Feb 12

I Sardi pagano, gli altri comandano (di Paolo Maninchedda).

“È in discussione in Consiglio regionale la proposta di legge per il Comparto unico regionale. In sostanza, si tratta di una norma che adegua i contratti dei dipendenti dei Comuni (che sono dipendenti dello Stato) a quello dei dipendenti regionali.

Il ragionamento soggiacente non è peregrino e consiste nell’equiparare il compenso di chi svolge mansioni simili, se non uguali. La motivazione della equiparazione, con costi enormi (che a me non paiono quelli indicati nella proposta di legge, valutati molto a spanne in 30 milioni di euro a regime) a carico della Regione, sta nella constatazione che i Comuni esercitano funzioni regionali delegate.

Il risultato, però, è che la Regione, se la legge fosse approvata, pagherebbe il personale dipendente dello Stato (i Comuni sono ancora direttamente Stato italiano) per svolgere sia le funzioni regionali che quelle statali. La stortura potrebbe essere corretta distinguendo il costo standard delle funzioni, parametrando il costo di quelle regionali e di quelle statali, e magari addivenendo all’auspicabile soluzione per la quale lo Stato continui a pagare le sue funzioni e la Regione le proprie. Non mi pare che questo percorso sia stato svolto: si ha fretta di andare dai dipendenti degli enti locali a esibire il contratto dei regionali e a chiedere loro il voto.

Tuttavia, la vicenda si presta a un ragionamento di natura politica, cioè di quella natura che sta latitando in questa legislatura.

Uno dei punti fermi della cultura autonomistica, strettamente coesa con il principio di sussidiarietà sancito dalla Costituzione, è che tutte le funzioni statali dovrebbero essere delegate alla Regione. Per esempio, non ha alcun senso che rimangano in capo ai prefetti alcune funzioni che essi esercitano; come pure, ed è questione drammatica in Sardegna, non ha senso che le Soprintendenze ai beni artistici e archeologici in Sardegna rispondano allo Stato e non alla Regione, come per esempio accade in Sicilia. Tuttavia, data la ben nota indifferenza dei Sardi alle questioni di principio e, invece, la loro straordinaria sensibilità per le questioni di natura pratica e economica, ormai lo Stato sa che con i Sardi si può parlare di denaro senza cedere un millimetro di potere.

Faccio degli esempi.

Qualcuno ricorda quando ci siamo fatti carico dei costi della continuità territoriale?
È sommamente ingiusto che i costi della continuità territoriale non gravino sulla fiscalità generale dello Stato italiano, perché è proprio lo Stato a dover soccorrere i cittadini svantaggiati dall’insularità; invece, come è noto, siamo noi sardi a pagarci il costo che ci deriva dal vivere in un’isola. E sia pure, si potrebbe dire, ma almeno acquisiamo il potere regolatorio sui trasporti che ci riguardano! Invece no: noi paghiamo e le regole le scrive lo Stato. Questo significa cedere sui costi e non guadagnare sui poteri.

Altro esempio.

La Sardegna si paga interamente i costi della sanità, eppure non ha lo straccio di un potere regolatorio sulla Sanità: il DM 70 incombe sulla nostra isola, sebbene sia una follia applicarlo nella regione, quale è la Sardegna, con l’indice di rugosità più alto d’Italia, cosa che, insieme alla bassa densità demografica, rende impossibile la realizzazione dei modelli funzionali e organizzativi previsti dal Decreto (è quello che non poteva capire la Dirindin e che è inarrivabile per Bertolazzi). Avremmo dovuto, a suo tempo, accettare di pagare il costo della sanità in cambio del potere di organizzarla in modo differente. Invece no: l’assenza di cultura politica che ci affligge da troppo tempo, ci ha portato (invero per un calcolo vantaggioso sul piano economico, cioè il calcolo delle compartecipazioni sull’IVA determinato su quella prodotta e non su quella riscossa, cosa che ha fatto lievitare, e di molto, il bilancio regionale; tuttavia, il denaro non è tutto, soprattutto quando una parte rilevante del governo della realtà passa per il potere regolatorio i servizi) a acquisire il costo e a non rivendicare il potere. I Trentini fanno da sempre esattamente il contrario, basta leggere le loro Norme di attuazione.

