Regione: cominciato l’iter della Finanziaria da 10 miliardi.

L’ha maggioranza ha definito “una Finanziaria politica e progressista” la manovra di Bilancio da circa 10 miliardi che oggi ha di fatto cominciato il suo iter in consiglio regionale.
L’opposizione ha, invece, respinto con forza quest’idea e ha parlato di “un testo di ordinarissima amministrazione, senza interventi strategici”.
Oggi il disegno di legge della giunta, dopo il lungo stop sulla linea di partenza in attesa dell’approvazione della legge di riorganizzazione del sistema sanitario, ha avuto il suo primo passaggio in commissione per la prima verifica sulle norme intruse.
Poi l’assessore Giuseppe Meloni ha illustrato i dettagli: l’ammontare complessivo è pari a 9,9 miliardi di euro; finanziata per l’86% da entrate regionali (le entrate tributarie 2025 sono pari a 7,7 mld) e con la sanità che supera il 40% della spesa complessiva, mentre la massa manovrabile è stimata in circa 300 milioni.
“Questa è una finanziaria politica perché fa delle scelte in linea con il nostro programma, per il quale siamo stati votati – ha sottolineato Meloni -; l’abbiamo definita una Finanziaria progressista, perché presta molta attenzione alle fasce più deboli, al mondo dell’istruzione, delle Università. Ci sono interventi importanti per le politiche sociali e il lavoro, e non si distrae rispetto al mondo delle imprese”.
Ormai è quasi scontato il ricorso al quarto mese di esercizio provvisorio, anche se l’assessore spera in un percorso veloce: “Confido che ci possa essere un’accelerazione”.
Dal canto suo l’opposizione parla di “un libro dei sogni”. Fausto Piga, vice capogruppo FdI, ha detto che ci si attendeva “…una Finanziaria politica anziché di un bilancio annuale, che nei fatti è una Finanziaria tecnica, un mero elenco di spesa privo di interventi che possano caratterizzare politicamente la giunta Todde”. Secondo Aldo Salaris (Riformatori) “…arriva in ritardissimo e non dà risposte soprattutto ai Comuni. Chiederemo un’implementazione del Fondo unico, per la spesa corrente della quale gli enti locali hanno necessità e non possono fare a meno”.
Intanto, lunedì mattina, è previsto un vertice tra la presidente Alessandra Todde, l’assessore Meloni e i capigruppo della maggioranza.

Mimmo Contu, 63 anni, è stato confermato alla guida dei pensionati della Cisl in Sardegna. Con lui in segreteria restano Vannalisa Manca e Giuseppe Lai. Il 12° congresso regionale, che si è svolto a Cagliari, estremamente partecipato, ha confermato il ruolo fondamentale della federazione dei pensionati della Cisl Sardegna nel dibattito pubblico, a partire dalla situazione drammatica della sanità nell’isola, che colpisce in primo luogo anziani e fasce più deboli della popolazione, fino all’emergenza povertà. Uno dei temi cardine del congresso e dell’azione della Fnp Pensionati Cisl è quello delle pensioni. “L’obiettivo principale è cercare di recuperare il potere d’acquisto delle nostre pensioni rispetto all’inflazione – ha sottolineato Contu -. Su questi temi siamo fortemente impegnati, anche a livello confederale, per aprire un dialogo forte e incisivo con il Governo nazionale: parliamo anche di una questione di dignità, in Sardegna come nel resto d’Italia le pensioni sono più basse e i pensionati più poveri”. Un altro tema cardine è quello dei servizi, perché questi fenomeni vengono aggravati dal fatto che molte persone si debbano pagare le spese sanitarie, i trasporti che non funzionano, l’energia più cara rispetto al resto dell’Italia e dell’Europa. “È evidente che sopportare questi costi con una pensione bassa, che molte volte è al di sotto della soglia minima di povertà, è molto complicato”, ha detto ancora Mimmo Contu. Il segretario ha poi ribadito l’intenzione della Fnp Cisl di rafforzare la propria presenza nei territori, per offrire garanzie e rivendicare i diritti di pensionati e anziani in una società e un contesto economico che tende sempre più a marginalizzarli.

