Trasferiti 4 anestesisti del S.Martino. Il sindaco lancia l’allarme e ne chiede la revoca.
“Quattro anestesisti dell’ospedale San Martino di Oristano sono stati trasferiti presso altre strutture sanitarie. È una notizia che ci allarma, di cui non comprendiamo la logica, ma soprattutto è una decisione contro la quale ci opponiamo e che chiediamo venga immediatamente revocata”.
L’allarme lo lancia il sindaco di Oristano, Andrea Lutzu, che contesta la decisione delle autorità sanitarie di depotenziare l’ospedale San Martino: “Un ospedale di cui da mesi si denunciano le gravi carenze di organico e che, nel momento in cui anche a Oristano i casi di Covid-19 stanno iniziano a crescere in maniera preoccupante, non può farsi trovare impreparato. In questo senso devo anche auspicare la rapidissima conclusione dei lavori per la creazione dell’area Covid-19 che ormai non può tardare ulteriormente.
Non conosco le motivazioni all’origine dei trasferimenti – sottolinea Lutzu -, ma è del tutto evidente che, soprattutto in questo momento, non si possono sguarnire ulteriormente gli organici dell’ospedale San Martino. Si tratta del presidio sanitario più importante della provincia e di un’ampia zona della Sardegna centrale. La pianta organica dei tre ospedali della provincia prevede 30 anestesisti, ma i posti occupati sono 15: 4 a Bosa e 11 a Oristano. Non si può rinunciare neanche a un anestesista, figuriamoci a quattro.
La situazione dell’Ospedale San Martino desta parecchie preoccupazioni – conclude Andrea Lutzu -. Da sindaco del Comune capoluogo e da presidente del distretto socio-sanitario chiedo un immediato intervento dell’assessore regionale alla Sanità e del commissario straordinario dell’Ats affinché vengano garantiti i servizi minimi all’interno del San Martino”.
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