Mont’e Prama da area archeologica a discarica.
Proseguono le denunce di Ciriaco Offeddu sullo stato di degrado e di abbandono della Pompei sarda, cioè gli scavi di Mont’e Prama, nel Sinis di Cabras, “chiusi” e vietati ai visitatori.
Ciriaco Offeddu è nato a Nuoro, si è laureato in Ingegneria elettronica a Pisa e, successivamente, in scrittura creativa ad Honk Kong, dove risiede per la maggior parte dell’anno.
Da lustri, l’ingegnere, manager e scrittore è impegnato nel progetto che cerca di far conoscere la cultura sarda sia ai sardi che al resto del mondo, visto che, secondo Offeddu, questo immenso potenziale culturale ed economico viene, purtroppo, messo a frutto e valorizzato solo in minima parte.
Nel video postato oggi sulla sua pagina Facebook, giunto all’ottava puntata di “Mont’e Prama tu sei la mia patria”, Offeddu riprende “…il secondo pozzo nuragico a due passi dagli scavi (deserti) di Monte Prama. Un pozzo di 40 metri. Coperto, questo, non da una vasca da bagno ma da un piatto doccia. A noi – ha detto Offeddu – piace differenziare l’offerta e gli strumenti! Non aggiungo commenti, ma lo sdegno certamente non diminuisce. Siamo in una pregiatissima zona archeologica, la nostra Pompei, non in una discarica!”.
Nella settima puntata di “Mont’e Prama tu sei la mia patria”, il video denuncia di Offeddu immortala il primo pozzo sacro coperto da una vasca da bagno. Una vergogna di proporzioni colossali che offende l’intero popolo sardo.
“Oggi – ha scritto Offeddu – vediamo un pozzo nuragico a cento metri in linea d’aria dagli scavi. Non ci sono commenti. Stiamo parlando di una zona che archeologi seri giudicano equivalente a 20 Pompei; stiamo parlando di un’area archeologica che, da sola, potrebbe dar da mangiare a migliaia di giovani e diventare la più grande “industria” sarda; stiamo parlando di un patrimonio dell’umanità, un polo di attrazione per tutto il mondo. Guardate la considerazione con cui viene trattata oggi: un vero scandalo, un’offesa ai sardi, un crimine sistematico.
E anche questo è il risultato di una archeologia che nasconde e svilisce la Sardegna, invece di aprire e insegnare la nostra storia. Ci tengono nell’ignoranza – ha concluso Ciriaco Offeddu – , e questo è il loro primo obiettivo. Tantissimi stanno capendo solo ora i crimini commessi. Ma attenzione, il discorso riguarda tutta l’area del Sinis, sulla quale peraltro compiremo ulteriori visite mirate”. (tratto da www.cagliaripad.it).
Alcuni ricercatori stanno lavorando su celle solari organiche che potrebbero rivoluzionare la produzione di elettricità e aiutare a combattere i cambiamenti climatici. Il dott. Ross Hatton, professore associato di chimica fisica all’Università di Warwick, sta conducendo la ricerca, che si concentra sulla conversione della luce direttamente in elettricità utilizzando un materiale diverso, più sottile, economico e flessibile. Argento e rame sono i conduttori elettrici più utilizzati nell’elettronica moderna e nelle celle solari. Tuttavia, i metodi convenzionali per modellare questi metalli per realizzare il modello desiderato di linee conduttive si basano sulla rimozione selettiva del metallo da un film mediante attacco con sostanze chimiche dannose.
Gli scienziati hanno così sviluppato un modo di modellare questi metalli che probabilmente si rivelerà molto più sostenibile ed economico per la produzione su larga scala, perché non ci sono rifiuti metallici o uso di sostanze chimiche tossiche per la fabbricazione. La ricerca si concentra sulla conversione della luce direttamente in elettricità utilizzando appunto materiali semiconduttori, eliminando la necessità di parti meccaniche ed emissioni. Le più recenti tecnologie a film sottile sono stampate a temperatura ambiente e non producono materiali tossici, con molecole a base di carbonio anziché silicio. Sono così efficienti che l’energia necessaria per realizzarli potrebbe essere recuperata in una sola settimana, rispetto a circa un anno per gli attuali pannelli solari. (www.beppegrillo.it).
