Mar 25

Tensione in consiglio: i dissidenti chiedono il rinvio, la maggioranza abbandona l’aula.

C’era molta curiosità nel vedere se, stasera, i quattro consiglieri comunali espulsi da Forza Italia si sarebbero presentati o meno in consiglio comunale.

Davide Tatti, Gianfranco Licheri, Valeria Carta e Paolo Angioi si sono presentati regolarmente, assicurando con la loro presenza tra i banchi il numero legale.

In apertura della seduta, il sindaco Massimiliano Sanna ha ribadito quanto scritto stamattina nel comunicato, dichiarando di aver sospeso Luca Faedda (FI) dalle sue funzioni di assessore, in attesa di chiarimenti da Forza Italia e dalle altre forze politiche della maggioranza.

Chiarimenti che dovrebbero arrivare dall’incontro, previsto per giovedì, tra i segretari dei partiti che fanno parte della coalizione di maggioranza. Dato per scontato che Forza Italia, per bocca del suo segretario provinciale, Giovanni Mascia, confermerà la fiducia al sindaco, non si capisce però come, senza i quattro dissidenti che lui ha espulso, possa garantire il governo della città. Lo potrà fare forse politicamente, ma non certo numericamente.

Senza il voto dei quattro dissidenti, infatti, Massimiliano Sanna e centrodestra, non avendo i numeri per andare avanti, saranno costretti a legare il proprio futuro alle decisioni di Sergio Locci, che non si sa fino a quando avrà voglia di fare da stampella di salvataggio a una maggioranza abbastanza rabberciata che, visto quanto appena accaduto, appare sempre più in balia degli eventi.

Ritornando alla seduta del consiglio comunale, considerato che si procedeva come se nulla dal punto di vista politico fosse avvenuto, ha preso la parola Gianfranco Licheri (ex Forza Italia), per riportare l’attenzione su quanto oggi capitato. “E’ arrivato il momento – ha detto Licheri – di non nasconderci di fronte ai fatti evidenti che stanno succedendo; è il momento di affrontare una seria riflessione per discutere del futuro di questa città. Oggi è il caso di sospendere i lavori e di mettere in votazione il rinvio della seduta a giovedì prossimo in prima convocazione”.

A questo punto c’è stata una sospensione per decidere su quanto proposto da Gianfranco Licheri, ma al rientro in aula i consiglieri di maggioranza non hanno votato alcunchè e insieme al sindaco e agli assessori hanno abbandonato la seduta, lasciando tra i banchi del consiglio la minoranza e i quattro dissidenti.

Insomma, la classica porta sbattuta in faccia senza tanti complimenti a Licheri e soci, che non aiuterà di certo a stemperare la tensione, e che dimostra quanto l’attuale crisi non sia assolutamente di facile soluzione.

A questo punto, la domanda è: Davide Tatti, Gianfranco Licheri, Valeria Carta e Paolo Angioi saranno conseguenti e passeranno all’opposizione con la chiara intenzione di far cadere il sindaco e mandare tutti a casa, o continueranno nel loro comportamento ondivago in attesa (anche se loro negano) che cada dal cielo l’assessorato a cui tanto aspirano?

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