Fulmini e saette di Sardegna al centro 20Venti sugli ex Uras, Pisanu e Cuccu.

A smuovere la calma piatta, che da tempo regna sulla politica oristanese in generale e sulla crisi comunale in particolare, ci avevano pensato, recentemente, i quattro dissidenti di Forza Italia.
Angioi, Tatti, Carta e Licheri, oltre a lanciare richieste di assessorati e strali al sindaco, avevano accusato e contestato pesantemente, con l’aggiunta dell’ex commissario di FI Mureddu, la gestione del partito da parte del segretario provinciale di Forza Italia, Giovanni Mascia.
Da qui l’espulsione da FI voluta dal segretario (ancora all’attenzione dei probiviri), contestata dai quattro dissidenti e da Mureddu, che ritengono, invece, di fare ancora parte a pieno titolo del partito. Ma questa è storia recente.
Il tutto in attesa di ulteriori sviluppi, che possono approdare o alla ricomposizione della diatriba, con relativo rientro senza scossoni nella maggioranza (abbastanza difficile), oppure, una volta liberati dal vincolo del partito, spallata definitiva al sindaco Sanna e fine della consiliatura (improbabile ma non impossibile).
A dare un po’ di verve al mortorio i cui è scaduta la politica nella nostra provincia e a quella in salsa paesana che regna attorno a piazza Eleonora e dintorni, visto che la competenza e lungimiranza dei frequentatori dei palazzi Campus-Colonna e Scolpi è complessivamente pari allo zero, ci ha pensato Giancarlo Mameli, segretario provinciale di Sardegna al centro 20Venti (partito che faceva parte della coalizione di maggioranza che ha vinto le elezioni comunali e che adesso non ha più rappresentanti in consiglio).
Mameli ha deciso di uscire allo scoperto, con il “j’accuse” e fulmini e saette nei confronti dei suoi ex consiglieri comunali, Giuliano Uras e Roberto Pisanu (e dell’assessore Ivano Cuccu), che hanno lasciato il partito col quale sono stati eletti per creare “Oristano al centro”.
“Il movimento politico che durante la tornata elettorale del 2022 ha sottoscritto con l’attuale maggioranza un accordo di coalizione – ha scritto in una nota Giancarlo Mameli -, risultando il quarto partito con il 7,9% dei voti, non è stato soppiantato da alcunché.
Vero è che gli eletti con il nostro simbolo hanno deciso in modo unilaterale di non appartenere più a Sardegna al centro 20Venti e di formare un loro gruppo autonomo. Vero è che Sardegna al centro 20Venti ha dimostrato anche nelle recenti elezioni regionali che il partito, a Oristano, non solo non è stato soppiantato, ma addirittura ha confermato in città la stessa percentuale anche in occasione delle elezioni regionali del 2024. Vero è che nessun assessore può essere accostato in nessun modo a scelte del nostro partito (e così Uras, Pisanu e Cuccu sono sistemati. ndr).
Nelle ultime settimane – prosegue la nota del segretario provinciale di Sardegna al centro 20Venti – abbiamo cercato, per vie ufficiali e ufficiose, di essere ascoltati in merito alla visione politica del momento e di poterci confrontare suoi temi prioritari dell’immediato futuro. In forza degli accordi sottoscritti nel 2022, mai e poi mai abbiamo immaginato la politica come una scacchiera con relativo scambio di pedoni.
Avremmo voluto prevalesse il confronto su una proposta sulla Ztl che, vista l’attuale congiuntura e la fragilità delle attività commerciali, significherebbe un ulteriore effetto collaterale alla già martoriata economia cittadina (altra tiratina d’orecchie all’assessore Cuccu. ndr).
Avremmo voluto un confronto sull’idea di sviluppo commerciale del porto, con la possibilità di hub portuale, per poter finalmente in tempi brevi fruire del metano in larga scala e colmare l’infinito gap che costringe Oristano come l’intera Sardegna a essere ostaggio del propano.
Avremmo voluto – conclude Giancarlo Mameli – misurarci sulle idee in merito a quale tipo di sostegno sociale intendiamo mettere in atto per arginare la deriva del disagio adolescenziale. Avremmo voluto e comunque vogliamo e continueremo a volere il bene della città di Oristano”.
E a proposito di modi retti e giusti, in periodo pasquale almeno il “volemose bene” dovrebbe essere quanto mai d’attualità, ma al Comune di Oristano così non è. Figuriamoci poi, anche se in prossimità della Pasqua, se il canonico “scambiatevi un segno di pace” non sembri un’autentica presa in giro, se rivolto al sindaco e ai quattro dissidenti di Forza Italia.
La situazione, com’è facilmente constatabile, non è delle più semplici, e la volontà del sindaco, nonostante l’ingarbugliata situazione (per usare un eufemismo), del tirare a campare e il non essere conseguenti da parte dei quattro dissidenti non può portare da nessuna parte.
Non c’è alcun dubbio, quindi, che la circostanza vada presa di petto, ma per far questo, costi quel che costi, ci vogliono attributi, volontà politica, spessore e dignità. Saranno in grado di farlo? In questi casi “…quello che ci aspettiamo raramente accade, ma quello che meno ci aspettiamo di solito succede”. Forse.

