Mar 02

Sartiglia: 18 stelle per il Gremio dei Contadini. Nota dolente le pariglie.

L’edizione 2025 della Sartiglia dei Contadini era iniziata nel migliore dei modi: tempo clemente, tantissimo pubblico, un Componidori, Diego Pinna, all’altezza del ruolo, ottimamente coadiuvato da su Segundu e su Terzu cumponi, Angelo Porta e Pietro Putzulu.

Niente avrebbe fatto presagire ad una interruzione delle evoluzioni delle pariglie, alle 18.45, per motivi di sicurezza, a causa del buio. A dimostrazione che quanto accaduto in passato, evidentemente, non ha insegnato niente.

Eppure è risaputo che se la corsa alla stella diventa di una lunghezza interminabile, causando più di uno sbadiglio tra gli spettatori presenti, perché il Capocorsa (anche se è nel suo pieno diritto) vuole accontentare il maggior numero possibile di cavalieri, il risultato è che a pagare dazio saranno le pariglie, nella fattispecie soprattutto gli undici terzetti a cui è stato impedito anche di fare una semplice galoppata davanti a un pubblico che, peraltro, per assistere a esibizioni dimezzate, paga un biglietto dal prezzo non certamente modico.

Se si vuole proseguire su questa china, basterebbe anticipare la vestizione di 3 ore, fare scendere alla stella tutti i 120 cavalieri e dare poi il giusto spazio alle pariglie. Provocazioni a parte, qualcosa bisognerà pur fare, perché non è possibile che tutti gli anni si ricada sugli stessi “errori”.

Per quanto riguarda la cronaca, la lunga giornata di Diego Pinna è iniziata con la cerimonia della vestizione, ospitata come da tradizione nella sede del Gremio di San Giovanni, in via Aristana. Le massaieddas Nicole Unter e Angelica Pinna, sotto l’attenta guida della massaia manna, Stefania Pinna, hanno accompagnato la trasformazione di Diego Pinna nel Componidori, colui che per un giorno diventa il protagonista assoluto della Sartiglia e della città.

I riti che si tramandano da secoli si sono ripetuti, accompagnati dai tipici suoni dei tamburini e dei trombettieri, e sotto l’occhio vigile del presidente del Gremio, Gabriele Pinna.

Il momento in cui la maschera è stata posata sul volto di Diego Pinna è stato il più intenso ed emozionante, e ha preceduto solo di pochi minuti quello in cui il Capocorsa è salito sul suo destriero, Eterna, e ha lasciato la casa del Gremio per guidare il corteo di 120 cavalieri in via Duomo, dove, davanti alla Cattedrale di Santa Maria e tra due ali di folla, si è svolta la corsa alla stella.

La sfida è stata aperta dal tradizionale triplice incrocio delle spade, poi si è dato inizio alla corsa, con i tentativi per centrare la stella che, a nostro modesto avviso, sono stati un’infinità: ben 83, a cui vanno aggiunti i 3 con lo stocco, per un totale di 86, con 18 stelle centrate (una ogni 4,7 discese).

Dopo il nulla di fatto da parte de su Componidori Diego Pinna e de su Segundu Angelo Porta, a far esplodere la folla in un boato è stato su Terzu, Pietro Putzulu, che ha centrato la prima stella della Sartiglia organizzata dai Contadini di San Giovanni, facendo fare salti di gioia al presidente Gabriele Pinna e a tutto il Gremio.  E a proposito de su Segundu e su Terzu, a molti non è piaciuta la sorpresa del “frac con bombetta” indossati dai due scudieri de su Componidori, mentre altri hanno apprezzato la novità.  Ed anche questo, tanto per cambiare, farà discutere.

La seconda stella è arrivata alla 12esima discesa con Salvatore Pau, dopo vari tentativi andati a vuoto, compresi quelli della pariglia che guiderà la corsa per il Gremio dei Falegnami, martedì prossimo, con su Componidori Salvatore Aru, e i due cavalieri che lo affiancheranno, Stefano Spiga e Antonio Giandolfi.

Le altre stelle sono state centrate da Danilo Casula (17esima discesa), Luca Figus e Fabio Chessa (alla 23esima e 24esima discesa), Michael Casula (29° tentativo), Paolo Pippia (34esima discesa), Ilaria Rosa (37° tentativo), Gianluca Manunza, Francesco Serra e Luigi Iriu (rispettivamente al 41°, 42° e 43° tentativo), Giancarlo Melis (48esima discesa), Federico Misura (50esima discesa), Salvatore Montisci (54° tentativo), Giorgia Madeddu (62esima discesa), Gianluca Russo e Nicola Figus (67° e 68° tentativo), e a chiudere la pioggia di stelle Marco Pau (alla 81esima discesa).

Dopo i tre tentativi falliti con lo “stocco” dalla pariglia del Capocorsa, Diego Pinna si è cimentato in un’ottima “remada”, strappando applausi a scena aperta.

Poi la nota dolente delle pariglie, che avevano cominciato col botto, con l’ottimo ponte di Andrea Concas, Antonella Rosa e Federico Misura, riproposto successivamente da Michael Casula, Roberto Volturo e Marco Pau, e il tre su tre con le selle in mano (dal sapore antico) di Luigi Iriu, Salvatore Vacca e Paolo Mele. A seguire tanti tre su tre (alcuni con centrale girato), con la caduta, per fortuna senza conseguenze, di Andrea Manias che, con Alberto Vacca e Andrea Piroddi, stava terminando la sua prestazione.

Col calar del buio i cavalieri non hanno rischiato più di tanto e molte pariglie hanno effettuato delle semplici galoppate, fino alla chiusura anticipata, per motivi di sicurezza, della manifestazione. Per vedere evoluzioni complessivamente più spettacolari non resta che aspettare martedì prossimo. Componidori permettendo…

Lascia un commento

Your email address will not be published.