Apr 12

Congresso regionale Adiconsum, Giorgio Vargiu rieletto presidente.

Giorgio Vargiu è stato riconfermato presidente regionale di Adiconsum Sardegna. Lo hanno eletto, questa mattina, a Tramatza, i delegati che hanno partecipato al Congresso regionale, dopo le otto assemblee territoriali che si sono svolte, nelle scorse settimane, nell’Isola.

I lavori del Congresso, dal titolo “Pandemia e dintorni…la Tutela dei Consumatori in tempo di Covid”, sono stati presieduti dal vicepresidente di Adicomsum Sardegna, Simone Girau, coadiuvato dagli altri componenti dell’ufficio di presidenza: Pier Luigi Ledda, Carlo De Masi, Andrea di Palma, Milena Manunta e Silvia Piras.

Con la relazione di fine mandato, il presidente uscente, Giorgio Vargiu, ha delineato il contesto economico e sociale nel quale si è svolta l’attività degli ultimi 5 anni; riepilogato i più importanti risultati raggiunti, con la descrizione dei numeri dell’attività svolta; elencato i problemi più importanti che preoccupano attualmente il comparto consumeristico; e delineato gli obbiettivi per il proseguo dell’attività di tutela dei diritti e degli interessi dei cittadini consumatori-utenti.

Ai lavori hanno preso parte, con i loro contributi, Carlo De Masi, presidente nazionale Adiconsum; Pier Luigi Ledda, segretario generale della Cisl sarda; e numerosi ospiti rappresentanti della Cisl, delle istituzioni, delle associazioni di categoria e delle associazioni dei consumatori, oltre a tanti interventi dei congressisti e dei consulenti legali di Adiconsum Oristano.

L’assemblea congressuale ha discusso e approvato la relazione del presidente uscente e sancito le linee politiche e gli obbiettivi che Adiconsum Sardegna dovrà perseguire nei prossimi 4 anni, in stretta collaborazione con tutte le altre componenti della Cisl.

L’assemblea ha anche provveduto a eleggere i componenti  del nuovo direttivo regionale: Giorgio Vargiu, Giancarlo Cancedda, Raimondo Cancedda, Diana Davletshina, Luciano Delogu, Marilena Deluca, Laura Deriu, Salvatore Fois, Simone Girau, Walter Mainas, Davide Melis, Milena Manunta, Antonella Meloni, William Nonnis, Francesco Pettinau, Silvia Piras, Susanna Simbula.

Questi, invece, i componenti dell’organo di controllo: Paolo Orrù (presidente), Vincenzo Marras e Osvaldo Pinna (componenti).

Il direttivo regionale, a sua volta, ha poi provveduto a eleggere il presidente regionale e, su proposta di quest’ultimo, i componenti della presidenza regionale: Giorgio Vargiu (presidente regionale), Simone Girau (vicepresidente), Milena Manunta e Silvia Piras (segretarie di presidenza).

La Regione Sardegna è stata convocata al prossimo Consiglio dei ministri sul tema delle energie rinnovabili. “Sono orgogliosa di aver sollevato i conflitti di attribuzione – ha detto la presidente della Regione, Alessandra Todde, stamattina, a Nuoro, a margine della Festa dei Cinque Stelle in Sardegna, a poco più di un anno dell’avvio della legislatura e del mandato della governatrice pentastellata -. Su questo abbiamo fatto una giunta straordinaria apposita, perché per troppo tempo la Sardegna ha evitato di occupare il suo posto. Noi siamo una regione a statuto speciale. Abbiamo rango costituzionale – ha concluso la presidente – e non è tollerabile che un ministero si permetta di dire che non è applicabile. Quindi l’importanza è anche di far capire che noi vogliamo fare i sardi che si prendono in mano il loro destino, la loro regione e la loro terra”.

E’ morto all’età di 83 anni Graziano Mesina, che proprio ieri era stato scarcerato, dopo che era stata accolta l’istanza di differimento pena, per motivi di salute, presentata al Tribunale di sorveglianza di Milano dalle avvocate Beatrice Goddi e Maria Luisa Vernier.  L’ex primula rossa del banditismo sardo si trovava all’ospedale San Paolo di Milano, dove era stato trasferito dal carcere di Opera, in cui era detenuto da due anni. “Fino all’ultimo Graziano Mesina è rimasto in carcere. Su di lui c’è stato una sorta di accanimento – ha detto una delle sue avvocate, Beatrice Goddi, che insieme a Maria Luisa Vernier ha seguito l’ex primula rossa del banditismo sardo nelle sue vicende giudiziarie -. Siamo molto dispiaciute e anche contrariate, perché si poteva scarceralo prima, almeno un mese fa; oggi ci stavamo preparando per andare a trovarlo con alcuni familiari e organizzare il suo trasferimento in Sardegna, invece c’è stato questo epilogo”.  L’ex primula rossa era stata catturata nel dicembre del 2021, a Desulo, dopo un anno e mezzo di latitanza. Mesina si era dato alla macchia il 2 luglio 2020, poco prima che i Carabinieri bussassero nella sua casa di Orgosolo per notificargli la sentenza definitiva della Cassazione, con la condanna a 30 anni di carcere (poi ricalcolati in 24) per associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti. Nel luglio del 2022 era stato trasferito dal carcere nuorese di Badu ‘e Carros, dove era rinchiuso a seguito della cattura, al carcere di Opera.

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