Il Comune di Oristano conferma il rapporto di collaborazione con la Pro loco, e anche nel 2025 sosterrà e valorizzerà le manifestazioni identitarie cittadine. La giunta Sanna ha deliberato uno stanziamento di 40 mila euro per la compartecipazione all’organizzazione di feste patronali ed eventi identitari, espressione di consolidate tradizioni popolari. La delibera autorizza anche la concessione dell’utilizzo del logo istituzionale della Città di Oristano, l’esenzione del canone di pubblicità e l’uso di strutture e attrezzature comunali. Tra le manifestazioni tradizionali e identitarie figurano quelle relative a eventi istituzionali (Festa della Repubblica, Commemorazione dei defunti, Festa delle Forze Armate), tra quelle patronali rientrano quelle dei quartieri e delle frazioni. Il Comune sosterrà anche la Festa di Santa Croce e quella del Rimedio, che sono tra le più sentite dalla comunità cittadina. “Si tratta di manifestazioni che appartengono al patrimonio materiale e immateriale della comunità e alla storia di questa città e per questo motivo meritano di essere tutelate, promosse e valorizzate – ha osservato il sindaco Massimiliano Sanna –. Anche quest’anno l’obiettivo è dare una risposta efficace all’esigenza di valorizzare le feste patronali e le manifestazioni solenni, che costituiscono un motivo di sviluppo culturale, spirituale, sociale e turistico del territorio; sono appuntamenti molto attesi dagli abitanti dei diversi rioni della città, delle frazioni e delle borgate, capaci di favorire il senso di appartenenza alla comunità. Per la loro migliore riuscita confermiamo il rapporto di collaborazione con la Pro loco, in linea con quanto previsto dal Codice del Terzo settore, a cui l’associazione turistica appartiene. Nel corso degli anni, infatti, con la Pro loco la collaborazione si è consolidata, rivelandosi efficace e fruttuosa, come dimostrano le numerose iniziative e manifestazioni promosse dall’amministrazione comunale nei settori culturale, sociale e turistico”.

Negli ultimi 12 mesi sono state arrestate 60 persone e denunciate 283, 63 gli ammonimenti, 27 i cittadini extracomunitari espulsi, identificate oltre 23mila persone e controllati 7.300 veicoli. Sono questi i numeri principali che contraddistinguono l’attività operativa della Questura di Oristano, resi noti, questa mattina, dal questore Giovanni Marziano, al Teatro Garau, durante i festeggiamenti per il 173° anniversario della fondazione della Polizia di Stato. “Da evidenziare che la maggiore parte degli interventi è legata a reati di “codice rosso” – ha detto il questore -, conseguenti alla piaga della violenza di genere, alle estorsioni e alle truffe, in particolare ai danni di persone anziane. Le varie attività hanno anche portato ad importanti operazioni di contrasto al traffico e lo spaccio di droga”. Prima dell’intervento del questore, è stato proiettato un video, realizzato dalla Polizia scientifica della Questura, nel quale sono stati proposti alcuni momenti di operazioni e interventi, realizzati negli ultimi 12 mesi, che hanno visto impegnate tutte le specialità che operano in provincia di Oristano: dal VII Reparto volo di Fenosu, al Reparto anticrimine di Abbasanta, dalla Polstrada alla Squadra mobile, alle Volanti e alla Polizia cibernetica e delle telecomunicazioni, alla Polfer e alla Digos. Nel suo discorso, il questore ha poi messo in evidenza il positivo risultato operativo degli ultimi 12 mesi della Questura di Oristano: “Un merito che va a chi mi ha precederlo – ha detto Giovanni Marziano -, ma anche, e soprattutto, a una città e una comunità rispettosa, che ho apprezzato in questi anni che ho vissuto in Sardegna. Un saluto a tutti i reparti, ai dirigenti e al personale, alle forze sindacali della Polizia e del personale civile dell’Interno, e ai nostri rappresentanti nazionali della Polizia di Stato. Ancora, all’autorità giudiziaria e alle altre Forze dell’ordine. Grazie a tutti per la vostra presenza e per il vostro costante impegno. Un doveroso ricordo va anche a chi oggi non c’è più e ai loro familiari, per aver svolto con passione il loro lavoro fino al sacrificio della vita: non li dimenticheremo, perchè siamo una grande famiglia”. Sul palco, infine, sono saliti gli studenti dell’Istituto benedetto Croce di Oristano, che hanno illustrato un lavoro realizzato per la partecipazione al concorso nazionale sula legalità. Sotto la guida del loro docente, i ragazzi hanno realizzato un video che concorrerà a una selezione nazionale in competizione con le altre scuole d’Italia. E’ stato, quindi, proiettato un video che racconta le stragi quotidiane che avvengono sulle nostre strade e che vedono, purtroppo, sempre più giovani tra le vittime. Dal video un chiaro invito alla prudenza, alla sicurezza, alla guida consapevole e al rispetto delle norme del Codice della strada. Durante la mattinata, in piazza Roma, gli agenti della Questura hanno esposto i mezzi operativi di tutti i reparti, mentre negli stand sono stati distribuiti depliant informativi sull’attività della Polizia di Stato. (Elia Sanna, Web news Sardegna – Telegram).

Il sindaco di Oristano, Massimiliano Sanna, ha ricevuto, a palazzo Campus-Colonna, la visita istituzionale del contrammiraglio Giovanni Stella, direttore marittimo di Cagliari. All’incontro erano presenti anche il comandante della Capitaneria di Porto di Oristano, capitano di fregata Andrea Chirizzi, e il presidente della Fondazione Oristano, Carlo Cuccu. Il contrammiraglio Stella, già ospite della città in occasione dell’ultima edizione della Sartiglia, ha voluto rinnovare il suo legame con Oristano, incontrando le autorità cittadine e visitando il Comando al porto. Durante l’incontro, sono stati ribaditi i forti rapporti di collaborazione tra l’amministrazione comunale e la Capitaneria di Porto, a conferma dell’importanza strategica delle attività portuali e marittime per il territorio oristanese.
1 comment
Non solo Oristano in crisi, pensa alla situazione nella regione, fanno pena dovrebbero andare a casa tutti, inaccettabile andare avanti perché incapaci di presentare una finanziaria 😡😡😡