In sintesi, temo proprio che stiamo andando nella stessa direzione: ci prenderemo i costi della gestione dei Comuni senza acquisire alcun potere. Ci meritiamo il sussiegoso disprezzo che vedevo stampato, quando ero assessore, nel viso di tanti ministeriali. Io, quel sorriso, nel mio piccolo, sono riuscito a farlo morire e mi sono conquistato rispetto, ma una Regione non diventa Nazione solo con la coerenza o la cocciutaggine di un singolo: serve pensiero, servono partiti veri, serve altissima ambizione, tutte cose attualmente latitanti”. (Paolo Maninchedda dal sito “Sardegna e libertà”).

Lo scorso anno la campagna antincendio della Regione Sardegna era partita con cinque elicotteri della flotta aerea regionale ai quali si era aggiunto un Elitanker S-64 Air Crane con allestimento AIB, oltre ai Canadair nazionali. Ora la giunta anticipa i tempi per l’estate 2025 e pubblica un avviso per una manifestazione di interesse invitando le aziende a partecipare ad una consultazione preliminare di mercato finalizzata all’indizione di una procedura aperta, suddivisa in tre lotti, per l’affidamento del servizio aereo di ricognizione, prevenzione e repressione incendi rurali e boschivi sino al 2027 L’obiettivo di questa indagine è acquisire informazioni, consulenze e documentazione tecnica utile per l’indizione della procedura di gara d’appalto. L’avviso prevede che i soggetti interessati a partecipare dovranno far pervenire la propria manifestazione di interesse entro le 13 del 17 Febbraio, mentre la consultazione vera e propria si terrà in videoconferenza il giorno successivo.

Sulla statale 131 “Carlo Felice” è iniziata l’ultima fase dei lavori di costruzione dello svincolo di Paulilatino (all’altezza del km 120), in provincia di Oristano. Anas ha completato la prima parte degli interventi con la realizzazione delle rampe di entrata e di uscita dalla statale lungo la carreggiata in direzione Sassari. Per consentire la prosecuzione degli interventi in sicurezza, le rampe saranno però aperte al traffico solo con la conclusione definitiva dei lavori. La nuova fase delle lavorazioni, infatti, prevede la costruzione delle rampe corrispondenti lungo la carreggiata opposta. Permangono dunque i restringimenti, con traffico allestito a doppio senso nel tratto interessato dal cantiere. I lavori fanno parte del piano di Anas per l’eliminazione degli svincoli a raso della statale 131 e comportano un investimento di circa 10 milioni di euro. Sono finalizzati all’innalzamento degli standard di sicurezza e comfort della principale arteria sarda. La conclusione è prevista entro l’estate del 2025.