Scossone al Comune di Oristano, dove i consiglieri comunali Gigi Mureddu e Marina Canoppia hanno lasciato Forza Italia e sono passati al Psd’Az. Fi rimane quindi con quattro consiglieri più il sindaco. Dopo questa novità e il fatto che i consiglieri di Fi, Antonio Iatalese e Luca Faedda, avevano chiesto di non rinviare ulteriormente la verifica di cui tanto si parla, per il sindaco Lutzu un “chiarimento” con la sua maggioranza non appare più procrastinabile.
A Oristano, due tecnici della ditta che cura la manutenzione del verde pubblico stanno vagliando con uno strumento speciale, il resistograph, la situazione interna degli alberi della città e delle frazioni. L’assessore all’ambiente, Gianfranco Licheri, dopo averlo annunciato ha fatto iniziare immediatamente il monitoraggio delle piante, per evitare ogni sorta di rischio, soprattutto dopo la recente caduta di alcuni grossi rami, che per fortuna non hanno avuto conseguenze nefaste per i cittadini.
La biblioteca comunale di Oristano è tra i soggetti selezionati dal Dipartimento della gioventù e del Servizio Civile Universale della Presidenza del Consiglio dei Ministri per l’attuazione di progetti con volontari di servizio civile nazionale. Il progetto, dal titolo “La Biblioteca, ricchezza della città”, è rivolto alla cura del patrimonio librario, intesa come conservazione e fruizione da parte dei cittadini. La durata è di 12 mesi e prevede l’impiego di 4 volontari. Possono presentare domanda i cittadini italiani che abbiano compiuto il diciottesimo e non superato il ventottesimo anno di età. Le domande di partecipazione possono essere presentate esclusivamente attraverso la piattaforma Domanda on Line (Dol) all’indirizzo https://domandaonline.serviziocivile.it . Le domande di partecipazione devono essere presentate entro le ore 14 del 10 ottobre.
L’assessorato al decoro urbano del Comune di Oristano ha disposto una serie di interventi di manutenzione straordinaria e di diserbo sul verde pubblico delle due ali del cimitero di Oristano. Durante l’esecuzione dei lavori, che saranno effettuati dalla Oristano servizi, sarà necessario chiudere il cimitero nelle ore pomeridiane: lunedì 16 e mercoledì 18 settembre quello di San Pietro, il 17 e 19 settembre quello di San Paolo.
A seguito delle ultime modifiche comunicate dal Cipor in merito al conferimento degli ingombranti, e secondo le disposizioni dell’impianto di avvio a recupero del Tecnocasic, il ritiro gratuito dei rifiuti ingombranti potrebbe subire rallentamenti o sospensioni dovuti alle momentanee interruzioni di funzionamento dei forni dell’inceneritore del Casic. Il Comune di Oristano ricorda che, prima del conferimento i materiali conferiti (es. divani, letti, etc…) devono essere smontati dalle parti metalliche per poterli triturare e avviare a recupero energetico, diversamente i rifiuti non potranno essere ritirati. Per facilitare la prenotazione del ritiro degli ingombranti il Comune di Oristano ha attivato l’indirizzo mail ritiroingombranti@comune.oristano.it. Nella mail occorre indicare i seguenti dati: nome, cognome, via e civico, numero di telefono, ed elenco completo di tutti i materiali di cui si chiede il ritiro.
