per un delitto contro la persona o concernente detenzione, uso, porto, trasporto, importazione o esportazione illecita di armi o materie esplodenti, ovvero per delitti riguardanti l’appartenenza o il favoreggiamento a gruppi eversivi, terroristici o di criminalità organizzata. I requisiti di partecipazione devono essere posseduti alla data di presentazione della domanda e, ad eccezione del limite di età, mantenuti sino al termine del servizio. Per candidarsi ai posti riservati il candidato dovrà necessariamente possedere lo specifico requisito richiesto e fare domanda per la specifica sede con i posti riservati! Tutti i progetti hanno una durata di 12 mesi, con un impegno medio settimanale di 25 ore. Ai volontari è riconosciuto un contributo economico mensile pari a euro 507,30 e l’attestato di fine servizio.

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