Apr 14

Rinnovabili: esposto del Comitato Insularità alle Procure sarde per danni ambientali irreversibili.

Il Comitato scientifico “Insularità in Costituzione” ha rilanciato la battaglia contro la speculazione energetica in Sardegna, avviato con un esposto a tutte le Procure della Repubblica sarde.

Il Comitato ha richiesto l’avvio di indagini volte ad accertare eventuali responsabilità penali “per danni gravi e irreversibili arrecati al territorio sardo”.

“Le denunce riguardano, in particolare, gli effetti del decreto legislativo 199/2021 (Decreto Draghi) e del decreto ministeriale 236/2024, che impongono alla Sardegna, entro il 2030, una produzione minima di 6.264 MW da fonti rinnovabili, senza definire un tetto massimo e senza una preventiva pianificazione”, ha spiegato in una nota il Comitato, secondo il quale “…tali provvedimenti violano norme costituzionali (artt. 9, 41, 119), comunitarie (art. 191 Tfue, art. 37 Carta di Nizza) e internazionali (Convenzione di Aarhus, Convenzione europea del paesaggio, direttiva Vas), in quanto adottati senza adeguata Valutazione Ambientale Strategica e in assenza della partecipazione pubblica prevista dal diritto vigente”.

Le conseguenze, per il Comitato, includono “…alterazioni profonde e irreversibili del paesaggio, del suolo, della biodiversità e dell’economia locale, specie nelle aree interne dell’isola, non ancora coperte dal piano paesaggistico regionale”. L’impatto riguarda pure le attività produttive tradizionali, come agricoltura, pastorizia e turismo.

Il comitato sottolinea anche che la Regione Sardegna, per effetto dello Statuto speciale, esercita “…competenza legislativa primaria in materia ambientale e paesaggistica, confermata dalla giurisprudenza costituzionale”.

In assenza di misure precauzionali e correttive, il Comitato chiede “…di verificare la sussistenza dei reati previsti dagli artt. 518-duodecies e 452-quater c.p., con riserva di costituirsi parte civile”. E sollecita, inoltre, di essere informato su “…eventuali proroghe delle indagini o richieste di archiviazione, nel rispetto dei diritti riconosciuti ai cittadini e ai portatori di interessi collettivi”.

Cala la popolazione residente in Sardegna: sulla base del censimento Istat, al 31 dicembre 2023, i residenti sono 1.570.453 (-7.693, lo 0,5% in meno rispetto al ’22), il 2,7% della popolazione italiana. Più della metà della popolazione vive nelle province di Cagliari e Sassari (56,8%). In Sardegna, come nel resto del Paese, si è raggiunto un nuovo record di denatalità. I nati sono 7.242 (-461 rispetto al 2022). Nel 2023 si è ridotta la mortalità (-1.787 decessi rispetto all’anno precedente). Il tasso di mortalità è diminuito dal 13 all’11,9 per mille. Il maggior decremento si registra nella provincia di Nuoro, seguita da Oristano e Sassari. Le donne sono il 50,9% della popolazione residente, superando gli uomini di quasi 28mila unità, prevalentemente a causa della maggiore longevità femminile. L’età media si innalza rispetto al 2022 da 48,4 a 48,8 anni. Sassari e Cagliari sono le province più giovani (rispettivamente 48,1 e 48,4 anni), Oristano e Sud Sardegna quelle più anziane (50,2 e 49,9 anni). Gli stranieri censiti sono 52.041(+1.830 rispetto al 2022), il 3,3% della popolazione regionale. Provengono da 156 Paesi, prevalentemente da Romania (21,4%), Senegal (8,1%) e Marocco (7,4%). Solamente il 17,1% della popolazione dell’Isola vive nei due comuni con oltre 100.000 abitanti (Cagliari e Sassari) e poco più di un quarto in quelli con popolazione tra 1.001 e 5.000 abitanti (26,6%). Oltre la metà della popolazione risiede nelle due province di Sassari (30,2%) e Cagliari (26,7%), le sole a superare le 400mila unità. Segue la provincia del Sud Sardegna, che con quasi 332mila residenti raccoglie il 21,1% dei residenti della regione. Nuoro e Oristano insieme raggiungono appena il 22% dei residenti sardi. In valore assoluto la perdita più consistente è quella della provincia del Sud Sardegna (-2.381 residenti), seguita da Nuoro (-1.430) e Cagliari (-1.402); in termini relativi, le diminuzioni maggiori si registrano nelle province di Oristano (-0,8%), Nuoro e Sud Sardegna (-0,7% ciascuna). La significativa diminuzione della popolazione residente in Sardegna nel 2023 è frutto della somma di due saldi negativi, quello naturale (-11.524 unità) e quello migratorio interno (-672), non compensata dai valori positivi del saldo migratorio con l’estero (+3.541) e dell’aggiustamento statistico (+962). Tutte le province concorrono, seppur in misura diversa, a determinare questo andamento regionale: in particolare, il Sud Sardegna è la provincia con il più basso saldo naturale (-3.061), mentre Sassari è la provincia con il saldo migratorio estero più elevato (+1.399).