Domenica 15 settembre si terrà una gara per bici da strada, con base a Belvì, mentre domenica 22 avrà luogo una manifestazione escursionistica multisport, che comprende mountain bike, trekking e trail running, che prenderà il via con due percorsi notturni dalla sera di sabato 21 settembre. Sono queste le attività con le quali Belvì aderisce alla “Settimana europea della mobilità sostenibile”. Un appuntamento internazionale che vuole essere uno stimolo per lo sviluppo di una nuova cultura dei trasporti e del turismo, che a Belvì è una realtà già da tempo. “Colori d’Autunno”, questo il titolo della manifestazione”, festeggia infatti l’ottava edizione, con un programma che, oltre alla mountain bike, include anche il trekking e il trail running, grazie alla collaborazione con imprese e associazioni del settore. Per la mountain bike sono proposti tre itinerari di diversa difficoltà, in modo da soddisfare le esigenze di diverse fasce di utenza, dai principianti ai cicloturisti esperti. Quasi tutte le attività si svolgono la mattina di domenica 22 settembre, con percorsi (non segnalati con la classica fettuccia biancorossa per minimizzare l’impatto ambientale ed evitare l’uso della plastica) di 25 e 35 km e, contemporaneamente, con il percorso di trekking da 12 km e di trail running da 22. A breve saranno pubblicate sul sito dell’evento le tracce Gps dei percorsi, che i partecipanti potranno liberamente scaricare, caricare sul proprio Gps e poi seguire durante l’escursione. Per chi non disponesse di Gps ogni escursione sarà, comunque, guidata da personale dell’organizzazione. Per l’occasione sarà possibile, inoltre, dietro prenotazione, noleggiare un Gps e una mountain bike.Una delle novità di questa edizione è che il percorso lungo di mountain bike inizierà la sera di sabato 21 e si concluderà la domenica mattina, con il pernottamento in un rifugio montano oltre i mille metri. Sempre la sera di sabato 21 esettembre, prenderà il via un percorso di trail running, di circa 28 km, che si correrà in notturna sulle strade che attraversano le montagne intorno al paese. La manifestazione è organizzata dal Comune e dal Centro Commerciale Naturale di Belvì, con la collaborazione dell’impresa cicloturistica Sardinia Biking e della associazione sportiva Sardegna Trail. Per partecipare alle attività di mountain bike e di trail running occorre il certificato medico per l’attività sportiva, che invece non è necessario per il trekking. Termine ultimo per le iscrizioni mercoledì 18 settembre, alle ore 24. Per altre informazioni, notizie e curiosità visitare il sito dell’evento: www.coloridautunno.jimdosite.com .
Nel ricco programma di “Oristano Città Europea dello Sport” non poteva mancare l’atletica. L’appuntamento con una delle discipline più amate a Oristano è stato dedicato al “Mennea Day” per ricordare il campione olimpico Pietro Mennea nell’anniversario del record mondiale di Città del Messico 19”72, ottenuto il 12 settembre 1979. Al campo comunale Sinis-Nurra occhi puntati dunque sulle gare di velocità, soprattutto quelle sulla distanza dei 200 metri in onore del record mondiale di Mennea. Ma gli organizzatori dell’Atletica Oristano, in collaborazione con la Fidal e dell’assessorato allo sport del Comune di Oristano, hanno proposto anche gare di salto in lungo e giavellotto. In campo anche i campioni della Saspo Cagliari con una pattuglia di forti atleti con disabilità. In una giornata condizionata dagli scrosci di pioggia non sono mancate prestazioni di rilievo. Nella gare regine, i 100 e i 200 metri piani, vittorie rispettivamente per Lorenzo Patta ed Enrico Campanaro (nella foto), con quest’ultimo che è salito sul gradino più alto del podio dei 200 metri. Il portacolori dell’Atletica Monte Arci Marrubiu ha fermato i cronometri sul 24”24. Dietro di lui Nicolò Aresti dell’Olympia Villacidro e Carlo Floris dell’Atletica Guspini. Tra le donne dominio dell’Atletica Guspini che ha piazzato Chiara Fadda e Giulia Tiddia al primo e secondo posto. Bronzo per Maria Vittoria Perseu dell’Atletica Selargius. Nella categoria paralimpica successi per Claudio Bachis e Chiara Statzu, entrambi della Saspo Cagliari. Nei 100 piani, con il tempo di 10”76, ha vinto il campione oristanese Lorenzo Patta. Secondo posto per un altro velocista dell’Atletica Oristano, Fabio Piras, e terza posizione per Nicolò Aresti dell’Olympia Villacidro. Negli 80 metri podio tutto targato Atletica Oristano: primo posto per Leonardo Porcu, secondo Luca Zoncu e terzo Andrea Laconi. Nelle altre specialità Leonardo Porcu (Atletica Oristano) ha vinto nel lungo con la misura di 6 metri e 56 centimetri. Dietro di lui Luca Zoncu e Dario Abis. Pronostici rispettati nel giavellotto con il successo di Jonathan Maullu della società Dinamica Sardegna, con la misura di 64 metri e 10 centimetri. Tra le donne vittoria per Alessia Zoccheddu dell’Atletica Oristano con 31,56. La giornata sportiva è stata completata dalle gare delle categorie giovanili, sempre di velocità, lungo e giavellotto.
2 comments
Vergogna totale!
Una situazione deplorevole sia da parte del comune interessato che dagli incivili usare come discarica un sito di così grande valore archeologico, peccato non ci sia quel minimo di rispetto e riconoscenza per quello che può valorizzare questo territorio