All’ospedale Delogu di Ghilarza sarà potenziata l’attività chirurgica. Dalla prossima settimana, oltre all’attività già operativa di Chirurgia generale in day surgery, partiranno gli interventi urologici, mentre da aprile sarà la volta di quelli ortopedici. Procedure chirurgiche di media e bassa complessità, che permetteranno di ampliare l’offerta sanitaria e di decongestionare il San Martino di Oristano, a cui è affidato il compito di concentrarsi sulle attività ad alta complessità. “Sale così a quattro il numero delle specialità chirurgiche che saranno operative a Ghilarza: Chirurgia generale, Urologia, Ortopedia e Dermatologia – ha spiegato il direttore generale della Asl 5 di Oristano, Angelo Serusi –. Estendere l’attività chirurgica al presidio ospedaliero di Ghilarza comporterà un triplice vantaggio. Innanzi tutto consentirà l‘abbattimento delle liste d’attesa per le procedure chirurgiche non urgenti, che incidono sensibilmente dal punto di vista numerico sul territorio. Inoltre, sarà possibile arricchire ulteriormente l’offerta clinico-diagnostica del Delogu, al cui rilancio già da tempo stiamo lavorando con l’istituzione dell’ospedale di Comunità, diventato un punto di riferimento regionale, e con il recente avvio della Dermatologia diagnostica e chirurgica, per citare solo alcune delle azioni più rilevanti. L’intendimento è quello di restituire progressivamente servizi sanitari importanti agli abitanti delle aree più distanti dal capoluogo, come il Guilcier e il Barigadu, che da sempre fanno riferimento all’ospedale di Ghilarza”. L’attivazione degli interventi chirurgici al Delogu risponde, peraltro, a quanto indicato dalla ridefinizione della rete ospedaliera varata dalla Regione Sardegna nel 2017 – ha affermato il direttore dei servizi-sociosanitari, Alessandro Baccoli –, che prevede per il presidio ospedaliero di Ghilarza una chirurgia elettiva con l’esecuzione di operazioni in day surgery, da implementare nel breve in week surgery”. “Si prosegue quindi nel segno di un potenziamento capillare delle attività chirurgiche sul territorio – ha detto Angelo Serusi -, in aggiunta a quanto già reso operativo presso l’ospedale Mastino di Bosa, dove è attiva, con numeri ragguardevoli, da oltre due anni, la chirurgia di bassa e media complessità, che richiama pazienti da tutta la regione, in particolare dalle province limitrofe”.

A Oristano, ritorna la rassegna “Primavera in Giardino”, l’evento più atteso del mondo delle “Piante” e degli appassionati del verde che, anche quest’anno delizierà i suoi numerosissimi ospiti ed espositori da tutto il mondo. Un weekend unico per esplorare il fascino del giardino mediterraneo con il villaggio delle piante grasse, le conversazioni a tema verde con esperti, le mostre, i laboratori creativi, le installazioni paesaggistiche, le attività per i più piccoli, con l’esperienza gourmet immerse nel verde. L’evento è in programma il 22 e 23 marzo, al Ros’e Mari Farm & Greenhouse, a Donigala Fenughedu. La tematica della 23esima edizione sarà “Un Giardino Invisibile: dialogare con grazia e semplicità con il paesaggio”. L’edizione 2025, organizzata dall’Associazione culturale Landplants Sardinia, è stata presentata oggi dal vivaista Italo Vacca e dal paesaggista Leo Minniti, da Davide e Lucia Schirru, direttore e titolare di Ros’e Mari Farm & Greenhouse. Protagonisti dell’evento saranno oltre 40 vivaisti specializzati, provenienti da tutta Italia, che porteranno in Sardegna collezioni uniche di piante rare. (Elia Sanna, Web news Sardegna – Telegram).
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