Ci risiamo. Ancora una volta, in vista di una festività, i prezzi dei biglietti aerei per raggiungere la Sardegna subiscono una impennata, e se il biglietto viene acquistato a ridosso della festività le tariffe raggiungono livelli stellari, addirittura superiori a quelli dei voli intercontinentali. Lo ha denunciato Adiconsum Sardegna, che ha verificato i prezzi praticati oggi per i collegamenti dai principali scali italiani a quelli sardi. “I ritardatari che si accingono solo oggi ad acquistare un biglietto aereo per la Sardegna, con partenza venerdì 18 aprile, devono mettere in conto una spesa minima di 361 euro per il volo Bologna-Olbia (solo andata), mentre per volare da Verona a Cagliari si parte da un minimo di 325 euro – ha spiegato il presidente di Adiconsum Sardegna, Giorgio Vargiu -. Da Parma a Cagliari servono 298 euro, e oltre 270 euro a biglietto per volare da Venezia, Brindisi o Bologna con destinazione Cagliari. Per raggiungere Alghero il volo da Napoli parte da 272 euro, 241 euro se si vola da Pisa, mentre per andare a Olbia la spesa minima è di 265 euro imbarcandosi da Trieste, 247 euro da Roma, 239 euro da Milano. Senza contare le spese aggiuntive per bagagli, scelta del posto a sedere, e il costo dell’eventuale viaggio di ritorno. Al di là degli aumenti fisiologici delle tariffe aeree che puntualmente si verificano in occasione degli spostamenti degli italiani verso la Sardegna, i ritardatari che acquistano solo oggi un biglietto per rientrare nell’Isola e trascorrere le feste in famiglia devono sottostare a prezzi esorbitanti, anche superiori a quelli dei voli intercontinentali – ha denunciato ancora Giorgio Vargiu -. Basti pensare che il volo diretto Roma-New York del 16 aprile costa poco più di 320 euro a passeggero. Uno squilibrio evidente che, nonostante le tante denunce presentate all’Antitrust, persiste e continua a pesare come un macigno sugli spostamenti degli italiani durante le feste. Si approvi, quindi, una normativa che disciplini e impedisca che le tariffe vengano stabilite attraverso gli algoritmi – ha concluso Vargiu -. Non è accettabile che i prezzi e le tariffe dei beni di consumo e dei servizi vengano calcolati in base al grado di bisogno e alle necessità dei consumatori”. Prezzi minimi biglietti: (partenza 18 aprile 2025, biglietto di sola andata): Verona-Cagliari 325 euro; Parma-Cagliari 298 euro; Bologna-Cagliari 277 euro; Brindisi-Cagliari 272 euro; Venezia-Cagliari 272 euro; Milano Linate-Cagliari 242 euro; Napoli-Alghero 272 euro; Pisa-Alghero 241 euro; Bologna-Alghero 204 euro; Milano-Alghero 204 euro; Bologna-Olbia 361 euro; Trieste-Olbia 265 euro; Roma-Olbia 247 euro; Milano-Olbia 239 euro. (Elia Sanna, Web news Sardegna – Telegram).

A causa di importanti distacchi di calcinacci dallo svincolo sopraelevato del Rimedio, questa sera il traffico in entrata e in uscita da Oristano ha subito modifiche. Sul posto, per una verifica dei danni e per regolare il traffico, sono intervenuti i Vigili del fuoco, la Provincia e la Polizia locale di Oristano. Anche nella giornata di domani il traffico subirà modifiche, per consentire la messa in sicurezza dell’area. Nel dettaglio, il traffico in entrata da nord sarà deviato verso Donigala e Torre Grande. L’ingresso in città sarà consentito dal Ponte di Brabau. La Polizia locale consiglia di utilizzare gli altri ingressi alla città dalla SS 131: Silì, Fenosu e Santa Giusta. Il traffico in uscita da Oristano, dalla Sp 54 (Ponte Tirso) sarà vietato nelle rampe sopraelevate.

Il Comune di Oristano ha pubblicato un avviso per un indagine di mercato per la selezione di operatori economici finalizzata all’affidamento di lavori appartenenti alla categoria prevalente og1 – edifici civili e industriali di importo inferiore a 5.538.000 euro. L’indagine di mercato è finalizzata a costituire un elenco di operatori economici da invitare successivamente a presentare offerta in relazione ai lavori che il Ministero dell’Interno intende realizzare a Oristano per un Centro di Formazione Regionale dei Vigili del Fuoco della Sardegna. Gli interessati in possesso dei requisiti potranno presentare la propria manifestazione di interesse attraverso il sistema telematico Sardegnacat dal sito www.sardegnacat.it entro le 23.59 del 30 aprile prossimo.

In vista delle prossime iscrizioni, la Scuola Civica di Musica di Oristano apre le porte a tutti coloro che volessero partecipare alle lezioni individuali e collettive relative ai diversi corsi. I docenti accoglieranno bambini, ragazzi e adulti presso la sede di via Costa 10, a Oristano, da lunedì 12 a sabato 17 maggio. Si potrà assistere alle lezioni di canto lirico, canto moderno, canto corale, pianoforte classico e moderno, violino, violoncello, chitarra classica, chitarra elettrica, basso elettrico, batteria, organetto, organo a canne, nati per la musica, teoria e solfeggio. Nell’anno scolastico 2025/2026 l’offerta formativa potrebbe estendersi a strumenti quali flauto traverso, clarinetto, saxofono, tromba, launeddas e informatica musicale. Per conoscere l’orario delle diverse lezioni e prenotarsi, contattare la segreteria della Scuola Civica Musica Oristano Giorni e orari: lunedì-mercoledì-venerdì dalle 15 alle 19. Tel. 3896189463.

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