I lavori del consiglio comunale di Oristano sono stati aggiornati a martedì18 febbraio, alle 18, presso la sala consiliare della Provincia, in via Senatore Carboni, a Oristano, per la discussione del seguente ordine del giorno: 1) Nomina 2 componenti di minoranza in seno alla IX Commissione consiliare permanente “Equità di genere e pari opportunità” in sostituzione delle componenti dimissionarie (Prop. n. 68 del 21.11.2024); 2) Mozione Consiglieri Obinu Maria, Marcoli, Obinu Giuseppe, Della Volpe, Daga, Perra, Marchi, Federico: “Necessità di una politica abitativa per famiglie a canoni concordati e affitti agevolati”; 3) Interrogazione Consiglieri Obinu Maria, Marcoli, Obinu Giuseppe, Della Volpe, Perra, Daga, Federico, Marchi: “Acquisizione di un’area della scuola Alagon e demolizione dell’ex casa del custode per la riqualificazione dell’area circostante”; 4) Approvazione Piano del Verde del Comune di Oristano (Prop. n. 84 del 30.12.2024); 5) Approvazione Regolamento del Verde del Comune di Oristano (Prop. n. 85 del 31.12.2024); 6) Interpellanza urgente Consiglieri Obinu Maria, Marcoli, Obinu Giuseppe: “Situazione abitativa della Sig.ra… e sulle problematiche relative all’assegnazione di un alloggio di edilizia residenziale pubblica”; 7) Interpellanza Consiglieri Federico, Marchi, Della Volpe, Perra, Daga, Obinu Maria, Obinu Giuseppe, Marcoli: “Presenza di Pfas nelle acque del Comune di Oristano”; 8) Interrogazione urgente Consigliere Federico: “Trasparenza – Diniego di acceso agli atti da parte della Dirigente al Settore Programmazione e gestione delle risorse del Comune di Oristano”; 9) Interpellanza Consiglieri Federico, Marchi, Della Volpe, Daga, Perra, Obinu Maria, Obinu Giuseppe, Marcoli: “La Tarip, così come voluta dalla Giunta Sanna, non funziona. Questi i numeri reali”; 10) Interrogazione Consiglieri Obinu Maria, Obinu Giuseppe, Marcoli, Della Volpe, Marchi, Federico, Daga, Perra: “Richiesta di informazioni sulla concessione del porticciolo delle Marine Oristanesi”; 11) Rettifica e riapprovazione in via definitiva del Piano di lottizzazione convenzionato denominato “Su Pitrasciu” in zona urbanistica C3 nel Comune di Oristano – Soggetti proponenti Cerrone e più” (Prop. n. 2 del 20.01.2025); 12) Riconoscimento debiti fuori bilancio derivanti da sentenze esecutive articolo 194 lettera a) del decreto legislativo n. 267/2000. Sentenza del Giudice di pace n. 99/2024 relativa all’annullamento del verbale di violazione al CdS n. 32795/2024 della Polizia Locale (Prop. n. 3 del 06.02.2025); 13) Riconoscimento debiti fuori bilancio derivanti da sentenze esecutive articolo 194 lettera a) del decreto legislativo n.267/2000. Sentenza del Giudice di pace n. 203/2023 relativa all’annullamento del verbale CdS n. v/31929/2023 della P.L. (Prop. n. 4 del 06.02.2025); 14) Riconoscimento debiti fuori bilancio derivanti da sentenze esecutive articolo 194 lettera a) del decreto legislativo n. 267/2000. Sentenza del Giudice di pace n. 102/2024 relativa all’annullamento del verbale CdS n. p/132590b/2023 della P.L. (Prop. n. 5 del 06.02.2025); 15) Riconoscimento debiti fuori bilancio derivanti da sentenze esecutive articolo 194 lettera a) del decreto legislativo n. 267/2000. Sentenza del Giudice di pace n. 118/2024 relativa all’annullamento del verbale Cds n. v/8245r/2023 della P.L. (Prop. n. 6 del 06.02.2025); 16) Riconoscimento debiti fuori bilancio derivanti da sentenze esecutive articolo 194 lettera a) del decreto legislativo n. 267/2000. Sentenza del Giudice di pace n. 224/2024 relativa all’annullamento del verbale CdS n. 11502u/2023 della P.L. (Prop. n. 7 del 06.02.2025).

Nuovo appuntamento per il Carnevale di Oristano. Sabato 15 febbraio, dalle 18 alle 20, piazza Manno si animerà con “Ballus de carrasegai”, una speciale serata folk con musiche e balli. “Sarà una bella occasione per riscoprire le tradizioni della nostra terra in un’atmosfera di festa e convivialità” – ha annunciato il sindaco Massimiliano Sanna -. La manifestazione rappresenta anche un momento di valorizzazione per piazza Manno, che torna ad essere un punto di riferimento per la vita cittadina dopo i recenti interventi di restyling. Un contesto ideale per celebrare il Carnevale con un appuntamento che unisce cultura, musica e socialità”. L’evento vedrà la partecipazione di alcuni tra i più apprezzati artisti della musica popolare sarda. Insieme al Gruppo Folk Città di Oristano ci saranno Vanni Masala, Erich Unter, Alessandro Melis, Andrea Pisu, Giancarlo Seu, Matteo Cucca e Ignazio Cadeddu. Con le loro esibizioni, la piazza si trasformerà in un grande palcoscenico a cielo aperto, dove tutti potranno lasciarsi coinvolgere dal ritmo dei balli tradizionali. Il Carnevale oristanese è organizzato dal Comune di Oristano, in collaborazione con l’assessorato regionale al Turismo, la Fondazione Oristano, la Pro loco e la Consulta giovani.

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